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Autore: Rivoltella J    25/09/2007    21 recensioni
La Rowling, purtroppo, non ce l'ha mai concessa, ma ecco qui la possibile dichiarazione di Ron Weasley alla ragazza che ha sempre amato...
E lei? Come risponderà?

Torno a pubblicare dopo un mesetto... Vale come sempre la raccomandazione che critiche, consigli, se volete pure complimenti, eh!, sono ben accetti!
Vi prego, ho bisogno di voi!!! Grazie, un baciottolo!
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guardo i suoi occhi e capisco chi sono. L’unico scopo nel ricercare qualcosa in loro sarebbe capire che tutto questo ha un senso, che bramare una sola via di fuga è giusto.
In lei vedo scorrere la mia vita, i miei ricordi, le mie emozioni, tutto ciò che  con il passare degli anni mai si cancellerà, perchè ha provocato un solco nella mia mente, nel mio cuore.
Creerò il mio futuro, sceglierò la mia ragione di vita e la coltiverò, la farò crescere, la renderò la più forte, la più coraggiosa. La terrò stretta a me, ne farò il mio tesoro, il mio spirito, la mia anima, la mia voglia di vivere...

“I tuoi occhi, come scintillano stanotte, non me li perderei per nulla al mondo. I riflessi ramati dei tuoi capelli catturano il mio sguardo, il tuo candido viso un po’ preoccupato da queste mie parole è buffo, quasi a ricordarmi che nella vita c’è un limite a tutto.
Sì, un freno a tutte le emozioni che possono straripare dal cuore di un giovane ragazzo, finalmente ed orgogliosamente innamorato.
Ho le guance rosse adesso, vero? Ovvio, immaginavo, ma niente paura, questa è la sera che aspettavo da mesi, ma che dico, da anni... L’ultimo giorno di scuola, e per questa sera pretendo un finale col botto... Questo è il momento che mi deve rivelare per quello che sono. Uno, due, tre... LA AMOOOO!!!!!!
Bene, ho urlato come un matto dalla Torre dei Grifondoro, sì sì, l’ho fatto, ho strillato come un deficente e non me ne vergogno, anzi! Eh eh, pazza la vita! Strano, non mi hai fermato.
O sei pietrificata o stai escogitando segretamente un piano per buttarmi giù da qui. Bè, non importa, tanto ormai lo sai!
Bene, adesso che ti vedo sorridere posso andare avanti... tu, proprio tu, signorinella in carne, riccioli e bacchetta, tu mi hai stregato! Sapevo fossi brava come strega ma non pensavo fino a questo punto!
Allora, dicevo... Tu per me sei tutto, non lo sapevo fino a due anni fa, eppure adesso è chiaro, limpido come l’alba. L’amore che io provo per te rappresenta due vite, due mondi, due stili, due strade, due modi di essere, talvolta così uguali ma spesso diversi, lontani, puri, incontaminati, senza influenza alcuna.
E’ da lì che nasciamo, il punto da dove parte tutto, un io e un tu, due cuori, due anime, ma soprattutto due menti, l’essenziale e il superfluo, l’eccentrico e l’ordinario, il mezzo pieno e i mezzo vuoto., la figura e il colore, l’anarchia e il rigore, l’apparente e il... vero... sì, quel maledetto e sincero vero, quell’essere ed esserne consapevoli, la nostalgia del vento, la voglia di camminare sotto la pioggia, insieme, per mano, arrivare sopra la cima di una montagna e iniziare ad urlare cose senza senso, non sai nemmeno tu il perchè, in realtà non sai soprattutto tu il perchè...
Eppure lo fai, e non te ne vergogni minimamente.
Sai solo che ne hai voglia e non ti freni, faresti di tutto pur di sentirti appagato per un momento, di sentirti finalmente te stesso almeno per un istante, chiudere gli occhi e non sognare quello che vorresti essere, ma guardare il mondo un po’ arruffato, specchiarti nelle sue limpide acque e... riconoscerti. Caspita!
La prima levitazione è ormai superata, ma questa non è mica roba da tutti i giorni, eh?!
Facile riderci su adesso, facile emozionarsi e tremare, così visibilmente e goffamente davanti a te, sembrare il più cretino di tutti, esserlo probabilmente, ma non fregarsene, essere liberi, sì, liberi d’amare.
Facile addormentarsi sul banco in un’ora di Piton, ridendo solo perchè stai trasgredendo, facile è per tutti ridere di me, dei miei maglioni, delle mie sciarpe, dei miei cappelli, vere e proprie scemenze di mia madre, ma che ci posso fare?”
“Ma...”
“No, ti prego, lasciami finire, altrimenti non avrei più il coraggio di fiatare, se iniziassi a pensare a ciò che sto facendo. E’ facile arrabbiarsi, per un’occasione persa, per un amore bramato ormai diventato abitudine, pure e semplice ordinarietà.
Mi sono stancato di vivere all’ombra di Harry, o meglio, mi sono stancato di vivere all’ombra crogiolato nella mia timidezza, ora butto fuori tutto me stesso, e se ti piaccio, se almeno un pochino ti sto facendo felice, sorridimi, ti prego, non lasciarmi nel dubbio del tuo sguardo.
Mi alzo dal letto ormai poco lucido ogni mattina, e capisco in un istante che sono davvero questi i momenti d’assaporare, da vivere appieno; attimi unici, indimenticabili a loro modo, semplici, furtivi, arrivano quando meno te lo aspetti, rubano parte di te per regalarti un nuovo fiore da piantare nel tuo giardino, una nuova esperienza da vivere, un nuovo piccolo infinito da scoprire...
E tu resti lì, imbambolato, con le mani in mano, lasciando a mezz’aria quelle poche certezze che ti sei costruito in mesi e mesi di acute riflessioni, quei barlumi che stanno in piedi per pietà di Merlino.
Tornando al discorso di partenza, senza sviare troppo, io, io ti amo. Probabilmente ti amo da quando mi hai fatto mancare il respiro, forse da quando mi sono accorto che i tuoi occhi mi scavavano dentro come pochi, probabilmente perchè sei tu, semplice, dolce, tenera, tu.
Sei liberissima di ridermi dietro, prendermi in giro a vita, darmi dello stupido, calpestare il mio cuore e darlo in pasto a qualche assurda bestiaccia d Hagrid, fai di me quello che vuoi... ma questo non cambierà una virgola dii quello che provo per te, non modificherò gli attimi passati a pensarti, a desiderarti.
Tu sarai sempre parte di me, che tu lo voglia o no. E adesso, più logorroico che mai ti dichiaro il mio amore eterno e spero tu voglia condividere con me questa follia senza chiedermi ulteriori spiegazioni.
Un monologo idiota questo, lo so benissimo, ma sarebbe ancora troppo poco per farti capire quanto ti amo.”
Silenzio.
Lacrime gelate.

Vivere dietro quel muro per tanto tempo non gli ha fatto di certo bene. Sette anni sono moltissimi e chissà quanta rabbia e rancore si è portato nel cuore in questo interminabile, lunghissimo tempo, soprattutto vedendomi accanto ad altri.
E io sospettavo qualcosa, dannazione, ma ero troppo codarda per aprire bene gli occhi e accorgermi che c’era lui a spiarmi da lontano... Si è sempre represso, non è mai stati realmente se stesso, ma ora finalmente vuole una cosa, la desidera ardentemente e ha avuto il coraggio di venirselo a prendere.
Ecco, il momento è arrivato, quello che sognavo da tempo. Non vedevo l’ora che mi dicesse che la parola amore per lui sono io...
Tutte le cose che ho vissuto fino a ora sono estranee all’aria che sto respirando adesso; tutte le cose che non gli ho mai detto un giorno le saprà, ora gliele sussurrerò all’orecchio, e spero mi capisca.
Spero non rimanga deluso da questo mio gesto. Ora finalmente ho la forza d’inseguire l’unica strada che voglio scoprire, l’unica persona che voglio davvero al mio fianco, non so cosa accadrà, non so se ce la farò, so soltanto che presto o tardi mi condurrà da lui.

“Ti amo anch’io...”
Hermione lentamente riprende fiato, e dopo aver detto sì a quel buffo ragazzo lo abbraccia e lo bacia teneramente.
Inutile dire che finalmente Ron ha trovato sè stesso.





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