Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: weretogether    09/03/2013    9 recensioni
' .. -mi sono innamorata di lui- disse tutto d'un fiato. quando Jaz pronunciò quelle parole sentii una stretta allo stomaco, e in quel momento realizzai cosa stesse succedendo, rivelai a me stessa che quello non era più 'solo un gioco'. avevo combinato un gran casino e ora non potevo più rimediare. corsi ad abbracciarla, cos'altro potevo fare?'
Ellie ha 17 anni e vive a San Francisco con i suoi genitori.
Ellie non è la tipa dolce e romantica, l'esatto contrario di Jaz, la sua migliore amica.
Un giorno, un avvenimento, e Justin, il migliore amico di Jaz, entra nella sua vita e tutto cambia.
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 18. ''per sempre?''

-Ellie- gridò lei.
Strofinai gli occhi -si?- dissi come se niente fosse.
Avevo fatto una gran cazzata.
-si? rispondi con un si?- urlò per la seconda volta. -ti avevo detto che non volevo che bevessi, e tu cosa hai fatto? ti sei ubriacata.- sbottò. 
-ero arrabbiata- dissi con la voce ancora un po' roca.
Mi alzai dal letto e mi diressi verso il bagno.
-questo significa che puoi ubriacarti ogni volta che sei arrabbiata?-
-no, ma..- feci una pausa, cosa potevo inventarmi?
-ma cosa? per due settimane resterai a casa e uscirai solo per andare a scuola.-
-ma scherzi?- dissi urlando.
-no, sono seria. davvero Ellie, hai raggiunto il limite, mi sembra di averti cresciuta bene e non tollero che ti comporti come una di quelle figlie senza educazione, cosa penserà la gente?-
-è questo che ti preoccupa, mamma? cosa pensa la gente? non me ne frega niente della gente, ho diciassette anni e posso fare quello che voglio.-
-tuo padre non penserebbe questo.-
Adesso aveva davvero toccato il fondo. -ah si? e allora cosa avrebbe voluto? che restassi in casa ogni fottutissima sera a fare la brava ragazza? tu non sai cosa avrebbe voluto papà, e di certo non lo so nemmeno io, ma nessun genitore vorrebbe questo per i propri figli.- 
-tu non devi fare la brava ragazza Ellie, tu lo sei, e se queste due settimane a casa non serviranno, ti manderò a New York da tua nonna e ci resterai fino alla fine dell'anno scolastico, e magari ti giochi anche Londra in estate- disse lei con tono autoritario.
Uh, mi gioco Londra? 
-non puoi farlo.- ribattei io riferendomi alla storia di New York. 
-chi te lo dice? io sono tua madre e io decido.- 
'fanculo' pensai io. 
Stava per uscire dalla stanza quando tornò a parlare -ah, e sia chiaro, tu non uscirai, ma nessuno verrà qui.- sorrise.
Quel sorriso poteva anche evitarselo. 
Stavo per ribattere quando uscì e chiuse la porta. 
Mi avrebbe isolato dal mondo? 

-ehi- disse Jaz sulla soglia della porta.
-ehi- dissi entrando con lei a scuola.
-va meglio?- chiese lei. 
-mmm, si.- 
-eri totalmente ubriaca, se Justin non ti avesse trovata non penso sareste tornati a casa- affermò lei.
-già.- sospirai.
-a proposito, perché eri bagnata?- 
Già, perché ero bagnata? Pensai ad una scusa e senza riflettere risposi. - sono caduta in un laghetto la vicino. -
-ah. -annuì.
Restammo in silenzio, ultimamente non avevamo molto di cui parlare, da quando Justin mi aveva baciata, la sentivo distante anni luce, come se non fosse più la mia migliore amica.
-ieri Justin mi ha portata a mangiare fuori.- ruppe il silenzio.
-mi fa piacere.- finsi un sorriso. 
-non vuoi sapere cosa è successo?- 
-cosa è successo?- le chiesi quasi fosse un obbligo. 
-mi ha quasi baciata. - disse lasciandosi scappare un urletto.
Sgranai gli occhi. -sul serio?- 
-si- sorrise lei. 
-e cosa ha fatto di preciso?- chiesi quasi arrabbiata.
-beh, si è messo a fissare le mie labbra.-
-e?- 
-e niente.-
Wow, fissare le labbra di qualcuno significa 'quasi baciare' qualcuno? 
Lentamente sentivo di iniziare ad odiarla.

-Son forse un poeta? 
No, certo. 
Non scrive che una parola, ben strana, 
la penna dell'anima mia: 
"follia". 
Son dunque un pittore? 
Neanche. 
Non ha che un colore 
la tavolozza dell'anima mia: 
"malinconia". 
Un musico, allora? 
Nemmeno. 
Non c'è che una nota 
nella tastiera dell'anima mia: 
"nostalgia". 
Son dunque... che cosa? 
Io metto una lente 
davanti al mio cuore 
per farlo vedere alla gente. 
Chi sono? 
Il saltimbanco dell'anima mia.
- lessi ad alta voce, seduta sul muretto davanti a scuola mentre aspettavo che mia mamma arrivasse.
Sentii due braccia cingermi i fianchi. -che leggi?- chiese Justin.
-potrebbero vederci.- arrossii.
-sono andati via tutti.- sorrise prendendo posto accanto a me.
Sospirai. -è una poesia italiana.- 
-e cosa ci fai con un libro di poesie italiane?- chiese lui baciandomi la guancia.
Un brivido mi percorse la schiena.
-me l'ha regalato mia nonna prima di trasferirsi a New York.- sorrisi. 
-c'è una dedica.- disse lui notando la scrittura in rilevanza che si notava appena nella copertina.
Annuii come per fargli capire che non si sbagliava.
-posso leggerla?- chiese curioso.
-certo.-
C'era scritto 'alla mia piccola. so che la distanza fa male, so che ci mancheremo l'un l'altra, ma io sarò sempre con te, ovunque tu sia. questo non è un regalo, è un ricordo. tienilo con te e leggilo ogni volta che ti senti sola o sei triste. io sono con te, sempre e ovunque. -nonna'
-ti senti sola?- disse lui accarezzandomi il braccio.
-un po'.-
-ma sai che ci sono qui io con te?- era già la seconda volta che me lo ripeteva.

''Si sedette accanto a me sull'erba. Io non dissi niente.
-io sono qui, lo sai?- chiese.
-adesso lo so- ammisi. Non avrei immaginato me l'avrebbe mai detto.''


-ci sarai per sempre?- gli chiesi poggiando la mia fronte sulla sua.
-ci sarò finché lo vorrai-
-e se lo vorrò per sempre?-
-ci sarò per sempre.- sorrise.
Poggiai le mie labbra sulle sue, e riuscii a sentire l'adrenalina scorrermi nelle vene come non mai.
-Jaz mi ha detto che l'hai quasi baciata.- dissi concludendo quel bacio. 
-io?- chiese lui. 
-si, tu.-
-non è vero.- negò lui.
-sicuro?-
-certo che si. cosa avrei fatto per baciarla, o quasi?- chiese lui.
-le hai fissato le labbra.- 
-e significa baciare una persona?- 
-no.- sorrisi. 

Justin's point of view.

La conversazione di quel mezzogiorno mi aveva fatto riflettere molto. 
ci sarò per sempre?' mi chiesi. 
Qual'era la risposta?
 
**

Allora, ecco a voi il capitolo 18, non è un granché,
ma ho voluto mettere una poesia che mi piace tantissimo. 

In ogni caso, se devo essere sincera, penso che questi capitoli
lascino molto a desiderare.
Se la storia non vi piace, per favore, siate sincere, perché così la modifico,
o al massimo la elimino.


Spero in una vostra recensione, in questo capitolo ci tengo molto,
voglio sapere cosa ne pensate davvero e se è il caso di continuare oppure no.

 
Alla prossima.

Conto su di voi :).
 
  
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