Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: _ApriL_    06/03/2013    0 recensioni
E’ così che voglio ricordarvi, mentre toccate il cielo con un dito,
quasi divine seppur con le vostre imperfezioni,
quasi immortali...
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

[Consiglio di ascoltare Euphoria di Loreen mentre leggete,
le note sono a pié di pagina, buona lettura :)  ]




 

Heartbeats
 
 
 
Dedicato a voi, Manu e Si’, che avete sempre creduto in me
e a voi, cinque compagne di vita, cinque sorelle.
Continuate a inseguire i vostri sogni
e che possano i nostri cuori battere sempre all’unisono…
 
 
 
Care ragazze,
non so davvero come cominciare.
Ci credete?
Io, quella con la battuta sempre pronta, non riesco a trovare le parole.
Ci sarebbero troppe cose da dire, troppi attimi indimenticabili da ricordare, eppure qualsiasi cosa  scriva mi sembra superflua.
Perché la verità è che tutte le emozioni che abbiamo condiviso facendo lo sport che amiamo, l’aerobica*, non sono facili da descrivere.
Sono sensazioni: l’ansia pre-gara, la morsa allo stomaco che ti viene prima di salire in pedana e che ti toglie il respiro, la nausea e la voglia di piangere a fine esercizio, i sudori freddi e i tremiti che scuotono ogni arto durante la premiazione, nella speranza di sentire nome della tua società, il sorriso che offusca tutti i pensieri quando realizzi di aver vinto, il senso di vuoto infinito che ti sovrasta alla fine di tutto…
E poi gli allenamenti duri e faticosi, il sudore, le soddisfazioni, le lacrime, i litigi…e arrabbiarci con noi stesse perché non ci sentiamo all’altezza, mai abbastanza…
I saggi annuali in cui abbiamo interpretato di tutto: dai pinguini alle artiste stile “Saranno Famosi”, dalle cowgirls alle ballerine di burlesque, i backstage più esilaranti, fare da babysitter alle bimbe di quattro anni solo perché siamo le “veterane” e cedere alle loro richieste più inopportune, perché come si fa a dire di no a delle cucciole tanto belle?
E ancora le trasferte, i lunghi pellegrinaggi a piedi fino agli alberghi (cariche di borse, borsoni e valigie), i tempi felici, le cene insieme, le passeggiate, i pettegolezzi, gli scherzi, le risate, quelle di cuore…
Sentire che fai parte di qualcosa di più grande.
Ma è come un bel sogno, alla fine ti risvegli.
Ti accorgi di non essere più la fresca ragazzina delle medie che aveva tempo e voglia a volontà di metterci l’anima.
Forse ti penti anche un po’ di avercela messa…perché staccarsene fa davvero male, e fa davvero tanta paura.
Le tue responsabilità ti chiamano, ti crollano addosso all’improvviso e richiedono tutta la tua attenzione, tutte le tue giornate.
Ti accorgi che è durato tutto un battito di ciglia, che sei anni non sono niente e volano in un secondo, ma che un secondo basta per innamorarti di una passione come la nostra.
 
Vi voglio ringraziare una per una, forte del fatto che probabilmente non leggerete mai queste righe, anche se non lo farò mai abbastanza, anche se so già che piangerò (ho pianto tanto in questi giorni per questa assurda decisione, che non credevo fosse tanto vicina), perché ognuna di voi mi ha insegnato qualcosa e mi ha aiutata a crescere.
 
 
 
 

 Why, why can’t this moment last forevermore?

                                                                     Tonight, tonight eternity’s an open door.



 
Cara Giraffa**,
grazie per avermi insegnato che troppe parole sono superflue e che non servono grandi confidenze per arrivare a conoscere davvero qualcuno.
Scherzare insieme, un gesto, una risata bastano a capire una persona in tutta la sua semplicità.
Grazie perché ho capito che non importa “essere adatti” per qualcosa, se hai la volontà e la tenacia di perseguire il tuo obiettivo ce la farai, sempre.
Grazie perché con la tua dolcezza, la tua tranquillità e la tua serena caparbietà sei stata un modello per tutte, hai saputo accettare le tue fragilità e renderle un punto di forza e sotto sotto ho sempre saputo che eri tu la più determinata, anche se non lo mostravi.
 
 
 
 

                                                                    No, don’t ever stop doing the things you do.

                                                                             Don’t go, in every breath I take I’m breathing you.

 
 
 
 
Cara Delfino,
ammettiamo che sei sempre stata la più brava, seppur in tutta la tua modestia.
Sei nata per questo sport, che ti ha riempito il cuore come è successo con noi.
Tuttavia sei stata sempre paziente con noialtre, non ti sei mai vantata e hai messo la squadra davanti a te stessa e al tuo orgoglio personale, ti ringrazio perché è il più grande atto di umiltà che si possa fare.
Ho deciso di perdonarti per non avermi fatto addormentare la sera prima della finale, litigando insieme a Rana per la finestra della camera, stavolta vi è andata bene.
Grazie perché senza fare rumore hai condiviso con me ben tredici anni, e certi ricordi non li puoi cancellare.
 
 
 
 
 

                                                              We are here, we’re all alone in our own universe.

We are free, where everything’s allowed and love comes first.

 
 
 
 
Cara Leoncino,
mi ricordo perfettamente il primo giorno che hai varcato la porta della palestra, dovevi essere spaventata almeno quanto noi, che siamo sempre state gelose del nostro posto in squadra.
Ammetto che inizialmente ti vedevo come una minaccia, sono sempre stata “l’anello debole” rispetto alle altre e tu eri semplicemente perfetta per quel posto.
Ma tu a differenza di molte eri umile e consapevole di aver molto da imparare e di doverti guadagnare la nostra fiducia ed eri determinata a raggiungere il tuo obiettivo.
Il tuo carattere forte e la tua simpatia infinita ci hanno conquistate in poche settimane e sei diventata una di noi.
Grazie per avermi fatto morire dal ridere, per saperti sempre emozionare, anche se hai partecipato a innumerevoli competizioni, per essere un pozzo senza fondo in campo alimentare (ti ricordo che alla semifinale hai spazzolato un’intera fila di pane con l’olio dopo cena e avevi ancora fame).
Grazie per essere così, un’amica dolcissima e una ragazza semplice, di poche pretese e di tanti capelli.
 
 
 
 

                               Forever and ever together, we sail into infinity.

We’re higher and higher and higher, we’re reaching for divinity.

 
 
 
 
Cara Cerbiatta,
grazie per aver condiviso con me tredici anni di vita, sei una delle amiche più importanti che abbia mai avuto e ne abbiamo passate tante, lo sai.
Questa è solo stata l’ennesima conferma del rapporto che ci legava.
Grazie perché senza di te non avrei mai conosciuto questo sport.
Grazie per i tuoi dettagliatissimi countdown prima delle gare, grazie perfino per la tua ansia cronica che ti rende chi sei.
Sei perfetta e non lo sai, non sei mai convinta di te stessa e dovresti apprezzare di più la tua persona, che io trovo meravigliosa e modesta.
Sei una pazza e ti adoro così.
 
 
 
 

Euphoria, forever ‘till the end of time.

                                                                                      From now on, only you and I,

                                                                                                We’re going up-up-up-up-up-up-up.

 
 
 
 
Cara Rana,
grazie in primis per essere la migliore amica che sei.
Grazie per essermi stata vicina e aver affrontato con me questo momento, per avermi asciugato le lacrime, condividendo il mio dolore, e avermi indirizzato sulla via più giusta per tutti…forse anche per me (prima o poi saprò accettarlo).
Grazie perché tu come nessuna sai quanto ci abbia messo l’anima, anche se, a causa della mia riservatezza, è difficile intuirlo.
Grazie per aver condiviso con me scherzi, battute e momenti imbarazzanti e grazie perché entrambe sappiamo quanto abbiamo lottato per tutto ciò e che un vero guerriero si vede soprattutto nel saper ammettere al momento opportuno di non essere più in grado di affrontare la battaglia e nel sapersi ritirare con umiltà.
Grazie per non aver mai permesso a nessuna sgallettata senza passione di sostituirci, anzi grazie per avermi convinta a non permettere a nessuno di soffiarmi ciò che meritavo, ma a restare ben salda al mio posto, quando mi sentivo vacillare.
Sei speciale.
 
 
 
 

Euphoria, an everlasting piece of art,

                                                                                           A beating love within my heart.

                                                                                                    We’re going up-up-up-up-up-up.

 
 
  
 
Cara Si’,
grazie di essere un’eterna bambina e al contempo una sorella maggiore per noi.
Grazie di essere severa quando serve e un’inguaribile curiosa sempre.
Perdonaci se ogni tanto abbiamo origliato le tue conversazioni al telefono (ops!), o se ci siamo stupite nel vederti piangere quando hai abbandonato la pedana, ora so cosa hai provato.
Perdonaci anche per ripetere ogni benedettissimo anno lo stesso stupido giochetto di nasconderti la sacca quando sei girata, è una tentazione troppo forte.
Ti scuso per avermi mangiato di fronte infinite volte e non avermi mai offerto neanche un minuscolo pezzettino della tua merenda, anche se stavo facendo esercizio da ore mentre tu eri comodamente seduta.
Grazie di aver sempre fatto del tuo meglio anche se delle pre-adolescenti scalmanate, quali eravamo sei anni fa, non erano esattamente la tua massima ambizione nella vita.
(Colgo l’occasione per farti sapere che a volte abbiamo trovato le tue coreografie un tantino “bizzarre” , senza offesa (:  )
 
 
 

                                                                         Forever we sail into infinity.

We’re higher, we’re reaching for divinity.

 
 
 
 
Cara Manu,
grazie praticamente di tutto, perché tutto quello che ho imparato in questi anni lo devo a te.
Grazie per aver sempre avuto fiducia nelle mie capacità, specie quando non ci credevo neanche io in me stessa.
Grazie per averci sopportato ed aver avuto con noi la clemenza di un generale dei marines, ci hai trasformato da principessine schizzinose a guerriere spietate e infaticabili (oddio, più o meno…).
Grazie per le tue lacrime, rare e dignitose, ma pur sempre vere e grazie per i tuoi silenzi, che spesso dicevano più di mille parole.
Chissà se nei miei occhi lucidi e nella mia voce tremula mentre ti annunciavo la mia sofferta scelta hai rivisto te quando, come me, ti sei ritirata silenziosamente da questa avventura.
Grazie per gli abbracci e i discorsi pre-gara che creavano un’atmosfera decisamente strappalacrime.
Grazie per averci portato in trasferta in un hotel dotato di Jacuzzi, è stato davvero emozionante.
Grazie per aver chiuso un occhio quando ti disobbedivamo.
Grazie perché hai rispettato anche questa mia ultima decisione, con gli occhi pieni di tristezza, ma con la consapevolezza che tutto questo per noi si sta sgretolando, nonostante tu abbia fatto del tuo meglio per tentare di salvare il salvabile.
Sei e sarai sempre un esempio per me e per tutte, sei tu che hai creato quella che per me è stata una seconda famiglia e hai unito sei mondi totalmente diversi, sei caratteri opposti, creando un’armonia irripetibile.
Sei la migliore allenatrice del mondo e mi mancherà averti vicina così spesso.
Infine grazie perché ci hai insegnato che sei cuori completamente differenti possono battere per le stesse emozioni, insieme a ritmo di musica.
 
 
 
 

                                                                               Euphoria, euphoria.

We’re going up-up-up-up-up-up-up.

 
 
 
 
 
Vi saluto, non so neanche io se sia un addio o un temporaneo arrivederci.
Voglio solo che sappiate quanto siete state e continuerete ad essere importanti per me, non voglio sparire e non voglio che mi dimentichiate e che scordiate quello che siamo state.
Non voglio ricordarvi truccatissime e strizzate nei body con i nostri sorrisi tirati durante le esibizioni, né coperte dalla gloria delle nostre vittorie, voglio ricordare solo quelle sei sceme chiuse in un bagno dello spogliatoio di due metri quadrati (chi in piedi sul wc, chi appoggiate al muro con spalle e piedi per non farci scovare), nel tentativo di sfuggire alle temute verticali al muro.
Le risatine ci hanno tradite e abbiamo dovuto fare il doppio degli esercizi ma in quello sgabuzzino buio eravamo davvero unite e felici.
Ho gli occhi rossi di pianto, neanche a dirlo, solo a ripensarci.
Concludo ricordandovi una delle nostre prime nazionali, eravamo piccole e inesperte, ma abbiamo eliminato le paure e cercato dentro di noi solo la felicità di essere lì insieme e di condividere quel momento con le altre.
Non abbiamo vinto, ma non eravamo poi così deluse…eravamo perfette, sei cuori che battevano all’unisono…infinite, come se non potessimo morire mai.
E’ così che voglio ricordarvi, mentre toccate il cielo con un dito, quasi divine seppur con le vostre imperfezioni, quasi immortali…
E’ ora che io appenda le Reebok al chiodo, ma le tengo vicine perché non si sa mai.
Vi voglio bene sempre,
 

vostra piccola e impacciata Cozzi.





Saaalve :3

* per chi non sa cosa sia esattamente l'aerobica, prima di continuare vi consiglio questo video o questo.
** sono soprannomi che ci siamo date, non spaventatevi ;)


Here I am!
Ci ho messo un po' a trovare l'ispirazione per questa lettera, è molto personale quindi vi prego di non giudicare troppo duramente il contenuto.
E' il mio saluto allo sport che è stato la mia passione da ben sei anni e questa OS è uno sfogo (credo molto nella scrittura terapeutica, funziona).
Spero che vi piacerà e che non la troviate noiosa, ma soltanto intensa come è per me.
Recensite in tanti, so che le storie originali non attirano ma se capitate in questa paginetta mi fa piacere sapere che ne pensate.
See you soon.

_ApriL_ :)
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: _ApriL_