Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: emme30    10/03/2013    19 recensioni
Seblaine!McKinley AU
Sebastian e Blaine stanno segretamente insieme da un anno e mezzo, nessuno dei due ha fatto coming out, Blaine per paura della reazione del padre e Sebastian perchè fondamentalmente non gli interessa. Ma è quando Carl Anderson presenta a Blaine la sua nuova fidanzata che le cose si complicano.
[Blaine!Cheerio + Sebastian!Football Player, maneggiare con cura]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 



11.

 

 

C'erano delle volte in cui Kurt Hummel avrebbe preferito non essere un buon amico. Non erano mai molte; aveva sempre a cuore le persone più importanti per lui, sapeva che ci sarebbe sempre stato nel momento del bisogno, anche se lontano da casa.

Ma quella sera, dopo aver ascoltato Blaine piangere, sclerare, pentirsi, arrabbiarsi e piangere di nuovo al cellulare per la bellezza di due ore e un quarto, avrebbe tanto voluto essere una di quelle persone che se ne fregava dei propri amici. E non perchè Blaine fosse noioso e gli stesse ripetendo le stesse cose da quando lo aveva chiamato, ma perchè, fondamentalmente, era un grandissimo idiota.

Vorrei solo sapere che ho fatto la cosa giusta.”

Kurt sospirò contro la cornetta, girando il cucchiaio nella sua tazza di latte caldo, pronto a ripetere per l'ennesima volta lo stesso concetto.

Io continuo a credere che tu non abbia fatto la cosa giusta.”

Ma lui... ma io... e mio padre... e se fosse ritornato come prima?”

Kurt grugnì, tentato di lanciare il cellulare contro il muro, perchè Blaine gli aveva fatto quella stessa domanda neanche dieci minuti prima. Dieci, per l'amor del Cielo.

Non hai neanche le basi per dirlo!”

Ma tu me lo hai sempre detto.”

Ma poi è cambiato. Ma seriamente, Blaine, pensi davvero che io – io! – cerchi di farti stare con Sebastian se non sapessi che è quello giusto per te? E Sebastian non mi piace neanche! Ragiona su quello che ti sto dicendo!”

Silenzio dall'altra parte del telefono. Forse, forse Blaine aveva capito questa volta.

Pensa se fosse diventato quello di prima quando vivevamo insieme? Cosa avrei fatto a quel punto? Mi sa che è stato meglio adesso.”

No, niente da fare. Kurt appoggiò la fronte al tavolo e sospirò, perchè sapeva anche cosa gli avrebbe detto dopo Blaine.

Però mi manca così tanto...”

Eccolo lì. Dio, quanto era stupido. Perchè era così stupido?

Kurt era pronto a ripetere per l'ennesima volta lo stesso concetto, quando Rachel apparve sulla porta della cucina con le sopracciglia aggrottate e un'espressione triste, facendogli notare che ore fossero.

Blaine, senti, mi lasci cinque minuti per chiamare mio padre? Poi possiamo tornare a parlare di tutto quello che vuoi, ma devo davvero mettere giù, solo per un attimo.”

Va bene, scusa se ti ho monopolizzato così, é che senza di lui mi sento così solo e abbandonato e-”

Cinque minuti per chiamare mio padre, Blaine, giuro che torno. Te lo prometto sulla mia collezione di sciarpe.”

Scusa scusa scusa. A dopo allora.”

Kurt chiuse la conversazione per poi abbandonare il cellulare sul tavolo e massaggiarsi le tempie, gli occhi chiusi e le orecchie tese nel sentire Rachel sedersi al tavolo con lui.

Come sta?”

Kurt aprì gli occhi, scuotendo la testa. “E' un cretino.”

E' Blaine.”

E' un cretino lo stesso... si è fatto abbindolare da suo padre e con le sue stupide scuse ha messo fine a qualcosa di veramente bello.”

Quindi avevo ragione quando ti dicevo che eri geloso del loro rapporto e trattavi male Sebastian apposta per quello?”

Kurt arricciò il naso, per nulla disposto a dargliela vinta.

Il punto é che ha fatto la cazzata e non ha intenzione di accorgersene. Sono due ore che mi ripete sempre le stesse cose, che lui gli manca ma che in realtà ha fatto bene a mollarlo. Non so davvero più cosa dirgli, sono a tanto così dall'insultarlo e tornare a casa per prenderlo a sberle.”

Lo sai che saremmo assolutamente tornati se non ci avessero-”

Rachel fu interrotta dalla suoneria del cellulare di Kurt, che cominciò a vibrare sul tavolo. Lui grugnì, portandosi una mano contro la fronte.

Dai, ma gli ho detto cinque minuti, mi sta fumando un orecchio!”

Rachel controllò chi stesse chiamando e Kurt fu sorpreso di vederla spalancare gli occhi quasi scioccata. Le prese il cellulare dalle mani per capire chi fosse e pensò davvero di aver letto male. Rispose senza pensarci due volte.

Pronto... Sebastian?”

Dimmi che non c'entri tu, dimmi che non ci sei tu dietro questa storia.”

Kurt quasi non riconobbe il suo tono di voce, roco, basso e del tutto fuori controllo. C'erano dei rumori di sottofondo, qualcosa che assomigliava a della musica e la comunicazione non era proprio chiarissima.

Sebastian? Dove sei? Perchè hai questa-”

Cazzo Hummel, dimmi che non è colpa tua!” un ruggito dall'altra parte della cornetta convinse Kurt che era meglio non tirarla per le lunghe.

No, non c'entro io. Ho provato in tutti i modi a farlo ragionare, ma nulla.”

Silenzio dall'altro capo del telefono, solo il rumore del respiro affannoso di Sebastian. Rachel lo guardò preoccupata, ma lui scosse la testa.

E' stato suo padre.”

Come, scusa?”

Mi ha detto che gli ha fatto un sacco di discorsi strani, ma il succo è che ha fatto leva sul senso di colpa di Blaine perchè voi vi lasciaste.”

Fottutissimo pezzo di merda.”

Sembrava quasi strano essere d'accordo con Sebastian, una volta tanto.

Senti, sono ore che sono al telefono con Blaine per cercare di farlo ragionare, ma è di un cocciuto allucinante. Vorrei essere lì soltanto per tirargli un ceffone.”

Sperò di udire ridere Sebastian, ma di nuovo il suo respiro affannoso fu l'unico rumore che sentì.

Sebastian,” cercò di essere il più tranquillo e gentile possibile. “Blaine è solo un po' confuso, non vuole davvero starti lontano... ma è... insomma... lo sai come è fatto.”

Lo so,” la voce cedette nel dire quelle due piccole parole, e Kurt era abbastanza sicuro che se gli avessero raccontato che Sebastian lo avrebbe chiamato sull'orlo di una crisi di nervi, non ci avrebbe mai e poi mai creduto.

E invece eccolo lì, a sentirsi dispiaciuto per la mangusta, mannaggia a lui.

Vuoi parlarne un po'?”

No, devo andare.”

Con un click la conversazione si chiuse, ancora prima che Kurt potesse dire qualunque cosa. Guardò lo schermo del suo iPhone e sospirò.

Cosa ti ha detto?” chiese curiosa Rachel dopo un attimo.

Voleva sapere se era per colpa mia che si erano lasciati. Mi è sembrato abbastanza devastato.”

Poverino.”

Kurt alzò le spalle e si lasciò scappare un sospiro, alzandosi dalla sedia e stiracchiandosi un poco.

Se siamo arrivati al punto che Sebastian chiama me, vuol dire che le cose sono gravi. Vado a lavarmi i denti e chiamare papà, che mi aspettano un altro paio di ore di Ma lo amo tanto e Per fortuna che l'ho lasciato.”

Rachel lo guardò comprensiva e gli strinse una spalla, per poi ritirarsi nella sua camera. Kurt sbadigliò mentre richiamava il suo migliore amico.

Sarebbe stata una serata lunghissima.

 

*

 

Era passata una settimana, e ancora Blaine si svegliava la mattina con il pensiero di aver fatto l'errore più grande della sua vita. Era quasi un riflesso automatico. Apriva gli occhi e nei giro di un paio di secondi si rendeva conto che era inutile prendere il cellulare e mandare il buongiorno a Sebastian, come era inutile indugiare sulla foto di loro due che c'era sempre sullo sfondo del suo cellulare. Ora quando guardava l'ora sul telefono non si perdeva più nel sorriso del suo ragazzo, c'era sempre un grigio molto neutro che rispecchiava un po' il suo umore.

Era stata la settimana più brutta della sua vita fin dai tempi del divorzio, non pensava avrebbe provato nuovamente così tanto dolore, così tanta inquietudine da passare le notti insonni e ricordare di quando era bello e non c'erano problemi.

Sebastian gli mancava come l'aria. Pensava a lui ogni singolo momento della giornata, nonostante a scuola lo ignorasse e facesse di tutto per non vederlo. Aveva passato gli ultimi giorni chiuso nell'aula del coro con i suoi amici, non andava nemmeno più a pranzare in mensa con la paura di incontrare un paio di occhi verdi che lo avrebbero fatto stare ancora più male di quello che già stava. Era riuscito a evitarlo per una settimana, scappando da scuola dopo gli allenamenti e le lezioni, camminando per i corridoi con lo sguardo fisso sul pavimento e facendo tutto il possibile per risultare quasi invisibile. Si sentiva un po' un fantasma a dirla tutta, si sentiva vuoto e triste come mai era stato prima di allora. Cercava di non esternare troppo i suoi sentimenti, di tenersi tutto per sé, sia con Kurt e Rachel che sapeva erano estremamente preoccupati per lui, sia con Sam e Tina, che si erano incaricati di non farlo diventare uno zombie a tutti gli effetti e obbligandolo a mangiare almeno una volta al giorno.

Ogni giorno che passava si sentiva sempre peggio e la sua dipendenza da Sebastian sembrava non voler diminuire neanche per sbaglio, e lui non sapeva assolutamente cosa fare per provare a stare meglio.

Scese le scale per andare a fare colazione con l'espressione distrutta di qualcuno che non aveva dormito affatto, stropicciandosi gli occhi, passandosi una mano tra i capelli e grattandosi il collo. Era così sconvolto che non aveva neanche voglia di mettersi il gel, e quello la diceva lunga sul suo stato d'animo.

Stava affogando una manciata di cereali nel latte quando suo padre entrò nella cucina fischiettando.

Buongiorno, Blaine!”

'giorno.”

Non gli servì alzare lo sguardo per sapere che sulle labbra di suo padre c'era un vistoso sorriso contento e un'espressione amorevole. Da quando lui e Sebastian si erano lasciati suo padre si comportava in quel modo strano; era presente, si interessava della sua vita, gli chiedeva cosa faceva durante la giornata, aveva sempre un sorriso e una pacca sulla spalla per lui.

Si stava comportando come un padre normale, non stava facendo nulla di particolarmente eclatante, ma, ad ogni modo, Blaine non si sentiva ancora a suo agio con quella versione di Carl così disposto a voler fare da genitore. Sapeva che era perchè aveva rinunciato a Sebastian che suo padre si stava comportando in quel modo e doveva ancora capire se il gioco valeva la candela.

Stai bene? Hai la faccia un po' sbattuta, te lo preparo un caffè?”

Va tutto ok, il caffè lo prendo andando a scuola.”

Sicuro? Vabbè io lo faccio lo stesso.”

Blaine si morse l'interno della guancia mentre lo vedeva fischiettare felice, domandandosi quanto sarebbero state diverse le cose se lo avesse sempre avuto così negli anni precedenti, se fosse stato sempre così... padre.

Hai gli allenamenti oggi?”

Sì, tra poco dovrebbero esserci i campionati nazionali e la coach ci sta davvero mettendo sotto.”

Quando sono? Mi piacerebbe molto venire a vederti.”

Blaine quasi rovesciò la sua tazza di cereali mollicci.

Scusami?”

Posso venire a vederti, vero? Se siete arrivati ai campionati nazionali, vuol dire che siete davvero molto bravi.”

Suppongo dì sì... che tu possa...” Blaine non sapeva davvero cosa dire. “Ti farò sapere... chiedo alla coach.”

Perfetto allora!”

Carl ingoiò in un colpo solo la sua tazza di caffèlatte e cominciò a mettere a posto la cucina, ignorando l'espressione più che confusa sul volto del figlio.

Blaine guardò i suoi cereali ormai immangiabili provando a ricordarsi quando suo padre gli aveva chiesto di poter vedere o partecipare a qualcuna delle sue gare. Mai, la risposta era mai, non c'era mia stato né per i Cheerios che per il Glee Club.

In teoria, in una situazione del genere avrebbe dovuto sentirsi bene, amato, perché suo padre voleva davvero partecipare ai suoi momenti più importanti. Ma Blaine non sentì niente, solo il disagio e il vuoto che la mancanza di Sebastian aveva creato. Non riuscì neanche a sentirsi contento.

Comunque, volevo dirti una cosa.”

Tornò sulla Terra nel momento esatto in cui sentì quelle parole uscire dalla bocca di suo padre. Lo guardò alzando le sopracciglia, lasciando scivolare il cucchiaio nella sua tazza di latte e facendolo tintinnare.

Mi chiedevo se è troppo presto per te vedere Sebastian.”

La bocca gli si seccò in un istante e sentì il magone salirgli la gola non appena suo padre pronunciò il suo nome. Cercò di farsi forza e non far vedere quanto in realtà quelle parole lo facessero stare male.

Perchè?” riuscì a dire, provando a non far tremare la voce.

Perchè volevo andare da Marie stasera, ma non volevo lasciarti a casa da solo. Te la senti di venire?”

No.

Forse.”

Cavolo, doveva decidersi però. Non andava mica bene che la sua testa continuasse a dirgli di no, che non era una buona idea rivederlo, e che il suo cuore stesse quasi per scoppiargli nel petto al pensiero di essere nuovamente solo con lui e parlargli e sentire il suono della sua voce.

Lo devo prendere per un sì?”

No, lo devi prendere come un assolutamente no.

Sì, va bene.”

Cazzo, Blaine sei un completo idiota.

 

*

 

Quanto male mi farebbe vedere Sebastian stasera a cena?

 

Eh?

 

Stasera io e papà andiamo da loro a cena.

 

Questa idea è addirittura peggio di quella volta che hai provato a rifarti le sopracciglia.

 

Kurt, sono serio!

 

Anche io.

 

Quindi secondo te non dovrei andare? Dovrei rimanere a casa? Mi manca così tanto...

 

Cosa vuoi fare tu?

 

Voglio vederlo.

 

E allora vai, ma secondo me sarebbe meglio se tu prima ci parlassi, sai per evitare quei momenti imbarazzanti del subito post rottura.

 

Tipo adesso?

 

Tipo cosa?

 

Ci sentiamo più tardi, vado a umiliarmi e vedere se l'amore della mia vita ha ancora intenzione di parlare con me. Augurami buona fortuna.

 

Sei un completo idiota.

 

*

 

Blaine si ricordava di essere stato così tanto agitato soltanto al suo primo appuntamento con Sebastian. Le mani sudate, il cuore che batteva all'impazzata, un unico pensiero nella mente che lampeggiava tipo le lucine dell'albero di Natale e che gli diceva che sarebbe andato tutto estremamente male. Non gli mancava proprio tutta quel nervosismo.

Si guardò intorno stringendosi nella giacca; il parcheggio era quasi vuoto e lui stava aspettando Sebastian alla sua macchina per parlargli, o almeno provare a farlo.

L'agitazione crebbe ancora di più quando vide uscire un paio di compagni di Sebastian dal portone principale, sicuro che da lì a poco si sarebbe trovato quegli occhi verdi che gli facevano sempre tremare le ginocchia.

Infatti, dopo un paio di attimi, Sebastian comparve da dietro le porte di vetro. Era bellissimo pure dopo la doccia, con i capelli umidi, una tuta e l'espressione distrutta in volto.

Blaine si leccò le labbra, provando a ripensare a tutto il discorso che si era preparato, ma se lo dimenticò nell'esatto istante in cui Sebastian incrociò i suoi occhi.

Il ragazzo si fermò e lo guardò, quasi confuso di trovarlo lì, e Blaine dovette ricordarsi di continuare a respirare, perchè il viso di Sebastian gli era mancato così tanto da far male.

Si avvicinò in silenzio e con uno sguardo neutro, fino a fermarsi a un paio di passi di distanza da Blaine. Si squadrarono per un poco, tutti e due incapaci di dire qualcosa.

Ciao,” mormorò a un certo punto Blaine, sentendosi particolarmente coraggioso.

Ehi,” fu la flebile risposta di Sebastian.

Come... come stai?”

Sebastian alzò un sopracciglio. “Bene,” mentì. “Tu?”

Potrebbe andare meglio... Hai finito gli allenamenti?”

Sì, domenica abbiamo una partita.”

Oh, in bocca al lupo.”

Crepi.”

La situazione era decisamente molto imbarazzante. Sebastian evitava il suo sguardo e Blaine avrebbe tanto voluto che lo guardasse per spezzare un po' di quella tensione e per tornare almeno a rivolgersi la parola tranquilli.

Senti...” provò a dire Blaine con un sospiro. “Lo so che mi odi e che non vorresti vedermi mai più, ma... a me piacerebbe che io e te rimanessimo... amici. Cioè, lo so che suona malissimo, ma io... mi manchi,” ammise senza vergogna, sentendo una fitta all'altezza del cuore.

Finalmente, Sebastian lo guardò negli occhi. “Amici?”

Lo so che sarà difficile, ma mi manca troppo parlarti e sapere che ci sei anche tu nella mia vita.”

Vorrei farti notare che sei tu che mi stai evitando da una settimana.”

Blaine si morse il labbro. “Perchè pensavo che fossi arrabbiato con me.”

E quando mai ti avrei dato idea di avercela con te?”

Beh, perchè ti ho... ti ho lasciato.”

Sebastian scosse la testa, appoggiando la borsa del football per terra. “Non sono arrabbiato con te, Blaine.”

Quindi vuoi ancora parlarmi?”

Mi sembra che ti stia parlando in questo momento.”

Ma è una cosa molto imbarazzante.”

Io sono tranquillissimo.”

Blaine inclinò la testa di lato, quasi confuso da quel tipo di comportamento; avrebbe detto che Sebastian sarebbe stato devastato e assolutamente distrutto, ma invece era così tranquillo che sembrava irreale.

E' un problema se stasera vengo anche io con papà a cena da voi? Preferisci non avermi in giro?”

Blaine Anderson, secondo te in quale universo io vorrei non averti in giro?”

Blaine stava per scoppiare a piangere, perchè Sebastian era sempre così Sebastian e gli era mancato così tanto che non sapeva davvero come aveva fatto ad andare avanti una settimana senza di lui.

Si gettò tra le sue braccia e lo abbracciò stretto, strofinando il viso contro la sua clavicola e cingendogli il petto con entrambe le braccia. Il ragazzo ci mise un secondo a ricambiare, ma Blaine quasi si sciolse quando si accorse che Sebastian lo stava abbracciando con uguale sentimento.

Rimase immerso in quel profumo e in quel calore più del necessario, fingendo che non ci fossero problemi e che andasse tutto bene, ma presto dovette allontanarsi da lui e schiarirsi la gola.

Grazie,” mormorò, guardandolo negli occhi. “Grazie di non odiarmi.”

Sebastian scosse la testa e alzò gli occhi al cielo. “Il solito melodrammatico.”

Blaine rise nel vedere l'espressione sul viso del ragazzo e sospirò, non più in ansia come prima.

Ci vediamo stasera allora?”

Sebastian annuì, prendendo la borsa da terra. “A stasera.”

Blaine sorrise sincero e si incamminò verso la sua macchina, il cuore più leggero alla consapevolezza che le cose sarebbero andate meglio.

Non vide il ghigno sulle labbra di Sebastian.

Non notò la sua postura soddisfatta mentre lo guardava allontanarsi.

Non lesse l'sms che inviò a Kurt.

Se stasera va come abbiamo pianificato, ti prometto che non dirò mai più che sei una checca.

 

 

 



 

Non mi avete ancora perdonata per la baldraccaggine del capitolo scorso? :3

Ma arrivano le cose carine e da ridere adesso :3 Non odiatemi che sono sempre carina e coccolosa :3

L'angst del capitolo scorso LO SO che è stato un colpo bassissimo, ma mi piace scrivere queste cose, più che altro perchè adoro scrivere il dopo, adoro scrivere come si sistemano le cose LOL Quindi STATE TRANQUILLI che la storia finisce benebenissimo, ahahah le recensioni all'ultimo capitolo mi hanno fatto morire, soprattutto gli insulti :3 Quindi grazie per tutto questo “amore” LOL
Spero che questo vi sia piaciuto e che vi abbia messo curiosità su cosa si sono pianificati Kurt e Sebastian per far ragionare quel cretino. Lo so che questo capitolo è pieno di insulti per Blaine, ma se li merita su. Oh.

Non so quando arriverà l'aggiornamento perchè le prossime settimane sono pretty busy, ma vi farò sapere da me in paginetta :3

Buona domenica e happy seblaine sunday <3

Un bacion
Marti

   
 
Leggi le 19 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: emme30