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Autore: Amelie    12/07/2003    2 recensioni
L'allegra ciurma di Rufy sbarca su un'isola che SEMBRA disabitata, e fanno uno strano incontro...
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Principessa Dei Pirati

Chapter 1: L’Isola di Kanto

Una giornata come le altre a bordo della Going Merry: Sanji preparava da mangiare, Rufy penzolava sulla testa della pecorona, Usopp stava di vedetta, Zoro dormiva e Nami prendeva il sole. Tutti si godevano una calma che sfortunatamente era destinata a finire:- ISOLA A DRITTA!!!- Urlò Usopp, mentre Rufy si raddrizzava, per guardare meglio. In qualche secondo, tutta la ciurma era riunita, e guardava l’isola:
Nami:- Mi sembra deserta: non vedo fumo, né un porto. 
Zoro: Magari non da questo lato: potrebbe esserci una città dall’altra parte dell’isola.
Rufy: Non credo: (allunga il collo) dall’altro lato ci sono solo montagne a picco sul mare!
Usopp: Bèh, allora che aspettiamo? Conquistiamola! 
Nami: Non so se è una buona idea: se l’isola è deserta un motivo ci sarà…
Ma nessuno diede ascoltò Nami: lasciarono la nave in un’insenatura e sbarcarono. L’isola aveva una vegetazione splendida: piante e fiori di tutti i tipi rendevano il paesaggio piacevole e vivace. In particolare, un grosso fiore azzurro risaltava ovunque. Rufy piantò la bandiera improvvisata fatta con una camicia di Zoro (che ci fa li la mia camicia??? N.D. Zoro) e disse:- Io, Capitano Rufy, futuro re dei pirati, prendo possesso di quest’isola e la battezzo… e la battezzo… emmh…. come la chiamiamo????- - Cocotot village!!!- urlò Nami- Ma dai!! E meglio L’Isola degli Audaci Pirati- rispose Usopp- Allora te non ci potrai stare! Per me è meglio Cuore dei Mari- disse Sanji -Appunto, per te ma per noi non va bene!!! Isola degli Audaci Pirati!!!!- ribadì Usopp – Cocotot Village!!!!!- Cuore dei Mari!!!!!- Poi, un suono dolcissimo interruppe la lite: rimasero tutti meravigliati, perché d’improvviso sembrava che non ci fosse altro che quella musica, sembrava quasi che li avvolgesse!! Venne a tutti voglia di ballare, di cantare, di fare qualcosa: quella musica li rendeva felici, li metteva di buon umore (allora servirebbe a Zoro! N.D. Usopp). Zoro interruppe la magia dicendo:- Non potreste chiamarla Canto, visto il rumore che fanno i fiori?- -I FIORI??- chiesero tutti- Certo: ho notato che quando il vento passa nelle corolle, i petali si sfregano tra loro, producendo questa bella musichetta.- rispose calmo Zoro – Allora è deciso: l’isola si chiamerà Kanto, con la kappa, però!!- sentenzio Rufy – E perché con la kappa, scusa?- chiese Nami – Semplice: la kappa fa più pirata, sennò ci scambieranno per una ciurma di cantanti!- rispose candido Rufy. Gli altri, senza più la forza di farlo ragionare, si diedero da fare per allestire un accampamento decente. Dopo qualche ora erano tutti raccolti a mangiare sotto la tenda-ristorante dove Sanji aveva deciso di dormire a cucinare. Ognuno si era sistemato dove più gli piaceva: Rufy vicino alla tenda di Sanji (chissà perché :> N.D. Alyza Bisognerà tenere d’ occhio la dispensa.. N.D. Zoro che non vuole restare senza pappa), Nami accanto a Rufy, Zoro vicino a Nami e Usopp nel centro, nel posto più riparato. Passarono lì diversi giorni, e alla fine la elessero covo ufficiale. Una fresca mattina erano tutti all’ aperto a fare colazione, chiacchierando allegramente:- Quest’ isola è stata davvero un colpo di fortuna: quale pirata può vantare un covo così bello e ospitale?- disse Nami allegra – Già, ma ormai è ora che partiamo per il Grande Blu: non possiamo restare qua a poltrire in eterno!!- Disse Rufy- Ma senti chi parla! Proprio tu che tutto questo tempo l’hai passato dormendo e mangiando, mangiando e dormendo!!!!!- rise Sanji- E tra l’altro non abbiamo nemmeno esplorato l’isola! E se ci fosse un filone d’oro, animali straordinari o frutti magici?- chiese Usopp, con lo sguardo del grande esploratore – In effetti è vero: prima di partire possiamo fare un giro d’esplorazione per l’isola, magari fare scorta di frutta, pesce e carne se ne troviamo. Allora? Andiamo???- - Io non penso proprio!- una voce femminile rispose alla domanda di Rufy: dopo qualche secondo una ragazza scese con un salto da un albero vicino all’ accampamento. La ragazza aveva i capelli biondi lunghi fino al collo, dai quali spuntava uno spillone di corallo, e gli occhi neri, duri e penetranti, che facevano pensare a una persona che non aveva avuto vita facile. Era alta, con fianchi snelli ma con addominali di ferro, e le gambe lunghe e magre, che tradivano però la presenza di forti muscoli. Indossava un paio di pantaloni blu corti e sfrangiati, e una canotta monospalla azzurra con disegnini bianchi. Aveva al collo uno strano medaglione, nero con strani disegni d’argento. Attaccato alla grossa cintura c’era un ventaglio chiuso. Sulle spalle portava un’enorme ascia, molto particolare: dalla parte opposta alla lama c’era uno spuntone incurvato verso il basso, che rendeva l’arma pericolosa sia dietro che davanti, mentre alla cintura portava appesa una spada. A fianco a lei c’era una strana creatura, una specie di cane con una gemma rossa sulla fronte. Nessuna delle due aveva un’espressione amichevole, ma neanche aggressiva: stavano in guardia, come del resto ci si poteva aspettare, visto che i nostri pirati erano intrusi. La ragazza disse:- È da quando siete arrivati che vi tengo d’occhio, e vi ho lasciato stare qua finché volevate, perché vi vedevo quasi come turisti: ma se ora volete andare oltre la spiaggia, diventate nemici, e allora la storia cambia. Andatevene subito!! I frutti dell’albero del Mare non cadranno in mano a pirati!!- nessuno muoveva un muscolo. Fu Nami a rompere il silenzio:- In quest’isola ci sono i frutti dell’albero del Mare??? Ma allora dobbiamo prenderli a tutti i costi!!- -Perché? Sono buoni da mangiare?- chiese Rufy – No zuccone! Sono frutti speciali, che…- Nami fu interrotta dal rumoroso sbuffo della ragazza:- Beh, visto che sapete cosa sono, tanto vale che vi spieghi io la storia: questi frutti si trovano solo su un’isola ogni 100000, e sono considerati preziosissimi dai pirati che intraprendono il viaggio per il Grande Blu. Infatti, un solo frutto sfama una ciurma di 10 pirati per un mese, anche se le sue dimensioni sono piuttosto ridotte: più o meno come due mele, direi. Su quest’isola, in particolare, c’è la specie più preziosa: l’albero è molto piccolo, perciò è difficile scovarlo, e ogni giorno da nuovi frutti, che se raccolti in tempo, non marciscono mai.- -Ma scusa, perché ci dici tutto questo? Prima ci gridi di andarcene e poi ci racconti tutta la biografia di questi frutti. Non ti sembra un po’ strano?- Chiese Zoro – In effetti è vero, ma non mi sembrate i soliti pirati spacconi che vengono sull’isola: in tutto il tempo che vi ho ascoltati, ho conosciuto una parte di voi: i vostri sogni, gusti e anche difetti, e in un certo senso mi siete addirittura simpatici: ma ho giurato di difendere l’albero anche a costo della via, e non posso fare eccezioni.- rispose decisa la ragazza.
questa è l’ascia che porta sulle spalle Sanshey: l’unica differenza è che la 
scure è molto più grossa e il bastone un po’ più lungo

questa, invece, è la sua spada: qui, le uniche differenze sono le dimensione, infatti la lama è lunga come un braccio e l’impugnatura è lunga come un pugno chiuso, il colore della lama, che è bianca, e del manico, che è tutto dorato.

  
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