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Autore: Spregias    09/03/2013    1 recensioni
Nella famiglia Cavendish, l'invidia della gente, la ricchezza, la bellezza, le apparenze sono i "valori" che hanno sempre contato di più.
Quando Catherine si innamora di Jake, non conosce altro modo di relazionarsi se non trattare male e mostrare di essere superiore. Ma potrà lei cambiare o lui superare le avversità?
Harry è fidanzato ufficialmente con la ragazza perfetta, per gli altri ma non per lui.
Lui ama una prostituta, Blanca, che un giorno lo ama, l'altro lo odia e che gli provoca sensazioni stravolgenti.
*
"Pronto?" disse ansimante per la corsa, e con voce carica di aspettativa.
"Sono contento di sapere che ti..diciamo, faccio ansimare" rispose una voce gentile e ironica dall'altra parte del telefono, che la fece
bloccare sul posto, tremante di risentimento.
"Ma come ti permetti?" rispose piccata, quel giorno aveva un diavolo per capello e quel ragazzo la stava esasperando.
"Mi piace farti arrabbiare,sei divertente" rispose la voce calda di Jake dall'altra parte del telefono.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO 3

 

"Harry! Dove stai andando?" urlò Liz al proprio fidanzato, che era dieci metri davanti a lei, vestito nel completo grigio elegante come al
solito, il passo via via più sicuro man mano che si allontanava da lei, ma davvero era così male? Perchè nell'ultimo periodo
sembrava che fosse ancora più difficile per Harry stare accanto a lei? Anche nella sua ingenuità, Liz era arrivata a capire che un'altra
donna era entrata nella vita dell'uomo che di lì a un mese, sarebbe diventato suo marito.
Harry si fermò, deciso a non voltarsi. Non poteva sopportare lo sguardo accusatorio di Liz, il suo sorriso spento, perchè lui l'aveva
ferita ancora, e ancora.. Tutto questo perchè aveva perso la testa per Blanca Velazquez, l'unica con cui avrebbe voluto passare il suo
compleanno.
"Da Ted" rispose, ma mentre lo diceva ad alta voce, aveva già preso la decisione di andare da un'altra parte, non nei locali modaioli
e raffinati, ma nel quartiere più povero e malfamato di Londra, a trovare l'unica ragione per cui la sua vita, da quattro mesi a quella
parte, non faceva poi così schifo.
Dopo essere salito in macchina, scrisse un messaggio di scuse a Ted, convinto che avrebbe capito. Lui era l'unico che sapeva di Blanca,
ed era l'unico di cui si fidasse abbastanza.
Mentre guidava, continuava a pensare al fatto che sposare Liz era il più grande sbaglio di tutta la sua vita. E di sbagli ne aveva fatti
molti. Eppure, non riusciva a lasciarla, forse perchè Liz riusciva a riportarlo sulla buona strada e aggiustava tutti i suoi danni,
o forse più semplicemente, perchè era un debole, come sua sorella gli rinfacciava spesso.


Harry suonò impaziente il campanello di quella casa malconcia, aspettando con ansia il momento in cui la faccia paradisiaca di quella che
in poco tempo era diventata la sua droga si sarebbe affacciata da dietro la consumata porta.
"Harry" disse Blanca, sorpresa ma non più di tanto, di trovarsi lì Harry.
Harry rimase, come spesso gli accadeva, a bocca aperta. Blanca era davvero la ragazza più sorprendente che conosceva.
Era davanti a lui, indossava tacchi alti neri che mettevano ancora più in risalto le sue gambe chilometriche, lasciate scoperte da un paio
di pantaloncini cortissimi. Sopra aveva una canottiera che lasciava poco spazio alla fantasia. Ma la cosa che Harry guardava non era quel corpo
che aveva imparato a conoscere molto bene, ma il viso dai lineamenti delicati, con gli occhi verdi e i lunghi capelli neri.
Quegli occhi che adesso lo fissavano provocanti, sapendo l'effetto che facevano.
"Stavi uscendo?" chiese Harry, guardandola negli occhi.
"No" rispose lei, facendogli cenno di entrare. La casa di Blanca era un piccolo monolocale con le pareti bianche, un po' annerite, un piano cucina,
un bagno e un letto matrimoniale. Harry rabbridì al pensiero di ciò che faceva lì. Distolse in fretta lo sguardo, posandolo su di lei.
"Harry che ci fai qui?" gli chiese, un po' preoccupata per la sbandata che quel ragazzo aveva preso per lei.
"Io..io..pensavo che ti facesse piacere vedermi" rispose lui, farfugliando parole a caso.
"Harry, mi fa piacere vederti. Ma dov'è la tua ragazza?" disse ancora lei, facendo un passo verso di lui.
"Davanti a me" rispose deciso lui, facendo un altro passo verso di lei, che si lasciò andare ad una risatina ironica.
"I tuoi giochetti non funzionano con me" disse lei, carezzandogli la guancia, con un gesto che risultò più affettuoso di quanto lei volesse.
"Lo so" mormorò lui, alzando di nuovo lo sguardo su di lei "ma tu non sei un gioco, Blanca".
Lei rise ancora, una risata non vera.
"Liz lo è?" replicò lei, lasciandolo spiazzato. Come faceva a sapere il nome di Liz?
"Co-come sai chi è Liz?" disse lui, un po' sorpreso.
"L'ho letto su un giornalino" rispose tranquilla lei, con un'alzata di spalle, lasciandosi cadere sul letto.
"Sei bellissima" disse Harry, fissandola e mangiandola con lo sguardo.
"Immagino che tu voglia un regalo, Harry" mormorò lei, suadente. Harry fu preso da un'improvvisa eccitazione, come sempre,
quando si trattava di lei.
"Non sai quanto" mormorò lui, avventandosi sulle labbra di lei.

 

Catherine non lo avrebbe ammesso neanche sotto tortura, ma si stava divertendo con Jake. Era così diverso da tutti quei palloni
gonfiati che la circondavano, compreso il suo caro William Jones. Mai nessuno la faceva rilassare in quel modo, con Jake non si
sentiva sotto esame, perchè forse lui non apparteneva al suo mondo, e quindi non doveva dimostrargli niente.
"Wow, sono già le 11" disse Jake, guardando prima l'orologio poi lei.
"Ah, di già?" disse lei, sorpresa che il tempo fosse passato così velocemente. Diede un'occhiata distratta al cellulare,
e vide che c'era un messaggio.


"Vieni al Palace, ti devi far perdonare per oggi. Will"

Stranamente, non era poi così contenta di doversene andare. Sarebbe rimasta volentieri con Jake, a divertirsi.
Ma poi, dandosi della stupida, si riscosse, pensando che lei era proprio ciò che era stata fino a 4 ore prima.
Catherine Cavendish doveva sempre mostrare agli altri il lato di sè che gli altri volevano vedere, e il primo passo
era sicuramente uscire con William.
"Allora, che vuoi fare ora?" la sollecitò Jake, sfoderando un sorriso scintillante.
"Beh, non ho pagato il danno?" disse lei, improvvisamente imbarazzata. Era quasi intimidita da lui, e ciò non andava bene, per niente.
"Non ti stai divertendo con me?" le sussurrò lui, avvicinandosi.
"Sì, ma sai..un mio amico mi ha chiesto di vederci e.." tentò di spiegare, sempre più in imbarazzo.
Jake alzò le mani in segno di resa, ma Catherine poteva giurare di averci visto un lampo di delusione, e si sentì ancora più in colpa.
"Va bene, mi stai dando buca per un pischellino?" la prese un po' in giro, tentando di accendere in lei un po' di rabbia.
"Ti senti un uomo vissuto, per caso?" disse tagliente, non riuscendo però a nascondere un sorrisino.
"Di sicuro più di te, gattina*" rispose lui, facendola avvampare. Dopo qualche secondo si riprese e gli lanciò uno
sguardo assassino.
"Ci conosciamo da un giorno, Jake" lo ammonì lei.
"Un giorno è abbastanza. Scommetto che tu conosci meglio me che le tue stupide amiche che conosci da anni" si lasciò sfuggire
lui, più di quanto avrebbe voluto.
Lei si irrigidì, guardandolo glacialmente.
"Tu sei bravo solo a giudicare,Jake. Non sai niente del mio mondo" disse, distogliendo gli occhi fiammeggianti d'ira.
Ma come si permetteva questo poveraccio, che conosceva da poche ore, di dare giudizi sulla sua vita? Lui non sapeva niente!
"Scusa, Catherine." si sentì in dovere di dire lui, consapevole di aver esagerato.
Lei non rispose, ma dopo un'occhiata al cellulare disse che doveva andare.
"E' stato un piacere conoscerti, Jake" disse fredda lei, tendendogli la mano.
"Eddai, Catherine. Scusa! Sono stato bene con te, stasera. Vorrei rivederti" disse guardandola intensamente negli occhi.
"Vedremo" rispose lei, meno arrabbiata  di prima, salendo sul taxi e scomparendo dalla vista di Jake, che era sempre più sicuro
che quella ragazza gli piacesse molto più del dovuto.


Blanca si svegliò di soprassalto, al suono di un messaggio che però non arrivava dal suo telefono ma da quello di Harry.
Il ragazzo stava dormendo pacificamente accanto a lei, appagato e con un sorriso inequivocabile sulle labbra.
Blanca era spaventata dai sentimenti che provava per Harry, ma li aveva repressi, perchè Harry non meritava lei, ma di meglio,
e anche se era dispiaciuta che lui fosse infelice, non aveva altra scelta che lasciarlo andare.
Dato che il suono del messaggio continuava a impedirle di dormire, Blanca lo afferrò, leggendo il messaggio.


"Harry, ti prego torna. So che non sono il massimo però..vabbè ne parleremo a casa. Ti amo".

Il messaggio veniva da una certa Liz, di sicuro la sua fidanzata, dato che anche il nome coincideva. Il tono accorato con cui
questa Liz si rivolgeva all'uomo accanto a lei la fece sentire più sporca del lavoro che faceva e si vergognò moltissimo.
D'altra parte, non era di certo quella la vita che si sarebbe scelta.
Ma non tutti scelgono il proprio destino, si disse, posando il cellulare e dando un leggero bacio sulle labbra a Harry.

 

Catherine scese davanti al Palace, trovando William ad aspettarla fuori. Era bellissimo ed elegante come sempre, ma a volte
sembrava provenire da un'altra epoca. Come per dare conferma ai suoi pensieri, lui le fece il baciamano.
"Ciao William" disse Catherine, sorridendo. Lui la prese per mano e le fece uno dei suoi sorrisi dolcissimi.
Perchè non si innamorava di William? Era assolutamente perfetto: ricco, bello, dolce, intelligente.
Forse era troppo perfetto per lei, che al contrario era maledettamente imperfetta.
Non si meritava uno come William, ma dando retta alla parte peggiore di sè, si stampò un sorriso in faccia e andò avanti con la sua farsa.
In quel momento vibrò il telefono.

"Scusa ancora, Catherine. Sono stato bene con te. Jake"

Sorrise involontariamente a quel messaggio. Perchè quel ragazzo la turbava così tanto?!
"Ehi, Cathie!" la chiamò William, sorridendole dolcemente.
"Sì" disse Catherine, entrando nel locale.

 

 

*Gattina perchè in inglese Catherine si può abbreviare in Cat, gatto. E' un gioco di parole un po' strano, comunque vabbè :)

Vi piace questa storia? Vi prego fatemi sapere, anche consigli o impressioni. Per esempio se volete che sviluppi qualche personaggio,
qual è la vostra coppia preferita.. mi farebbe molto piacere! Grazie mille :) 

  
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