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Autore: Eden891    10/03/2013    2 recensioni
Immagino che dopo My sweet Fairy,molti di voi si staranno chiedendo come è stato possibile che Ken si sia innamorato di Ambra e viceversa...ecco qui una storia che parla di come si è sviluppato un amore che,normalmente, verrebbe giudicato altamente improbabile,se non impossibile.
Per la serie "che fine hanno fatto,uno speciale romantico,simpatico e un filino incandescente che spero vi piacerà...confido che i lettori di My sweet Fairy lo troveranno interessante...
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ambra, Kentin
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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                               Verità scioccanti.
 
 
Punto di vista di Ambra:
 
“e con questo gesto dello sciopero della fame, Mahatma Gandhi,tentò di riportare il suo paese alla pace…”stava dicendo la professoressa quella mattina a scuola..strano che in un’accademia dove si iniziavano gli studenti alla guerra,si parlasse di pace,ma a parte questo,secondo la mia opinione,aveva davvero sbagliato esempio:
“Professoressa,lei lo sapeva che Gandhi era favorevole alla legge secondo la quale le donne dovevano rimanere chiuse in casa e potevano uscire solo se accompagnate dal marito?”disse Tamara anticipandomi:
“..Senza contare che quando una donna veniva violentata le veniva affibiata tutta la colpa”disse un’altra mia compagna,facendomi provare lunghi brividi freddi per tutta la schiena…alla fine l’india non era poi così diversa dal resto del modo,pensai.
Poi ,in mezzo a tutti questi pensieri confusi ,emerse il volto di Lucas e le parole di Angela:
“Non ha lasciato il tuo capezzale finché non sono arrivata io…”aveva detto Angela,ma era la verità?se era così come minimo sarei dovuta andare a ringraziarlo,anche se vederlo continuava a far aumentare in maniera assurda il mio battito cardiaco.
“non penso sia una buona idea che tu vada da lui da sola!!!”disse Riley quel pomeriggio:
“Riley…è rimasto da solo con me per un’ora intera…non mi farà nulla…”
“magari potrei dire al caporale che non posso sostituirlo…”disse lei.
Apprezzavo la sua preoccupazione perché era sincera e disinteressata,ma non c’era bisogno di rinunciare al suo lavoro per me.
Riley era la prima della classe, e come tale le venivano assegnati molti incarichi di responsabilità e prestigio..con il suo curriculum,poteva ambire a tutte le università che voleva,ed io non volevo rovinare la sua reputazione immacolata:
“Assolutamente no,Riley..andrà tutto bene te lo prometto!”lei mi fissò dubbiosa e poi sospirò,finalmente rassegnata:
“E va bene…ma giurami che starai attenta e che al primo cenno di avvicinamento sospetto te la darai a gambe…”ero contenta della sua preoccupazione..ma perché lo era così tanto? Lucas mi aveva soltanto baciata dopotutto:
“Riley…perché sei così preoccupata? Lucas mi ha solamente baciata…”dissi io.
Lei fissò il pavimento per un po’:
“Bè..ma…resta comunque un uomo e gli uomini ragionano con le parti basse…”disse prima di uscire dalla camerata..aveva esitato e balbettato,era chiaro che la sua risposta fosse solo una scusa…cos’è che non mi stava dicendo Riley?
                                                    ***
Punto di vista di Riley:
 
Avrei dovuto dirglielo…avrei dovuto dirle che sapevo, e che era per quello che ero così in ansia per lei..ma per certe cose,il tatto e il coraggio mi mancavano davvero.
Quando avevo letto quella piccola nota semi-nascosta nel suo dossier,faticavo a credere che fosse vero..ma i suoi vaneggiamenti nel sonno e le sue reazioni ogni volta che l’argomento veniva anche solo sfiorato,non lasciavano adito a dubbi…speravo solamente che nessuno a parte me,scoprisse quanto in verità Ambra fosse fragile…l’accademia era piena di bastardi che se ne sarebbero approfittati senza perdere nemmeno un’ora di sonno.
                             ***
Punto di vista di Ken:
 
Le sue parole e l’espressione sofferente che aveva sul viso durante il sonno,in infermeria,non mi davano pace…ero sicuro che sul suo dossier ci fosse qualcosa che potesse farmi capire cosa le fosse accaduto e ne ebbi la conferma quando vidi che il suo dossier risultava riservato.
Nell’accademia le persone come me,che hanno un grado,possono controllare liberamente i dossier degli studenti per verificarne le potenzialità ecc.., tranne quelli dei soggetti in cui risultava un particolare evento o una particolare condizione che i parenti non volevano fosse divulgata…a quei dossier aveva accesso solo il generale ed erano tenuti nel suo studio sotto chiave.
Sarebbe stata un’impresa ottenerlo,ma ci dovevo comunque provare.
Mentre tentavo di entrare di nascosto nell’ufficio di mio padre qualcuno mi fece spaventare a morte:
“BUUUU!!”
“AAAAAAH”
“Hahahahahaha te la sei fatta sotto eh Ken?” era Mike,il mio compagno di camerata e,molto probabilmente il mio migliore amico…alto tutto muscoli,calvo con due occhi di ghiaccio ed una cicatrice sul sopracciglio:
“Mike!!!Cristo,vuoi farmi venire un’infarto?!”gli chiesi mentre lui ancora rideva.
Mike era stato il primo all’accademia a non giudicarmi per come sembravo…mi ha fatto uscire lui dal guscio in cui mi ero chiuso e gli volevo davvero molto bene:
“Allora..com’è che tentavi di scassinare l’ufficio di tuo padre?”chiese ed io esitai.
Non potevo dirgli la verità…dopo tutte le cattiverie che gli avevo raccontato su Ambra,non sapevo come avrebbe preso l’idea che mi fossi invaghito di lei,così optai per una bugia a fin di bene:
“Cercavo il fascicolo di Ambra…per fargliela pagare per le piume e il miele…”dissi io e lui sembrò abboccare:
“Mmm..ottima idea..troviamo il punto debole della principessina…”disse lui scassinando senza difficoltà la porta dell’ufficio di mio padre.
Avrei preferito che nessun altro venisse a conoscenza dei fatti di Ambra,ma di Mike mi fidavo ciecamente e sapevo che non avrebbe raccontato nulla a nessuno.
Trovammo il fascicolo di Ambra,chiuso nel suo cassetto personale come previsto e quello che lessi mi fece salire la bile in gola e mi fece provare un infinito disgusto verso me stesso:
“Hey bello?!che succede?” chiese Mike alle mie spalle:
“Niente..assolutamente niente!”dissi io rimettendo a posto il dossier e correndo fuori dall’ufficio senza badare al fatto che Mike,invece,vi fosse rimasto.
Nella mia camerata, fissai il soffitto come se fosse la cosa più interessante del pianeta..ancora non credevo a ciò che avevo letto,ma effettivamente,ora tutti i pezzi del rompicapo combaciavano perfettamente.
Ambra,tre anni prima era stata picchiata e violentata da cinque ragazzi nei pressi della stazione della nostra vecchia città e pare che,a causa dello shock,lei non fosse più stata in grado di identificarli…ricordava solamente che uno di loro aveva una cicatrice su un sopracciglio,ma certamente un sacco di gente poteva averla..ed io qualche giorno prima l’avevo inchiodata al muro e l’avevo baciata con la forza…mi sentivo un vero verme.
Ora tutto mi era chiaro…il cambio di look,l’essersi chiusa in se stessa,la sua cattiveria senza limiti,il suo attaccamento morboso a Castiel solo perché lui l’aveva difesa molto tempo prima,il suo avercela col mondo intero e il suo cambiamento caratteriale…tutto era finalizzato a fare in modo che lei stessa si riconoscesse a stento,nella ragazzina innocente di cui avevano brutalmente abusato in quella stazione.
Ancora non sapevo come fare,dato che non potevo dirle di aver spiato il suo dossier,ma dovevo chiederle scusa...e poi dovevo scoprire chi fossero quei bastardi.
Dentro di me si fece largo un rabbia cieca,nutrita dal sentimento di possesso che caratterizza gli uomini sin dall’antichità…chiunque avesse osato toccarla o farle del male,non avrebbe mai più rivisto la luce del sole!
                              ***
Punto di vista….:
 
Quella puttanella!!!!! Chi l’avrebbe mai detto che si trattasse di lei…era totalmente diversa dalla timida ragazzina che era tre anni prima…ero convinto di essermi liberato di lei,di averla intimata a chiudere la bocca ma evidentemente se la cosa risultava nel fascicolo a qualcuno doveva averlo raccontato.
Certo,nessuno era ancora venuto a prendermi per arrestarmi,ma la piccola non mi aveva ancora visto in faccia e non aveva potuto identificarmi…nonostante lo shock di quel giorno le avesse annebbiato la mente,se mi avesse rivisto mi avrebbe senz’altro riconosciuto… e non potevo rischiare che accadesse una cosa simile.
La vidi fuori dalla finestra che si dirigeva verso la mia camerata…sola.
 
Punto di vista di Ambra:
 
Dovevo trovarlo assolutamente…gli dovevo almeno dei sinceri ringraziamenti e…ma chi volevo prendere in giro?! Pensai mentre mi fermavo a due passi dall’edificio che conteneva le camerate dei ragazzi.
Io volevo vederlo e basta.
Volevo sentire la sua voce abbassarsi e farsi roca,volevo sentire le sue braccia stringermi con dolcezza e volevo vedere i suoi occhi chiudersi mentre poggiava le sue labbra sulle mie.
Si,volevo tutto questo,anche se al contempo lo temevo.
Mentre la mia mente ancora vagava su questi pensieri una voce che già avevo udito mi fece voltare:
“Sei cresciuta dolcezza…”disse la voce.
Io mi voltai e come vidi quel volto sentii il mio mondo precipitare.
Impallidii,iniziai a sudare ed ad aprire la bocca senza che da essa uscisse alcun suono:
“ah..allora ti ricordi di me…”disse lui.
L’avevo rimosso dalla mia mente perché volevo dimenticare…dimenticare quelle mani enormi che vagavano su di me,dimenticare quella cicatrice sul sopracciglio,dimenticare la sua voce e i suoi occhi freddi come il ghiaccio..e ce l’avevo fatta,ma nel rivederlo ogni cosa mi tornò alla mente.
Quella sera mi ero fermata un po’ troppo a lungo a parlare con un’amica e avevo perso il treno per tornare a casa.
Stavo aspettando il prossimo,quando lui ed altri quattro ragazzi mi si erano avvicinati per chiedermi informazioni su dove fosse la biglietteria..io gliela indicai ma loro,con la scusa di non conoscere bene il posto mi convinsero ad accompagnarli ed io lo feci…quando fummo vicino ai bagni della stazione,Mike,il ragazzo che vedevo di fronte a me,mi tappò la bocca e mi trascinò nel bagno…il seguito è ciò che viene letto sui giornali quasi tutti i giorni: -ragazza 14enne violentata alla stazione-.
Credevo che non l’avrei rivisto mai più ed ora eccolo li..e con la stessa espressione lasciva di tre anni prima.
Indietreggiai fino a finire con le spalle al muro e notai che ancora una volta era riuscito ad isolarmi:
“C..cosa..cosa vuoi da me?”chiesi con tutto il coraggio di cui fui capace:
“voglio accertarmi che tu non dica a nessuno quello che ti ho fatto tre anni fa…”
“Non lo dissi nemmeno allora..perchè mai dovrei spifferare tutto adesso?!”
“Tre anni fa lo shock ha cancellato il mio viso dalla tua memoria..ora però te lo ricordi..voglio solo fare in modo che tu te ne scordi ancora….”disse avvicinandosi,nei suoi occhi solo pura lussuria cieca e capii…mi avrebbe violentata di nuovo.
Sentii le guance calde e bagnate…stavo piangendo:
“Su non fare così Ambra..ti piacerà..e se così non dovesse essere allora mi dispiace…”gli dispaceva..si certo..esattamente come dispiaceva ad una palla di metallo attaccata ad un gru di buttar giù l’edificio di fronte.
Mi asciugai le lacrime…non ero più la bambina ingenua di tre anni prima..avrei lottato stavolta..mi voltai e corsi via,sperando di raggiungere la mia camerata ma Mike era più veloce e mi afferrò per i capelli.
Riuscii a cacciare un urlo prima che mi tappasse la bocca e pregai che qualcuno,qualsiasi qualcuno,l’avesse sentito.
Mi ritrovai nel magazzino della camerata maschile con lui sopra di me che ripeteva gli stessi gesti di quel giorno infausto.
Quando sentii la sua mano calare i miei slip ed armeggiare con i suoi calzoni,credetti fosse finita.
Mi avrebbe violentata,cancellando tutto ciò che c’era stato di bello in quel campo e cancellando per sempre la Ambra buona e gentile che aveva tanto faticato a riemergere dall’ombra..invece non accadde nulla di tutto questo.
All’improvviso mi sentii leggera,come se qualcuno mi avesse tolto Mike da sopra..ed era così.
Mi misi seduta coprendomi come meglio potevo e vidi Lucas chino su Mike che lo stava riempiendo di pugni.
Mike riuscii ad alzarsi e ad allontanarsi e si limitò a dire solo una cosa perché sapeva che era inutile discolparsi:
“Come hai fatto a scoprirmi?!”
 
Punto di vista di Ken:
 
Ero arrivato appena in tempo ed ancora ringraziavo Dio per questo.
Ero andato a cercare Ambra nella sua camerata per scusarmi con lei e dirle chi ero veramente per poter ricominciare da capo,ma le sue amiche mi dissero che era venuta a cercare me e mentre andavo nella mia camerata,un pensiero orribile attraversò la mia mente.
L’unica cosa che Ambra ricordava del capo dei suoi aggressori era che aveva una cicatrice sul soppraciglio e due occhi che sembravano scolpiti nel ghiaccio…Mike corrispondeva in pieno a quella descrizione.
Scossi la testa tentando di convincermi che un sacco di gente aveva gli occhi chiari e una cicatrice simile alla sua,ma quell’orribile sensazione non mi abbandonava..inoltre Mike era rimasto nell’ufficio di mio padre col dossier di Ambra aperto…e se fosse lui e avesse scoperto che Ambra era li? Si sarebbe certamente fatto prendere dal panico per il fatto che lei potesse identificarlo..poi un urlo squarciò i miei pensieri..era la voce di Ambra.
Ero corso li ed avevo visto Mike che stava per violentarla.
Lo spostai da lei e lo presi a pugni finché non si liberò e senza tentatare nemmeno di giustificarsi mi chiese solamente come l’avevo scoperto ed in quel momento la consapevolezza che il mio migliore amico fosse uno stupratore mi fece venire un attacco di conati:
“Allora è così…eri davvero tu…era solo un sospetto Mike,ma mi stava assillando da ore…”risposi io con voce totalmente piatta e priva di ogni emozione se non rabbia:
“Immagino che mi denuncerai a tuo padre…e che vorresti sapere chi erano gli altri quattro…non sdo se sdarò in vena di confessa…”un altro pugno lo colpì in pieno ma non era il mio.
Era stata Riley che,per essere così incazzata,doveva aver sentito tutta la conversazione.
Il pugno mandò Mike a sbattere contro una cassa  e prima di svenire disse: 
“Corri da paparino Ken…”.
Io lo guardai con un misto di pietà e disgusto prima di posare i miei occhi su un’ Ambra spaventata e tremante.
Avevo paura che se mi fossi avvicinato,si sarebbe spaventata ancora di più invece si alzò barcollando con Riley che era andata a sorreggerla e mi abbracciò forte:
“Grazie…”disse prima che Riley la riportasse nella sua camerata.
Mio padre arrivò qualche minuto dopo e vidi quello che era stato il mio migliore amico trascinato via in manette…per un po’ nel magazzino tutto tacque…compresi i miei pensieri.
 
Punto di vista di Ambra:
Stavo riposando,al sicuro nel mio letto.
Le ragazze mi avevano abbracciata ed avevano ascoltato la mia storia senza giudicare ne commentare…era stato bello poter finalmente dichiarare chiuso qual capitolo della mia vita, e tutto grazie a Lucas che era arrivato in tempo..pensai all’abbraccio che gli avevo dato e al buon profumo che lui aveva…stavo per addormentarmi quando una frase detta da Mike mi rimbombò nelle orecchie:
“L’ha chiamato Ken…ha detto che il generale era suo padre…”dissi tra me e me…il generale era il signor Smith…ed era il padre di Kentin Smith il mio ex compagno di scuola…possibile che Lucas fosse in realtà occhiali a girella?????????
                                                   ***
 
Note dell’autore: Ciao lettori miei ecco a voi il capitolo…è un po’ più serio degli altri ma serviva per far capire cosa era realmente accaduto ad Ambra…spero vi piaccia aspetto i vostri commenti..bacionissimi
Eden891
  
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