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Autore: Arwen_Undomiel    18/08/2004    6 recensioni
Una Storia piena di sentimento e di passione. Tutti ormai sono maturii, anche Harry lo è ... qualcosa nell'animo dei tre amici si è evoluto, trasformato ... tra poco lascieranno la Scuola, si divideranno ... ma qualcosa deve ancora accadere, un mistero nell'Oscurità si nasconde ...Vi informo, che se nella vostra lettura, noterete qualche frase, o descizionio qualsiasi altro tipo di carattere letterario, che assomiglia, o è simplicemente ,riaddatato ad un Libro da voi letto, è volutamente inserito...^_^ Recensite, vi prego è davvero importante!
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero, Romantico, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2

L'Uomo dell'Albero Morto

Quella notte per Hermione passò lenta e insonne, nella sua mente continuavano ad affiorire immagini,e ricordi. Pensava a Harry ... a Ron ... non sapeva chi scegliere ...
Si alzò. Aveva tutti i capelli arrufati e più increspati del solito, camminava goffa. Raggiunse il bagno, si rinfrescò, e si cambiò. Poi ancora un poco assonata andò in Sala Comune, erano appena le 7 e non c'era ancora nessuno. Si sedette su di una poltrona rossa, e si riassopì ... ma non dormiva, poteva sentire ogni minimo rumore intorno a lei, era tra il sonno e la veglia ... dun tratto davanti a lei strani volti si formarono ... era sua madre e le stava dicendo qualcosa, era in lacrime e i suoi occhi erano pieni di paura, non aveva i soliti capelli di un biondo brillante, ben tenuti , ma la contrario erano sporchi e mal ridotti, sul suo viso comparivano strani graffi sanguinolenti ... la Ragazza si svegliò in preda al panico, il cuore le batteva forte. Ai suoi piedi c'erano Harry e Ron. << Va tutto bene Hermione? Ti senti bene? >> le chiese Ron preoccupato. Ella lo guardò ansante e gli rispose tra un singhizzo e l'altro: << Sì ... sì ... credo di sì, ho solo fatto un brutto Sogno ... >>
<< Non ti preoccupare, era solo un sogno ... >> la tranquillizzò Harry, facendole un sorriso, che Hermione ricambiò serena.
Fecero colazione e andarono, insieme ai Serpeverde, alla prima lezione del giorno: Pozioni.
Scesero le turbinose scale di pietra che conducevano ai sotteranei. In quei meandri oscuri del Castello, l'ambiente agli occhi degli alunni, si presentava umido e mal concio. Sulle pareti, infatti, tra un mattone e l'altro si decomponevano dei piccoli mucchietti di muschio verde. Dai corridoi si sentivano strani odori, come quello delle pozzanghere di un'acqua stagnante e marcente, oppure il ticchettio delle gocce che cadevo sul freddo pavimento di pietra. La porta che conduceva all'Aula di Pozioni, aveva ai lati due statue a forma di serpenti, che con i loro occhi, anche se immobili all'apparenza, squadravano ogni alunno che attraversava la soglia. La stanaza era illuminita da fioche candele predisposte accanto ad ogni calderone, sul quale era segnato in caratteri d'argento il nome del proprietario. Ron si accomodò insieme ai suoi amici, davanti al corispettivo calderone. D'innanzi a loro vi era una catterda di legno consumata dagli anni, con sopra una serie di provette vuote che luccicavano alla luce delle candele. Il Professor Piton non era ancora arrivato, ma appena fece la sua entrata, il chicchiericcio degli alievi cessò e tutti ora dedicavano la propria attenzione a ciò che il Professore stava per declamare: << Per la mia felicità oggi, farete un Compito in Classe, in attesa degli Esami di fine anno. Dovrete prepare una Pozione da me precedentemente scelta: il Distillato della Morte Vivente >> poi toccò con la bacchetta la lavagna nera come la pece, alle sue spalle e su di essa apparirono le istruzioni per la preparazione della Pozione. Nell'aula ci fu un sommesso mormorio di disaprovvazione. << Ma Piton è impazzito? Nessuno ha studiato! >> sussurò Ron ad Harry e a Hermione. << Non credo che a Piton importi! >> disse Harry, mentre preparava il calderone e gli adeguati ingerdienti. << Non è difficile ... abbiamo la ricetta sulla Lavagna, di solito non c'è la dice >> proferì Hermione, mentre anch'ella preparava l'occorente. Ma dopo alcuni minuti, quanto quasi tutti erano ormai giunti a metà preparazione, il Professore aggiunse: << Mi sono scordato di informarvi che tre passaggi su 5 sono errati ... continuate pure >>. Hermione rimase a bocca aperta, mentre rovesciava delle viscere di topo nella pozione, Ron ed Harry si guardarono sbigottiti, gli mancavano solo più due passaggi al termine, e ora dovevano gettare via tutto. Ron guardò il liquido verdastro di Harry e poi il suo, prese la bacchetta, toccò prima l'uno e poi l'altro mormorando malinconico: << Ivanesco >> e il caderone si svuotò ... Le due ore di Pozione passarono lentamente. Durante le quali, mentre gli alunni cercavano (Tranne Hermione) in vano, di localizzare le fasi sbagliate della Ricetta, il Professore continuava ad entrare e ad uscire dall'Aula, infatti ogni 10 minuti veniva chiamato dalla Professoressa McGrannit, la quale appariva preoccupata e ansiosa ....
<< Come massimo mi sarò preso un 2 ... >> comunicò Ron ai due, quando uscirono dall'Aula. Hermione era pensierosa e non badò a ciò che si dissero Harry e Ron, non poteva far a meno d'immaginarsi ciò che si dicevano Piton e la McGrannit, aveva notato con quale cadenza il Professore correva fuori dall'aula a ogni chiamata da parte della Professoressa, ma non le riguardava, doveva andare alla prossima lezione, Aritmanzia.
I tre arrivati davanti a un lungo corridoio si congedarono. << Ciao Hermione, ci vediamo a Pranzo! >> disse Ron salutandola, la ragazza gli fece un cenno con una mano e un raggiante sorriso, per poi scomparire dietro ad un angolo. Ron e Harry raggiunsero la Torre di Divinazione ...
Harry aprì la botola e si accomodò, seguito da Ron su uno dei puff, rosa presenti nell'aula. Come sempre era aromatizzata da incensi nauseanti che intontivano gli alunni, assopendoli; la stanza era arredata in un modo ambiguo, infatti sparsi per l'aula c'erano, al contrario delle solite panche di legno, dei soffici puff di svariati colori, due per tavolino, i quali erano rotondi e avvolti da una tovaglia blu, con qualche stellina ricamata sugli estremi, su questi strani tavolini, quest'oggi, vi erano: una candela, un anello con un rubino o uno zaffiro, e delle carte con il dorso riccamente disegnato. La Professoressa Sibilla Cooman, entrò. Aveva addosso una svarita collezzione di Fulare, con diverse tonalità, che svumavano dal bianco al nero, i suoi capelli ricci e vaporosi, erano ricchi di perline colorate e rumoreggianti, aveva 4 o 5 collane, un paio di orrecchini che ricordavano delle grosse ruote di un carro e un paio di enormi occhiali rotondi di osso. Guardò gli alunni un pò soprapensiero e disse in tono misterioso: << Quest'oggi, miei cari ... impareremo l'arte dei Tarocchi. Questi, potranno, dopo un bel po di esperienza, rivelarvi il vostro futuro o il vostro passato, addirittura la vostra vita passata ... i Potenti Anelli che avete vi seviranno, per mescolare meglio le vostre Carte, infatti lo Zaffiro e il Rubino donano al loro portatore dei poteri Divinatori ... ora uno di voi si infilerà, delicatamente, al dito indice l'Anello e distribuirà le carte come potete vedere sul vostro Volume "I Tarocchi e il loro sapere" a pagina 192 ... il vostro compagno che avete scelto, dovrà sottoporsi alla vostra lettura, per lui leggere e interpreterete i Tarocchi sempre seguendo, con il suo aiuto, il Volume a pagina 197. Durante la vostra seduta, passerò fra i banchi e vi giudicherò o vi correggerò a dovere ... buon lavoro e che l'Occhio si Apra! >> e spalancò le braccia.
L'Insegnante oassò fra i banchi silenzionsa, fra poco sarebbe toccato il turno di Harry e Ron. << Ehm ... Harry? Sai che ti dona quell'Anello rosso? >>
<< Stai zitto, e gira la carta! >> disse Harry scocciato. Ron, in seguito girò la prima carta a destra. << Significa ... sofferenza ... no, morte ... no, quella è il teschio ... ah, sì! Vuol dire che tra poco ti verrà ... no, sì, no ... sì, sì , vuol dire che avrai una gande fortuna sia in amore che nel denaro! >>
<< Sì, sì come no ... >> disse ironico Ron, << Secondo me quell'anello ti dà alla testa.Oh! Sta arrivando la Cooman! >> e girò un'altra carta << Su dimmi che morirò, è un teschio ... dai ... su! >>. Harry frugo nel libro, e appena la Professoressa si avvicinò a loro, proferì affabile: << Tu, morirai presto, la causa non è ben definita, ma è certo che morirai, fai attenzione! Potrebbe accadere anche ora ... per esempio ... con ... il ... la candela, ti potrai bruciare, e finire al San Mungo, oppure potresti avere una grave mallattia, tipo ... la ... non sò, comunque una che non ti darebbe scampo! Fidati, i tarocchi non mentono mai! >>. Ron gli rispose fingendosi spaventato: << Già, hai ragione! Dora in poi li farò tutti i girni in Dormitorio, forse riuscirò a scampare la Morte! >>. La Cooman gli guardò sbalordita e anche il resto della classe gli guardava, al fine ella disse: << Complimenti ad entrambi! Siete veramente dotati, 30 punti a Ciascuno! E un 10 ad entrambi! >> ...

Hermione, percorse due lunghi corridoio, ma durante il tagitto, ne scorse uno che non aveva mai notato ... era un corridoi lungo e buoio, al fondo del quale vi era un grande vetrata rossa, attraverso la quale si poteva intravedere un'antico albero dai rami lunghi e sciupati dal tempo, sembravano morti e solo il leggero fruscio del vento che gli accarezzava gli donava quella nota di vita ... su uno di quei rami vi era un uomo con un cappuccio nero che gli copriva completamente il volto e un lungo matello strappato stesso colore, costui era appollaito come un animale sul ramo e si guardava intorno, come in cerca di qualcosa o di qualcuno ... era una sagoma non bene definita, ma Hermione lo ricomnobbe, doveva essere un uomo ... molto giovane ... le gambe della ragazza erano parallizzate, non riusciva a muoversi, il suo cuore batteva forte, un brivido freddo le percorse la schiena, la bocca arida ... ad un tratto la finestra si spalancò, con un tonfò e una ventata gelida si impradronì del corridoio ... al sentire di quel runore il capo dell'uomo si girò di scatto verso la ragazza, i suoi occhi color ambra luccicavano e qualcosa che ricordava un sorriso, si ulluminò sul suo volto ... i suoi occhi si fecere più sottili e intensi ... una melodia, si compose nell'aria, era tetra, la rgazza non riuscì a scorgerne le parole ... dopo alcuni attimi di terrore Hermione, sentì qualcuno travolgerla, e cadde a terra rovesciando tutti i libri sul pavimento di marmo, ella però rimase immobile distesa, con gli occhi fissi su un angolo, privo di alcuna attrazione.
<< Hermione? sei tu?Stai bene? >> gli chiese una voce famigliare. << sì, tutto bene >>, Ginny le porse una mano: << Si può sapere cosa stavi osservando? >>
<< Un corridoio, un uomo, un albero ... >>
<< Cosa? >>
<< Niente lascia stare! Andiamo a lezione ... >>
Arrivate nell'aula, Hermione e Ginny si sedettero vicine. Presero la pergamena per gli appunti e ascoltarono attentamente la Professoressa, almeno così fece Ginny, perchè Hermione, non ci riuscì ... nella sua mente continuava ad affiorare l'immagine di quella sagoma dagli occhi color ghiaccio, che la fissava ... Non riesco a togliermi dalla mente e quell'uomo ... non so chi sia ... e tanto meno ho mai visto quel corridoio e quell'albero ... chi sa da quale parte del castello si affaciava quell' immensa finestra ... ne devo parlare con Harry e Ron, loro sapranno aiutarmi ... o almeno lo spero ...sì, ne parlerò con loro e dopo chiederò informazioni alla McGrannit, lei saprà aiutarmi, di sicuro ... e poi ora, non ci devo pensare ... devo ascoltare la lezione ... altrimenti non supererò l'Esame ... su Hermione ... calmati e concentrati! disse a se stessa, e risprese a scrivere appunti.
A fine lezione la ragazza, uscì di corsa dall'aula, percorse i due corridoi, e una volta ragginte le scale che scendevano fino all'ingresso , urtò contro un ragazzo, entrambi caddero a terra d'impatto, con un tonfo. Hermione si alzò, e si girò di scatto verso il compagno, furente. Aveva la sua stessa età, capelli biondi, e occhi azzurri, ma lo stemma della Casata d'appartenenza sulla sua divisa, era differente da quello della ragazza, infatti egli faceva parte dei Serpeverde. Hermione lo guardò in volto, pronta ad una reazione o ad una battuta per unmigliarla, ma prima che lui potesse aprire bocca, ella proferì: << Malfoy! Non ho il tempo di ascoltare le tue stupide battutine sui Mezzosangue! >>. Il ragazzo la guardò sbalordito, fece un lungo sospiro e disse con una vena di maliconia, che Hermione non aveva mai sentito nelle parole di Draco, sempre così rudi e taglienti come rasoi: << Per una volta che non ti ho detto nulla, mi aggredisci? E poi se è per questo, nemmeno io sono in vena di discutere Granger ...! E ora con il tuo permesso, vorrei passare ... >>. La ragazza si scostò senza parole, lasciandolo passare.Poi scese le scale,e una volta giunta davanti all'ingresso della Sala Grande, si appogiò all'entrata, in attesa di Harry e Ron, che arrivarono da li a poco.


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