Cenere

Alla mia città, che si è risvegliata ricoperta di cenere.

"Là dove si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli uomini."

                                                                                                                          H. Heine 

Ti senti di cenere.

Ossa di cenere, cuore di cenere e pensieri di cenere. Come Hogwarts, che oggi è di cenere.*

La battaglia, con le sue vittime, i suoi feriti e le sue rovine, è tutta attorno a te mentre vaghi per il Castello; c’è una cosa che però proprio non sopporti: l’odore acre e pungente del fumo.

Si appiccica addosso, si infila nelle narici e penetra a fondo in ogni centimetro della tua pelle, arrivando dritto alla testa e portando con sé tutti gli orrori di questa Guerra appena finita.

Come un automa, senza neanche rendertene conto, sei arrivata all’ingresso della Biblioteca, o di ciò che ne resta.

Vederla così ridotta è un colpo al cuore.

La grande vetrata che dà sul parco è rimasta, inspiegabilmente, intatta.

C’è una grande confusione: pareti abbattute, scaffali rovesciati, volumi sparsi ovunque e la cenere, anche qui.

Ricopre ogni cosa come una coltre sottile, puoi vedere distintamente, controluce, i piccoli corpuscoli grigi volteggiare nell’aria prima di cadere, inerti, a terra.

Quanti, come loro, sono caduti stanotte? Chiudi gli occhi e porti una mano sulla bocca, rabbrividendo.

È strano, hai sempre creduto che, a Guerra conclusa, saresti stata, finalmente, leggera e sollevata; invece ciò che provi è solo una grande oppressione che sta lì, tra il cuore e lo stomaco.

Camminare sulle macerie è terribile; eppure la parte difficile sembrava combattere e resistere.

Fai qualche passo e ti guardi attorno, attonita e angosciata.

Ciò che ti circonda è la prova che il tuo mondo è stato definitivamente profanato, distrutto e  annientato.

La luce calda del tramonto, intanto, inonda la stanza e ti fa notare un libro distante dagli altri, infelicemente dischiuso sul pavimento.

Con mano incerta lo raccogli, scostando lo strato di polvere e detriti che lo ricopre.

Sussulti quando ti accorgi che è una vecchia copia de Gli Animali Fantastici: dove trovarli.

Inizi a sfogliarla distrattamente fino a quando non arrivi ad una pagina in particolare; la leggi con attenzione, sebbene la conosca quasi a memoria, e un sorriso incerto e commosso ti compare sul volto.

Un nuovo calore si espande dentro di te, lì dove prima c’era solo un grande freddo.

Stringi il libro al petto e corri fuori dalla Biblioteca, alla ricerca degli altri.

La cenere avrà anche coperto ogni cosa, ma sai che può essere scacciata come hai appena fatto con quella annidata dentro di te.

Ora sei certa che rinascerai. Rinascerete.

Come le Fenici.

* La frase è un omaggio a Roberto Saviano.