Maschere.
Io considero il mondo per quello che è:
un palcoscenico dove ognuno deve recitare la sua parte.
(W. Shakespeare)
Sì tale uomo recita del suo divin cammino
La sua finta parte,
ove per secoli vive dietro ad una maschera,
ove gente umana considera il mondo
un’opera d’arte.
D’un palcoscenico la sua vita racconta,
ove scorre il falso, ove scorre il futile, l’inverosimile.
Perché umane anime trovano la semplificazione
Della fin troppo grande parola vita;
In una futile maschera
l’infradiciata faccia nasconder desidera,
in quanto nella sua povera mente crede
di esser deriso da fin troppe anime
come lui mascherate,
come lui, guardiani e protettori
di palcoscenici inesistenti.
Ma sì tale è il mondo che mangia la cruda realtà.
L’infinita maschera,
sempre nel palcoscenico del mondo,
impressa resterà.