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Autore: Ria-chan    06/03/2013    4 recensioni
Raccolta di flash-fic e one-shot EUNHAE
1. Rosa: L'ottimista vede la rosa e non le spine; il pessimista si fissa sulle spine, dimentico della rosa.
3. Chocolate: Non pensate che il cioccolato sia un sostituto dell'amore... L'amore è un sostituto del cioccolato.
8. Gelosia: Per la gelosia niente è più tremendo della risata. 
10. Mani: Indicai le nostre mani intrecciate: quand'è che siamo arrivati a ciò?
11. Abbraccio: Un abbraccio fortissimo. Da fuori sembra "ti amo". Dentro, i due corpi si dicono addio.
13. Dolci: Compri dolci e biancheria per sentirti amato e vuoi che ogni notte tua sia mia, nel buio come piace a noi...
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Donghae, Eunhyuk
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Saaaalve!!
Era da un po' che non aggiornavo questa raccolta e, del resto, non è colpa mia se la sera arrivo tanto stremata da non riuscire a leggere le vostre storie, commentarle, nè a scrivere le mie o rispondere ai vostri commenti T^T
Sono un disastro, lo so T_T 
Perdonooooo!!!
Beh, magari con questa sciocchezzuole un pochino mi perdonerete.
VERO?
*w*



PAROLE: 969
RATING: Giallo




DOLCI
 

Compri dolci e biancheria per sentirti amata e vuoi
che ogni notte tua sia mia nel buio come piace a noi
e quando il mondo si scolora
Io non ti lascio sola con gli occhi innamorati
in questa vita dura noi come due banditi
disposti a rubare il sole per allungare un giorno
e mentre avanza il mare ho le tue braccia attorno
quando ti senti sola tu stringiti forte a me
io sono sulla riva per sempre vicino a te
Quando ti senti sola - ORO

 
-Non dovresti mangiare tutta quella cioccolata, Donghae-ah. Lo sai che non ti fa bene.-
-Mh. Tra un po’ smetto, hyung. -
Certo che lo sa.
Certo che sa che domani, probabilmente, dovrà allenarsi il doppio per smaltirla.
Certo che sa che per la sua pelle un po’ grassa non è l’ideale ma…
Ma è il solo modo che Donghae conosce per ricevere le dolci coccole che gli mancano quando HyukJae non è con lui.
-Ya! Che risposta è? Smetti ora! Non…dopo!-
SungMin guarda il minore dall’alto, sporgendosi dalla spalliera del divano sul quale Donghae è disteso.
-Hyung, ti prego. Ne ho… bisogno.-
Il modo in cui lo dice, accompagnando il tutto con occhi grandi ed acquosi, teneri ed infantili, permette a Donghae di averla vinta.
-Aish! Fa’ come vuoi. Ma ti basterebbe aspettare solo 2 ore!-
Lo ammonisce prima di andare via SungMin:
-2 ore ancora! Invece di rovinarti fisico e faccia!-
Donghae sorride, addenta nuovamente la tavoletta alle nocciole che ha appena scartato e poi gonfia le guance sbuffando:
2 ore.
-Sono troppe, hyung!-
Urla di rimando. Ridendo.
Sì, troppe.
Decisamente troppe.
 
-Donghae! Ma che sta-
La voce di Hyuk si ferma quando, entrando nella sua stanza, vede l’amico seduto sul suo letto, gambe incrociate e fumetti in mano, che sgranocchia concentrato un biscotto enorme ripieno alla cioccolata.
-Ya! Così me li sporchi!-
Di corsa il maggiore si fionda sull’amico strappandogli il volumetto di mano: accetterebbe di tutto da Donghae, questo è vero, ma ai suoi volumi di One Piece tiene davvero tanto e non vuole che il compagno glieli rovini solo perché deve rimpinzarsi come un’adolescente bisognosa di grassi.
-Ah? Eddai Hyukkie…-
Sbuffa Hae in risposta.
-Ci sto’ attento. Non rompere dai!-
-No-non… rompere? Ya! Sono appena tornato a casa ed è così che mi accogli?-
Donghae ridacchia all’espressione arrabbiata di HyukJae, il quale gli volta addirittura le spalle e lo ignora andando a riporre, sull’apposito scaffale, il volume maltrattato.
-E poi smettila di rimpinzarti di dolciumi! Le truccatrici non possono fare miracoli, lo sai!-
Ok, quella frase un po’ l’ha ferito, Hae deve ammetterlo, ma non si sente arrabbiato: del resto ha ragione HyukJae nel dirgli così ma… ma lui non lo fa perché vuole, o meglio, vuole sì, ma ne ha bisogno.
Decisamente bisogno.
-Tra l’altro non capisco perché tu decida di spazzolarti via tutta la dispensa sempre quando io non ci sono! Sono mesi che non vedo più un dolce e… e non è giusto!-
La voce di HyukJae è leggermente alta e piagnucolosa ma Donghae sa -perché lo sa- che il maggiore non è davvero arrabbiato, anzi, si sta lamentando come un bambino –come di solito è lui che invece fa- per attirare la sua attenzione, e così Donghae si alza, si avvicina all’altro ancora di spalle e lo abbraccia da dietro cingendogli la vita.
-E’ colpa tua.-
-Ah?-
Hyuk si volta di scatto ma è limitato nei movimenti a causa dell’abbraccio, per cui non riesce a scorgere il volto di Hae poggiato alla sua schiena.
-Certo, come sempre.-
Sbuffa poi. Rassegnato.
Donghae ridacchia.
-E perché lo sarebbe, sentiamo.-
-E’ la sola cosa che mi fa stare bene quando tu non sei a casa. Con… me. Non c’è nient’altro che mi possa addolcire il tempo come la cioccolata.-
HyukJae sbuffa ancora una volta.
Ma Donghae potrebbe giurare che stia sorridendo, adesso. Ed arrossendo anche, forse. Ma ad ogni modo se ne vede bene dal rispondergli.
-Hyukkie?-
E così Hae lo chiama, ma tutto ciò che fa il maggiore in risposta, invece, è stringere le mani del moretto e sciogliere l’intreccio che le teneva saldamente unite attorno alla sua vita.
Le “slega” piano, senza rischiare di far male al minore strattonandole troppo brutalmente: la verità è che Hyuk ha notato come le dita di Hae siano ancora sporche di cioccolata e, così, gli è venuta un’idea.
-Me ne prendo la colpa allora, ma… tu prenditi la colpa per non avermi fatto mangiare un singolo cioccolatino per settimane!-
Lo ammonisce HyukJae prima di portare le dita del moretto davanti al suo viso, senza che l’altro, ancora rintanato dietro la sua schiena, possa vederlo.
-E dal momento che ci sei… comincia a dividere quelli che hai qui in stanza con me.-
Questa volta la sua voce è più sensuale, dolce, così come lo sono le dita di Hae che ora HyukJae ha portato alle labbra ed ha iniziato a leccare in modo erotico e provocante. Le bacia sulla punta con dolcezza per poi inserirle nuovamente tra le labbra, stuzzicarle  con la lingua calda e poi, nuovamente, riportarle sulle labbra tracciandone i contorni.
A quelle attenzioni Donghae freme e poi, semplicemente, sorride: 2 ore erano davvero troppe da attendere e, se SungMin potesse provare sulla sua pelle cosa vuol dire avere le attenzioni di Lee HyukJae, avrebbe capito di certo.
Ma no, meglio così, si ritrova a pensare Donghae, nessun altro deve mai avere le sue attenzioni.
Oltre lui, chiaramente.
-Come desideri...-
Hae stuzzica a sua volta il maggiore.
-Hyukkie.-
Per poi farlo sorridere alla pronuncia di quel nomignolo affettuoso.
-Quale vuoi assaggiare per primo?-
Gli soffia poi direttamente nell’orecchio, aiutando Hyuk a voltarsi nel suo abbraccio per poi infrangere le sue labbra su quelle dell’amico.
-Voglio l’ultimo che hai mangiato!-
-Sono finiti, mi dispiace.-
Donghae ride di cuore alla faccia infantile ed al finto broncio di HyukJae.
E’ cosi delizioso quando cerca di imitare il suo “lamentarsi”!
-Ma possiamo trovare un modo per rimediare…-
E non serve che aggiunga altro, Donghae, dal momento che le labbra dell’altro sono nuovamente sulle sue, così come la lingua è già pronta ad accarezzare gentilmente la sua…
2 Ore sono troppe senza HyukJae.
Così come lo sarebbe stata 1. O 30 minuti. O 20. O 10.
-Questo non conta Hae! Vai a comprarmeli, ora! Io voglio quelliiiii!!-
-AH??? Neanche morto!-

   
 
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