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Autore: madeforsykes    07/03/2013    3 recensioni
Andy era un ragazzo davvero dolce e forte. Dopo aver sconfitto un cancro, cambiò nome alla band in cui cantava e suonava con altri tre ragazzi, rinominandola con il cognome del medico che gli aveva salvato la vita. Non era stato un momento facile ma era in quell’occasione che aveva conosciuto Mollie. Era stato amore a prima vista.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Sono Mona, sono un paio d'ann ormai che sono fan sdi questa badn meravigliosa. Significano tutto per me  e spero di farli amare anche a voi attraverso questa FF. Recensite e fatemi sapere cosa ne pensate, si accettano critiche! Un bacio. x

maybe you will be the lonely one, next time.


Che lo ammettesse o no, era davvero un ragazzo attraente e il disagio non faceva  altro che aumentare. Andy gettò a terra l’ombrello, pulendosi le scarpe sullo zerbino per poi entrare.
«Che atmosfera soffusa, aspettavi qualcuno?» disse lui facendo un mezzo sorriso.
La situazione era sempre più imbarazzante.
«Andy, sono in pigiama, secondo te?» rispose sarcasticamente portandosi le braccia incrociate al petto. «Sei qui per Mollie, vero?» continuò.
«E’ così  evidente?» disse lui sarcastico, togliendosi un riccio ribelle dalla fronte.
«Bhè, sei qui. Lei era l’unica spiegazione plausibile.»
«Volevo solo parlare con lei, sapere come sta e darle questo.» disse lui porgendo un CD alla ragazza.
«Cos’è?» chiese Nina con i suoi occhi acqua marina curiosi.
«E’ il nostro nuovo singolo, mi piacerebbe che lo ascoltasse prima di renderlo pubblico, l’ho scritta per lei e volevo il suo consenso.» disse quasi imbarazzato.
Nina non poté far altro che sorridergli. Come poteva Mollie aver lasciato un tale ragazzo?
«Lei non c’è, è…da Frankie!» mentì. «Ma glielo farò avere!» disse sorridendo.
«Grazie Nina, davvero! Sei un’amica!» disse abbracciandola.
Nina rimase pietrificata prima di ricambiare l’abbraccio. Andy aveva un profumo così buono. Sarebbe rimasta lì tutta la vita. “Nina, cosa diavolo fai?!” pensò.
Andy si staccò, rivelando quell’espressione da ‘pesce lesso’ che aveva. L’aveva sempre definita così perché aveva gli occhi molto grandi.
«Andy puoi sederti!» disse lei ridendo e sedendosi sul divano.
Il ragazzo non ci pensò due volte e si sedette.
«Ti va di uscire un po’ invece di stare qui? Magari soffochiamo quest’atmosfera imbarazzante!» propose lui. «Chiamo anche i ragazzi se vuoi, sono sicuro che Ryan ne sarebbe felicissimo!» continuò.
«Ryan? Cosa c’entra Ryan? Comunque è una proposta davvero meravigliosa, ma non ne ho voglia stasera, scusami.» rispose lei.
«Ne sei sicura?» chiese lui.
«Sì, non sono dell’umore adatto!» rispose guardando a terra.
 Come poteva dirgli che non riusciva a stare in sua compagnia perché sapeva che probabilmente avrebbe detto qualcosa di sbagliato su Mollie?  
«Ti va di parlarne?» disse lui avvicinandosi.
«No, grazie Andy, ma davvero, no!» fece un debole sorriso. Le mani le sudavano. Era così nervosa.
«Facciamo così, dopodomani io e i ragazzi abbiamo un concerto a Liverpool, ti va di accompagnarci?» propose lui.
«Cosa stai cercando di fare? Non mi porterò Mollie!» disse lei scocciata.
«Non ci avevo neanche pensato.» mormorò serioso.
«Scusami..» disse imbarazzata lei. «Verrei davvero volentieri, ma nella mia posizione non  è il caso..sai Mollie..» continuò.
«Se il problema sono io, ti farò venire a prendere da Ryan o Joel! Adam è a Brighton, quindi! Ryan non smette di chiedermi che fine hai fatto, ne sarebbe felice!» sorrise lui.
«Non so se stai cercando di mettermi nei guai Brown, ma in nome della nostra amicizia e del fatto che sono tre anni che ti prometto che sarei venuta ad un concerto..verrò!»
Per quanto cercava di non darlo a vedere a Mollie, Nina voleva bene ad Andy, era una delle poche persone che non disprezzava oltre ai componenti dei Lawson.
«Fantastico! » disse lui sorridendo.
«Ora ti lascio allora, ci vediamo domani pomeriggio! Ti manderò un taxi alle 14:00» continuò aprendo la porta.
«Okay a domani!» rispose lei guardandolo chiudersi dietro la porta. Sorrise. Non sapeva perché, ma ora era felice. Notò sul ciglio del divano un cappello di lana.
«Oh merda, Andy ha lasciato il suo cappello qui! Glielo riporterò domani.» parlò ad alta voce quasi come avesse un interlocutore che la ascoltasse.
 Era stanca, e di certo non aveva intenzione di aspettare sveglia l’amica. Ammesso che fosse tornata a casa poi. Prese il cappello di lana e se lo portò al naso.
Aveva proprio un buon profumo. Si sdraiò sul divano riprendendo in mano il libro. Chi voleva prendere in giro? Non aveva la concentrazione per continuare a leggere. Si portò il cappello sul grembo e si addormentò.
 


Aprì confusamente gli occhi. Come volevasi dimostrare, Mollie non era tornata. Guardò l’orologio appeso al camino. Le 11:17 e pioveva. Si alzò a sedere, lasciando cadere a terra il cappello di lana.
Appena lo vide si ricordò di cosa aveva promesso ad Andy. Si alzò di scatto correndo in camera. Doveva preparare qualcosa da portarsi dato che sarebbe rimasta fuori un paio di giorni.
Prese la sua valigia viola e la riempì con le prime cose che trovò. Decise di prendere in prestito anche qualcosa da Mollie, che di certo aveva il guardaroba più fornito del suo.
Poggiò sul letto la valigia e si diresse in camera della sua amica. Aprì le ante dell’armadio. C’era davvero l’imbarazzo della scelta. Iniziò a far scorrere i capi tra le mani, fin quando arrivò ad un vestito nero di pizzo.
Optò per quello. Tornò in camera, aprì la valigia e lo piegò in modo da farlo entrare. Era sempre molto lenta, finì così per ritrovarsi alle 12:30. Decise di chiamare l’amica, anche solo per sapere se era ancora viva.
Lasciò squillare il telefono, prima di sentire una voce assonnata.
«Nina? Cosa c’è?» disse Mollie sbadigliando.
«Apparte il fatto che è ora di pranzo e dovresti essere sveglia, si può sapere dove diavolo sei?!»
«Io e Jake abbiamo fatto tardi! Mi porta a casa oggi pomeriggio!»
«Ecco, a questo proposito..» disse esitante Nina, torturandosi il labbro. «Io starò via per un paio di giorni..» continuò.
«E dove vai?» chiese curiosa Mollie.
«So che non ti va a genio, ma Ryan mi ha invitata ad un loro concerto, quindi andrò a vederli!» Perché aveva mentito?
Poteva semplicemente dirle che Andy le aveva chiesto di andare con lui, in veste di amica, ovviamente.
«A me non interessa, sei libera di fare quello che vuoi! Salutami Andy!» disse con una punta di sarcasmo.
«Era sarcasmo?»
«No, affatto, puoi farci quello che vuoi, sai che non mi interessa più!»
«Wow, che dolcezza!» e riattaccò.
Non lo sopportava, era più forte di lei. Che cosa poteva fare per ingannare l’attesa?
Era stranamente felice.
  
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