Sorridi, ti abbiamo fregato ancora!

L'ispettore Koichi Zenigata entra nel suo ufficio al quindicesimo piano del grattacielo sede dell'Interpol come ogni giorno, sentendo che quella di oggi sarà una giornata piatta come al solito. Si prende un minuto per guardare fuori, scrutando le strade piene di traffico di Tokio. Un groviglio di strade affollate sotto un cielo azzurro pallido, quell'azzurro incerto degli ultimi giorni di settembre. Le foglie hanno già cominciato a cadere, e hanno ricoperto i marciapiedi di un tappeto giallo che scricchiola sotto i piedi. L'ispettore sospira. È passato un altro anno e lui non è ancora riuscito ad arrestare Lupin, che al contrario ha portato a termine con successo ben altri sei colpi, tutti furti di oggetti molto preziosi. Ovviamente sotto il naso della polizia.

Probabilmente dovrei dimettermi,  si dice mentalmente il poliziotto, preso dallo sconforto, dato che ogni volta che arriva a tanto così dall'altro quello di sfuggire dalle mani come una saponetta. Nell'ultimo furto poi è stato aiutato, dalla fortuna e da una recente aggiunta al suo gruppo, Eilise O’Hara. La giovane donna, che appartiene ad una delle più ricche famiglie del mondo, è praticamente inattaccabile sotto ogni punto di vista: ha sempre l'accortezza di non farsi vedere dalla polizia durante i colpi e le fughe, e purtroppo il sesto senso dell'ispettore non basta per portarlo in tribunale. E anche se ci riuscisse lei in grado di permettersi gli avvocati più bravi del mondo, perciò sarebbe di nuovo in circolazione nel giro di poche ore.

Zenigata si siede, pensando alla gang. Dove saranno cacciati? E soprattutto, che fine ha fatto Fujiko? È ormai un mese che non riceve le sue soffiate. Sembra sparita nel nulla. Perso nelle sue riflessioni l'ispettore quasi non sente i due discreti colpi bussati alla porta.

-Avanti- dice, distratto.

La porta si apre fa capolino la testa di un giovane agente.

-Signore, è arrivato un pacco per lei- dice il ragazzo posando una grossa busta gialla sulla sua scrivania.

-Mmh? Sì grazie, puoi andare- risponde l'altro con voce assente. Poi guarda la busta. Sembra un pacco perfettamente normale, chissà chi glielo ha mandato. Apre l'involucro e rimane sorpreso quando vi trova una copia della rivista ‘’People’’.

Rimane a bocca aperta perché sulla copertina patinata ci sono due visi che lui conosce bene, una maschile e uno femminile. La scritta rossa nella parte inferiore della foto cattura la sua attenzione.

‘’Lupin III si confessa a People. All'interno lo speciale inserto con le foto’’.

Zenigata osserva il giornale con gli occhi spalancati. Lupin lo fissa dalla foto con uno sguardo nero brillante di ironia e divertimento, un sorrisino indolente che gli arriccia le labbra. Perfettamente rasato e pettinato, è avvolto nella sua inseparabile giacca verde. È al suo fianco c'è Eilise. I capelli lunghi e biondi lasciati sciolti le ricadono sulla semplice camicia bianca che indossa. Lo sguardo dei suoi occhi color del ghiaccio e il suo sorriso accennato sono identici a quelli dell'uomo, sembrano prenderlo in giro. Un'espressione molto diversa da quella seria e compunta che Zenigata è abituato a vederle sul viso quando la donna compare sulle copertine delle più importanti riviste di finanza.

Il poliziotto apre l'inserto e guarda le altre foto. Lupin ed Eilise abbracciati su una spiaggia bianchissima, ai Caraibi, stando a quanto dice la didascalia. Questa volta il sorriso sui loro visi sembra sincero. Che siano innamorati? Probabilmente lo scoprirà leggendo l'intervista. Nell'immagine seguente i due sono in quello che sembra essere il salotto di una casa sontuosa. L'obiettivo ha catturato l'alta figura del ladro di fianco a quella della donna, che gli arriva all'altezza della fronte. La scrittura nera conferma ai sospetti di Zenigata.

‘’Arsenio Lupin III ed Eilise O’Hara confessano: siamo amanti’’.

E poi ancora: ‘’Esattamente fra due settimane si terrà un importante mostra dei lavori di Picasso. Noi saremo là, aspettando che l'ispettore Zenigata venga a cercarci, e ovviamente Eilise farà il tifo per noi… Ciao ciao Zazà!’’

Zenigata perde la pazienza. Quel criminale si è preso gioco di lui davanti a tutto il mondo!

-Lupiiiiiiin!- Il suo grido scuote le finestre.

-Me la pagherai, lo giuro! Questa volta ti prenderò!- Urla come un dannato, è un momento prima di scagliare la rivista contro il muro si accorge che tra le pagine c'è un biglietto, vergato con un elegante scrittura.

Caro Zenigata, io e gli altri che aspetteremo a Malaga per la mostra.

Non mancare, mi raccomando!

Il tuo affezionatissimo Lupin

L'ispettore si appoggia allo schienale della sedia.

Credo proprio che dovrò prenotare un volo per la Spagna, si dice sconsolato.

Una risata divertita rompe il silenzio. Lupin si volta e vede Eilise sul letto, con una copia della rivista americana tra le mani, e sorride anche lui. Sorride perché sa di aver trovato la donna ideale per lui e per il suo lavoro. Dinamica, intelligente, ironica e incredibilmente furba, nonché affascinante. E, cosa più importante, leale nei suoi confronti. Niente che vedere con Fujiko.

-Cosa c'è di così divertente?- le chiede con finta curiosità, visto che sa benissimo perché se la sta ghignando.

-Sicuramente Zenigata ci sarà cascato come un pollo e sarà partito subito per Malaga- risponde lei, gli occhi chiari e brillanti di divertimento. Il ladro si siede sul letto accanto alla ragazza, ripetendosi mentalmente di aver fatto un'ottima scelta quando ha deciso di ammetterla nel gruppo.

-Già, hai proprio ragione. Ora l'attenzione di Zazà e di tutto il mondo sarà rivolta a Malaga, e così noi saremo liberi di rubare i tesori dell’Hermitage. Hai avuto proprio una bella idea- afferma lui, sghignazzando.

-Lo so, io ho sempre buone idee- dice lei alzando gli occhi al cielo. Ed è vero, lo hanno ammesso pure Jigen e Goemon, a cui Eilise sta inaspettatamente simpatica.

-E per caso hai neanche un'idea su come entrare nel museo?- chiede Lupin con un sorrisino sghembo stampato sul viso, mentre con una mano forte e le prende una caviglia nuda, sottile, per poi risalire lentamente con le dita, accarezzando con la pelle liscia fino ad arrivare agli short di jeans che lei indossa, che le arrivano a metà coscia.

-Giù le mani, villano!- Esclama lei, stringendosi indignata, ma si zittisce e si morde un labbro quando lui e rifà lo stesso percorso, questa volta con le labbra. Quando arriva al bordo dei pantaloncini alza il viso, piantando gli occhi neri e pieni di desiderio e in quelli di lei, brillanti di intensi, ora di un azzurro liquido.

-Allora, questa idea?- Domanda il ladro gentiluomo con un sorriso malizioso.

-Dopo… Te lo dico dopo- mormora lei, prima di baciarlo e tirarlo verso di sé.

Il sorriso sul volto dell'altro si allarga: sì, lei è proprio la donna perfetta per lui.

Angolo  autrice pazza scatenata

Allora allora allora… questa idea mi è venuta guardando un episodio della serie in cui Lupin e gli altri sono in albergo. Ho notato che lo chiamano comunque ‘’signor Lupin’’ e mi sono chiesta: ‘’ma questi hanno nel loro albergo il ladro più famoso del mondo e che fanno, lo chiamano tranquillamente signor Lupin senza denunciarlo?’’

Così ho pensato che se nessuno lo denuncia, perchè non provare con i giornalisti??

Ah, naturalmente ho fatto sparire quella stronza  simpaticona di Fujiko, non l’ho mai sopportata.

Sì, lo so, sono fuori. Abbiate pietà della mia salute mentale inesistente se recensite.

Ciao, alla prossima!

BlueStarMoon