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Autore: terrastoria    26/09/2007    17 recensioni
Mi avevano detto che sarebbe andato tutto bene. Mi avevano illuso facendomi credere che Lei si sarebbe presto ripresa. Mi avevano tranquillizzata, rincuorata.
"Vedrai, Ino si riprenderà, è forte."
Mi avevano dato speranza, voglia di pensare positivo. Mi avevi illusa pure tu, Ino. Perchè mi hai fatto questo? Tu dovevi resistere, dovevi farcela... E invece... Da due settimane non ci sei più. Sasu/Saku
Un dolce briciolo di Naru/Hina
[Postato l'ultimo capitolo]
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Mi avevano detto che sarebbe andato tutto bene

Nuova fan fic, nuova AU. Fan fic che ha un inizio tragico, molto tragico: la malattia ha vinto anche contro un animo forte e solare come quello della persona più cara a Sakura. La morte le ha portato via un’amica, la più speciale, la migliore…

 

Buona Lettura.

 

 

 

 

 

 

Mi avevano detto che sarebbe andato tutto bene.

Mi avevano illuso facendomi credere che Lei si sarebbe presto ripresa.

Mi avevano tranquillizzata, rincuorata.

 

“Vedrai, Ino si riprenderà; è forte.”

 

Mi avevano dato speranza, voglia di pensare positivo.

 

“Ino è una tua grande amica?”

“Sì”

“Hai un’amica che possiede una gran forza interiore. E’ tosta.

“Lo so”

“Credi sempre in lei; combatte e vuole avere la meglio. Se continua così può vincere la malattia.”

“Dottoressa, lo crede davvero?”

 

Mi guardò intensamente quella donna in camice bianco, mi lesse dentro, parve voler comunicarmi qualcosa con i suoi occhi rossi indagatrici.

 

“Credilo anche tu”

 

Rimasi lì a fissare il vuoto che la dottoressa aveva lasciato davanti a me minuti e minuti, senza pensare a nulla, non ci riuscivo; aveva il cuore a pezzi già allora, ma non mi arrendevo; in fondo covavo una profonda speranza, ero quasi convinta che Lei ce l’avrebbe fatta. Erano riusciti a farmi il lavaggio del cervello, pensavo le cose che tutti mi avevano ripetutamente detto.

 

Mi avevi detto che non appena fossi uscita da quella “Prigione”, come la chiamavi tu, saresti venuta a dormire a casa mia, avremmo visto un film come facevamo spesso certe sabati sera, ci saremmo divertite.

Mi avevi detto che non vedevi l’ora di mangiare una pizza, la tua preferita, quella prosciutto e funghi. Volevi andare in quel ristorante fuori città.

Mi avevi detto che quando e se fossi uscita di lì ti saresti dichiarata a Shikamaru, quel tipo della 3 B per il quale avevi una cotta dalle elementari.

Mi avevi detto che non avresti più risposto male ai tuoi, che saresti stata più paziente e meno viziata. Genitori favolosi credimi, non ti hanno lasciata un solo istante.

Mi avevi detto che avresti fatto tutto ciò su cui prima della malattia indugiavi, ciò che non riuscivi a realizzare perché prima troppo pigra o imbarazzata,

Eri cambiata.

Mi avevi detto tante cose, tante…sogni adolescenziali, desideri mai svelati prima… Parlavi e parlavi, ore ed ore, e ti ascoltavo in silenzio, seduta su una sedia affianco al letto ti casa tua o d’ospedale. Ti appoggiavo, fantasticavo assieme a te su un prossimo nostro radioso futuro, il tuo futuro.

E man mano che i giorni, i mesi passavano, tu ti ostinavi a ripetere una ad una le cose che avresti fatto fuori da là.

I tuoi occhi non si sono mai spenti in quei giorni, è assurdo, ma quegli non mi hanno mai guardata sofferenti, no, grandi, spalancati sull’avvenire, di quell’azzurro di un cielo che non vedevi da tempo e che mai più vedrai.

 

Anche tu mi hai illusa, solare Ino, con quei tuoi sorrisi quotidiani che mi facevano dolere il cuore; con quel tuo animo forte e le parole d’incoraggiamento.

Pazzesco, eri tu che consolavi me, alla fine dei conti.

Il malato che da’ la forza al sano.

Ma dove  la trovavi tutta quella forza?

Non ti sei mai depressa, mai, almeno davanti a me.

Mi hai illusa che ci saresti stata sempre per me.

Mi hai illusa che saresti stata per sempre al mio fianco, che ce l’avresti fatta.

 

Il tuo corpo si deteriorava dentro minuto dopo minuto, cellula dopo cellula. Dimagrivi, eri sempre più pallida… Ino, Ino, Ino, avrei fatto di tutto pur di non vederti in quello stato, tu tipa sportiva costretta a letto, tu che adoravi il mare…

Perché non io? Mi chiedo.

Perché la malattia non ha preso una debole come me?

Ti mostravi a me con quella bandana viola in testa, non la toglievi in mia presenza, penso che ti vergognavi: ma di cosa, Ino? Io sapevo, i tuoi lunghi folti capelli biondi erano caduti… Una cattiveria. Un peccato mortale.

Ma perché?

Perché continuavi a sorridermi nonostante il male provocato dalle potenti ma autodistruttive cure?

 

“Sakura, dimmi una cosa, quando uscirò di qua mi presterai la tua maglia bianca, quella che adoro?”

“Sicuro”

“Se vuoi io ti presto la gonna nera con lo spacco per l’inverno, la puoi mettere con le calze a righe, staresti divinamente”

“Grazie”

 

Il più delle volte

rispondevo a monosillabi, non era proprio capace di fingere conversazioni solite, scolastiche; non ce la facevo a fingere che tutto andasse bene, cazzo, andava tutto da schifo, ma mi sforzavo di assecondarti, stavo al tuo gioco.

E’ durata poco, Ino. Te ne sei andata via veloce.

 

“Me la dici una cosa?”

“Cosa?”

“Sono ridotta proprio male, eh? Faccio schifo, Sakura?”

 

Ti guardai, eri stesa sul letto, girata su un fianco, gli occhioni puntati su di me, i soliti con quel barlume di determinazione che ti ha sempre caratterizzato, le mani giunte, le labbra screpolate, il viso candido, quasi trasparente.

Eri distante. Stavi partendo…

Nonostante tutto, nonostante il dolore, eri ancora bella, Ino. Eri ancora un fiore, un fiore sbocciato stupendamente. Un fiore sprecato in questo mondo.

Un fiore oramai troppo distante da questa realtà.

 

“Sei un fiore bellissimo”

 

Mi sorridesti.

Il tuo ultimo sorriso, per me, tutto per me…

 

“Meno male…mi raccomando, Sakura, fammi una promessa: sboccia, diventa un fiore ancora più bello, fallo per me”

 

Avevi parlato con fatica, soppesando ogni parola.

Stavi male, eppure cercavi con tutta te stessa di parlarmi.

 

“Promesso, Ino. Ti voglio bene”

“Ti…voglio…bene…”

 

Nulla più, furono le tue ultime parole per me. Le ricordo perfettamente.

Ricordo perfettamente quell’atroce momento, il silenzio che piombò dopo.

Ino, perché?

Perché mi hai lasciata?

La tua presenza non ci sarà più.

Niente più litigate.

Niente più riappacificazioni.

Niente più risate.

Niente più pianti liberatori assieme.

Soltanto lacrime di un’amara solitudine, di un amaro dolore.

 

Mi avete tutti illusa.

Ho vissuto nell’inconsapevolezza del positivo per mesi.

E improvvisamente la realtà mi è piombata addosso.

 

Ino, perché mi hai fatto questo?

Tu dovevi resistere, tu dovevi farcela…

 

 

Ora sono qua, davanti ad un muro che ancora porta appeso un segno della tua morte.

E’ un giorno qualunque.

Da due settimane non ci sei più.

La vita per me non ha più significato.

Non so dove trovarlo il significato.

E’ tutto così vuoto, così nero…

Ino Yamanaka,

lascia la famiglia che tanto l’dorava ,

gli amici che adorava,

e noi tutti

all’età di sedici anni.

 

Un’insegna. Delle parole scritte che per me non valgono nulla.

Non c’entrano con te, sono inutili.

Strapperei questo pezzo di carta con tutta la mia rabbiosa forza.

Ma Naruto mi trattiene, da un po’ di tempo a questa parte lo fa spesso. Mi trattiene da atti istintivi.

Lui mi capisce, è l’unico rimasto oramai.

Prima c’eri tu che mi capivi meglio di chiunque altro.

 

- Sakura, andiamo.

 

E’ la sua voce, mi prende per un braccio e mi porta via.

 

 

_____________________________________________________________

 

Primo capitolo concluso.

Che dire sulla fan fic? Vediamo…intanto che sarà una storia a sfondo rabbioso,triste, dalle tonalità piuttosto cupe, soprattutto all’inizio. Comunque penso proprio che il rating giallo basti.

La coppia base sarà la Sasu/Saku, poi devo decidere se inserire anche la Naru/Hina: voi che dite?

Non vi accenno altro, scoprirete tutto leggendo…

 

 

Diciamo che questa fan fic è anche una specie di regalo, un ringraziamento per coloro che hanno seguito i miei scritti, a coloro che stanno seguendo le altre fan fic e che mi sostengono e rincuorano con le loro recensioni. ^_^ Grazie gente!!!

 

Mi auguro di ricevere qualche recensione, così la potrò continuare.

 

Ciao

Terrastoria

 

 

   
 
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