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Autore: Prue786    22/09/2007    7 recensioni
"È un’ingiustizia bella e buona… non mi fanno giocare solo perché sono una ragazza, chi l’ha detto che il calcio non è uno sport per femmine?"
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 18- Litigando si impara

CAPITOLO 18- Litigando si impara

 

“In che senso, scusa?”

Robby fissa la giovane di fronte a sé con aria dubbiosa: “Non mi sembra di aver mai parlato in modo poco chiaro! Ti ho sempre detto quello che pensavo… a volte con pessimi risultati, è vero, ma è così!” Fa spallucce e rimane in silenzio.

“Mi… mi riferisco a quello che hai fatto, non detto!” Esclama Miky con aria leggermente irritata.

Hutton si incupisce: “E allora?”

L’altra allarga le braccia: “Non ho la minima idea di cos’hai cercato di dimostrare: che sei più abile, intelligente, furbo, non lo so!”

“Sì che lo sai!” Sbotta Robby continuando a fissarla negli occhi.

E invece no! Posso solo fare supposizioni! Perché? Perché non riesco a capirti! Sono anni che ci massacriamo a parole e a volte siamo arrivati anche alle mani, quindi non chiedermi perché non capisco che ti è saltato in mente!” Miky alza il tono di voce.

E allora evita di fare certe domande!”

Robby muove un passo in direzione del suo scooter, mentre sul volto di Lenders compare una smorfia.

“Hai un debole per Riky, giusto?” La voce di Hutton è calma: “E allora che t’importa di sapere certe cose?”

Miky sposta lo sguardo a terra e stringe i pugni lungo i fianchi, accennando un sorriso: “Riky… per lui sono solo… solo un compagno di squadra!”

Cosa?” Domanda Robby sorpreso.

“Già… un’amica, ma prima di tutto un compagno di squadra!” Torna a guardare il giovane: “Ora sto solo cercando di capire, sto cercando di mettere un po’ di ordine nel caos più totale!” Miky scrolla le spalle e lancia un’occhiata all’orizzonte.

Hutton rimane a fissarla, in silenzio, senza riuscire a fare nulla: “Più passano i giorni e più ti accorgi di quanto sei stupido!” Pensa scuotendo lentamente la testa: “E allora ammettilo una buona volta che sei geloso marcio!” Socchiude le labbra: “L’unico patetico qui sono proprio io!” Pensa muovendo un passo in avanti: “Sono completamente stupido! Sono… Miky!” Esclama incerto.

“Hm?” La ragazza lo guarda e resta in attesa.

“Ascolta, io…” Robby comincia a  torturarsi le mani, guardando a terra e avanzando lentamente: “Non è… non sono…”

Lenders inclina leggermente la testa da un lato non riuscendo a capire cosa gli è preso tutto d’un tratto. Lo vede avvicinarsi, ma rimane immobile fin quando  non ci sono che una manciata di centimetri a separarli.

Robby alza la testa di scatto, ritrovandosi faccia a faccia con la ragazza.

Quest’ultima arrossisce di colpo irrigidendosi e trattenendo istintivamente il respiro.

Hutton apre e chiude le mani, non riuscendo a farle star ferme, mentre non si sente più in grado di parlare con voce ferma. Rimane imbambolato a fissare la giovane, che sembra più confusa di lui, per poi stringere le labbra e avvicinare improvvisamente una mano al volto di Miky, sfiorandole una guancia.

La giovane Lenders avverte un brivido percorrerle l’intera spina dorsale mentre vede il volto dell’altro farsi vicino… pericolosamente vicino…

Robby si allontana bruscamente, facendo qualche passo indietro, paonazzo: “Scusa!” Dice in un soffio: “Stavo… stavo per farlo di nuovo!”

Respira velocemente e guarda a terra, non riuscendo più a sostenere lo sguardo confuso e sorpreso della ragazza.

Miky continua a fissarlo, attonita, mentre comincia a sentirsi presa in giro: “Robby, cosa…?” Scuote la testa senza riuscire a trovare le parole e il giovane Hutton le viene in aiuto.

Ritorna a guardarla con un sorriso imbarazzato: “Volevi una risposta? Beh, penso che questa possa bastare, no?”

La ragazza sbatte le palpebre, incredula: “No… no! Certo che no! Hutton, ma per chi mi hai preso? Per una stupida, forse!” Urla Miky con aria furiosa, avvicinandosi al giovane che arretra di qualche passo.

“Tu!” Esclama Lenders picchiando con un dito sul petto dell’altro: “Tu sei un vigliacco!”
”Grazie per l’’informazione, ma lo sapevo già!” Robby alza le mani e si lascia sfuggire un sorriso tirato.

“Questo è già qualcosa!” Miky si ferma e fissa l’altro negli occhi, riacquistando un po’ di calma: “E adesso dillo!”

Cosa?” Chiede confuso il giovane.

“Lo sia benissimo cosa!”

Robby sghignazza: “Ma… perché? A questo punto non c’è più alcun motivo per…”

“Ho detto di dirlo! Ora!” Sibila la ragazza avvicinando il volto a quello di Hutton.

Quest’ultimo la guarda  con aria incredula, ma poi sospira: “Ok, mi arrendo!”

Si morde leggermente un labbro: “Credo… penso… cioè…” Inspira profondamente e dopo un passo indietro, sorride: “Mi piaci e… e per me sei molto più di un compagno di squadra!”

Il viso imbronciato di Miky cambia espressione. La giovane si sente arrossire e sorride imbarazzata: “Bene… si, molto bene… finalmente ti sei deciso a rispondermi!” Deglutisce e rilassa i muscoli, allontanandosi di poco dal giovane che la guarda con aria tenera e divertita allo stesso tempo.

O-ok, perfetto!” Lenders continua a spostare lo sguardo dal volto di Robby al terreno fin quando non si blocca e, stringendo le labbra, afferra di scatto la maglia del giovane con una mano, attirandolo a sé e baciandolo con forza…

Miky si scosta di poco fissando l’altro negli occhi pieni di stupore: “Ecco…” Sussurra facendo un passo indietro: “Adesso siamo pari!” Guarda ancora per qualche istante il ragazzo:” Penso… si, penso di poter andare, ora!”

Si volta, facendo qualche passo.

“Ehm…. Miky?” Sussurra Robby vedendo l’altra che si allontana, ma la ragazza sembra non averlo sentito: “Aspetta!”  Esclama raggiungendola.

“Si? Che c’è?” Domanda Lenders dandogli le spalle.

Dove stai andando?”

“A casa, perché?”

Robby sorride: “Beh, allora dovresti andare dall’altra parte!”

Miky sussulta lievemente e si gira, rossa in volto, ridacchiando: “Ah, si, che stupida!” Fa la linguaccia, mentre l’altro scuote la testa.

Se vuoi, posso accompagnarti io… è quasi buio e…” Robby mette una mano dietro la testa: “Sempre se per te va bene!”

Miky apre la bocca senza però dire nulla, limitandosi ad annuire con la testa e spostare lo sguardo oltre il giovane. Inarca un sopracciglio e sospira: “Secondo te quanto tempo passerà prima di ricominciare a litigare?” Torna a fissare Hutton che fa un smorfia.

“Hm… secondo me, una settimana!”

“Oh, sei un’ottimista! Per me non resistiamo più di due giorni!” Esclama la moretta, sorridendo allegramente e portando le mani sui fianchi.

“Beh, questo dipende da te!”

Il ragazzo si guarda intorno mentre l’altra inarca le sopracciglia: “Da me? Ma smettila!” Allarga le braccia e scuote la testa con aria  incredula, allontanandosi di qualche passo.

Ok, si, dipende da noi!” Ride il giovane avvicinandosi di nuovo alla ragazza, che lo fissa con aria dubbiosa.

“Hm, se però me la dai vinta con tanta leggerezza, potrei sentirmi presa in giro!”

“Dici?” Hutton sorride, divertito, e continua ad avvicinarsi a Miky, che non batte ciglio, fissandolo con aria imbronciata: “Si, dico, dico!” Esclama stringendo i pugni, mentre in volto le si dipinge un’aria di sfida.

Robby si fa serio di colpo: “Allora non lo faccio più!” sussurra.

Lenders rabbrividisce.

“Almeno fin quando non ritorneremo ad essere semplici compagni di squadra…!”

Miky si lascia sfuggire un ghigno a quelle parole: “Questa volta non ho da obiettare!”

Senza preavviso si avvicina al volto del giovane, fino a sfiorargli le labbra con le proprie in un timido bacio, e sorride vittoriosa: “E adesso portami a casa!”

L’altro annuisce esclamando: “Ai suoi ordini!” E beccandosi uno spintone dalla giovane.

 

Poco distante, in un’auto di grossa cilindrata, qualcuno assiste alla scena, guardando i due giovani che si apprestano a salire sullo scooter.

Il colorito del viso, dapprima pallido, assume sfumature scarlatte e le mani si stringono con fare spasmodico sul volante, finché le nocche non sbiancano del tutto.

Una voce profonda e matura sibila: “Io lo ammazzo… io lo spezzo in du… no, in quattro… io… HUTTON!”

L’uomo lascia il volante e ingrana la retromarcia, allontanandosi velocemente dal campo.

 

A casa Hutton qualcuno suono il campanello.

Holly  sposta gli occhi dal foglio che sta leggendo e si alza dalla sedia, andando ad aprire.

“Oh, ciao Mark, che ci fai da…” Il sorriso gli muore sulle labbra mentre l’uomo dal viso abbronzato lo afferra per il colletto della camicia, costringendolo ad indietreggiare.

“Hutton, ti faccio un occhio nero!”

E… anch’io sono felice di vederti, Mark!” Esclama Holly con voce strozzata.

“Fa’ poco lo spiritoso, Oliver Hutton!”

Lenders gli lancia un’occhiataccia, continuando a mantenere salda la presa sull’indumento dell’altro.

“Mark Lenders, molla subito mio marito! Che ti è saltato in mente?” urla Patty con aria accigliata, avvicinandosi ai due e scagliando a terra una rivista.

Lenders le lancia un’occhiata e, con un grugnito, lascia la presa.

“Cos’è successo?” Chiede subito Hutton cominciando a massaggiarsi il collo.

“Cos’è successo?” Chiede l’altro con aria ironica: “Cos’è successo?! Chiedilo a tuo figlio cos’è successo!” Sbotta inarcando le sopracciglia e continuando a fissare l’uomo che però sembra ancora più confuso di prima.

“Robby? Che c’entra Robby, ora?” Chiede Patty con fare indagatorio, avvicinandosi ai due.

Mark prende a fissarla con aria poco amichevole.

“Ehm… Mark, perché non andiamo a sederci di là…?!” Comincia Holly con calma.

“Si, certo… ma che stai dicendo, non ho intenzione di rimanere a vita!” Lancia un’occhiataccia all’uomo e sibila: “Di’ a tuo figlio che se prova a toccare di nuovo la MIA Miky, rimpiangerà di essere nato!”

Che cosa?” Urla Patty tra lo sconcertato e l’indignato.

Che vuoi dire?” Chiede più pacatamente Holly, inarcando un sopracciglio.

“Esattamente quello che ho detto… non voglio più vederlo appiccicato a mia figlia!”

“Mark, ma sei sicuro di quello che dici?” Domanda Holly, con aria sempre più perplessa.

“Mi hai preso per uno stupido? Certo che sono sicuro e ti ripeto che non ho intenzione di assistere di nuovo ad una scena del genere, chiaro?” Sbotta puntando un dito verso l’uomo che annuisce per niente convinto.

Lenders si avvicina al portone e lo oltrepassa chiudendoselo, poi, dietro con forza.

Per qualche secondo nella cosa non si ode nessun rumore.

“Ehm… pensi che stesse dicendo sul serio?” Domanda Hutton alla moglie, con aria confusa.

“Non lo so, ma se si azzarda a toccare MIO figlio, si ritroverà con qualche costola incrinata!”

Patty fissa con aria torva il portone e ritorna indietro, raccogliendo la rivista gettata a terra e cominciando a stropicciarla  fra le mani.

Rientra nella stanza dove si trovava prima dell’irruzione di Mark, e si chiude violentemente la porta alle spalle.

Oliver Hutton fissa il pavimento e fa spallucce, scuotendo la testa.

 

Quando entra in campo ed inizia a giocare sembra proprio un ragazzo!” Esclama Robby lanciando un’occhiata a Sam che appoggia una mano sulla cancellata ed annuisce.

“Si, devo ammettere che non è niente male!”

“Grazie, grazie!” Esclama Miky facendo un inchino.

I tre giovani sono davanti casa Lenders, e chiacchierano incuranti del fatto che il sole sia ormai quasi del tutto tramontato.

“Il problema è che molto spesso dimentico proprio che è una ragazza…” Hutton annuisce con aria grave.

“Non che cambi molto!” Miky alza le spalle: “Non siamo mai arrivati a prenderci a pugni, come amate fare voi ragazzi, ma ci siamo andati vicini in molte occasioni!”

Se è per questo possiamo rimediare, basta che lo dici!” Esclama Robby con aria divertita.

“Perderesti, Hutton, lo sai che perderesti!”

Sam sposta lo sguardo dall’uno all’altra con aria piacevolmente sorpresa: “Ragazzi, sarà una mia impressione, ma è come se…”

Una frenata improvvisa interrompe il giovane.

Mark Lenders parcheggia l’auto e scende, avvicinandosi ai ragazzi, con aria accigliata.

“Ciao papà! Dove sei andato?” Chiede Miky con aria allegra.

L’uomo si fa ancora più vicino e addita Robby, afferrando la figlia per un braccio: “Tu, sparisci o finisci nei guai e tu…” Indica con la testa la giovane: “Fila dentro… o finisci nei guai!”

“Ma…” Miky fissa il padre, confusa: “Papà, cos’è successo?”

“Pensi che sia stupido? Pensi che non vi abbia visti poco fa, fuori dal campo?”

La ragazza arrossisce di colpo e guarda Robby che le ricambia lo sguardo incredulo, per poi muovere un passo.

“Mark, non…”

“Tu sta’ zitto!” Esclama senza neanche guardarlo.

“Da quand’è che fai la civetta con Hutton?”

Miky a quelle parole diventa ancora più rossa e sbotta, stringendo i pugni: “Io non faccio la civetta con nessuno, chiaro?!

Si divincola dalla stretta del padre e fa un passo indietro.

“Papà, non puoi aver visto male?” Chiede Sam alquanto scettico.

“Non dire idiozie! Riconosco ancora mia figlia e quello lì…” Indica Robby con la testa: “Lo conosco da quando era un bamboccio così!” Esclama facendo un gesto con la mano.

O-Ok, come non detto!” Sam alza le mani non riuscendo ad evitare di sghignazzare per l’assurdità della cosa.

E con questo?” Sbotta Miky, alquanto contrariata: “Non stavamo facendo niente di male!”

“Oh, si, vi stavate solo sbaciucchiando un po’, vero?” Urla l’uomo diventando paonazzo, seguito a ruota dalla figlia che gli si avvicina e si alza sulle punte dei piedi: “Smettila di urlare, ti sta ascoltando tutto il vicinato!”

“Al diavolo i vicini!” Sbuffa l’altro incrociando le braccia al petto.

“Mark, io…” Comincia Hutton con aria titubante.

“Tu cosa?”

“Io non vedo cosa ci sia di male!” Esclama guardandolo negli occhi.

Cosa sono queste urla disumane?!”

I quattro si voltano e vedono Maki uscire di casa.

“Mark, che ti prende?” La donna mette le mani sui fianchi.

“Sono loro che mi provocano!” Sibila l’uomo guardando con aria indignata i due giovani.

“Questo non è vero! Sei tu che ti stai comportando in modo infantile!” Esclama Miky incrociando le braccia.

L’altro si limita a fissarla per poi spostare lo sguardo su Hutton che ricambia l’occhiata.

“Si può sapere cos’è successo?!” Chiede la donna facendo qualche passo in avanti.

“Li ho beccati mentre facevano gli sdolcinati fuori dal campo!” Borbotta Mark guardando sua figlia, che sposta lo sguardo a terra, imbarazzata.

Che cosa?” Urla Sam come se solo in quel momento avesse capito cosa sia realmente successo.

E allora?” Sbotta, invece, Maki con aria indifferente: “Resti impassibile davanti al fatto che tua figlia esce senza permesso per andare a giocare una partita a calcio, e ti sorprendi se poi vedi che… ehm… scherza affettuosamente con un ragazzo?” La donna ammicca con aria saccente.

“Scherzare affettuosamente?” Sussurra Lenders con aria contrariata.

“Già, suppongo che sia questo che stavi cercando di dire, vero?”

L’uomo fissa la moglie e inarca un sopracciglio: “Scherzavano affettuosamente…?! Bah!”

“Bene!” Maki sorride soddisfatta: “Io ritorno in casa! Mi raccomando: discutete come persone civili!” La donna torna indietro, scuotendo la testa, mentre i quattro rimangono a fissarsi in silenzio fin quando Sam non comincia a balbettare: “Ma-ma… come? Quando?”

“Io avrei una proposta!” Esclama Robby guardando Mark.

“Sentiamo!” L’uomo sospira.

“Allora…” Il ragazzo inspira profondamente: “Sarai libero di  conciarmi per le feste ogni qualvolta farò incavolare Miky se…”

“Di tutte le stupidaggini che hai detto, questa è la più grande!” Esclama Miky interrompendolo, mentre Lenders fa una smorfia: “E poi sono in grado di…”

“Hm…” il grugnito di Mark fa bloccare la ragazza.

“E in cambio vorresti carta bianca, se ho ben capito!?

“Beh, si, più o meno!” Annuisce Hutton mentre la ragazza scuote la testa.

“Una cosa del genere ancora non l’avevo sentita!” Sussurra Sam quasi a se stesso.

Quindi è come se vi dessi l’ok senza alcun tipo di garanzia…” Bisbiglia Mark con aria assorta.

“Come?” Chiede Robby confuso.

L’uomo fissa il ragazzo e sbuffa: “Va bene, avete vinto… tanto sono solo contro tutti!” Inarca le sopracciglia: “Conosco Patty da troppo tempo e non credo che permetterà a suo figlio di rispettare questo accordo assurdo!” Scuote la testa, mentre Robby lancia un’occhiata vittoriosa a Miky, che però guarda il padre con aria ancora un po’ dubbiosa.

Ma vedi tu se con tanti ragazzi, proprio con un Hutton doveva… scherzare affettuosamente mia figlia…”

L’uomo si volta e comincia a camminare, allontanandosi dall’abitazione, senza però riuscire a reprimere un sorriso.

Infila una mano in tasca e ne tira fuori il cellulare.

“Papà, dove stai andando?” Chiede Sam con aria leggermente preoccupata.

“A telefonare!” Risponde l’altro senza voltarsi: “Devo chiedere scusa a qualcuno e…” Un ghigno gli solca il viso, mentre sussurra: “E minacciarlo di nuovo!”

Il ragazzo fa spallucce e guarda i due giovani che ricambiano lo sguardo perplesso.

Ok, vado a riordinare le informazioni ricevute in questi due minuti! Non combinate altri casini, voi… piccioncini!”

Sam agita una mano e si incammina verso l’ingresso mentre Miky e Robby si lanciano un’occhiata, sorridendo con aria leggermente imbarazzata.

“Accidenti, discutere con tuo padre è più faticoso di novanta minuti di gioco!” Sospira Robby avvicinandosi alla ragazza.

Puoi ben dirlo, ma, in fondo, è tenero come un gattino!”

Miky fa spallucce mentre l’altro inarca un sopracciglio: “Si, certo, un gattino con gli artigli da tigre!” Esclama Hutton lanciando un’occhiata all’uomo poco distante che parla con fare concitato al cellulare, e lasciandosi sfuggire un sorriso.

 

 

Fine

 

 

 

 

Eccoci arrivati alla fine della fanfic! Piaciuta? Spero di si^^

Ad essere sincera un po’ mi dispiace, e credo proprio che mi mancheranno i ragazzi della Fujiteam (ovviamente Miky è inclusa^_____^).

Mi sono divertita un mondo a riscrivere e rimodificare questa “vecchia” fanfic che, fino al momento della pubblicazione su EFP, era stata relegata su un vecchio quaderno.

Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare nuovamente tutti coloro che hanno seguito l’evolversi della storia!

Un bacione enorme a chi mi ha sostenuta e un ringraziamento doveroso anche ai lettori silenti!

Con questo credo sia davvero tutto! Alla prossima!

Bacibaci!

Prue

 

 

 

 

per hikarisan: ecco qui la conclusione… più veloce della luce, vero?^^ Mi ci sono messa d’impegno! Baci!

 

 

per jessy16: spero mi risparmierai la vita^^Comunque sì, Maki lo sa… c’era anche lei quando Miky ha… confessato^^ Povero Mark, lo tratto proprio male… povero piiiccolo!^___^ Baci!

 

 

per kari87: grazie mille per i complimenti! Spero che quest’ultimo capitolo ti sia piaciuto come il resto della fanfic! Baci!

 

 

per lisepotter: è sorprendente la tua capacità di comprendere a fondo i personaggi… alla faccia degli psicologi!^^ Sono stupefatta!

Secondo me sono una delle poche persone che ancora non ha msn… (a dire la  verità ho provato a metterlo, ma alla prima difficoltà ho gettato la spugna^^) comunque con l’e-mail vado a braccetto e non esiterò a chiedere aiuto… (sa tanto di minaccia, ma non lo è!^^) Spero vivamente che il finale non abbia deluso le aspettative! Baci!

 

 

per MiaBlack: la giovane Lenders ha tirato fuori il coraggio stavolta! D’altra parte doveva venirlo a sapere prima o poi! E mi sa che Robby se la sia cavata abbastanza bene… come Miky, d’altronde!^^ Baci!

 

 

per vampirosolitario91: e si, mi piace un mondo far rimanere le cose in sospeso (si, sono un po’ sadica^^), ma come vedi ho finalmente concluso^^! Baci!

   
 
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