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Autore: Lemon    06/03/2013    2 recensioni
Il fatto è che, penso: perché dovrei scrivere sull'adolescenza quando sarò matura e non capirò più nulla delle tempeste ormonali di chi passa quest'età, quando posso scriverlo ora che non solo non capisco nulla di queste tempeste ormonali, ma non capisco proprio nulla in generale.
Genere: Comico, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E allora scrivo.
 
#prologo pieno di pigrizia.
 
Quando realizzai di avere qualcosa per la scrittura, ero verso la metà della terza media.
Scrivi, mi dicevano, rivolgendomi cordiali sorrisi. E io scrivevo.
E' da allora che ho sempre pensato che, una volta abbastanza grande e matura, avrei scritto qualcosa di veramente grosso, una saga o magari un semplice romanzo, ed allora i soldi sarebbero fioccati e non mi sarei dovuta più preoccupare di nulla. 
Il fatto è che la cosa è abbastanza complicata.
Non bastano quattro frasi poetiche in croce, un po' di romanticismo e dei problemi adolescenziali per scrivere qualcosa di buono ed interessante, e poi quello si chiama Twilight.
Considerando anche che la maggior parte delle volte che ho un'illuminazione, una fantastica idea da poter trascrivere, è nei momenti meno opportuni: sotto la doccia, nell'istante prima di addormentarmi, a scuola e in autobus; oppure non ho semplicemente voglia di appuntarmela. 
La pigrizia è una cosa orribile, sopratutto per una come me che vorrebbe scrivere, ma che trova sempre la scusa giusta al proprio inconscio.
La mia professoressa di italiano delle medie continuava a darmi calci metaforici per colpa della mia svoglietudine. Svoglietudine non so neanche se è una parola. Come altro potrei esprimermi? Svogliosità? Svogliatezza? Va bene, la sottoscritta ha appena inventato un nuovo termine.
Ecco, ragazzi, capite la mia pigrizia: non ho neanche voglia di sporgermi ad afferrare il dizionario di lingua italiana abbandonato chissà dove sulla mia disordinata scrivania per controllare un sinonimo della parola pigrizia. Per questo la sto usando così spesso. 
Pigrizia, pigrizia, malizia, liquirizia.
Qual'è il punto di tutto ciò? Ah, il libro, sì, il libro. 
Il fatto è che, penso: perché dovrei scrivere sull'adolescenza quando sarò matura e non capirò più nulla delle tempeste ormonali di chi passa quest'età, quando posso scriverlo ora che non solo non capisco nulla di queste tempeste ormonali, ma non capisco proprio nulla in generale. 
E allora mi metto a sedere qui a ticchettare sulla tastiera dei miei problemi neanche mi trovassi davanti ad uno psicologo. 
E allora scrivo, pronta a ricevere odio, critiche, scetticismo e qualche stima; ma più le prime tre elencate, rispetto l'ultima. Ed è okay.
Sapete, odio quando gli scrittori e le scrittrici, non necessariamente famosi, mettono il corsivo un po' ovunque. Vorrei prenderli per le spalle e scuoterli con ferocia, Carissimo se metti il corsivo dappertutto non renderai quello che scrivi più interessante e poetico, ecco cosa gli o le direi, lo giuro. 
Quindi sì, questo è un assaggio all'euforia a cui mi dedicherò ogni giorno d'ora in avanti, a strizzare quel povero piccolo portatile d- no, aspettate, questo è Arancia Meccanica.
Insomma, mi cimenterò in scrivere ciò che provo ogni giorno, ci provo, sperando che la svoglietudine non colpisca ancora. Magari riuscirò a farlo per un anno intero e in futuro, rileggendo vecchi capitoli di questa sorta di raccolta insensata, riderò tra me e me dandomi della cretina. Come se non lo facessi già. 
Ad ogni caso, se non avete capito il riferimento ad Arancia Meccanica di prima, smettete di leggere, spegnete il computer ed andate al primo videonoleggio che trovate per strada. O semplicemente ve lo guardate in streaming, che fate prima. O vi sparate. 
Okay, no, scherzavo dai, siate delle persone gentili e continuate a leggere, facendo così una buona azione e riservandovi un posto in paradiso, proprio vicino al bambino Gesù.
Dovrei smetterla, inizio ad essere tra un misto di euforia e noia, completamente odiosa, non trovate? 
Dannati sbalzi d'umore adolescenziali.
   
 
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