Il Testamento |
Un giorno il professore, ebbe un incidente mortale!
Un incidente, che poi si scopri in seguito, voluto...
Tutti sapevano che era un uomo depresso, e noi alunni avevamo solo accentuato la sua depressione...
La sua casa fu data alla parrocchia, era una delle sue richieste, scritte e poste sul tavolo della cucina prima di uccidersi...
All’apertura del testamento furono convocati i genitori dei suoi alunni e quindi anche i miei...
Eravamo figli di operai e nessuno di noi poteva permettersi di comprare lo strumento che suonavamo...
Così appena il testamento fu aperto il notaio:
“All’attenzione del Sig.Bonaventura,
e dei signori presenti all’apertura del tale testamento;
Bandoni
Ricocevi
Sammarudo
Lolazino
Pasquali (i miei)
genitori dei miei adoratissimi alunni.
Dono come mio ultimo
regalo i miei strumenti musicali ai Sig.Bandoni,
I motivi per queste mie scelte sono ben noti ai rispettivi genitori, sono convinto che i loro figli avranno una vita meravigliosa nel mondo della musica è per questo che ho voluto regalare loro le cose più importanti della mia vita terrena.
Inoltre la mia casa chiedo che venga data alla parrocchia e che in essa venga istituita una scuola di musica in modo che i miei alunni e altri ragazzi volenterosi di imparare la musica lo possano fare senza dover costringere i genitori a spendere eccessivamente.
Alla mia famiglia non voglio lasciare nulla, semplicemente perché quando avevo bisogno di loro nessuno mi è venuto ad aiutarmi.
Con questo concludo ringraziando voi tutti.
Arrivederci
Domenico Scattori”