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Autore: Chrissy12    06/03/2013    1 recensioni
Scavalco il cancello di casa e mi fiondo sulla soglia, dove mia madre mi aspetta brandendo una padella in mano. Faccio un salto all’indietro “Entra! “ Dice furiosa . Entro silenziosa in casa alzando le mani in segno di resa ...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

 
Un sole rosso sangue si staglia in un cielo color turchino mentre la prima stella compare timidamente nel vespero della sera. I quartieri della città sono  un via vai di gente, bambini soprattutto che ,rientrano felici nella propria casa, lasciano il vecchio parco giochi vuoto. Una donna seduta su una panchina con un libro mezzo aperto tra le gambe guarda due bambini giocare . Sentendo le loro voci piene di gioia e sorride ricordando la sua infanzia .Nel cielo ormai buio compare la luna argentata. E’ tempo di tornare a casa.
“ Camilla! E’ ora di tornare a casa! ” Grida la donna in direzione della bambina dai capelli biondi che gioca sull’altalena . “ Niente obbiezioni!”Aggiunge in risposta della faccia triste. La bambina si avvicina alla madre con faccia supplichevole “ Ti prego mamma, cinque minuti!” Dice aprendo le cinque dita della manina .
“ No.” Risponde secca la madre “ E’ tardi , ed  è ora di tornare a casa”
“ Ma c’è  Nate che resta da solo poi!” Dice Camilla rivolgendo lo sguardo all’altro bambino sull’altalena che guarda madre e figlia curioso.
“ Vuol dire che lo riaccompagneremo a casa noi, è tardi anche per lui “ Dice prendendo la borsa e , alzandosi fa segno al bambino di avvicinarsi .
“ Nate, è ora di tornare a casa , ti riaccompagno io “ Dice  la donna .
“ Ma io posso restare qui!”Dice Nate contrariato. La donna sorride dolcemente.
“ No , non puoi. E’ tardi amore, non puoi restare solo qui nel parco giochi buio”
“ Si invece! Non ho paura io!” La donna ride
“ Dai mamma! Ti prego ! Cinque minuti ! Solo cinque minuti!”Dice Camilla supplicandola . La donna ritorna seria “No. Camilla, ne abbiamo parlato. Se dico che dobbiamo andare dobbiamo andare.Anche tu Nate”
“Ma ..” Si tentano di  giustificare i bambini.
“Sai , dovresti dare ragione a tua madre Camilla, è tardi “ Dice una voce maschile . I bambini e la donna guardano sorpresi la persona che ha parlato.
“PAPA’!” Nate si butta addosso al padre.
“Ehi, ciao piccola peste “ Dice l’uomo abbracciando il figlio . “ Perché fai i capricci? Se Natalie ha detto che devi tornare a casa tu devi capito? “
“ Ma io …”
 Natalie rise. “Ma dai, non preoccuparti Derek  “
“Oh no, deve imparare ad ascoltare  i più grandi questa pesta “ Disse Derek arruffando i capelli al figlio.
“ Quindi dobbiamo andare?” Chiede Camilla con voce triste .
“ Si tesoro “ Risponde Natalie sorridendo “ E’ tardissimo “
“ Sai Natalie .. forse non così tardi . “ Nate e Camilla iniziano a saltare di gioia  “ Andate altre cinque minuti , io e Natalie dobbiamo parlare un attimo” I bambini sapevano benissimo che quando gli adulti dovevano parlare erano cose serie. Così lasciano i genitori da soli, su una panchina .
“Di cosa dovevi parlarmi ?” Chiede Natalie curiosa guardando i bambini giocare sullo scivolo .
“ Dovrò trasferirmi in un’altra città, per lavoro “ Dice Derek arrivando subito al punto. Natalie lo guarda scioccata . “ Che cosa?! “
“ Mi trasferirò in un’altra città, hai capito bene .” ripete l’uomo guardando la donna negli occhi.
“ Vi trasferirete? Tu , Vivian e Nate?”
“ No, solo io.All’inizio è stata dura per Vivian e anche Nate. Soprattutto Lui . Ma ho spiegato che tornerò a casa ad ogni fine mese .. per restare un po’ con loro”
“Quando ..” Dice Natalie con voce spezzata
“ La prossima settimana” Natalie annuisce e abbraccia Derek .
“ Mamma! Mamma!! Guarda!” Camilla si avvicina e le mostra un quadrifoglio  “ Questo è per te “Tese la manina verso la madre che sorride .
“ Grazie tesoro, andiamo a casa è tardi “ Dice infine prendendola per mano .
***

11 anni dopo

 
La stanza  è un disastro :  le carte sparse sul tutto il pavimento,i vestiti sul letto disfatto, i tranci di pizza, le bottiglie di coca cola vuota sul tavolo , i libri sullo scaffale mezzi aperti ... La finestra è chiusa , si sente un odore di calzini sporchi ed io e Nate non ci preoccupiamo di nulla. Ignoriamo il caos in cui siamo circondati , ormai ci abbiamo fatto l’abitudine . Un rumore simile ad uno  sparo proveniente dalla tv rimbomba nella stanza mentre io esulto, di nuovo . “ SI! CIQNUE A ZERO!” Alzo le mani in segno di vittoria.
“ Non è affatto giusto!” Dice Nate arrabbiato lanciando il suo Joystick  a terra.
“ Eh beh .. se sei una schiappa la colpa mica è mia !” Sorrido e do un morso alla mia pizza.
“ Non è giusto !” Si lamenta Nate .
“ C’est la vie Nate, c’est la vie “ Sorrido e guardo lo schermo della tv dove appaiono a lettere grandi Game over .Nate sospira “Brava eh “
“ Ma dai, mica ti sei offeso ?” Mi metto a gambe incrociate sul pavimento e lo guardo storto
“ Chi, io? No, figurati, perché dovrei ?” Dice lui indifferente
“ Uhm .. perché io vinco sempre a questo gioco e tu no?” Lui storce il naso .Rido e lo abbraccio. “E dai! Non fare l’offeso! Tanto so che non lo sei!” Gli scompiglio i capelli
“ E tu che ne sai?”
“ Sei il mio migliore amico , ti conosco da  uhm… tredici anni! “ Sorrido e lui  sorride .
“ Va bene!” Dice riprendendo il suo Joystick “ Voglio la rivincita!”Ma in quel momento la porta della camera si apre e sulla soglia compare una donna di mezza età, intenta a parlare al telefono :” …Ho capito, adesso te la pass… SANTO CIELO! Cos’è sto porcile?” Nei suoi occhi c’è terrore non appena vede lo stato pietoso in cui è ridotta la stanza del figlio  “ Ehm …”
“ Con te faremo i conti dopo signorino, Camilla, c’è tua  madre al telefono “ Dice Vivian porgendomi li telefono. Mia madre? Mia madre? Oh acci ..  avvicino il ricevitore all’orecchio . Deglutisco “ Ehm .. p-pronto?” Aspetto l’esplosione .
“ TU! Brutta disgraziata! Perché diavolo non rispondi al cellulare!? Sono dieci volte che ti chiamo, ma c’è sempre la segreteria! Dove diavolo sei? Perché non sei a casa da due ore come avevamo detto? Ah! Aspetta che ti metta le mani addosso .. giuro Camilla questa non la passi liscia!” La voce di mia madre amplificata di almeno un centinaio di volte mi spacca i timpani “ Ehm.. mamma su dai, non ti arrabbiare.. “
“Come non ti arrabbiare!’ Ti rendi conto che sono due ore che ti cerco? Sono stata in pensiero!Torna immediatamente a casa e SU-BI-TO! Spero che tu abbia fatto quella commissione!”Porca merda la commissione!!  “Certo! “ Mento
“ Torna a casa subito!!!” E riattacca.  Sono nei guai …
“ Tutto a posto cara?” Domanda con dolcezza Vivian
“ Si si” Mento . Lei sorride e subito dopo guarda in cagnesco il figlio “ Metti a posto questo porcile, subito!”Detto questo se ne va sbattendo la porta.
“ Sei nei guai?” Domanda Nate raccogliendo le cartacce da terra.
“ Più di quanto tu possa immaginare “ Dico prendendo lo zaino .
“ Beh., ti conviene andare. Corri!” Dice salutandomi. Mi tuffo per le scale ed esco all’aria aperta.Respiro a pieni polmoni l’aria pulita. Accendo il cellulare e sul display mi compaiono dodici chiamate perse.Attraverso tutto il quartiere a per di fiato fin quando non arrivo alla fine della strada. Giusto all’angolo c’è una vecchia libreria.Mi fermo a guardarla per cinque secondi . Dopo di che entro facendo tintinnare la porta. Subito vengo sommersa da una marea di colori e di profumi. Un ragazzo giovane, dai capelli castano scuro e dagli occhi color cioccolato mi guarda sorridendo da dietro al bancone :” Ciao Camilla!” Mi saluta. Abbozzo un sorriso .”Ciao!” Dico a fatica. Mi fermo davanti al tavolo di legno antico e riprendo fiato .” Uff ..”
“ Cos’è, sei rincorsa dal mostro?”Mi chiede scherzando, mettendo in risalto i denti bianchi .Sorrido imbarazzata “ Beh .. se intendi  mia madre con una padella non appena metterò piede a casa se non mi muovo .. direi di si“ Dico sbrigativa giocando con i lacci della felpa . Lui scoppia a ridere. “ Ah , sei di nuovo nei guai eh?Ebbene .. vediamo di sbrigarci … “ Va nel retro bottega e , dopo cinque secondi ne riemerge con un fascio di riviste in mano. “ Allora ..” Dice sparpagliandole sul balcone “ Ah, eccola! “ Mi porge la rivista sorridendo . “ A te “ La prendo “ Grazie mille Jack!”Maledico l’assenza dei giornalai nel quartiere.Sono costretta a prendere le stupide ed insulse riviste di mia madre nell’unica libreria disposta ad accettare non solo libri e dove tra l’altro, ci lavora quel grande figo di Jack . A furia di incontrarlo ogni santa volta che passo a prenderle, avrà pensato che mi interessi di cucina e maglie fatta a lana … dettagli , non sono nella situazione per pensare alle figure di merda. Scavalco il cancello di casa e mi fiondo sulla soglia, dove mia madre mi aspetta brandendo una padella in mano. Faccio un salto all’indietro “Entra! “ Dice furiosa . Entro silenziosa in casa alzando le mani in segno di resa. Merda, sono nella merda .Prego affinché non mi colpisca con la padella.
“ Mamma ..”
“ Sei una disgraziata!” Dice chiudendo la porta d’ingresso .” Ti rendi conto che sono passate due ore!? Menomale che dovevi andare a prendere solamente la rivista ! Sono stata in pensiero! Dove diavolo ti eri cacciata!!” Inizia a sbraitare. Sospiro spazientita
“ Mamma .. sono andata da Nate per un salut…” Tento di giustificare la mia “fuga” , ma non ho tempo di completare la frase.
“ Un saluto? UN SALUTO!? Per  salutare il tuo ragazzo ci hai messo due ore! Per andare in libreria ci metti dieci minuti! Alla faccia di un saluto Camilla! “ Continua ad urlare.
“ Nate non è il mio ragazzo!?” Ribatto sottolineando accuratamente la parola ragazzo. Lei sbuffa togliendosi un ciuffo di capelli davanti agli occhi “ Dicono tutti così” Farfuglia . La guardo in cagnesco. Odio quando fa così. Nate è il mio migliore amico dai tempi dell’asilo,non voglio che la gente pensi che sia più di un amico per me. “ E comunque “ Dice abbassando la padella “ devi darmi la rivista e il resto, soprattutto quello! Fuori i soldi signorinella!” Beccata!Uffa! Di malavoglia tiro fuori dallo zaino i soldi “ E dai mamma! Devo comprare il CD”
“ Questo non vuol dire che devi usare i miei soldi , se non sbaglio ti do una paghetta a fine settimana, no?”
“ Si, di due sterline! Non ci compro niente con quelle!”
“ Mica  è colpa  mia se tu le spendi per futilità . Cos’hai comprato la settimana scorsa?” Dice avviandosi in cucina . La seguo “ Ehm …” Accidenti! “visto? Smettila di comprare cavolate e inizia a risparmiare” Che barba! Cerco di aprire bocca, ma lei si rigira con sguardo minaccioso “ Dacci un taglio  Camilla, ne abbiamo già parlato . Piuttosto, vai a finire di fare i compiti “
“Li ho già finiti ieri!” Ribatto arrabbiata
“ Bene, vai a ripassare, no?” Odio quando fa così. Nera mi avvio al piano di sopra, nella mia stanza, dove sbatto la porta . Intenta a non aprir libro accendo l’ipod e mi stendo sul letto stiracchiandomi. Il display del cellulare si accende , segno che un messaggio  è arrivato :
Il mostro ti ha mangiata?Sorrido al messaggio di Nate
Si! Mi ha mangiata .Invio
E come ti ha trovata?
Deliziosa direi . Ha detto che vuole fare il bis. Inizio a ridere sotto i baffi .
Addirittura il bis?
Yep!Ma ho detto che sarà per la prossima volta  Scrivo sbadigliando .
Noooooooooo! PERCHE’?D:
Perché non ci sarebbe stato gusto poi (?)
Ahahahahahahhahahaha :D  Sospiro e scrivo una faccina . La conversazione si interrompe . In quel momento le mie palpebre si fanno pesanti ed inizio a chiudere gli occhi, dopo di che mi ritrovo nel buio.
  
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