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Autore: larrysecrets    06/03/2013    1 recensioni
Louis Tomlinson ama raccontare il rapporto con il suo Harry Styles citando delle canzoni, le loro canzoni.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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'Louis is a song.'
Louis Tomlinson ama raccontare il rapporto con il suo Harry Styles citando delle canzoni, le loro canzoni. 
 


Louis stava camminando per le vie di Doncaster con una rosa rossa in mano, quella rosa l'aveva raccolta la mattina stessa nel prato che lui ed Harry avevano curato con tutto il loro amore, era come la loro vita che pian piano stavano creando insieme, era simbolo del loro amore. 
Il castano stava andando dal  suo ragazzo che non era molto distante dalla loro casa. Però per lui, quei pochi metri sembravano chilometri. Appena vide il suo ragazzo in lontanaza, aumentò il passo e lo raggiunse. Si sedette accanto a lui e gli rivolse un sorriso, uno dei più bei sorrisi che Louis Tomlinson avesse mai fatto. Lui sorrideva così solo quando era insieme al suo Haz, insieme al suo piccolo. 
«Ciao piccolo Haz.» gli sorrise di nuove giocando con la rosa che aveva in mano. Rimase per un pò in silenzio, i ricordi presero il sopravvento su di lui, e così iniziò di nuovo a parlare e quando Louis iniziava a parlare, non la smetteva più.

 

'Do you remember summer '09?'
 
«Oh lì sì che eri davvero piccolo, avevi solo quindici anni ed io ne avevo appena diciotto. Ricordo, quando Stan mi ha detto che saremmo andati al concerto dei 'the script', ero eccitado all'idea, ma proprio non sapevo che quel giorno avrei incontrato l'amore della vita. Era in piena estate, ed io e Stan stavamo lì dalla mattina -avevamo paura di non trovare i posti.- e quando la sera stava iniziando a calare decidemmo di giocare un pò a palle. Mi tolsi la maglietta, presi una palla ed iniziai a farla correre per tutto il campetto da calcio che c'era. Stan, non è mai stato a giocare a pallone, lo sai bene vero?» rise, rise di cuore e poi riniziò a raccontare. «Feci uno dei miei super tiri e naturalmente Stan non lo prese, così quella palla finì in testa ad un ragazzo riccio, corsi a vedere se gli aveve fatto male, ed appena alzò la testa mi persi nei suoi occhi verde smeraldo, erano gli occhi più belli che abbia mai visto, ero rimasto incantato a quegli occhi così belli, così profondi, così pieni d'amore. Chiese a quel ragazzo se gli avevo fatto male, lui mi regalò uno di quei sorrisi che non si scordano più e mi disse un semplice 'No' che risuonò nella mia testa per tutto il concerto, gli sorrisi, mi sentìì chiamare da Stan, così presi la palla, lo salutai e tornai a giocare a palla. Ricordo che cercai quel ragazzo durante e dopo il concerto, ma di lui non c'era più traccia. Quegli occhi, quel viso, quel sorriso, rimasero bene impressi nella mia mente nei giorni seguenti, e bè, sono impressi nella mia mente tutt'ora, perchè sì, amore mio, il tuo viso, il tuo sorriso, i tuoi occhi da bambino sono ancora impressi nella mia mente e lo saranno per sempre.» 

 
'I've tried playing it cool but when i'm looking at you i can't ever be brave, cause you make my heart race.'

 
«Quel sorriso l'avrei riconosciuto ovunque. Non avrei mai pensato di rincontrarti ai provini di xfactor, o meglio, non avrei mai pensato di rincontrarti. Avevi un'anno in più, ma dio, eri così cambiato, eri così cresciuto. Non sapevo se salutarti o no, ma poi ricordo che mi feci coraggio  e venni da te a salutarti, ma tu non mi riconobbi, saltasti per aria, sembravi quasi spaventato. Ti raccontai chi ero, e tu eri sorpreso nel vedere che mi ricordavo di te. Ti sembrava così strano, eppure per me non lo era, perchè tu mi avevi colpito sin dall'inizio. Dopo le prime audizioni ti offrii un gelato, ricordo ancora i gusti che presi tu 'nocciola e liquirizia', ti dissi che la liquirizia non mi piaceva, tu mi spalmasti il tuo gelato in faccia ridendo, e mi risposi che la liquirizia era buona. E bè, avevi ragione, la liquirizia è davvero buona.» Louis sorrise al ricordo della sua faccia impiastrata con il gelato del riccio. «Poi a Simon venne l'idea di unirci insieme a Zayn, Niall e Liam, sia benedetto Simon. Grazie a lui trovai tre fratelli, e trovai l'amore, trovai te, piccolo mio. »

 
'Giving me a heart attack.'
 
«Un attacco al cuore è la frase giusta per descrive ciò che provavo ogni giorno vedendoti. Ormai passavamo tutte le giornate insieme, eravamo diventati cinque fratelli. Crescevamo insieme e condividevamo tutto. Ci sembrava tutto così surreale. Tu, tu eri così bello con i tuoi ricci che crescevano, il tuo corpo che pian piano cambiava, il tuo viso da bambino che diventava un viso da uomo. Eri così bello, dio mio. Quel periodo combattevo con me stesso, combattevo con i miei sentimenti. Perchè sì, oltre a crescere tu, crescevano i miei sentimenti per te. Ed io come uno stupido cercavo di sopprimerli, facendomi del male da solo. Ogni volta che ti vedevo sentivo le farfalle -ma che dico, gli elefanti- in pancia, avevo una voglia pazza di abbracciarti e, bè sì, avevo anche una voglia pazza di baciarti. A volte la mia voglia di abbracciarti era così forte che venivo da te e con una squallida, squallidissima, scusa ti abbracciavo. E diavolo, ogni volta che lo facevo i brividi mi percorrevano la schiena, per quel poco tempo ti sentivo mio e desideravo fermare lì il tempo, tra le tue braccia mi sentivo a casa, tra le tue braccia mi sentivo protetto. Quando i miei occhi si incrociavano con i tuoi, tutto ciò che avevo intorno scompariva, era come se c'eravamo solo io e te, solo Harry e Louis.»
 
'Take me home.'
 
«Sei venuto da me, con quel tuo far da bambino.. Mi dissi che avevi visto una casa che ti piaceva da matti e mi dissi che la volevi comprare ma che era troppo per abitarci da solo e che la sera e durante il giorno ti saresti sentito solo. Ricordo benissimo quando con il tuo sorriso perfetto mi chiesi se volevo venire ad abitare lì con te. Feci finta di pensarci un pò, poi ti sorrisi, ti abbracciai e ti risposi che ne sarei stato onorato. Tu feci uno dei tuoi sorrisetti bastardi e cacciasti dalla tasca un contratto di acquisto. Sapevi benissimo che ti avrei risposto di sì e così avevi già comprato la casa. Ci trasferimmo in quella casa, nella nostra casa, nel giro di una settimana. I ragazzi ci 'aiutarono' nel trasloco. Ero contento di vivere con te, ero contento di averti accanto ventiquattro ore su ventiquattro. 
La prima sera fù la sera più bella. Ero nel mio letto che mi giravo e rigiravo, non riuscivo a dormire. Sentìì la porta aprirsi e ti vidi entrare. Avevi quel pigiama buffo, cercai di soffocare una risata ma non ci riuscii. Tu mi guardasti con un finto bronci e ti sedesti accanto a me. Mi dicesti 'Lou, non ho paura eh, ma posso dormire con te?' ti guardai sorridendo, ti scompigliai i capelli e ti feci sdraiare accanto a me. Quella notte, ti tenni fra le mie braccia tutta la notte.
»
'And let me kiss you.

«I ragazzi erano andati via da un pò e noi eravamo sdraiati sul letto. Come al solito stavamo scherzando, tu avevi la testa sul mio petto. Mi ritrovai a fissare il soffitto, senza distogliere lo sguardo ti dissi 'baciami', poi mi accorsi di ciò che avevo detto, in un secondo mille pensieri erano nella mia testa. Non potevo credere di avertelo detto davvero. Mi sentivo così stupido. Tu senza pensarci facesti combaciare le tue labbra con le mie. Brividi, brividi e ancora brividi percorsero il mio corpo. Il mio cuore stava battendo all'impazzata. Senza accorgermene alcune lacrime rigarono il mio viso, non erano lacrime di tristezza ma lacrime di felicità. Perchè sì, in quel momento ero davvero felice. In quel momento mi sembrava tutto così surreale, come in un sogno. Ma fu la tua voce roca a farmi risvegliare da quei pensiere. Mi guardasti, mi sorridesti e 'Sai, pensavo non me l'avresti mai chiesto.' dicesti facendo ricombaciare le tue labbra con le mie. In quel momento sarebbe potuto finire il mondo, non me ne sarebbe fregato niente, in quel momento, il mio mondo eri tu, solo e sempre tu.»
 
'You can't go to bed without a cup of tea,  and maybe that's the reason  that you talk in your sleep.'
 
«Ogni sera, era sempre la stessa storia. Appena mi poggiavo sul letto arrivava quella frase. 'Boo, mi prepari il tea?' Ed ogni sera sistematicamente tornavo in cucina a prepararti la tua tanto amata tazza di tea. Perchè Harry Styles, non poteva andare al letto senza la sua tazza di tea. Quella sera ti preparai il tea come sempre, te lo portai al letto e tu mi soridesti. Mi lasciasti un dolce bacio sulle labbra ed inizasti a bere. Mi sdraiai accanto. Ti sdraiasti anche tu e ti accovacciasti sul mio petto. 'Grazie Boo.' dicesti. Ti sorrisi senza rispondere. Mi sembrava ancora tutto così strano, averti accanto, poterti baciare, poterti avere tutto per me. 
Ti addormentasti ed io mi addormentai insieme a te. Durante la notte venni svegliato dai tuoi strani versi, dicevi qualcosa di incomprensibile. Sapevo che parlavi nel sonno, ma quella notte dicesti una cosa, sai, quelle parole sono ancora impresse nella mia mente. 'Louis, io ti amo' ebbene sì, quella fù la prima volta che dicesti di amarmi, la prima di tante però. 
»
 
'They don't know about us.'
 
«Loro non sapevano di noi, loro non potevano sapere di noi. La modest non ci permetteva di gridare al mondo il nostro amore, 'lo facciamo per voi.' dicevano, ma a noi serviva solo gridare al mondo che il nostro amore era forto e avrebbe superato dei stupidi pettegolezzi. Ma tutto questo ci fu vietato. Tu eri quello che ne risentiva di più, ogni volta che tornavo a casa ti trovavo a piangere, ogni volta ti inventavi una stupida scusa, ma io sapevo benissimo perchè piangevi, e vederti così mi distruggeva. Non potevamo amarci alla luce del sole, fuori le mura della nostra casa. Non potevo tenerti per mano in strada, non potevo baciarti quando ne avevo voglia, non potevamo fare niente, perchè non c'era permesso. Ricordo un giorno, tu stavi piangendo silenziosamente, ma io ti sentii e venni da te. 'Un giorno, Harry ti prometto, che un giorno potremo amarci al di fuori di queste mura, potremo gridare al mondo il nostro amore, Harry Edward Styles, io te lo prometto. Fosse l'ultima cosa che faccio.' ti dissi testuali parole. Ti avevo trasmesso fiducia, lo vidii subito, sul tuo viso comparve un sorriso. 'Ti amo Lou.' mi sussurasti all'orecchio prima di baciarmi. »
 

 
Louis si asciugò le lacrime che gli rigavano il viso, faticosamente si alzò. Guardò il suo ragazzo per un'ultima volta, poi posò lo sguardo sulla rosa. «Vedi Haz, questa rosa l'ho raccolta proprio stamattina dal nostro piccolo praticello, guarda com'è bella, è bella quasi come te. Ma quasi, perchè niente sarà bello come te. Poi vedi, stò mantenendo la promessa che ti ho fatto, stò curando il prato, avevi paura  che non lo curassi e invece è in condizioni splendide, non ti preoccupare, ora però devo andare, ti prometto che tornerò presto amore mio, te lo prometto. Ti amo Harry Edwars Styles, sempre stato e sempre sarà.» Louis posò la rosa accanto alla lapide del ragazzo, la guardò un'ultima volta e se ne andò. 




*Si nasconde dietro il muro*

Okay, fa schifo lo sò. 
All'inizio l'idea mi convinceva.
Cioè i primi tre pezzi mi piacciono, gli ultimi un pò meno,bo. 
Comunque, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate voi, magari con una recensione. (: 
Ah, e volevo ringraziare Laura che mi ha convinto a scrivere questa piccola OS.
GRAZIE LAAAAAAAAAAAAAAAU. 

E niente, ora me ne vado a dormire perchè sono stanca morta. cc
Aspetto una vostra recensione, perchè me ne lascierete si? *fa gli occhi da cucciola.*
Byebye.


Peace, Love and Ship Larry Stylinson. 


omg, sono così cksjd. 
  
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