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Autore: Nina Write    09/03/2013    0 recensioni
Questa storia parla della mia lotta contro il cancro,la terribile malattia che ha portato via la mia infanzia e la mia compagna di viaggio:Angelica.Non parlerò solo di me e della mia guerra,ma parlerò anche delle persone fantastiche,e non, che mi hanno assistito e sostenuto durante e dopo le cure.Non voglio far pena o compassione,ma voglio solo trasmettere un messaggio positivo a tutte quelle persone che credono che non ci sia soluzione!Buona lettura!
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una calda mattina di agosto. Mia mamma stava pulendo il pavimento, mentre io ero fuori a giocare.Tutto d’un tratto comincio a vedere tutto nero, i miei occhi si appannano e cominciano a mancarmi le forze. Mi accascio a terra e vedo il buio. Dopo qualche minuto mi ritrovo nel divano di casa mia. Mia mamma era seduta accanto a me. Quando mi sveglio la vedo che sorride, e domando che cos’era successo. Lei mi spiega che ero svenuta, ma era convinta che non era niente di grave, forse l’adolescenza che stava arrivando. Per sicurezza, mi porta comunque dalla pediatra. Arrivata nello studio del medico mi siedo nel lettino e attendo l’arrivo del medico. Quando la pediatra entra si siede sulla poltrona dietro la scrivania e domanda a mia madre il motivo del mio arrivo in studio. Mia madre le spiega tutto, e lei comincia a visitarmi. Dopo un’accurata visita mi guarda negli occhi e mi dice:
-Dobbiamo fare le analisi del sangue!-
Guardo mia madre. Eravamo tutte e due spaventate e abbiamo chiesto informazioni più dettagliate alla dottoressa, che , però non si era voluta esprimere. Il giorno dopo andai all’ospedale ed eseguii le analisi del sangue. Alle 14 del pomeriggio il telefono di casa squillò. Presi io la chiamata, e dall’altro capo del telefono una voce aveva chiesto di parlare con mia madre. Quella voce era della mia pediatra. Mia madre si chiuse in camera e dopo qualche minuto tornò in salotto e con estrema calma riuscì a dire:
-Dobbiamo andare in ospedale.-
Nel giro di un’ora mi ritrovai nel pronto soccorso dell’ospedale,con dei cerotti e della crema nella schiena e una flebo nel braccio.
Questo è il primo capitolo!Spero di avere delle recensoni positive. A breve posterò il secondo capitolo
Grazie di aver letto questo capitolo.
Nina.
  
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