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Autore: Viki_chan    07/03/2013    1 recensioni
Anna-chan, vent'anni, fotografa.
Questa è l'identità che il caso, l'ansia e alcuni "lost in translation" mi hanno portato a creare.
Tutto quello che viene dopo è un insieme di (s)fortunati eventi poco chiari, totalmente involontari e piuttosto divertenti. Di mezzo, oltre a una grande confusione, ci siamo io, la mia vita prima e la mia vita dopo l'incontro con i Super Junior. E l'amore, in tutte le forme che vivere a contatto con questi ragazzi mi ha permesso di conoscere.
#1: La clandestina;
#2: Mister Park...;
#3: Il lavoro extra...;
#4: L'interprete Siwon...;
#5: L'ospite inaspettato...;
#6: Il messaggio in codice...;
#7: SUKIRA...;
#8: Le diversità...;
#9: L'incubo, la canzone e...;
#10: Fantasticherie romantiche, differenze linguistiche e..;
#11: Gli angeli, l'assenza e...;
#12: L'attesa, la voce metallica e...;
#13: Gli sguardi, la cena e...;
#14: Le modelle, il chiarimento e...;
#15: l'incontro con Park, il Tokyo Dome e...;
#16: Il compagno di shopping...;
#17: Non Anna-chan, l'appartamento e...;
#18: Le terrine vuote, le forme e...;
#19: La cena, la trasformazione e gli abbracci;
#20: La valigia, Incheon e la scatola di scarpe;
#Epilogo
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Una serie di (s)fortunati eventi


Evento #12





I'm the bad guy.
Sì, Ryeowook lo dice in inglese.
Il suo inglese, certo.
Non so quanto tempo io e Siwon abbiamo trascorso fuori, ma è bastato a Henry, Ryeowook e Sungmin per cambiarsi.
I primi due sono demoni, il secondo un angelo.
Lo vedo.” dico a Ryeowook in giapponese. “Sinceramente mi aspettavo fossi un angelo.”
Anche io. Ma poi chi avrebbe fatto il demone?”
Mi guardo intorno e, seduta su un divano, console alla mano, trovo la mia risposta.
Kyuhyun. Lui sarebbe un diavoletto perfetto.”
Sentendosi chiamato in causa, Kyuhyun alza lo sguardo.
Ryeowook, ridendo, gli ripete la mia frase.
E lui mi fa una linguaccia.
Davvero.
Kyuhyun – il chiuso, silenzioso, guardingo Kyuhyun – mi ha fatto una linguaccia.
Sorrido.
Poco dopo i tre appena vestiti vengono sottoposti al trucco e io riesco a fotografarli tranquillamente, anche se ho la testa da tutt'altra parte.
Scatto e cerco Siwon.
Lui, che secondo me un po' se lo aspetta, ha deciso di sedersi sul divano più vicino alla zona trucco. Sta leggendo, ma ogni tanto alza lo sguardo e mi sorride.
Mi sento uno schifo.
Lui ha ragione su tutta la linea e io... non so come comportarmi.
Cerco di lavorare tranquillamente, sorridendo e scattando.
Ma è come se la mia maschera si stesse crepando.
E, per di più, Donghae non si vede.



Durante la sessione di riprese pomeridiana, il gruppo si divide in due parti: i ragazzi che hanno già registrato la loro parte iniziano a girare il filmato del backstage, sia con la troupe della SM che con una televisione coreana; l'altra parte invece attende il suo turno per le riprese singole.
Scelgo di rimanere a guardare Wookie e gli altri, non per vero interesse, ma perché so che posso stare seduta nel mio angolo, senza dover parlare con nessuno.
Una stupida frase detta in un momento di stanchezza mi sta rovinando la giornata.
E, sinceramente, sono delusa da me stessa.
Per giorni mi sono lamentata del fatto di dover subire la mia ignoranza, di dover assistere a conversazioni in una lingua a me sconosciuta e, alla fine, ho fatto la stessa cosa.
In modo più subdolo, tra l'altro.
Sapevo che Donghae non mi avrebbe capita, allora perché ho parlato?
Anna, eccoti.”
Il signor Park mi guarda e sorride.
Scendo dal tavolo su cui sono seduta e faccio un profondo inchino.
Buongiorno.”
Come stai? Ho visto le foto di questi ultimi giorni, stiamo lavorando molto bene.”
Grazie.”
Sto andando dal signor Freddi, nell'altro set in costruzione.” dice voltandosi verso il regista, protagonista di un urlo particolarmente acuto in direzione di Sungmin “mi ha detto che possiamo tenerti qui per un altro paio di giorni, però.”
Sì, sì.” confermo io, annotandomi mentalmente di chiamarlo a fine giornata. “Resterò qui allora.”
Perfetto. Vado allora.”
E' già in partenza?”
Sì, abbiamo molto lavoro da fare, questa è solo una tappa intermedia. Buon lavoro Anna.”
A lei.”
Mi inchino di nuovo e anche il signor Park mi saluta.
Già che sono in piedi, vado a dare un'occhiata all'altro gruppo. Siwon e Zhou Mi sono davanti alle telecamere e stanno raccontando qualcosa in coreano.
La musica è alta e non capisco ciò che stanno dicendo.
E' coreano, cretina, non capiresti comunque.
Comunque, di tanto in tanto si voltano e indicano il set.
Da dietro alla telecamera, scatto loro un paio di foto, poi cerco Kyuhyun e Eunhyuk.
Il primo è seduto a terra, accanto al portellone dell'hangar, ancora vestito da angelo. Sta leggendo qualcosa.
Eunhyuk invece non c'è.
Mi avvicino a Kyuhyun e mi inginocchio per fotografarlo.
Lui continua a leggere, noncurante della mia presenza.
E' un angelo molto carino, devo ammetterlo.
Con tutti i capelli pettinati da bravo ragazzo e le labbra appena colorate.
I suoi occhi sono più grandi di quelli degli altri, visti da una certa angolazione sembrano quelli occidentali.
Non dico che siano meglio, dico solo che gli stanno molto bene.
Dico solo che io non riesco a trovare un difetto in nessuno di loro, nemmeno se mi impegno.
Anche se l'angelo che ho davanti ha abbandonato le sue ali da qualche parte, nel set.
Quando mi rendo conto di aver esagerato con gli scatti, mi rimetto in piedi.
Kyuhyun alza lo sguardo e sorride, un po' sollevato.
Grazie per la collaborazione.” gli dico in giapponese.
Fa un mezzo inchino con il mento e sorride.
La musica continua, ormai questa è la centesima volta che ascolto GO quest'oggi.
Non sono stanca, però.
Affatto.

Torno nella mia posizione, mi siedo sul tavolo e...
No.
A centro della cornice, c'è Donghae.
Donghae è un angelo.
Illuminato dalle luci potentissime del set, è quasi una visione.
Bello, androgino.
Sta già cantando il ritornello, Henry che gli urla le battute, Eunhyuk lì accanto che lo incita.
Non sento più nulla, mi tremano le gambe.
Lo guardo e scuoto la testa.
Anna-chan è l'unica ragazza del mondo che è stata in grado di turbare Donghae.
Di farlo sentire non apprezzato.
Scatto in piedi.
La cosa che brucia di più è che non penso niente di tutto ciò.
Io adoro Donghae, come adoro tutti gli altri.
Vorrei poter scherzare con lui e ridere.
E parlare.
Lo guardo, angelo cantante, e mi sento male.
Quando la musica tace, sento il bisogno di scappare.
Di non essere Anna-chan.
Di svestire i panni che, fino a qualche ora prima, sembravano cuciti apposta per me.
Mi volto e mi fiondo fuori dal set.
Per la fretta quasi mi tiro il portellone su un piede, non mi importa.
Di nuovo, esco senza giacca.
Di nuovo il freddo di Seoul o di questo-posto-in-mezzo-al-nulla mi schiaffeggia.
Ogni respiro di aria gelata pizzica il naso e punge i polmoni.
Va decisamente meglio.
Sto scappando.
Non so che cosa fare, ormai è un'abitudine.
Così cammino, mi dirigo di nuovo verso l'auto di Siwon.
Anna-chan?”
Mi volto.
Eh no.
Avevo bisogno di prendere un po' di aria.” dico in inglese, poi in giapponese.
Donghae mi guarda, questa volta tranquillo.
Si avvicina, mi porge un cellulare.
Kaku.”
Scrivi.
Lo prendo e sul display compare una sorta di traduttore. Scrivo ciò che ho appena detto in inglese e premo quello che deve essere l'invio.
La voce metallica di una donna lo traduce in hangul.
Ok, ho capito come funziona.
Sto per riprendere a scrivere, ma Donghae mi prende il telefono dalle mani.
Kyu dice che sei uscita ed eri upset. Wook ha detto che guardavi Donghae e che poi te ne sei andata.” dice la voce in inglese.
La traduzione in realtà è pessima, ma il senso è quello.
E upset è l'aggettivo che usa.
E' strano sentire le sue parole dalla fredda voce del traduttore.
Scuoto la testa.
Non è colpa tua.” faccio tradurre subito, poi mi rimetto a scrivere. “Sei un bellissimo angelo, Donghae. Come potrei essere sconvolta per colpa tua?”
Donghae ascolta le parole ripetute dal suo telefono guardandomi in faccia e solo alla fine abbassa lo sguardo.
Anna-chan.” borbotta con la sua viva voce.
Ho ancora il suo telefono in mano, ma lui non me lo chiede.
Donghae... non facile. Donghae non dispiace Anna-chan.” dice a fatica, in giapponese. “Anna-chan piace a Donghae. Anna-chan non si deve arrabbiare.”
Sorrido.
Il portellone dell'hangar si apre di nuovo.
Senza pensarci due volte, ridò in mano il cellulare a Donghae e mi nascondo dietro a una delle macchine della SM.
La persona che cerca Donghae gli dice qualcosa in coreano e lui, il telefono ancora in mano, si volta e segue l'assistente all'interno dell'hangar.
Aspetto qualche minuto per essere sicura e, quando alla fine ritorno dentro, nessuno si accorge di me.



Is that Korean?”
Siwon si avvicina al divano su cui mi sono seduta appena rientrata dallo strano colloquio con Donghae, incapace di tornare nella confusione del set.
Sto cercando di scrivere una cosa.” borbotto nascondendo i miei appunti e il quaderno di Henry con un braccio.
Vuoi una mano?”
Alzo lo sguardo.
Le registrazioni della giornata sono finite troppo tardi per iniziare le riprese in esterna, così i ragazzi sono stati lasciati liberi prima. La maggior parte di loro è in camerino a struccarsi. Nella stanza in cui ci siamo io e Siwon sono rimasti solo Henry e Zhou Mi, che si stanno facendo alcuni autoscatti ancora in costume.

No, grazie. Penso di farcela da sola.”
Detto questo, chiudo la mia agenda e il quaderno degli appunti di Henry e mi alzo.
Siwon mi sorride, poi non riesce a nascondere uno sbadiglio.
“Cosa fate stasera?” chiedo.

Io ho un'intervista alle dieci.” risponde. “Che ore sono?”
Le sette.”
Forse riesco a cenare, allora.”
Sorride ancora.
Mi volto verso il camerino e EunHae, Ryeowook e Sungmin escono struccati.
Riprendo la macchina fotografica e riprendo a immortalarli.
Quel momento di pausa dura poco e, quando tutto il gruppo si riunisce, due assistenti della SM con la solita cartelletta in mano entrano e, da quello che riesco a capire, fanno il riassunto degli impegni dei ragazzi.
Sungmin e Ryeowook hanno SUKIRA.
Caspita, sto diventando troppo brava con il coreano.
Certo, tra le parole Sungmin, Ryeowook e SUKIRA non ce ne sono molte altre, dettagli.
Siwon ha un'intervista.
No, non l'ho capito da ciò che dice la tipa, purtroppo.
E gli altri... non ne ho idea.
Mentre le due assistenti parlano, scatto alcune foto.
Il colloquio finisce in pochi minuti e i ragazzi, in silenzio, raccolgono i loro effetti e si avvicinano alla porta.

Henry?” lo chiamo.
E fa strano, voglio dire. Avrò pronunciato il suo nome sì e no due volte, e mai per chiamarlo.

Anche lui è un po' stranito dalla situazione, ma lascia Zhou Mi sulla soglia e si avvicina.
Il tuo quaderno.” dico in inglese.
Poi, non so come ho fatto, davvero, ho ripetuto la frase in coreano.

Lui mi ha sorriso e mi ha fatto un inchino.
L'ho detto, correttamente. E' una sensazione meravigliosa.
Henry alza lo sguardo e annuisce.
Solo dopo qualche secondo mi ricordo del quaderno, che tengo ancora in mano. Glielo passo e mi lascio scappare un risolino imbarazzato.
Anche lui ridacchia, sento che sto arrossendo.
Parlare il coreano mi fa sentire nuda, allo scoperto.
Non so dire il perché.

Sono molto contenta di aver fatto la mia prima prova con una persona che sa come mi sento, con Henry.
Le altre frasi che ho imparato, sono molto più complicate.
Molto più imbarazzanti.
E vanno dette a una persona con cui non ho il rapporto tenero che ho con lui.
   
 
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