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Autore: hiccup    09/03/2013    3 recensioni
Cinque brevi momenti nella vita di Remus Lupin e Ninfadora Tonks: la prima mattina come marito e moglie, la reazione di Remus alla gravidanza, l'amore per Teddy, il parto e l'addio nelle parole di Andromeda Black.
[Remus/Ninfadora]
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andromeda Black | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Autore: hiccup

Pairing: Remus/Tonks

Rating: Giallo

Genere: Triste

Tipologia: Raccolta di drabble

Avvertimenti: Missing Moments

Note: Ritorno sul fandom di Harry Potter dopo secoli e torno a scrivere qualcosa dopo mesi. Questa storia nasce dopo aver riletto per la milionesima volta il settimo libro, quando mi sono ritrovata nuovamente con il cuore incrinato davanti alla morte di Remus Lupin  Ninfadora Tonks.

Questa è una raccolta di cinque pseudo drabble scritte un po' per sfogo, un po' per esercizio, un po' per ritrovare l'ordine tra le idee, che riprendono cinque brevi, brevissimi, momenti di questi due meravigliosi personaggi.

Non sono nulla di che, prendetele solo come un piccolo omaggio a Remus e Tonks -

Buona lettura. 







Lacrime al chiaro di luna.











1. 


Il loro matrimonio non è andato proprio come se l’era prefissato Tonks. Non c’è stato nessun bouquet da lanciare alle damigelle, nessuna melodia suonata dall’orchestra, nessuna marcia nuziale alla sua entrata a braccetto con suo padre.

Una cerimonia semplice e intima, si dice, rotolandosi appena sul letto per raggomitolarsi contro il petto di suo marito che ancora dorme dopo la loro prima notte d’amore. D'altronde sono in guerra, sono in costante pericolo, non sanno quanto tempo il destino concederà loro. Devono vivere la giornata, ignorare il futuro e dimenticare il passato.

Chiude gli occhi intrecciando la mano con quella di Remus sopra la coperta patchwork del loro letto, e sorride guardando le loro fedi dorate sfiorarsi.


 



2. 


Remus, sono incinta.

Le parole paiono ripetersi all’infinito nel silenzio della loro angusta camera da letto. E Tonks quasi vorrebbe piangere a causa dello sguardo di Remus. Negli occhi chiari dell’uomo c’è terrore, paura, insicurezza. C’è rimorso.

Vuole tornare indietro? Si sta pentendo di tutto quanto? pensa la donna con l’angoscia che le attanaglia la gola, poi scuote la testa.

No, si dice, mio marito non è un codardo.

“Tesoro,” inizia “ti prego, dì qualcosa” lo supplica con speranza.

 

“Remus” singhiozza, quando l’uomo si prende la testa fra le mani e si lascia cadere pesantemente sulla sponda del letto.

“R-remus, dì qualcosa, non rimanere in silenzio!” si ritrova ad urlargli Tonks tra le lacrime che le rigano le guance.


 

 


3.

 

Accio caffè” bisbiglia Remus agitando lentamente la bacchetta nella direzione della piccola cucina. Sente un leggero tramestio e trattiene il respiro, lanciando un’occhiata alla donna comodamente addormentata sul suo grembo.

Accio caffè” ripete il mago, questa volta con voce un po’ più alta, emettendo poi un sospiro sollevato quando vede una tazzina sbeccata e colma di caffè bollente fluttuare verso di lui.

Remus la prende e la sorseggia, accarezzando distrattamente i capelli – quel giorno azzurri – della moglie. Si ritrova a sorridere quando il suo sguardo si posa sul ventre appena rigonfio di Ninfadora.

 

 

Non ti preoccupare, piccolo, mamma e papà sono un po’ spaventati, ma noi tre insieme ce la faremo, vedrai” sussurra l’uomo dolcemente, portandosi poi alle labbra la tazza.





4. 

 

“No, non ce la faccio” grida Ninfadora, la fronte imperlata di sudore e la mandibola contratta.

“Dora, respira profondamente e spingi” le ripete sua madre, Andromeda, stringendole forte la mano.

Che ci fa lì suo madre? si chiede, dov’è?

 “D-dov’è Remus?” trattiene un gemito per una contrazione troppo forte, “v-voglio mio marito” ansima chiudendo gli occhi dal dolore.

Non le risponde nessuno; sua madre le accarezza una guancia umida di lacrime e l’infermiera la incita a spingere.

 

Quando l’assistente le porge il neonato in un fagotto, Tonks piange. Piange per la fatica, per il dolore, per la gioia, per la stanchezza e per la paura.

 

Dov’è suo marito?





5.

 

Perché sua figlia e suo marito erano membri dell’Ordine della Fenice, avevano un compito, avevano una missione da compiere. Avevano qualcuno d’amare e da proteggere a qualunque costo.

 

“Raccontami di mamma e papà, nonna” le chiede il piccolo Teddy arrampicandosi sulle sue ginocchia, in attesa di quel racconto che ha già sentito decine e decine di volte.

Andromeda guarda il suo nipote e respira a fondo prima d’iniziare. L’ennesimo tuffo nel dolore.

 

Perché Tonks e Remus si erano amati nonostante la guerra, nonostante le incertezze.

Si amarono finchè la morte non li separò.









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