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Autore: turbulence    06/03/2013    1 recensioni
Ne avrete lette a migliaia di storie come questa,ma io voglio farvi sognare ad occhi aperti tutte le volte che leggerete ogni singola parola di ogni singolo capitolo.Non è una storia drammatica,non è una storia catastrofica,è una semplice storia scritta da una semplice ragazza come me. Parla di come ogni directioner vorrebbe realizzare il proprio sogno conoscendo i propri idoli,e perchè no,forse anche avere una relazione con uno di loro. Buona lettura!
Genere: Commedia, Fluff, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mio compleanno,o meglio,un giorno come gli altri.

 

Un raggio di sole che entrava dalla mia finestra puntava dritto sulla mia faccia,ho sempre odiato mio padre per questo,sapeva che al mattino odiavo la luce del sole,ma per farmi svegliare quella era l'unica soluzione. C'era un silenzio tombale a casa mia,cosa molto strana,ma non ci diedi tanto peso. Mentre scendevo le scale,un dolce odore mi passava sotto il naso,ma quando arrivai in cucina non c'era nessuno.

 

Avevo parlato troppo presto,infatti dopo due secondi..

Famiglia:”Auguriiiiiiiiii,abbiamo fatto la tua torta preferita perché oggi è un giorno speciale”

 

Io rimasi di sasso,era il mio compleanno ed io me ne ero totalmente dimenticata. Da quando era morta mia madre era come se lo avessi rimosso,senza di lei festeggiarlo non era la stessa cosa,ma apprezzavo il fatto che il mio dolce papà ed il mio fratellino cercavano sempre di rendermi felice.

 

Papà:” Dai forza assaggiala sembra buona”

Brother:” Si infatti Charlie,assaggiala”

 

In effetti era davvero buona,ma si era fatto tardi ed io odio fare tardi a scuola,quindi corsi in camera a prepararmi.

Oh ma che sbadata,non mi sono ancora presentata: il mio nome è Carlotta,ma i miei amici o almeno quei pochi che ho mi chiamano Charlie. Sono una ragazza molto timida e riservata o almeno con le persone che non conosco,sono quel solito tipo che va bene a scuola e ama sognare ad occhi aperti. La vostra domanda ora sarà:”Ti piacciono gli One direction?” Ovvio che mi piacciono,non sono quella cosidetta “bimbamichia” che li segue solo per la loro bellezza,anzi tutt'altro. Amo il loro modo di cantare,amo il fatto che riescano a strapparmi sempre un sorriso,anche nei momenti più tristi. Ma basta con queste lagne,ora vi starete annoiando,passiamo all'azione.

 

Come avevo previsto avevo fatto tardi e mio padre era giù in macchina che urlava il mio nome a squarciagola mentre tutto il vicinato lo ascoltava ridendo,che imbarazzo. Dopo che mio padre mi annoiò per tutto il traggitto con il discorso che i 16 anni sono un traguardo importante e bla bla bla,”finalmente” per modo di dire arrivai a scuola.

 

Odiavo quella scuola o per lo meno odiavo la maggior parte delle persone che la frequentavano: c'erano le solite ragazze fiche,tutte tette e niente cervello,c'erano i ragazzi fighi palestrati e senza cervello,c'era il solito gruppo di sfigati che amava gli scacchi e poi c'eravamo io e la mia migliore amica le solite due ragazze che stanno sempre insieme un po' asociali,ma che in fondo nascondono una grande personalità.

 

Era un giorno come gli altri,tutto procedeva normalmente fino a quando non incontrai la ragazza più odiosa di tutta la scuola,esatto proprio come nei film lei c'era, ed era spietata insieme al suo gruppo di amichette. Si chiamava Carolina ed era tutta tette e niente cervello.

 

Carolina:”Oh no,avevo scommesso che non saresti arrivata al giorno del tuo compleanno”

Io:”Ah ah ah sei molto divertente,lo sai?”

Carolina:”Si lo so,cosa hai ricevuto per il tuo compleanno mmm fammi pensare,per te sarebbe l'ideale un buono da un chilurgo,dovresti rifarti completamente”

 

E ovviamente le amiche ridevano come delle galline,non dissi niente,ero abituata ai suoi continui insulti,ed il fatto che era il mio compleanno non mi pesava più di tanto. Anche lei amava per modo di dire loro,ma li amava per la sua bellezza,lei poteva definirsi una “bm”. E finalemente quel giorno di scuola finì.

Quando arrivai a casa papà era a lavoro e il mio fratellino ancora a scuola.

E cosa c'è di meglio che la casa vuota e Take me Home al massimo? Esattamente nulla.

Mio padre sapeva di questa mio ossessione per questi cinque meravigliosi ragazzi,sapeva che avrebbero fatto un concerto qui,nella mia città,ma non gli ho mai chiesto un biglietto,anche perchè potevano essere un peso dato che era l'unico a lavorare in casa. Passai tutto il pomeriggio in camera a guardarmi il DVD di “Up All Night Tour” e mentre alzai le coperte sentì uno strano rumore,tipo quando scivola qualcosa per terra. Avevo ragione,dal mio letto era caduta una busta, e sopra c'era scritto:

 

“Buon compleanno piccola mia,spero tu sia contenta”

 

Ti voglio bene,Papà.

 

E quando aprì la busta non riuscivo a credere ai miei occhi,le mie mani tremevano,i miei occhi erano lucidi,era lui, era il biglietto per il TAKE ME HOME TOUR.

  
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