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Autore: alexii_D    06/03/2013    8 recensioni
Gennaio 2010. Julie e Niall, due amici molto semplici. Niall sparisce. Julie inizia a scrivere.
Dove finiranno quelle lettere?
Gennaio 2012. Iniziano ad arrivare delle lettere. Cosa vorranno dire? Cosa significano? Perchè arrivano solo adesso? Perchè sono per Niall?
Gennaio 2013. Cosa accadrà dopo? Come staranno Julie e Niall? Si incontreranno mai?
Vi ho incuriosito? Entrate, non costa nada.
Genere: Erotico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Niall Horan
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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LETTER TO LOVE




“Julie!!!!! Alzati!!” urlò Niall dal piano di sotto.
“Mhm, Niall, non ho voglia!!” urlai dal piano di sopra
“Julie, è gennaio, è pur sempre scuola, alza quel culo che sennò facciamo tardi!” urlò ancora
 
Mi alzai trascinando i piedi fino al bagno. Condividevo la casa con Niall, era diventato il mio coinquilino da quando i miei si erano trasferiti in America.
Vivevo a Mullingar, in Irlanda. Ho 17 anni da compiere a febbraio.
Comunque, ero appena entrata in bagno per sistemarmi.
Per fortuna non avevo bisogno di 800 chili di trucco, non mi piaceva e non mi serviva.
In questo modo potevo fare una cosa più veloce in bagno e potevo dormire di più.
 
Mi guardai allo specchio e sbuffai.
Come ogni mattina avevo i capelli in uno stato pietoso.
Presi in mano il pettine e iniziai a spazzolarli.
Dopo 5 minuti circa finì di pettinarmi. Poi mi truccai.
Misi semplicemente una riga di matita nera e il rimmel.
Mi guardai allo specchio e sorrisi. Per una volta ero felice del risultato.
I miei capelli castano scuro ricadevano lisci sulla schiena. Arrivavano fino a metà schiena.
La frangia che ormai era cresciuta, quindi lunga l’avevo portata da un lato creando un effetto onda.
Il trucco semplice metteva in risalto le linee del viso.
Sorrisi nel guardarmi.
Poi uscì e mi diressi verso l’armadio.
 
Era gennaio e qui a Mullingar faceva freddo.
Presi un maglioncino color grigio chiaro lungo fino al sedere e lo abbinai ad un paio di leggings neri. Misi le ugg grigie chiare come il maglioncino e presi la borsa e il giubbotto.
 
Scesi in cucina trovandoci Niall che chiaramente mangiava.
Sorrisi nel vederlo mangiare e andai a prendere la mia colazione che Niall aveva appoggiato sul tavolo della cucina.
La colazione era composta da una semplice brioches alla crema, una mela e un bicchiere di succo di frutta.
Mi sedetti accanto a lui e lo salutai con un bacio sulla guancia.
Era diventato il mio migliore amico da quando vivevamo insieme.
 
Finito di mangiare ci avviammo verso la fermata del bus dato che lui avendo 17 anni non aveva ancora la patente per l’auto.
Ci sedemmo aspettando che passasse l’autobus.
 
Poco dopo ci venne incontro Lexy.
Lei era la mia migliore amica, nonché ex fidanzata di Niall.
Questo però prima che ci conoscessimo.
Loro avevano comunque un buon rapporto, si erano chiariti ma avevano preso strade diverse.
E questo andava a bene a tutti e due.
 
Mi alzai e le andai incontro.
La abbracciai stretta, ero contenta di vederla.
Lei era sempre perfetta, per lei era quasi una mania i vestiti e il trucco. Si vestiva sempre con una marea di colori che però si abbinavano senza sembrare un pagliaccio.
Questa mattina aveva i capelli biondi talmente chiari da sembrare quasi bianchi.
Però le stavano bene.
Aveva dei jeans blu elettrico, una maglia gialla chiara non shocking, e un paio di scarpe abbinate con il cardigan nero.
Salutò anche Niall e due minuti contati dopo arrivò l’autobus.
 
Arrivati a scuola suonò la campanella.
Entrai nella mia classe da sola, non avevo nessuna lezione in comune con gli altri ragazzi quindi ero tutto il giorno da sola.
Nella pausa pranzo mangiammo tutti insieme, però la campanella suonò 30 minuti prima, cosa che ci allarmò. Infatti il preside parlò nell’altoparlante e disse di dover evacuare l’edificio perché c’era stata un invasione di non so cosa, non si è capito.
Festeggiammo e andammo tutti insieme a casa mia e di Niall.
 
Ad un certo punto suonò il cellulare a Niall.
Alzò lo sguardo preoccupato verso di me e andò a rispondere nell’altra sala.
Tornò 15 minuti dopo con uno sguardo che non riuscì a captare.
 
“Niall, cos’è successo?” chiesi mentre si sedeva di nuovo sul divano accanto a me
“Niente Julie, ha chiamato mia mamma” disse strano
 
Quando chiamava sua mamma non c’era niente da stare tranquilli, chiamava solo in casi eccezionali quando era successo qualcosa di grave.
Cercai di non darci peso e lasciai perdere. O almeno cercai.
 
*2 SETTIMANA  DOPO*
Ero una settimana che non vedevo Niall.
Non sapevo niente di lui.
Chiesi a scuola, ma nessuno sapeva dove fosse finito.
Cercai di chiamarlo, ma non  rispondeva mai.
Lascia messaggi vocali e normali a tutte le ore del giorno. Neanche una risposta.
Allora decisi di spedire le lettere a Manchester, all’indirizzo di sua madre, dove pensavo si trovasse.
 
 
“Ciao Niall,
ti ricordi di me no? Certo, è passata solo una settimana da quando ci siamo visti l’ultima volta.
Comunque, perché sei sparito? Perché non so più niente di te? Perché non so dove sei finito?
Una volta ci dicevamo tutto, sapevamo tutto l’uno dell’altra.
Ora non so dove sei finito.
Che fine hai fatto Nialler? Perché non lo so?
Ti prego, spero tu leggerai questa lettera, scritta all’antica perché non riesco a contattarti per cellulare.
Ti voglio bene, e vorrei capire
Julie”
 
 
“Niall, ormai è passato un mese che non ci sentiamo, e non so niente di te.
Non so dove sei finito, non so se stai bene o se è successo qualcosa.
Vorrei soltanto sapere dove sei finito, anche perché mi sono resa conto di una cosa, e vorrei parlartene.
Scrivimi, se ti ricordi di me
Julie
PS. Ricorda che ti voglio bene”
 
 
“Niall, non c’è la faccio più. Sono da un anno che scrivo lettere senza avere risposte.
A questo punto te lo scrivo qui. Quello che dovevo dirti. Ora ne sono sicura.
Mi sono innamorata. Ma non di una persona qualsiasi, di quel ragazzo con gli occhi color ghiaccio, con quel sorriso non perfetto per gli altri ma perfetto per me.  Con quei capelli biondi tinti, che però vorrei vederli al naturale. Sai, mi manchi, non mi è mai mancata una persona così tanto come mi manchi tu.
Vorrei rivederti, o almeno vedere una tua risposta.
Mi manchi Nialler, rispondimi
Julie”
 
 
Tutte le lettere che scrivevo le mandavo all’indirizzo della madre di Niall.
Non sapevo se sarebbero mai arrivate, ma ci speravo.
 
 
POV NIALL
Da quel giorno di gennaio ero sparito dalla vita di Julie.
Mia madre mi aveva chiamato proponendomi di andare  a Manchester per un provino a X Factor.
Solo lei sapeva che cantavo.
 
Decisi di allontanarmi, ma Julie mi mancava terribilmente.
Il primo provino era andato bene, ero passato.
Poi però al bootcamp mi avevano buttato fuori.
L’uomo però chiamò me e altri quattro ragazzi dicendoci di tornare sul palco.
Ci proposero di partecipare a X Factor nella categoria gruppi.
Accettammo subito.
 
Finito X Factor, con il 3 premio e una delusione nel cuore tornai a fare visita a mia madre a Manchester presentandole anche i miei amici.
Vidi mia madre portare di lato Liam e dirgli qualcosa.
Non ci diedi peso e continuai con gli altri.
 
La giornata passò velocemente e ritornammo a casa nostra.
Vidi Liam dirigersi in camera e poi tornare giù.
Ci arrivò una chiamata da Simon Cowell.
 
“Ragazzi, ho grandi notizie per voi” disse dall’altro capo del telefono
“Dicci tutto Simon” disse Louis
“Ho una proposta per voi, un contratto da 2 milioni e mezzo di sterline con una casa discografica”
“Ohohoh” si levò il coro da parte nostra
“Sul serio Simon?” chiese Zayn
“Certo ragazzi, non scherzo affatto”
 
Louis iniziò a saltare da tutte le parti per la casa dalla felicità.
Simon riattaccò dandoci appuntamento il giorno dopo.
Andammo a dormire presto perché l’appuntamento era alle 7.30 di mattina.
 
Dopo quell’incontro con la casa discografica tutto andò a gonfie vele.
Stavamo avendo un successo mondiale, avevamo pubblicato il nostro primo disco, “Up All Night”, e avevamo già fatto un tour mondiale con questo disco.
Il 13 novembre 2012 uscì il nostro secondo disco, “Take Me Home”.
A febbraio invece sarebbe iniziato il secondo tour mondiale.
Il 30 agosto invece sarebbe uscito il film. Wow.
 
Io e i ragazzi eravamo sempre più attaccati, ci volevamo un gran bene e alcuni di noi avevano anche trovato delle fidanzate. Io continuavo però a pensare a Julie.
A come l’avevo lasciata a Mullingar 2 anni prima.
 
Per quei pochi giorni liberi che ci avevano lasciato per natale tornai a casa, a Mullingar.
Bussai alla porta di quella che doveva essere ancora la casa di Julie.
Mi aprì però una donna sulla sessantina.
 
“Buongiorno signorino, posso aiutarla?” chiese gentile
“No grazie, mi perdoni” dissi facendomi prendere dallo sconforto.
Iniziai a camminare per la strada sconfortato. Come avevo potuto lasciarla sola non rispondendo neanche ai suoi messaggi?
 
“Oddio!!! Ma lui è Niall Horan!!!” sentì urlare dietro di me
 
Poi mi resi di conto di quello che avevo sentito.
Un gruppone di fan urlanti iniziò a correre dietro di me.
Corsi più veloce che potei per poi nascondermi.
Lasciai passare un po’ di tempo e poi con calma me ne tornai verso l’auto.
Si, avevo preso la patente.
Però mi ricordai che avrei potuto chiedere alla signora se sapeva qualcosa.
Tornai davanti alla porta e suonai.
 
“Mi scusi signora, lei sa chi abitava qui prima di lei?”
“Si, era una ragazza, ma non poteva permettersi di pagarsi tutto da sola e a quanto mi sembra di ricordare si è trasferita a questo indirizzo a Londra. Mi aveva detto di chiamarla qui per qualsiasi cosa” disse sorridendomi
“Grazie mille signora”
 
La ringraziai e presi il foglietto in mano.
Direzione Londra.
 
 
 
POV JULIE
Ormai avevo smesso di scrivere lettere.
Non aveva più senso.
Mi ero trasferita a Londra, ormai le spese dell’appartamento erano ingestibili da sola.
Ora studiavo lingue estere.
Erano le 11 di sera e sentì in campanello suonare.
Non mi avvicinai neanche alla porta, magari era un maniaco.
Sentì suonare ancora, finchè non mi stufai ed andai ad aprire la porta.
Quello che vidi mi sconvolse.
Avevo davanti Niall. Il mio Niall.
Quel ragazzo di cui non sapevo più nulla da 3 anni ormai.
Era cambiato, ora aveva i capelli più scuri, gli occhi color ghiaccio e l’apparecchio ai denti.
Rimasi immobile davanti alla porta, la mia capacità di muovermi era nulla.
E per lui penso lo stesso, era immobile.
Poi sentì una folla urlante.
 
“Oddio non ci credo!!! Ma quello è Niall James Horan degli One Direction!!!” urlarono delle ragazzine.
 
Neanche un secondo dopo aver sentito le urla e avevo Niall catapultato in casa.
Aspetta, One Direction, mi ricordava qualcosa. Ah si!! Doveva essere quella band che aveva avuto tanto successo che però non avevo mai visto ne sentito.
Quindi aspetta, Niall era in una band con una fama mondiale ?!?!?
Avevo bisogno di spiegazioni.
 
“Tu. Io. Divano. Ora. Muovi il culo.” Dissi incazzata nera
 
Poi però qualcosa ci interruppe. Di nuovo la porta.
Andai a vedere chi era.
Altre urla.
 
“Ma qui c’è anche Liam Payne!! Oddio, non è che avrà lasciato Danielle?” sentivo urlare. Poi invece sentì la voce di quello che doveva essere Liam.
“Niall cazzo, so che sei qua dentro, aprì prima che ste ragazze mi assalgano!” urlò
 
Vidi Niall correre lì della porta per aprirla e farci entrare Liam.
Entrò dentro e respirò con molta calma.
 
“Niall, oddio, è lei Julie?” chiese guardandomi. Arrossì all’istante a quell’affermazione
“Si” disse Niall “è lei”
“Wow” rispose
“Possiamo parlare? Da soli?” chiese ancora Liam
“Andate pure sul divano, io vado in cucina”
 
Li sentì sussurrare qualcosa.
Poi sentì delle braccia circondarmi la vita.
Capì dal profumo che era Niall, non lo aveva cambiato.
 
“Perdonami, mia mamma aveva nascosto le lettere, me le ha portate adesso Liam. Perdonami di tutto, sai, mi sono innamorato anche io. Di quella ragazza dai capelli rossi e dagli occhi verdi che mi ha sempre fatto sorridere e stare bene” disse con gli occhi lucidi
 
Mi girai, per vederlo in viso. Stava piangendo.
 
“Anche io Niall, non ho fatto altro che pensarti per 3 anni. Ma perché sei sparito nel nulla?”
“Dovevo fare il provino, avevo una possibilità”
“Ma dovevi dirmelo”
“Lo so Julie perdonami”
“Certo, ora però voglio sapere che non mi lascerai qui come una stupida”
“Mai Julie”
“E come farai con la tua band di cui non sapevo nulla?”
“Non sapevi che ero nella band?”
“Assolutamente no, non ho mai sentito una vostra canzone”
“Allora ascoltala adesso”
“Niall non ho voglia di scherzare. Dammi un motivo per cui dovrei perdonarti” dissi
“Julie,  non lo so, sono stato uno stupido, non ti ho detto niente e ho sbagliato, ma mia mamma all’inizio non mi aveva detto niente del provino”
“In che senso?”
“Quando sono arrivato a Manchester mi ha comunicato che avevo un provino da fare, io non sapevo niente, e poi, quando mi sono arrivate tutti quei tuoi messaggi, per paura di ferirti o di averlo già fatto, non ti ho più risposto” disse abbassando lo sguardo
“E le lettere? Perché non sono mai arrivate?”
“Be’ Liam, poco fa..”
“Aspetta, Liam è il ragazzo che sta anche nella band e che era in salotto con te?” chiesi cercando di fare ordine nella mia mente
“Si. Fatto sta che Liam adesso, sapendo dov’ero andato, mi ha portato le lettere che non mi aveva dato prima per paura di farmi stare male.”
“Ma io le lettere le avevo mandate a casa di tua madre” dissi perplessa
“Si, infatti da quello che mi è sembrato di capire mia madre le spediva incontro a Liam in modo che me le desse. Cosa che però non ha mai fatto prima di adesso” disse grattandosi la testa con una mano.
“Niall, scusami, adesso non posso perdonarti, mi sono innamorata, si, ma non perdono così facilmente. 3 anni ho aspettato Niall. 3 anni cazzo, devo pensarci” dissi allontanandomi per salire in camera mia.
Sentì una porta sbattere e poi il silenzio più totale.
Andai sul letto e chiamai Lexy che si trovava ancora a Mullingar.
 
“Lexy, sono Julie”
“Ehy Ju come stai? È da tanto tempo che non ci sentiamo!” urlò dall’altra parte del telefono
“Si tesoro lo so, però oggi si è presentato Niall alla mia porta. Alle 11 di sera”
“Cosa cosa cosa? Ripeti please, forse non ho capito bene”
“No invece Lexy, hai capito benissimo”
“Hai mai sentito parlare dei One Direction”chiesi poi pensandoci
“Si, gli ho sentiti nominare, mi hanno detto che sono molto bravi”
“Tu sai che Niall è in quella band?”
“Cosa?? Ma tu vuoi farmi morire oggi dicendomi tutte queste cose!” disse scandalizzata. Risi perché nonostante tutto Lexy non era mai cambiata.
“Quindi tu mi stai dicendo che il mio ex nonché tuo migliore amico Niall Horan adesso canta in una band di fama mondiale?” chiese poi
“Come fai a saperlo se prima non lo sapevi?” chiesi pensandoci
“Amore, esiste internet, sto cercando”
“Brava Lexy”
“Si lo so, grazie”
 
Ci fu il silenzio per un po’.
Poi però non resistetti più e mi addormentai con ancora la chiamata con Lexy aperta.
 
Mi svegliai la mattina dopo con la mano atrofizzata.
La scossi per bene e mi alzai.
Feci la mia solita routine, bagno, capelli, trucco e colazione.
Poi uscì per fare una passeggiata.
Le scuole erano chiuse, io avevo finito gli studi ma frequentavo comunque qualche corso qua e là.
Alla fine mi ritrovai in Piccadilly Circus.
Ormai erano le 11 passate allora decisi di fermarmi da Starbucks.
Mi sedetti a un tavolino e senza farlo apposta sentì la conversazione fra dei ragazzi.
 
“Harry, cosa facciamo con lui? Daddy aveva ragione, sarebbe stato male”
“Boo, così dovevano andare le cose, noi possiamo solo aspettare che si sistemi, non rimarrà fermo ancora per molto quel ragazzo” disse l’altro
“Hai ragione Hazza, ora però andiamo che se ci vedono siamo fottuti”
“Si, andiamo, così ti vedi con El?”
“Certo, mi ha chiesto se la accompagno non so dove”
“Oh, Louis qui fa il gentiluomo” disse ridendo
 
Poi si allontanarono troppo e non riuscì a cogliere le ultime parole.
Strano come la situazione che stavano descrivendo era tale e quale alla mia con Niall.
Troppo strano. Che fossero altri due componenti della band?
Potrebbe essere.
Lasciai stare e finì di bere il mio frappè alla fragola.
Tornata a casa accesi la radio.
 
“Ed ecco a voi la canzone che sta avendo un sacco di successo, Little Things, dei One Direction” disse la voce alla radio.
Mi fermai accanto allo stereo e ascoltai quella canzone.
Aveva delle parole stupende, e mi stupì di essere riuscita a capire la voce di Niall, d’altra parte non lo avevo mai sentito cantare.
Sorrisi e salì in camera mia.
Trovai un bigliettino appoggiato sul letto con un mazzo di fiori bellissimi.
 
“Lo so che non bastano, ma voglio comunque rimediare.
Un bacio
Nialler”
 
C’era scritto sul biglietto.
Sorrisi e cercai di capire come aveva fatto ad entrare.
Poi sentì una voce alle mie spalle.
 
“Ju, la porta era aperta” disse Niall appoggiato dietro la porta della camera
“Eh?” sussultai per lo spavento e anche per come mi aveva chiamato.
“Sai, dovresti chiudere la porta quando esci di casa” disse serio “Qualcuno potrebbe entrare”
“O lo ha già fatto” dissi riferendomi al fatto che fosse in casa mia.
“Non pensavo di causarti fastidio” disse
“Nono, non mi dai fastidio, ma continuo ad avere dubbi”
“Su cosa?” disse avvicinandosi
“Allora, intanto resta a debita distanza da me, secondo ho dubbi su quello che accadrà adesso, ho pur sempre aspettato 3 anni come un’idiota”
“Hai ragione, fai di me quello che vuoi allora” disse serio
“Quello che voglio?” dissi alzando un sopracciglio
“Si, quello che vuoi” disse arrendendosi
“Per adesso mi basta che tu esca da questa casa”
“Sicura?”
“Si, per ora si”
“Ciao Ju”
“Per te ora sono Julie”
 
Mi buttai sul letto distrutta.
Lo avevo trattato male ma mi aveva fatto anche soffrire.
Un minimo se lo meritava.
 
*5 GIORNI DOPO*
Trovai Niall seduto, anzi, stravaccato sul divano.
 
“E non carino, questa volta avevo chiuso la porta” dissi appoggiando le cose della spesa in cucina
“Si, è vero, ma la finestra era aperta”
“Cazzo” dissi provocando la sua risata
“Ci hai pensato?” chiese alzandosi in piedi e venendo accanto a me.
“Si, possiamo provarci, ma con delle regole e dei patti”
“Dimmi, farò tutto quello che mi chiederai” disse sorridendo
“Primo, dovrai dirmi tutto d’ora in poi, secondo, voglio venire con te d’ovunque tu decida di andare con la band, terzo, voglio conoscere gli altri ragazzi e le fidanzate”
“Perfetto, si può fare” disse avvicinandosi e baciandomi.
 
Era la prima volta che mi baciava, non lo aveva ancora mai fatto.
Provai una sensazione di farfalle nello stomaco tutto il tempo del bacio.
Mi staccai e sorrisi.
 
“Voglio farlo, con te” dissi sicura, ero da tanto che ci pensavo
“Ne sei sicura Ju? Guarda che io posso aspettare se vuoi”
“No Niall, ora mi va benissimo, altrochè”
“Perfetto, andiamo allora”

 
Mi portò nella mia camera.
 
Mi spogliò con una velocità assurda, come se non aspettasse altro da 3 anni.
Stessa cosa feci io, non valeva più la pena di aspettare, sapevo di amarlo.
Mi baciò il collo e poi pian piano scese lasciando baci umidi fino ai seni sui quali si soffermò un po’ a giocarci.
Poi continuò la sua discesa fino agli slip.
Li tirò via e iniziò a giocare con la sua lingua sulla mia intimità.
La mia schiena era inarcata dal piacere che stavo provando, in più dopo infilò anche due dita dentro di me.
Decisi di ribaltare la situazione e guardai per bene il corpo che aveva.
Wow, era da mozzare il fiato.
Rise notando che lo stavo guardando e poi iniziai.
Lasciai dei baci sulla bocca e sul collo mentre gli sfilavo i pantaloni.
Presi in mano la sua erezione ormai evidente e iniziai a giocarci.
Quasi urlava dal piacere ma quando stava per venire lasciai la sua erezione e mi concentrai sui baci.
Ribaltò di nuovo la situazione mettendomi sotto.
 
“Sei sicura?” chiese
 
Annuì per dargli la conferma che cercava.
Entrò in me con delle spinte prima lente e poi man mano più veloci.
Quando venimmo tutti e  due assieme urlando i nostri nomi ci distendemmo sotto le coperte.
Ci addormentammo.
 
Il mattino seguente fummo svegliati da un suono assordante.
Il cellulare di Niall.
Quando lo prese in mano notai che aveva più o meno 20 chiamate perse e 20 messaggi.
Ci alzammo e andammo a fare colazione.
Ci lasciammo baci qua e la molto spesso finchè non arrivò una chiamata a cui dovette rispondere.
 
“Niall, dove cazzo sei finito?” urlò l’altra persona
“Cazzo Hazza tranquillo, Liam non ve lo ha detto?”
“No, cosa doveva dirci?”
“Sono…dalla mia ragazza” disse cercando un segno d’approvazione nel mio volto. Annuì energicamente.
“Oh, allora ci risentiamo Niall, divertiti” disse il presunto Harry dall’altra parte del telefono con una voce da pervertito.
 
“Vuoi essere la mia ragazza?” mi chiese Niall
“Certo, non aspetto altro da 3 anni James” risposi ridendo
“Sai che odio il mio secondo nome!!”
“Lo so, per quello ti ho chiamato così!” risposi ridendo
“Stai ancora studiando?” chiese cambiando argomento
“No, ho finito tutto” risposi
“Bene, allora prepara le valigie che si parte” disse entusiasta
“Per dove scusa?”
“Come per dove? Per il tour!”
“Perfetto allora, hai ragione. Vado!!” dissi correndo di sopra dopo avergli lasciato un bacio a fior di labbra.
 
Partimmo il giorno seguente.
Conobbi tutti i ragazzi, le rispettive fidanzate e anche Perrie e le Little Mix.
Quel famoso Harry era un ragazzo fantastico, pervertito ma anche dolcissimo.
Louis era il più grande ma il più bambino dentro di se.
Liam era quello che sembrava più maturo ma che a volte era tutto il contrario.
Zayn invece era un ragazzo semplice, molto divertente e abbastanza pervertito pure lui.
E poi c’era Niall. Be’ cosa volete che dica su di lui?
Soltanto che adesso è diventato tutta la mia vita.
 
Avevamo una vita davanti, per divertirci, per fare cagate e per amarci ancora.
Quella però è un’altra storia.
Sempre se ci sarà un futuro così, perché sai, tutto può accadere nella vita.

 

        
THE END


Hoila!!!
Per chi mi conosce, sa che questo il mio saluto nelle storie.
Allora, voglio iniziare con il dirvi che questa è la prima OS che scrivo, quindi spero sia venuta bene.
Nella mia testa l'idea sembrava buona e allora lo trasportata su un pezzo di carta e poi sul computer.
Quindi, mi piacerebbe sapere i vostri pareri su questa OS particolare a cui ci tengo particolarmente.
E,
RECENSITE RECENSITE RECENSITE
Un bacio
Alessia


PS. Vorrei ricordarvi le altre mie long e la OS che ho scritto dopo questa.
Storia1: 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1533129&i=1
Storia2: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1579626&i=1
Storia3: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1618926&i=1
OS2: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1705616&i=1



        
  
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