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Autore: mya_    08/03/2013    1 recensioni
Ambientata dopo la Seconda Guerra Magica. Lord Voldemort è stato sconfitto, è il suo regime di terrore è stato abbattuto. La famiglia Malfoy sta lentamente cadendo in declino, e consapevole di ciò Lucius se ne è andato in Germania, scappando dalla sua stessa famiglia. Draco deve ricostruirsi una vita, e sorreggere la madre, troppo debole per ricominciare a vivere.
Hermione Granger, invece, è una donna in carriera, felice e con una famiglia.
Cosa potrebbe accadere quando il biondo e la mora si rincontreranno dopo molti anni?
Draco/Hermione Remus/Narcissa
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Narcissa Malfoy, Remus Lupin, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Una nube di fumo invadeva l’aria del salotto di Malfoy Manor, erano le cinque del pomeriggio, e l’antico pendolo aveva già scandito i suoi classici tre rintocchi, tre per ogni ora. Era primavera, ma in quella casa regnava ancora l’inverno: le pesanti tende di velluto verde erano tirate, impendendo ad ogni singolo raggio di luce di penetrate, e il silenzio regnava sovrano.
Narcissa Malfoy spense la sua sigaretta nel posacenere, ormai pieno di mozziconi spenti.
Era cambiata da quando suo marito Lucius l’aveva abbandonata: i suoi occhi erano spenti, non più di quell’azzurro brillante e vivo, e i capelli, ormai di un biondo cenere, le ricadevano scomposti sulle spalle magre. Dimostrava molti più anni di quanti non ne avesse in realtà.
Ricordava ancora quel giorno in cui, senza troppi giri di parole, Lucius Malfoy le aveva detto che sarebbe partito per la Germania, e che non avrebbe fatto più ritorno. Le aveva anche presentato Adelaide, la ricca ereditiera che aveva conosciuto qualche mese prima e con la quale ora stava per convolare a nozze.
Si rigirava fra le mani un biglietto bianco, finemente scritto con una calligrafia chiara e ricercata, mentre, con sguardo stanco, osservava la bottiglia di Whiskey Incendiario semivuota che stava sul tavolo di fronte a lei.
-Vi hanno scritto, Madre?-
Draco fece capolino dalla porta, avanzando verso la donna, tenendo le mani nella tasca dei pantaloni. Anche lui era cambiato dopo la fine della guerra: lo avevano processato, prosciolto da tutte le accuse, e ora vantava di un prestigioso posto al Ministero, ma non ostante ciò soffriva. Soffriva per sua madre, e il solo fatto di vederla in quelle condizioni gli provocava una rabbia mista a pena che con il passare del tempo aveva imparato a controllare. La vedeva scivolare in un baratro profondissimo; ogni giorno che passava stava sempre peggio, ma lei nascondeva tutto questo, forse più a se stessa che a suo figlio. Ormai l’alcool e le sigarette erano diventati i suoi nuovi migliori amici.
-Tuo padre ci ha mandato l’invito per il suo matrimonio.-
Rispose lei con voce atona, porgendo la lettera al figlio. Lui la prese e iniziò a leggerla:


“Carissimo Draco, figlio mio. Gradirei la presenza, tua e di tua madre, al mio matrimonio, che si terrà fra due settimane in Baviera.
Cordiali saluti,
Lucius Abraxas Malfoy. “



Scosse la testa, schifato dal gesto di quell’uomo che lui una volta chiamava ‘padre’. Era da sempre stato un uomo insensibile, ma questa volta aveva veramente esagerato, come se ignorasse del tutto la situazione di sua moglie, o meglio della donna da lui ripudiata.
-Ha avuto il coraggio di invitarmi, quel verme.- 
Non una nota di inflessibilità nella voce di lei. Era lucida, completamente lucida, e dalla sua espressione si vedeva che stava soffrendo.
-Se si aspetta di vedermi si sbaglia di grosso, lui e quella sgualdrina della sua futura moglie.-
Si versò un altro bicchiere di Whiskey, e lo bevve tutto d’un fiato, come se fosse una medicina, una medicina a tutte le sue sofferenze.
-Quando la smetterete di bere? Vi state rovinando madre, lo sapete anche voi.-
-Sono già rovinata, e sicuramente non per colpa di qualche goccio di Whiskey in più.-
-E non tenete alla vostra vita?-
-Per quello che vale…-
Lui scosse la testa, incrociando le braccia al petto, e fu subito pronto a sorreggerla, mentre lei cercava di alzarsi dal divano, stringendola poi forte a se.
-Per me la vostra vita vale moltissimo, e l’unica cosa che voglio é vedervi felice.-
Narcissa non rispose, si limitò a lasciarsi andare in quell’abbraccio, poggiando la testa sulla spalla del figlio. 
  
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