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Autore: phantomrider13    08/03/2013    3 recensioni
"E per la prima volta dall'inizio della canzone lo guardai negli occhi. E ci lessi null'altro che amore. Nessuna incertezza, niente agitazione nè preoccupazioni. Solo un amore che era per me. Per me soltanto."
E' bello immaginare il loro coming out sulle note della canzone che più al mondo parla di loro: They Don't Know About Us.
Hope you like it (:
#Larry
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"That's what makes you beautifuuul!"..urlai le ultime parole della canzone nel microfono..era il momento più bello di ogni concerto: le fans che urlavano come non mai, con le guance rigate dalle lacrime che erano loro ma anche nostre..i sorrisi, gli applausi, la soddisfazione..tutto ciò mi faceva sentire vivo, mi faceva sentire nuovo. Perchè anche se poteva sembrare che fosse tutto sempre uguale, per me era come scrivere una nuova storia ogni volta che salivo sul palco. Ogni concerto era diverso, ogni canzone rinasceva quando la cantavamo. E sapevo che anche le fans la pensavano così. Per questo ero sicuro che non mi sarei mai stufato di essere quello che ero in quel momento: Harry Styles, dei One Direction.
Ma sapevo che quella sera qualcosa sarebbe cambiato. Sapevo che dal giorno dopo non sarei più stato lo stesso Harry. Sarei stato un Harry più vero. Sentii il cuore battere sempre più forte mentre stringevo il fianco di Niall inchinandomi al pubblico. Fissai i miei occhi in quelli di una ragazza in prima fila, che sorrideva, sventolando una mano e mostrandomi il suo polso su cui risaltava una scritta: #bravery. Le sorrisi di rimando mentre il mio cervello mi urlava di girare la testa verso destra. Mi urlava di guardarlo. Ma sapevo che non avrei incontrato il suo sguardo, sapevo che anche lui avrebbe evitato di guardarmi, come stavo facendo io. Sapevo che anche lui aveva il cuore in gola, sapevo che..sapevo che non saremmo stati in grado di trattenere le lacrime se ci fossimo guardati in quel momento. Lacrime di nervosismo, lacrime d'insicurezza. Lacrime d'amore, un amore troppo grande per essere capito.
Corsi dietro le quinte, dopo un altro sorriso alla folla. Le luci si spensero sul palco ma le grida non smisero di rieccheggiare nell'aria. Io però non le sentivo. Mi sedetti per terra e chiusi gli occhi, massaggiandomi le tempie con le dita. La testa pulsava, lo stomaco era attorcigliato. Sentii qualcuno che mi sfiorava i capelli. Per un attimo pensai fosse Louis, ma ricordai subito della nostra decisione di non vederci, di non incontrarci dietro alle quinte, non quel giorno, non in quel momento. Infatti alzando lo sguardo incontrai il sorriso di Zayn. Non mi disse niente e gliene fui grato. Non sarei stato in grado di replicare. 
Liam sbucò un attimo dopo da dietro una cassa, seguito da Niall. Il mio stomaco fece una capriola quando realizzai che là dietro di sicuro c'era Lou. Il mio Lou. Li guardai mentre venivano verso di me, cercando di non pensare a niente, per quanto fosse difficile. Liam mi prese la mano e mi aiutò ad alzarmi da terra, mente Niall mi porgeva un fagotto di stoffa. Sussultai. Quasi avevo dimenticato. Mi tolsi in fretta la maglia bianca che portavo e indossai quella che mi stava porgendo Niall. La maglia del Leeds Festival. Sapeva di mille ricordi, quella maglia. Sapeva di baci dati al buio, di sussurri bollenti, di confessioni, di sesso inesperto. Sapeva di Louis, sapeva di me. Sapeva di noi e del nostro amore. Ed era perfetta per quella sera.
Appena l'ebbi indossata i ragazzi mi abbracciarono, senza ancora una parola. Li strinsi forte e li amai più che mai in quel momento. "Coraggio, Hazza" mi sussurrò poi Niall, prima di sparire, accompagnato dai sorrisi degli altri due. Sorrisi di rimando, cercando ancora di non piangere, mentre il nodo alla gola si stringeva sempre di più. Poi successe.
Una luce sul palco si riaccese.
Le urla si fecero altissime.
Non era mai successo fino a quel momento del tour che cantassimo una canzone dopo What Makes You Beautiful. Non era mai successo fino a quell'ultima data che avevamo voluto aggiungere a Londra, la nostra città. Strinsi i pugni avvicinandomi alla postazione alla batteria di Josh. Il ragazzo mi sentì arrivare e mi dedicò uno sguardo pieno d'approvazione, spostandosi appena per permettermi di vedere cosa quell'unica luce che si era accesa illuminava.
Un bellissimo pianoforte, posto al centro del palco. 
E, seduto al pianoforte...Louis Tomlinson. I suoi occhi splendevano di luce riflessa sui tasti del bel strumento, le sue labbra erano serrate. I capelli leggermente scompigliati accentuavano l'aria ribelle che aveva sempre, mentre i pantaloni scuri gli fasciavano quelle gambe perfette che erano solo mie. Era bellissimo. Ed era agitato tanto quanto me, le sue mani tremavano mentre le avvicinava piano alla tastiera e i brividi scuotevano leggermente la camicia bianca che aveva indossato, per me. La riconobbi subito: era quella che aveva scelto per il nostro primo appuntamento. Lottai per impedire alle lacrime di uscire dai miei occhi. Poi cominciò. E mentre le prime note di They Don't Know About Us risuonavano nell'aria, le urla cominciarono ad affievolirsi per lasciar spazio ad un coro di voci che iniziarono a cantare all'unisono con Liam. "People say YOU shouldn't be together, too young to know about forever, but I say they don't know what they're talking about". Guardava la folla sorridendo. Dalla mia postazione non potevo vederlo ma sapevo che era così. Conoscevo Liam. E sapevo anche che non si sarebbe girato a guardarmi mentre entravo, per non mettermi ansia. Si. Perchè ora toccava a me. Presi un bel respiro e feci il mio ingresso sul palco, intonando quella frase che il mio cuore aveva sempre dedicato solo a lui, il mio Louis. "'Cause this love is only getting stronger.." mi avvicinai a lui, che continuava a suonare, tremando. Non potei fare a meno di sorridere mentre poggiai una mano sulla sua spalla, senza guardarlo in viso. "..and I don't wanna wait any longer". Gli accarezzai il fianco e, sedendomi vicino a lui sullo sgabello, cantai ancora, guardando la mia vita sorridere senza ancora trovare il coraggio di guardarmi negli occhi, per non scoppiare in lacrime. "I just wanna tell the world that you're mine, Lou".
Poi gli presi la mano, guidandola lontano dai tasti, lui mi lasciò fare, chiudendo gli occhi e stringendomi forte le dita. Ci alzammo in piedi e i ragazzi si spostarono per lasciarci spazio in mezzo al palco. Perchè quel palco in quel momento era nostro, solo nostro. Mi parve di scorgere una lacrima sul viso di Niall mentre porgeva un microfono a Louis. Le nostre mani intrecciate combaciavano perfettamente, allo stesso modo in cui le parole di quella canzone di incastravano nelle nostre vite. Cantammo insieme il ritornello, io sorridevo, lui sorrideva, il mondo ci guardava. Il mondo ci osservava, geloso di noi. Geloso, perchè nessuno avrebbe mai potuto amare come amavamo noi. Nessuno avrebbe potuto amare Harry Styles come lo amava Louis Tomlinson e nessuno avrebbe potuto amare Louis Tomlinson come lo amava Harry Styles.
"..they don't know about us." Niall, a piccoli passi, si portò davanti a noi e, inginocchiandosi, cantò il suo assolo "Just one touch and I was a believer, every kiss gets a little sweeter". Si, stava piangendo. Il nostro capitano stava piangendo. E io gli risposi "And it's getting better, keeps getting better all the time, Niall". Lui mimò un "Lo so" con le labbra, asciugandosi le lacrime. Il mio nodo alla gola, invece, era sparito. Era sparito mentre stringevo la mano del mio ragazzo. Lui mi infondeva sicurezza, lui mi dava forza. Non avrei mai pianto con lui al mio fianco, non me lo avrebbe permesso. Il calore della sua pelle mi riempiva di vitalità. Ero sicuro che, se fossi morto, la sola sua mano avrebbe potuto riportarmi in vita. Anche perchè non avrei potuto morire sapendo di lasciarlo solo, Harry Styles non va da qualche parte senza Louis Tomlinson.
Cantammo di nuovo il ritornello, ancora senza guardarci, ancora stringendoci la mano, sempre più forte. Poi lui si girò verso di me. E per la prima volta dall'inizio della canzone lo guardai negli occhi. E ci lessi null'altro che amore. Nessuna incertezza, niente agitazione nè preoccupazioni. Solo un amore che era per me.
Per me soltanto.
Mi passò una mano dietro la schiena, avvicinandomi a lui. I nostri corpi si sfioravano. Lasciò cadere a terra il suo microfono ed io gli avvicinai la mano alla bocca per permettergli di cantare nel mio. "They don't know how special you are, they don't know what you've done to my heart, they can say anything they want 'cause they don't know us". Sorrisi. Era bellissimo. Era bellissimo più che mai quella sera, era bellissimo più che mai mentre cantava al mondo, per la prima volta, il suo amore per me. Sapevo che gli era costato molto quel gesto, sapevo di tutte le notti passate a piangere per convincersi a farlo. Sapevo che non era mai stato pronto come me al coming out. Ma sapevo anche che mi amava più di ogni cosa al mondo. E glielo leggevo in quelle pozze di cielo mentre aveva appena fatto senza rimpianti la dichiarazione che gli avrebbe cambiato la vita. "They don't know what YOU do best, it's between Haz and Lou a little secret." Niall si era seduto davanti a noi, rivolto verso il pubblico, sembrava quasi stesse svelando qualcosa alle fans. Ed era in effetti quello che stavamo facendo. Poi Zayn si avvicinò a noi e, con una mano sulla spalla di Louis intonò il suo assolo: "But I wanna tell 'em, I wanna tell the world that he's yours, Lou!"
E poi l'ultimo ritornello. Lo cantammo guardandoci negli occhi, soffiando le note nello stesso microfono che tenevamo con una mano per ciascuno, perchè noi non avevamo bisogno di averne due. Uno solo bastava. Perchè Harry e Louis erano una persona sola. Una persona sola unita nel nome di un amore infinito.
"..they don't know I've waited all my life just to find the love that feels this right..baby they don't know about us." Sussurrammo le ultime parole insieme, fra lacrime di commozione, mentre gli altri ci guardavano tenendo in mano i microfoni spenti.
E poi lo feci.
Presi il suo viso fra le dita e baciai delicatamente le sue labbra, sentendo subito dopo la sua lingua correre ad accarezzare la mia. Avevamo aspettato tanto quel momento ed ora era giunto.
La folla applaudiva.
Nessuno urlava.
L'eco degli applausi accarezzava le nostre orecchie mentre i flash disegnavano i contorni dei nostri profili uniti. Poi interrompemmo dolcemente il bacio e ci girammo verso di loro, tenendoci la mano. "Hey Londra" dissi sorridendo. Poi Louis mi prese il microfono. "Vorrei presentarvi il mio ragazzo. Fate un applauso per Harry Styles". Non fui in grado di dire altro in quel microfono, strinsi ancora la sua mano e lo portai dietro alle quinte, per continuare a baciarlo mentre lacrime di felicità scorrevano sulle mie guance, diventando anche sue.
Ora il mondo sapeva di noi. Sarebbe cambiato tutto dal giorno seguente, ma noi non avevamo paura. Non avevamo paura perchè avremmo potuto sconfiggere chiunque, insieme.
"Ti amo, Harry."
   
 
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