Buona lettura.
Baci Akane
ASPETTANDO
IL TUO RITORNO
Poi l'aveva rivisto ed aveva potuto, o dovuto, pensarci e affrontare tutto.
Non era stato facile ma ci era riuscito dopo molta fatica, non lo poteva nascondere.
Dean lo amava.
Era tutto li. Dopo un po' quell'amore quasi platonico era passato ad un piano personale, fisico, intimo, profondo.
La vita sorrideva, a volte, bastava aprire gli occhi e smetterla coi pregiudizi.
Cambiare radicalmente di punto in bianco era stato difficile ma l'aveva fatto per lui.
Era stato piacevole arrendersi, il tormento dovuto alla lotta si era placato magicamente con lui, grazie a lui.
Si alzò dal letto e si rigirò nella stanza inquieto.
Ora castiel era da troppo che non si faceva vivo ed era una cosa decisamente snervante, perché lo doveva far preoccupare tanto? Odiava stare così, si sentiva idiota.
Cercava di non pensarci sempre ma alla fine non era facile perché Castiel non rispondeva alle sue chiamate da molto e non era normale. Sicuramente qualcosa non andava. Ne era certo.
Alla fine crollò sul letto sfinito in ogni senso. La solita giornata massacrante non lo aiutava per nulla a concentrarsi. Col pensiero fisso del suo angelo, si lasciò andare ad un sonno tormentato che trovò sollievo solo durante la notte con l'arrivo di due dolci braccia leggere che lo cinsero nel sonno e l'aiutarono a dormire serenamente il resto della notte.
Il mattino Dean si svegliò con la sensazione di non essere solo, quando si voltò di scatto convinto di avere qualcuno addosso si ritrovò solo come sempre, per un momento la delusione cocente. Aveva sognato di nuovo che lui venisse.
Fu amarezza e dolore a tirarlo su a sedere ma solo quando si voltò seccato vide l'altra parte del letto disfatta come che ci avesse dormito qualcuno. Disperato e frenetico cercò una traccia che gli desse conferma ma dovette arrendersi. Solo una sensazione, un buon sonno ed il letto disfatto. Poteva essere sufficiente per credere che fosse stato lì? E poi perché non fermarsi, farsi vedere. Dirgli qualcosa?
Non sapeva ma si toccò le braccia dove aveva pensato di avere avuto qualcuno addosso tutta la notte.
Alla fine la fede era quella. Credere senza prove tangibili. Castiel ormai lo stava mettendo a dura prova da quando era arrivato nella sua vita, ma non poteva nemmeno negare che, per quanto difficile fosse, era la cosa migliore che gli fosse capitata. Era meglio così piuttosto che niente. Qualunque cosa stesse succedendo al suo compagno, avrebbe aspettato il suo ritorno.