Romilda aveva sbagliato, di nuovo.
Si era illusa di poter essere all’altezza di Harry Potter, ma non era neanche riuscita a farlo innamorare.
Lui era innamorato di Ginny Weasley, la rossa.
E lei? Chi ci pensava a lei?
Nessuno,diceva la vocina nella sua testa. Ma non si può accettare di essere dimenticati da tutti. Oh, no.
“Sei bellissima” le dicevano tutti. Ma a cosa serviva essere tanto bella, se neanche esisteva per il ragazzo che le aveva inconsapevolmente rubato il cuore?
In fondo il piano del filtro d’amore sarebbe anche stato efficace, se Ron Weasley non fosse stato così dannatamente vorace.
Aveva fallito anche in quello.
Dio, che imbarazzo i giorni successivi al disastro.
In realtà a lei non importava niente della vita di Weasley e questo l’aveva imbarazzata ancora di più.
Come avrebbe dovuto comportarsi? Come avrebbe dovuto reagire alle frecciatine dei Grifondoro, venuti a conoscenza della faccenda?
Magari avrebbe semplicemente dovuto scoppiare in lacrime o soltanto camminare a testa bassa per qualche settimana…ma lei era Romilda Vane e il suo dannatissimo orgoglio, per quanto ferito potesse erssere, non l’abbandonava mai.
Avrebbe affrontato tutto a testa alta, anche se colpevole.
Colpevole.
Lei in realtà non si vedeva così.
Lei era solo una ragazza innamorata.
Aveva fatto un errore, questo si. Aveva anche barato. Ma non si sentiva colpevole.
Qualsiasi donna che abbia sentito il cuore battere forte per una persona almeno una volta, sa quanto sia frustrante passare inosservata. Quanto sia maledettamente travolgente quell’incontrollabile sorriso che spunta sulle labbra ogni volta che si incontra lo sguardo del ragazzo in questione. Per non parlare della delusione l’attimo dopo, quando ci rende conto di non avere chance.
Non aveva chance, Romilda.
Ne era consapevole.
E questo le spezzava il cuore ogni giorno, finchè non incotrava i verdi occhi di Harry Potter. In quel momento tutto sembrava possibile. Tutto le sembrava bello.
Lei non voleva perdere la speranza prima ancora di aver lottato. Doveva giocare tutte le sue carte, per ottenre quello che voleva.
Lei era affascinante. Lei era un’abilissima pozionista. Lei era intelligente. Lei era bella.
Ma ad un’altra apparteneva il cuore di Harry Potter.

Note dell'autrice:
Questa ff è nata per parteipare al concorso "Essere donne...nel mondo magico" di Risaslytherin. Spero vi sia piaciuta questa breve introspezione di Romilda Vane, un personaggio tanto interessante quanto sottovalutato.

Un bacio,

Psw