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Autore: Mattev    07/03/2013    1 recensioni
Si chiama Elisa [...] Nel tempo imparai ad amarla.
Si chiama Donna [...] Me ne sono innamorato.
Dormire... Chi non dorme?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dormire... Ne abbiamo bisogno, è fisiologico. È il nostro modo per ricaricare le batterie. Ci rilassa, ci spegne e ci riposa, ma soprattutto, ci fa sognare. 

Sognare... Vivere avventure incredibili, scovare luoghi introvabili, risolvere misteri impossibili. Mi manca sognare.

 

Dormire... Chi non dorme?

 

Rimembro ancora la mia giovine età, quando anche io mi adagiavo sul letto e in me sorgeva un forte senso di benessere. Chi non dorme dicevo? Beh, oramai quasi nessuno è più in grado di ricordare quali sensazioni si provano dormendo. Stavamo diventando troppi; le città erano sovraffollate, il cibo e le varie risorse primarie stavano via via giungendo al termine. Il petrolio e le molteplici fonti energetiche che un tempo davano vita a rigogliose città tecnologiche, si erano già esaurite definitivamente ed il lavoro pareva soltanto un altro lontano ricordo; le precise ed infallibili macchine avevano sostituito quasi del tutto la mano d'opera umana. Come se non bastasse, la diffusione di fame e la mancanza di medicinali per anche le malattie più comuni, stavano deturpando i popoli e distruggendo le società. Tutto questo, però, non era sufficiente frenare la crescita demografica. Malgrado l'apparenza, nessun tipo di guerra attanagliava il mondo. Non c'era disponibilità monetaria per finanziare l'inizio di un conflitto.

Il problema del mondo è che eravamo semplicemente troppi.

 

Quando nacqui io, però, era già tornato tutto ad un equilibrio. Studiarono un sistema per diminuire la popolazione evitando stermini come in passato era stato proposto. Riuscirono ad unire due persone in un corpo solo così che la notte sarebbe divenuta il giorno dell'ospite. Nessuno più dorme. Per ricaricare le energie ogni dodici ore s'ingerisce un apposita pastiglia blu. La vita umana sulla terra si è drasticamente ridotta e le abitudini tornate quelle di prima; eccetto una...

 

I miei sogni... Mi mancano. Nel mio personale universo onirico ora non esistono più le fantastiche avventure che vivevo da piccolo, ma la quotidianità notturna del mio "coinquilino" mentale. Io posso sentire i suoi pensieri, vedere ciò che vede lui, vivere le sue stesse esperienze e provare i suoi stessi sentimenti e lui può fare lo stesso con me. E poi c'è lei. O meglio, loro. Ricordo che da piccolo vedevo quei film ove il protagonista stava con la propria donna, l'amava, la desiderava all'infuori di chiunque altro. Ora, invece, amo due donne senza però poterne avere neanche una. Per evitare la formazione di famiglie troppo numerose venne decretata una legge che vietava l'unirsi in matrimonio e ingravidare una donna senza un'apposita licenza; nel caso non vi fosse il permesso per quest'ingiurioso atto, oltre all'imposizione d'abortire, veniva imposta una severa punizione per la coppia. Ai neonati che invece era permesso nascere, aspettava una vita di prigionia in una delle molteplici comunità di giovani coetanei fino ai sedici anni, età in cui li si sottoponeva all'unione con un altro individuo.

 

 

 

Si chiama Elisa. È castana, bella, non molto alta con un sorriso ipnotico e degli occhi incantevoli. Ci conosciamo fin da piccoli. Nel tempo imparai ad amarla e lei fece lo stesso con me. Poco tempo prima dell'unione decidemmo di non separarci e di continuare a convivere fino a sposarci, seppur avremmo dovuto condividere tutto ciò con altre due persone; ci era ancora ignoto il divieto d'una famiglia. Non sapevamo com'era il mondo fuori e perché ci trovassimo lì. Sapevamo solo che saremmo usciti da quel luogo all'età di 16 anni e che ci saremmo uniti con qualcuno che avesse avuto la nostra esatta età.

 

Si chiama Donna. È bionda, alta, molto snella, veste sempre elegante, occhi grigi, profumo dolce, dedita al lavoro ed è mia sorella gemella. Me ne sono innamorato qualche hanno fa ereditando i sentimenti da lui. Quando esco con Elisa sento di essere innamorato, sento di desiderarla e di volerla. Quando esco con mia sorella, provo le stesse sensazioni; la mia mente entra in conflitto svariate volte e più passano gli anni, più mi sento confuso e frustrato. So che anche lui di sovente si sente disorientato e so che mentre scrivo questi appunti, si trova in accordo con me.

Amo due donne ma allo stesso tempo non le voglio. Amo due donne e quando facciamo l'amore, malgrado nelle mie vene scorra il medesimo piacere, circola anche astio ed odio verso me stesso. Vivo in un incubo. Tutti noi lo stiamo vivendo. Fisicamente sembro sempre uguale, ma è come se avessi due cervelli, due cuori. Ho due personalità. Abbiamo due personalità. L'unica soluzione a tutto ciò? Tornare a dormire.

   
 
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