Le citazioni sono tratte da
Carmen, libretto di Meilhac e Halèvy, musica di G. Bizet.
In questi
giorni io Manenglî continuiamo a canticchiarla, il che è sempre meglio di quando
duettiamo su La Traviata… Beh, nulla, lui stava fischiettando “La
cloche a sonné…” e mi è venuta sta cosa… La verità? È colpa di Sakucchan,
che mi fa venire le 5x3. Leggere Burial e miei commenti come
prova.
Ah. Non leggetela come pervasa da malinconia ed amore. È una passione
un po’ folle, proprio nel senso di pazza, cioè Gojyo è un po' fuori di
testa.
E i riferimenti alla Carmen non si limitano alle frasi in
corsivo.
Una domanda catartica. Ma Sanzo lo fa apposta o no?
Altra
osservazione: La fine mi ricorda qualcosa…O.o… di mio, tra l’altro.
Voyez-les… Regards impudents / mine coquette, / fument toutes, du bout des dents, / la cigarette.
Sanzo è quel genere di persona che neanche si
accorgere di spegnere le cicche delle sue sigarette direttamente sul tuo
cuore.
Qualcuno sa quanto è atroce sentire la carne viva andare a
fuoco?
Ti guarda, così arrogante, maleducatamente; mostra i denti come una
bestia ed esattamente in mezzo stringe la sigaretta. Tu vedi la lingua dietro di
essa, scura e morbida, piena di sangue, un attimo prima che lui espiri il
fumo.
Non si accorge di quanto ti fa venir voglia di arrossargli quella
boccuccia rosea che si ritrova.
Hélas! Se invece lo sa… è perché mi
ha maledetto di proposito.
Non vuole che quando usciremo da questo deserto,
mi trovi una donna, una qualsiasi… Qualunque sarà, scommetto che vedrò il suo
viso, mentre me la scoperò.
Credo sia solo un’impressione. Lui è il solito
bonzo corrotto, a meno che un qualche spirito lussurioso (e femmina,
aggiungerei), lo stia possedendo. Aah…, anche i verbi mi danno alla testa, in
questo momento.
Tutta colpa sua, è lui che m’ispira. Se non ci fossero doppi
sensi, direi che è capace di entrarti dentro.
Più che con la pistola,
quell’oggetto maledetto, ti colpisce cogli occhi (che colore da donna, vero?
Viola come i crochi, o come gli iris). Qui, giusto in centro alla fronte.
E
mi fa lo stesso effetto di un proiettile.
Tsk. Che marea di
sciocchezze.
Le doux parler des
amants / c’est fumée! / Leurs transports et leurs serments / c’est
fumée!
Non la pensiamo entrambi in questo modo?
Come si dice?
Tu crois l’éviter, il te
tient.
No, non sono innamorato. Sono represso, e lui assomiglia davvero
ad una ragazza, ogni tanto. Soprattutto se tiene chiusa quella sua
boccaccia.
Quando la apre… mi mette una voglia di farci cose sporche, che mi
stupisco di quanto posso essere maniaco.
Mi fa impazzire. Ha quel modo di
fare… così egocentrico e presuntuoso, mortifica la gente gratuitamente come se
gli piacesse farlo. Se la scimmia si mette in un angolo a sbollire la rabbia, a
me viene voglia di rispondergli, di prenderlo per la gola e sbatterlo al muro.
Di strappargli quel broncio a morsi.
Ma non posso sfiorarlo. Mi guarda da
sotto in su, e se non sapessi che lui non ha neanche la più pallida idea di cosa
significhi, crederei che stia cercando di sedurmi.
Colle labbra dischiuse,
appena umide dopo che ci ha passato sopra la lingua, mi mostra i denti,
ghignando per un momento. –Che vuoi, kappa? Ti brucia?-
Kami, mi brucia. E mi
manda a fuoco il sangue là sotto, razza di puttana vergine.
Quanti ne ha
spediti al manicomio?
… je
suis comme un homme ivre…
Perchè io sono il solito stupido che prende
tutto sul serio, anche le occhiate ambigue che è più facile siano causate dalla
mia immaginazione. È tanto facile farmi cadere in trappola, che il divertimento
non sta nel catturarmi, ma nel vedermi dibattere. E continua a venirmi il dubbio
che lui lo faccia apposta. Non che sarei meno idiota, nel
caso.
...si je cède, si je me
livre, /… Si je t’aime, tu m’aimeras?
Mi faccio pena da solo a pensarle,
queste cose. Non mi derido ad alta voce perché questi tre dormono, e non li
vorrei svegliare.
No. Lui è sveglio.
-La pianti da solo di agitarti, o
vuoi che ti dia una mano io?-
Ma come posso fare a non trovarci qualcosa di
provocante, anche se ha scoperto la pistola?
Si è voltato verso di me, è
ancora mezzo addormentato, e ha quello scintillio cattivo negli occhi. E la sua
bocca è più gonfia del solito.
Mmh. Victoire.
Io ho perso, invece.
Posso rispondergli a tono?
A quest’ora non spara.
No. Ultimamente, mi gira contro ogni piccola battuta.
Fa male proprio perché, stando metà tra il sensuale ed il perfido, non mi lascia
capire…
Mi guarda in modo strano e si rimette seduto.
Son âme reste
inflexible.
Mi tiro su e mi appoggio al suo sedile. Lui alza la testa.
Che voglio fare? Dirgli: “Sanzo, hélas!, moi, je t’adore!”?
-Tu sei
proprio rincoglionito. Cos’hai da ridacchiare?-
-Stavo pensando una cosa
stupida.-
-E che c’è di strano?-
-Tsk.- Scuoto la testa e lui sbuffa
infastidito, quando i miei capelli gli solleticano il viso. Mi sposto, m’infilo
tra il sedile di Hakkai ed il suo.
-Vuoi saperlo?-
-Le tue stupidaggini
puoi anche ten…-
Kami.
Lo sto facendo. Lo sto baciando.
-Mh. È
piuttosto strano, non credi?-
-Pervertito.-
-Strega.-
-Mmh…-
Che
bocca calda. Deve avere la febbre, non ho mai baciato una bocca così
calda.
-Ehi… cerchiamo un posto un po’ più appartato, ti va?-
Mi soffia in
faccia. –Non tirare troppo la corda.-
Ipocrita. Non ha fatto altro fino ad
ora. E si lascia baciare ancora, per giunta.
Pour la dernière fois, démon, / veux-tu me
suivre?
Stronzo. Alla fine l’apre, la portiera.
Scende. Ha la sua
solita faccia puntigliosa. Tira fuori una sigaretta e la prende tra i
denti.
Scavalco ed atterro vicino a lui, senza rumore. Gliela sfilo di bocca,
e mi guarda male.
-Tienila per dopo. Fidati, è più
buona.-
Voyez-les… Regards impudents / mine coquette, /
fument toutes, du bout des dents, / la cigarette. : -Guardatele... Sguardi impudenti, aria da civetta, tutte fumano, stretta fra i denti, la sigaretta.
Hélas! : Diamine!
Le doux parler des amants / c’est fumée! / Leurs transports et leurs serments / c’est fumée! : Il dolce parlare degli amanti, è fumo! I loro impeti e i loro giuramenti, sono fumo!
Tu crois l’éviter, il te tient. : Credi di evitarlo, lui ti prende.
… je suis comme un homme ivre; si je cède, si je me livre, /… Si je t’aime, tu m’aimeras? : sono come un ubriaco; se cedo, se mi arrendo, se io ti amo, mi amerai?
Son âme reste inflexible. : La sua anima resta inflessibile.
hélas!, moi, je t’adore! : Dannazione!, io ti adoro!
Pour la dernière fois, démon, / veux-tu me suivre? : Per l'ultima volta, demonio, vuoi seguirmi?