Il mattino seguente ero partito salutando solo Paul, aveva cercato di parlarmi di Nina, di giustificarla affermando che era ubriaca e che era davvero dispiaciuta per avermi trattato in quel modo, ma non volevo sentire più niente.
Trascorsi i giorni di pausa con la mia famiglia e con alcuni vecchi amici, mi svagai e quando dovemmo tornare sul set ero davvero rilassato e più deciso che mai ad andare avanti con la mia vita, e a considerare Nina solo una collega, perchè ormai non potevamo di certo tornare amici.
La rividi la sera del mio rientro ad Atlanta, si avvicinò con lo sguardo serio e pronunciò il mio nome lasciando intendere che voleva parlarmi, ma io fui più veloce e le augurai un freddo bentornata passando velocemente oltre e dirigendomi nella mia stanza.
Dopo quel giorno tentò ancora di parlarmi durante le pause sul set o appena si presentava l'occasione, ma risoluto stroncai qualunque suo tentativo sul nascere: lei faceva parte del passato e per renderle chiaro il concetto iniziai anche a frequentare una ragazza: Vanessa era davvero bella e anche simpatica, aveva 27 anni, lavorava nel mondo della moda e l'avevo conosciuta durante un servizio fotografico, tra noi si era subito creata una bella sintonia e parlando del più e del meno avevamo scoperto di avere molte cose in comune.
 Non avevo intenzione di iniziare una relazione seria, su questo ero stato chiarissimo, ma con lei stavo bene e spesso uscivamo, a volte capitava anche che finissimo a letto insieme, ma non si era mai creato imbarazzo.
La prima volta che venne a prendermi sul set per andare a pranzo insieme la presentai ai ragazzi: tutti la trovarono molto simpatica e mentre scherzavamo sul fatto che una nuova donna nel cast non avrebbe guastato, Nina uscì dal suo camerino.
Stava cercando qualcosa nella sua borsa quindi non si era accorta di nulla, ma quando alzò gli occhi e ci vide mi fissò per un attimo per poi voltarsi dall'altro lato e sparire velocemente dietro l'angolo del corridoio.
Anche Paul l'aveva notata, ma non disse nulla, ormai aveva capito che l'argomento Nina per me era tabù.
Da quella fatidica sera in discoteca avevo smesso di partecipare alle uscite di gruppo, non volevo che i nostri problemi influissero sulla sintonia che si era creata tra i membri del cast, tutti si erano accorti della freddezza tra me e Nina, ma nessuno a parte Paul e forse Candice sapevano come stavano veramente le cose.
Il mattino dopo l'ennesima uscita a cui non avevo preso parte incontrai Nina in corridoio, avevo intenzione
 di evitarla come avevo fatto fino a quel momento, ma appena la superai sentii la sua mano stringere il mio braccio, allora mi fermai e mi voltai a guardarla.... Sembravano passati secoli dall'ultima volta che il suo corpo era stato tanto vicino al mio! Dopo un lieve sospiro puntò i suoi occhi nei miei e parlò:
-Ian guarda che non devi evitare le uscite con il cast per colpa mia, giuro che non ti darò più fastidio.... Se non partecipi perchè non vuoi vedermi io rimango in hotel, non è un problema..... Dimmi tu cosa vuoi.....-
Cavolo!Credeva davvero che le avrei chiesto di non uscire con gli altri per non vederla?!
Che idea si era fatta di me??Non mi conosceva affatto!
 La consapevolezza che pur essendo stati amici per un lungo periodo lei non mi avesse mai conosciuto veramente provocò una nuova ondata di freddezza nei suoi confronti, la raggelai con uno sguardo:
- Io voglio solo dimenticarti!-
Si allontanò immediatamente da me, il distacco dal suo corpo riusciva ancora a farmi male, ma era assolutamente necessario.
Dovevo cominciare a controllare e limitare le mie reazioni alla sua vicinanza: la relazione tra Damon ed Elena stava diventando sempre più profonda e non potevo permettere che le mie debolezze
compromettessero la buona riuscita delle riprese.
Mentre recitavamo dovevamo cercare di mantenere la nostra sintonia senza lasciar emergere i nostri sentimenti.
Quando arrivammo sul set quel giorno io e Paul fummo convocati nel suo studio da Julie che ci comunicò che, insieme a Nina, avremmo dovuto presto partecipare a delle convention in Europa.
Il mio amico manifestò subito il suo entusiasmo per la novità, mentre io mi limitai ad un tranquillo consenso.
Appena usciti dall'ufficio, poggiandomi amichevolmente un braccio sulla spalla Paul espresse ad alta voce ciò che io mi ero limitato a pensare:
-Lo sai, vero, che tu e Nina dovreste chiarire prima della nostra partenza per l'Europa se non volete che giornalisti e fan si accorgano della vostra improvvisa freddezza e inizino a spettegolare? -
-Le cose sono già chiare Paul, sono sicuro che anche Nina sarà daccordo sul fatto che durante le convention dovremo mostrarci tranquilli e affiatati, d'altronde siamo attori, lo facciamo tutti i giorni sul set, non sarà un problema...-
Cercai di apparire sicuro di me, ma non lo ero affatto, non quando si trattava di lei, e a giudicare dalla faccia che fece nemmeno Paul sembrava esserne sicuro.