Baci
& Biscotti
Capitolo 1
In mezzo all’arena, un vitello bianco e
nero tentava di scappare dalla carica di un cavallo dagli occhi di fuoco e un
cavaliere altrettanto determinato.
Sasuke vide il cowboy roteare un lazo. Il cappio
si depositò sul collo della bestia, si strinse forte e la atterrò.
“Non fa male?”
chiese con una smorfia all’uomo alto e
ossuto accanto a lui.
L’uomo si spinse indietro il cappello
impregnato di polvere e sudore.
“Fa male a cosa?”
“Al bovino”
L’uomo socchiuse gli occhi e gli rivolse
uno sguardo curioso, poi domandò:
“Non è di queste parti, giusto?”.
“Già…Ma è solo un cucciolo.”
“Non è mai stato in mezzo ai buoi da
macello?”
“no, direi di no”
“mai mangiato carne di vitello?”
chiese l’altro con un sorriso sdentato.
Sasuke ringraziò in silenzio il dentista da cui i genitori lo aveva trascinato.
Potevano non avergli dato tutto, ma la
bellezza e i buon denti si.
Invece di rispondere, si girò verso
l’arena.
“Dieci punti”
riferì lo speaker.
“Questo colloca Sai Kinomoto al terzo
posto.Bella prova, Sai.La gara di oggi è conclusa.”
Uno scroscio di applausi seguì il
vincitore.
Dal fondo dell’arena entrò un trattore con
un attrezzo pe livellare La superficie del terreno.
Una ventata di aria, fece alzare un po’ di polvere.
Se il resto della folla poteva sopportare
la polvere , poteva farlo anche Sasuke.
Oltretutto, lui aveva un’ottima ragione per
essere in Texas ad agosto e stare in un recinto che era il doppio di uno degli
enormi forni della Huntington Foods.
L’uomo di cui il nome pareva essere Sai, si
allontanò. Sasuke mise una mano nella tasca posteriore e tirò fuori il
volantino che elencava gli eventi del
4H.Il prossimo appuntamento era la gara a cavalcare cavalli pazzi. Sasuke non
era certo se fossero le persone che si esibivano o i manzi, ma in ogni caso la
gara coinvolgeva Sakura Haruno.
Ed era l’unico motivo per cui lui stava in
quell’inferno texano, col sudore che gli colava lungo le gambe dei jeans
acquistati poche ore prima ad Austin.
Lui non conosceva Sakura Haruno.
Sua madre lo aveva avvertito che Sakura
Haruno non aveva in simpatia gli estranei.
Niente e-mail.Niente fax. No c’era neppure
una sua fotografia nel fascicolo a lei dedicato. Per quello che ne sapeva lui,
poteva avere novant’anni.
Nel migliore dei casi, trattandosi del
Texas, sarebbe assomigliata a una arzilla e grassoccia zia.
Sperava solo che accettasse i consulenti
per l’abbigliamento e il trucco, prima delle sedute di fotografia e delle
apparizioni pubbliche. Purché sarebbe riuscita a sorridere …era la speranza
migliore che avevano per risanare l’immagine della Huntington Foods.
Certo , sarebbe stato cortese se la madre
gli avesse fornito una descrizione di Sakura Haruno. E invece la signora Uchiha
Mikoto aveva scrollato le spalle e gli
aveva augurato buon viaggio.
Se non avesse saputo che sua madre aveva un
senso dell’umorismo molto limitato,Sasuke avrebbe sospettato che stava ridendo
della sua prima grande sfida come presidente in carica.
Quale che fosse l’età o il carattere , la
signora Uchiha , aveva negoziato un contratto eccezionale.
Aveva ottenuto la privacy che voleva in
cambio delle sue ricette.
Sasuke ne aveva assaggiate di ogni genere
che la Huntington produceva.
E non lesinavano le calorie, i carboidrati
o i grassi. Squisite.
Sasuke si strofinò gli occhi e si rammaricò
di non aver comprato qualcosa di fresco da bere. E di non aver saputo altro dal
vicino di Sakura Haruno se non che sarebbe stata all’arena per la competizione
giovanile dei manzi.
Un lampo argenteo catturò la sua
attenzione.
Sbatte le palpebre per accertarsi che non
fosse un miraggio.
No, era reale.
Dall’altra parte del recinto c’era una
donna che avrebbe fatto dimenticare a ogni uomo di aver la gola riarsa.
Capelli rosa , lunghi fino sopra il sedere,
con un cappello da cowboy nero.
Una maglietta bianca lasciava ben poco
all’immaginazione, aderendole al seno che pareva della giusta misura.
E una fibbia argentea ornava una vita che,
ovviamente, non aveva sperimentato troppi biscotti della signora Mikoto.Dentro
i jeans aderenti le gambe sembravano infinite. Bella, bellissima, anzi
angelica.
La donna incrociò le braccia sulla
palizzata e appoggio il mento.
Doveva aspettare qualcosa…o qualcuno.
Il pensiero che stesse osservando uno di
quei cowboy gli procurò una scarica di adrenalina.
Sasuke strinse la presa sulla palizzata e
giurò di non saltarla.
Non avrebbe fatto una figura ridicola per
una rosa , non di fronte a Sakura Haruno.(ma la capisce o no che è quella
Sakura Haruno! NdItachi)(Brutto scemo mi hai rovinato la fict!adesso ti
ammazzo!NdAutrice)
Non quando era là in missione per salvare
la società di famiglia.
Sasuke distolse lo sguardo dalla rosa.
Stava per iniziare la gara.
Molte ragazze si presentarono nella
recinzione.
Si costrinse a concentrarsi su Sakura Haruno ma nessuno ella gente che stava
lì sembrava essere la regina dei dolcetti” preferiti dall’America.
“E ora, il nostro evento finale, la gara
dei cavalli pazzi.Dopo che sarà eletto il campione, si terrà l’asta annuale. Un
giro di applausi per i partecipanti”
La
gara iniziò.
Ci furono concorrenti in gamba ma purtroppo
ognuno di questi fu scaraventato a terra dai cavalli.
L’ultimo partecipante si fece avanti.
Sasuke notò che era la rosetta di prima.
La ragazza salì sul cavallo, il quale dopo
essersi liberato dai lacci che gli impedivano di sfogarsi, saltò su e giù cercando di far cadere la ragazza.
Ma questo non avvenne. Dopo diversi minuti
il cavallo ormai esausto si fermò, cedendo la vittoria alla ragazza.
Con una smorfia di soddisfazione la ragazza
scese dal cavallo dirigendosi verso la stalla.
Sasuke distolse lo sguardo incantato dalla
rosa.
Cercò in vano Sakura Haruno, ma di lei
neanche una traccia.
Decise allora, di chiedere consiglio alla
dea che era entrata nella stalla.
*
*** *
Mentre usciva recinto in direzione della
stalla, Sakura si sentì osservata.
Era una sensazione che aveva intuito fin
dall’inizio della gara.
Dopo aver sistemato le briglie del cavallo,
essa si diresse verso l’uscita della stalla.
Era quasi uscita, quando vide uno
sconosciuto alto che stava in piedi sulla soglia a fissarla.
Rallentò, odiava essere fissata.
La luce del sole gli segnava il torace asciutto e le lunghe gambe.
Era vestito con i jeans,una camicia western
e stivali, non dava l’aria di essere un cowboy.
“Congratulazioni alla vincitrice!”
disse mentre lei era sul punto di
superarlo.
La sua voce profonda e calda , del tutto
priva di accentò la bloccò.
“Grazie.Non la conosco giusto?”
“Non ci siamo mai incontrati”.
Minuti di silenzio.
“Sasuke Uchiha”
disse lui porgendo la mano.
“E no, non sono di queste parti.”
Lei rise, a dispetto della differenza per
gli sconosciuti.
“Non avevo intenzione di fissarla. Avevo il
sole negli occhi e non potevo dire se l’avevo già vista prima d’ora.”
“Io non posso usare la scusa del sole.
Ammetto che la stava fissando.”
Espresse il complimento con un divertimento
che la fece avvampare all’istante.
Sakura non arrossiva da anni.
Aveva dimenticato come si faceva.
E pareva aver dimenticato anche come si stringeva
una mano perché, alla fine, tirò via la propria quando si rese conto che era
rimasta nella sua stretta altrettanto a lungo di quanto lo aveva fissato.
“E lei è…”
“Sakura Haruno”
Ed eccomi qui , con una nuova fict,
lo so lo so, io devo continuare il capitolo di “Crazy
pirates, Crazy love”
Però ho avuto una voglia di scrivere questa fict che sono
scoppiata!
Questa fict la dedico alla mia sorellina Hilly89 e Hilary91…
VI VOGLIO BENE!!!!!!
Bhe che dire, commentate!
Bacionissimi
Zoe93