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Autore: Akane92    08/03/2013    10 recensioni
Una ragazza è di ritorno in città e sconvolgerà la vita del nostro caro Alpha.
Dal prologo:
" Due occhi grandi e verdi incrociarono il suo sguardo per qualche secondo. Un occhiata veloce che per il lupo fu fatale.
Qualcosa dentro di lui si mosse, all’improvviso. Non ebbe neanche il tempo di capire. I suoi battiti aumentarono, le sue mani tremavano, e i suoi occhi non potevano fare a meno di continuare a seguire quegli occhi magnetici. Strinse ancora più forte il volante della sua auto con i muscoli del corpo tutti tesi. Era una ragazza. Una ragazza dagli occhi verdi e i capelli rossi come il sangue. Sorrideva, mostrando i denti che per Derek in quel momento erano perfetti, insieme a tutto il resto. Era una strega, forse? "
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Derek Hale, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Ciao a tutti! **
Scrivo prima per avvisarvi che forse il rating di questo capitolo sarà un pò rosso, almeno credo xD io comunque avverto, non si sa mai! :) Spero davvero che vi piaccia, fatemelo sapere! ^^
G R A Z I E ancora per le vostre recensioni, mi fate sempre tanto felice *___*
Buona lettura! A presto <3 

Approach

 

POV Hope

Mi svegliai e mi seri conto che era ancora buio, e che non mi ero svegliata spontaneamente. Il letto si era mosso, la coperta si era sollevata e un brivido di freddo percosse il mio corpo. Per un istante, pensai si trattasse di Kopa, ma quando mi girai vidi Derek in piedi, allarmato. << Tuo padre è arrivato, sta per venire qui >> mi spiegò, tutto d’un fiato.
<< Nell’armadio! >> glielo indicai, mentre lui annuiva e si nascondeva dentro.
Appoggiai di nuovo la testa sul cuscino, chiudendo gli occhi. Pochi secondi dopo, sentii la porta aprirsi. Mi concentrai su tutti i rumori, sentendo i passi di mio padre che prima si diressero verso la finestra, chiudendola, e poi verso il mio letto. Sentii la sua carezza sul mio viso e poi lo sentii sospirare, indugiando ancora qualche secondo accanto a me. Poi i suoi passi tornarono verso la porta, e lui la richiuse. Riaprii gli occhi, vedendo Derek uscire dall’armadio. << Ma che stava facendo? >> chiesi io.
<< Stava guardando la foto di tua madre >> mi spiegò.
Mia madre. Mi girai verso la foto e pensai a quanto potesse mancare a mio padre. Aveva affrontato tutto da solo, aveva affrontato da solo la morte della persona che amava. Aveva cresciuto due bambini da solo, prendendosi cura di tutto e senza farci mancare mai niente. Mi chiesi con quale forza era riuscito a sopportare tutto questo.
<< Come facevi a sapere che fosse mia madre? >>
<< Ti assomiglia. Poi il cuore di tuo padre ha accelerato molto quando l’ha vista >> immaginavo il motivo.
<< Che ore sono? >>
<< Mezzanotte passata >>
<< Non dormivi? >> chiesi confusa.
Lui alzò le spalle << Sapevo che tuo padre sarebbe tornato, prima o poi. E onestamente non mi piace dormire vestito >>
In effetti, era ancora in jeans e maglietta. << Hai ragione, toglili >> dissi, indicando i suoi jeans. Guardandolo meglio, notai che i vestiti che aveva indosso erano tutti sporchi << Forse è meglio che ti togli anche la maglietta >> lui mi guardò confuso, ormai senza pantaloni. << E’ sporca >> spiegai, mentre lui con un rapido gesto si tolse anche quella.
Non potevo essere davanti ad un essere umano, o ad un lupo, insomma. Quel ragazzo che avevo di fronte a me e che mi stava sorridendo sicuramente per la mia reazione alla vista del suo petto nudo, doveva essere una di quelle bellissime divinità greche. Una scultura, un David di Michelangelo, un Brad Pitt fatto meglio! Si sdraiò di nuovo accanto a me, sbadigliando << Tutto ok? >> mi chiese, quasi sicuramente a causa del mio cuore che era in fibrillazione insieme ad ogni singolo muscolo del mio corpo. Annuii, mentre mi giravo dall’altra parte per lasciar riposare quell’essere cresciuto anche troppo bene, altrimenti non avrei potuto contenere i miei ormoni. Sentii il suo bacio sul mio collo, le sue braccia forti intorno al mio corpo, il suo petto premuto sulla mia schiena, le sue gambe attorcigliate alle mie. Stavo impazzendo. Lo sentii mentre si addormentava e così decisi di calmarmi anche io, addormentandomi a mia volta.
 
Mi svegliai nella stessa posizione in cui mi ero addormentata, solo che ero tremendamente sudata, e sapevo bene il perché. Avevo, di nuovo, sognato Derek! Questa volta però, non avevo sognato solo il suo perfetto corpo nudo dinanzi a me, ma avevo sognato il suo perfetto corpo nudo sopra di me! E si muoveva, mi toccava, e io toccavo lui. Insomma, quella notte feci il mio primo sogno erotico.
Mi girai verso Derek, ancora addormentato. Era mattina ormai, e la luce del sole illuminava il suo viso facendolo diventare ancora più bello. Gli accarezzai i capelli, mentre con l’altra mano accarezzavo per la prima volta il suo petto, i suoi addominali scolpiti ed ebbi l’irrefrenabile voglia di baciarlo. Iniziai dalla sua fronte, per poi continuare a scendere fino al naso, le guancie e infine su quelle labbra invitanti e provocatorie perfino nel sonno. All’improvviso, sentii che anche le sue labbra cominciavano a muoversi sulle mie. Rispondevano al mio bacio prima in modo dolce e calmo, per poi continuare in modo più accentuato. Sentii le mani di Derek sul mio corpo, e in pochi secondi fu sopra di me, esattamente come nel mio sogno! Cominciò a baciarmi sempre con più foga e passione e io non desideravo altro che continuasse a farlo. Gli morsi il labbro, mentre lui continuava a stringermi i fianchi sempre più forte. Sentii come se i vestiti che avevo indosso stessero cominciando a starmi stretti << Toglimela >> dissi, liberandomi per un attimo dal bacio del mio lupo. Lui mi guardò, confuso e ansimante << Cosa? >> mi chiese, facendomi sorridere. << La maglietta >> alzai le braccia, mentre lui alzava un sopracciglio e con un gesto rapido mi tolse la maglietta, facendola volare in chissà quale parte della mia stanza mentre io rimasi in reggiseno. Quella piccola concessione lo fece scatenare. Mi baciava come non mi aveva mai baciata prima, come nessuno lo aveva fatto mai, arrivando al mio collo, toccandomi e stringendomi ogni parte libera del mio corpo. Con un gesto altrettanto rapido, riuscì a togliermi i pantaloni del pigiama e io sperai con tutto il cuore di indossare dell’intimo decente! Non ebbi tempo di pensarci troppo, visto che sentii chiaramente la sua erezione spingere contro il mio corpo mentre lui tornava sulle mie labbra. Mi sentii accaldata, eccitata come mai prima di quel momento, e il mio cervello mandava nuovi messaggi al mio corpo, che ordinò subito. Mentre con una mano accarezzavo la schiena muscolosa dell’Alpha, con l’altra spostai i suoi boxer e arrivai al suo membro, facendolo sussultare. Mi guardò ancora, confuso e felice allo stesso tempo, per poi tornare a baciarmi il collo, mentre con una mano mi accarezzava il seno ancora coperto dall’intimo, e con l’altra arrivava oltre i miei slip. Questa volta fui io a sussultare, sentendo le sue dita dentro di me. Sentivo i suoi gemiti e i miei, pregando che nessuno ci sentisse, pregando che nessuno ci fermasse. Desideravo con tutta me stessa che Derek non smettesse mai di toccarmi, di baciarmi, di farmi sentire come solo lui in quel preciso momento mi stava facendo sentire. Ma purtroppo, ogni incanto ha la sua fine. Sentii Derek fermarsi all’improvviso << Sssh >> ansimò insieme a me, mentre tendeva l’orecchio verso la porta. Lo sentii allontanarsi dal mio corpo, e anche io lasciai libero il suo. << Tuo fratello sta per entrare qui >> e in quello stesso istante la porta fu spalancata. Sebbene fossimo coperti dal lenzuolo, la vista di Derek mezzo nudo su di me in reggiseno di certo non fu piacevole per Stiles. Spalancò gli occhi, chiudendo subito la porta dietro di lui << Ma siete impazziti? Oh Dio, dovrò andare in terapia >>
Risi, mentre mio fratello si copriva gli occhi con la mano e Derek, sorridendo imbarazzato, si spostava accanto a me, tirando il lenzuolo di modo che ci coprisse fino al collo.
<< Papà è ancora qui, cosa vi è saltato in testa? >> chiese ancora mio fratello.
Alzai le spalle << Cosa c’è? >>
Sbuffò, liberando gli occhi << Ero venuto a chiederti cosa volessi per colazione, ma a quanto pare non ti interessa >>
<< Perché non andiamo al bar qui vicino? Così puoi venire anche tu >> dissi, rivolta verso Derek, ancora visibilmente imbarazzato.
<< Per me va bene ma muovetevi, sto morendo di fame >> disse mio fratello, uscendo dalla mi stanza.
<< Ti va la colazione? >> chiesi al lupo, che mi guardò facendo un suo mini sorriso. Annuì, alzandosi dal letto e cominciando a mettersi i vestiti << Ti farei andare in bagno, ma non si sa mai … >>
<< Tranquilla >> mi disse, infilandosi la maglietta.
Mi alzai anche io, ancora mezza nuda. << Che hai? >>
Lui guardò prima il soffitto, inclinando leggermente la testa indietro, e poi tornò a me. << Tuo fratello ha visto tutto >>
Aggrottai le sopracciglia << Che intendi? >>
<< Avrà capito >>
<< Non devi vergognarti. E’ una cosa normale, no? >> chiesi, temendo la sua reazione e cominciando a guardarmi in giro alla ricerca del mio pigiama.
Lui mi prese le mani << Normale e bellissimo. Ma la prossima volta che tuo fratello entra in camera tua senza bussare, lo spezzo in due >>
Sorrisi, alzandomi sulle punte per arrivare alle sue labbra << Esci dalla finestra. Fra dieci minuti siamo lì >>
 
Quando io e Stiles arrivammo al bar, Derek era seduto ad un tavolo mentre leggeva il giornale, aveva già ordinato ciambelle e caffè. Io mi sedetti di fianco a lui, mentre Stiles di fronte. << Hai già preso tu? >> chiesi io.
<< Sì. Ti piacciono le ciambelle? >>. Annuii, prendendone una.
<< Hai pagato tu? >> chiese Stiles, come sorpreso.
Derek spostò lo sguardo dal giornale a mio fratello << Sì >> disse solamente, come se stesse ringhiando.
<< Ma dove li prendi i soldi? >> chiese mio fratello, mentre cominciava a mangiare.
<< Stiles! >> lo rimproverai.
<< Scusa, ma non ha un lavoro e ha una casa, sebbene distrutta, e una macchina che io potrò vedere solo nei miei sogni! >>
<< Assicurazione e investimenti. Per ora posso anche lavorare, ho altro a cui pensare >> spiegò Derek.
<< Oh, sì. Ho visto poco fa a che pensi tu >>
<< Stiles! >> voleva essere sbranato?
<< Ormai ogni volta che vi vedrò penserò quella scena! >>
Vidi lo sguardo di Derek farsi più duro, insieme al suo viso. Mi sembrò ancora una volta che volesse azzannarlo. << Non puoi ringraziarmi e mangiare stando zitto? >>
<< Ok, ok. Grazie Derek! Le ciambelle sono ottime >>
<< Cosa leggi? >> chiesi io, cambiando argomento.
Lui spostò il giornale in modo da farmelo leggere << Stanno vendendo un loft, qui vicino. Non sembra male, anche se dicono che alcune cose bisogna ristrutturarle >>
<< Non chiedono neanche molto >> dissi, notando il prezzo.
<< Vuoi trasferirti? >> chiese Stiles a bocca piena.
<< Ne parlerò con mio zio e si vedrà >>
Solo il fatto che Derek stesse pensando di trasferirsi mi fece sentire meglio. Avrebbe finalmente avuto acqua calda, luce, gas e magari una lavatrice! Finimmo di fare colazione e Derek disse che sarebbe venuto con noi a scuola, restando nella jeep.
<< Ok, io vado. Non voglio assistere ai vostri sbaciucchiamenti >> disse mio fratello, correndo verso l’entrata della scuola una volta vista la reazione di Derek a quella frase.
<< Io prima o poi lo ammazzo >>
<< Calma. Lo sai che è così >>
Sbuffò, guardandomi e accarezzandomi i capelli << Stai attenta >>
<< Sarò solo a scuola >>
<< L’ultima volta che ti ho lasciata andare a scuola senza di me, ti ho ritrovata ferita >> mi fece notare, guardando il mio foulard che copriva ancora i segni degli artigli di Erica.
<< Non accadrà più >>
<< Ti chiedo solo di stare attenta >>
<< Perché sei sempre così preoccupato che possa accadermi qualcosa? >>
<< Perché non voglio che tu ti faccia male … >> disse, abbassando lo sguardo e sospirando << Sai, quel giorno lì, quel giorno in cui ti ho conosciuta, non l’avevo capito >>
<< Capito cosa? >>
I suoi occhi verdi tornarono nei miei << Non l’avevo capito che da quel giorno avrei fatto i conti ogni istante con la paura di perderti >> mi confessò, quasi sussurrando.
Gli presi le guance, buttandomi su di lui per baciarlo. Era stato così dolce nel dirmi quella frase, che non mi capacitavo di come potesse poi diventare così cattivo e crudele, a volte.
<< Ecco uno dei motivi per cui mi preoccupo >> disse poi, mentre i suoi occhi erano rivolti dietro di me. Mi girai e vidi i gemelli che ci fissavano, mentre entrarono a scuola, ma mentre Aiden era serio, Ethan sorrideva come divertito.
<< Non faranno niente >>
<< Lo spero per loro. Ascolta >> mi fece girare di nuovo verso di lui << Deucalion è il loro capo, e vuole noi. Me, Scott, il resto del branco e ha anche mostrato un certo interesse per te e tuo fratello. Se dovessi parlare con loro, non dire niente su nessuno di noi >>
<< Lo so. Ma perché vuole voi? >>
<< Vuole il potere, tutto qui >>
Ma perché Derek, mio fratello e i miei amici dovevano essere sempre minacciati da qualcosa?! Prima l’Alpha alias Peter Hale, poi il Kanima e Gerard, e ora questo!
<< Chi sono gli altri? >> chiesi, ipotizzando che questo Deucalion  non poteva contare solo su due ragazzi.
<< Non ne ho idea >>
<< Posso chiedere ad Ethan >>
<< Non ti dirà nulla, è furbo >>
<< Ci provo lo stesso >> affermai, convinta di poter riuscire a fargli confessare qualcosa.
<< Allora stai attenta. Lui è un’Alpha, potrebbe anche morderti >>
<< Non starò sola con lui. Ora devo andare >> dissi, sentendo la prima campanella.
Dopo che Derek mi baciò la fronte, corsi verso l’aula di storia dove sapevo che avrei incontrato Ethan e Aiden. Appena entrai, col fiatone, Ethan mi sorrise e mi fece segno di sedermi accanto a lui. Suo fratello non c’era. Era perfetto. Scott e Stiles erano seduti in fondo, lontano da noi.
Mi sedetti accanto al lupo, aprendo il libro e facendo finta di nulla.
<< Ti dona quel foulard >> mi disse lui. Forse non l’avrebbe detto che avesse saputo il vero motivo per cui lo stavo indossando. Sorrisi, continuando a non dargli importanza. << Sei bellissima >> mi disse ancora. Questa volta mi girai verso di lui, incontrando i suoi occhi marroni.
<< Ti ringrazio >>
<< Lui te lo dice mai? >> mi chiese, continuando a sorridere divertito da se stesso.
Alzai gli occhi al cielo << Perché vuoi farlo arrabbiare? >>
Alzò le spalle << So che ha parlato con Deucalion >> mi disse, e io presi la palla al balzo.
<< Perché vuole lui e il branco? >>
<< Potere >>
<< Combatterete, vero? >>
<< Se non vorranno unirsi a noi, sì >>
<< Io non voglio che vi facciate del male >> confessai, guardandolo negli occhi.
<< Che t’importa di me? >>
<< Io so che non sei cattivo, non quanto Deucalion. Sei stato tanto carino con me, non puoi essere cattivo. Perché lo segui? >>
Alzò di nuovo le spalle << Siamo un branco, lui è il mio capo >>
<< Quanti siete? >> chiesi, sperando mi rispondesse.
<< Vuoi saperlo per avvisare Derek? >>
<< Voglio saperlo perché non voglio che tu ti faccia male. Non voglio che mio fratello, il mio migliore amico e i miei amici si facciano male >> non nominai Derek, sapendo che probabilmente gli avrebbe dato fastidio.
Lui sospirò << Siamo cinque Alpha. Deucalion, io e mio fratello, Ennis, un bestione, e Kali, una donna. Abbiamo anche un paio di Beta >> mi spiegò.
<< Grazie >> gli sorrisi, mentre il professore entrava in aula.
Non parlai più con lui, limitandomi a salutarlo prima che uscisse dall’aula. Fui subito raggiunta da mio fratello e Scott.
<< Sei stata grande! >> mi disse mio fratello, mentre andavano in corridoio.
<< Come hai fatto? >> chiese Scott.
<< Gentilezza e sguardi dolci >> dissi, sorridendo ad entrambi << Ci vediamo dopo >>
La giornata passò normalmente e io non vedevo l’ora che arrivasse il momento di andare nell’aula di chimica perché sapevo che avrei incontrato Erica. Non avevo paura, volevo scusarmi con lei. Quando entrai in aula seguita da Lydia, Stiles e Scott vidi Erice seduta vicino alla finestra, da sola, mentre Boyd ed Isaac erano due banchi dietro di lei. << Io vado lì >> dissi a Lydia, che andò a sedersi accanto ad Allison.
Mi sedetti accanto ad Erica, che mi guardò confusa e in parte spaventata.
<< Che c’è? >> mi chiese.
<< Volevo scusarmi con te >> confessai, facendole un sorriso imbarazzato.
<< Come? >>
<< E’ colpa mia se Derek ti ha fatto male >> abbassai lo sguardo, sentendo la sua risata.
<< Veramente, è colpa mia >> la guardai di nuovo << Mi dispiace. Non avevo alcun diritto di farti del male .. So che non potrò mai avere Derek, so anche che non lo desidero davvero. Io volevo solo proteggerlo >>
<< Non fa niente >>
<< Non dovevo farti del male, ti chiedo scusa >> le sorrisi, mentre lei continuava a parlare << Derek ci tiene davvero a te. Si è calmato solo quando Scott gli ha detto che tu non volevi mi facesse del male … Solo grazie a te è riuscito a controllarsi >>
Spalancai gli occhi, sorpresa << Davvero? >>
Annuì. << Quando pensa a te, quando ti guarda, i suoi occhi cambiano. Non lo avevo mai visto così >>
<< Sai chi altro cambia sguardo? >> le chiesi << Boyd quando guarda te >> entrambe ci girammo verso Boyd dietro di noi, che ovviamente stava fissando Erica e che distolse lo sguardo appena noi guardammo lui.
Erica sorrise << Davvero? >>
Annuii << Sembra che gli piaci >>
Lei sorrise ancora e notai il suo viso farsi più rosso << Anche a me piace lui. Mi fa sentire protetta >> mi confessò.
<< Stareste bene insieme >>
Lei mi sorrise ancora << Grazie, Hope >>
A pranzo ci ritrovammo seduti tutti insieme allo stesso tavolo. Io, Stiles, Scott, Lydia, Isaac, Boyd, Erica e perfino Allison, invitata da Lydia. Tutti avremmo voluto parlare del nuovo branco, ma nessuno fiatò visto che i due gemelli erano seduti poco distanti da noi. Parlammo dei compiti, della scuola, della tv, della musica, come un normale gruppo di adolescenti. L’unico che era un po’ sulle sue era Scott, sicuramente a causa della presenza di Allison, ma comunque riuscì a rilassarci insieme a noi altri.
Alla fine delle lezioni, raggiunsi finalmente Derek alla jeep.
<< Sei stata brava >> mi disse, non appena fui davanti a lui, accarezzandomi i capelli << Gentilezza e sguardo dolce? >> chiese, alzando un sopracciglio.
Annuii << Dovresti imparare anche tu ad usarli >> mi misi di nuovo sulle punte per arrivare alle sua labbra, calde e confortanti.
Arrivati a casa, lasciai Derek nella mia stanza mentre io andai in bagno per farmi una doccia e disinfettarmi ancora le ferite. Quando tornai in camera, Derek era seduto sul bordo del mio letto, con in mano un libro e una fotografia. Lo raggiunsi e notai che aveva in mano la foto del mio ex ragazzo, Ian. Mi sedetti, sospirando. << Scommetto che il libro è Sweeney Todd >> mentre mi ricordavo che avevo inserito quella foto in quel libro.
<< Chi è? >> mi chiese, indicando la foto.
<< Il mio ex ragazzo >> confessai.
Lui mi guardò confuso << Perché hai messo la foto qui dentro? >>
<< Perché volevo sgozzarlo >> confessai, imbarazzata. << Conosci più o meno la storia? >>
<< Stavo leggendo .. Insomma questo barbiere sgozzava i suoi clienti per poi farne dei pasticci >> disse, guardando ancora la foto.
<< Già, più o meno. Perché hai preso quel libro? >>
<< Perché è uno dei pochi libri che non parla d’amore >>
Non risposi, sospirando alla vista di quella foto.
<< Il tuo cuore accelera >> mi disse lui. << Perché la tieni ancora? >>
<< Per ricordarmi di quanto i ragazzi possano farti male senza neanche sfiorarti >> confessai, abbassando lo sguardo.
<< Raccontami che ti ha fatto >> fu come un ordine, sebbene fatto con voce calma e dolce.
<< L’ho conosciuto a New York, frequentava il mio stesso corso. A me piacque subito e dovetti pazientare un po’ prima di farmi notare … comunque, sai come succede … Mi innamorai, credendo che lui fosse il ragazzo perfetto e tutto il resto. Siamo stati insieme per qualche mese, ci avvicinammo anche dal punto di vista fisico e lui mi aveva anche convinto che era l’ora di fare l’amore, perché lui mi amava >> mi venne da ridere al pensiero << ma poi scoprii che lui nel frattempo si era fatto quasi tutte le ragazze del corso, compresa una con cui dividevo la stanza >> il pensiero mi fece sussultare il cuore. Quando lo scoprii, fui devastata. Mi ero innamorata del tipico ragazzino playboy che mentre sta con te e dice di amarti, ti mette le corna con qualunque essere femminile che respiri. Derek rimise la foto nel libro, poggiandolo sul letto. Tentava di guardarmi, mentre mi prendeva le mani, ma il mio sguardo era rivolto verso il basso.
<< Mi spiace >> disse lui.
<< Sto bene >>
<< Mi spiace di non conoscerlo altrimenti gli avrei fracassato il cranio >>
Mi fece sorridere, e tornai a guardarlo. << Perché? >>
<< Primo, perché ti ha fatto stare male e lo sento dal tuo cuore. E poi perché ha osato toccarti dove solo a me è concesso >> mi spiegò, guardandomi serio eppure facendo uno dei suoi piccoli sorrisi enigmatici.
<< I ragazzi sono così >> dissi, alzando le spalle.
<< Io non voglio farti stare male >> confessò.
<< Lo so. Neanche io >> accarezzai i suoi capelli, mentre continuavo a guardarlo sempre più incantata. Era davvero troppo, troppo bello. << Che vuoi fare? >> chiesi.
<< Pensavo di andare dal Dottor Deaton per chiedere alcune cose, ma prima mi piacerebbe vedere quel loft >>
<< Hai davvero intenzione di trasferirti? >>
<< Per ora lo vediamo >> disse, alzandosi in piedi e facendo alzare anche me.
<< Facciamo venire anche Stiles? >>
Alzò gli occhi al cielo << Va bene. Ma non risponderò delle mie azioni >> confessò, sorridendomi ancora. 



  
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