La
casa sembra accoglierci a braccia aperte: tutto sembra così
invitante, così
bello e luminoso.
Il
branco è distrutto dall’ultimo combattimento, ma
sono anche tutti sollevati.
Certo, per John è più difficile. Voglio essergli
accanto quando chiamerà sua
mamma da New York; voglio stargli vicino e dargli tutto il conforto che
posso.
Sulla
via del ritorno è stato zitto, e io non ho insistito. Me ne
sono rimasta buona
buona tra le braccia di Isaac, lasciandomi coccolare dal suo calore e
dal suo
respiro sulla mia pelle.
Not
a cloud in the
sky, got the sun in my eyes.
Credo
sia lui, Isaac: la ragione per cui non ho mandato tutto a puttane, che
mi ha
spinto a combattere, a non cedere ad Ethan, a non scappare con Peter.
È tutto
per lui, ho agito ogni volta pensando a lui. Cosa potrei fare senza?
Scuoto
la testa: non ci devo pensare. Perché lui è qui,
non va da nessuna parte. Ci
sarà sempre… o almeno ci sarà per un
bel po’, e penso che per ora possa
bastarmi.
E
quando se ne andrà? Supererò anche questo.
Riuscirei a riprendermi da una
relazione andata male, giusto? Insomma, è stato proprio lui
che mi ha reso più
forte e saggia, lui che non mi ha mai abbandonata, che mi ha insegnato
che ci
possono essere modi molto diversi di combattere.
And
the reason is
clear, it’s because you are here.
Poi
lo guardo e capisco che è con lui che voglio stare.
Perché il mondo è perfetto
nei suoi occhi, e non importerà cosa diranno gli altri: noi
affronteremo il
mondo insieme, solo noi due. Senza avere quello che hanno tutti,
semplicemente
essendo noi stessi; anche se avremo paura, l’amore
troverà sempre la giusta via
e non ci perderemo mai. Ovunque andremo, ci sentiremo a casa nostra,
perché
staremo insieme.
You’re
the nearest
thing to heaven that I’ve seen.
…
La
signora Mays aveva già capito tutto, non
c’è stato bisogno di alcuna telefonata.
La mattina dopo ce la siamo ritrovati davanti alla porta, con due
grosse
valigie e le lacrime agli occhi. Non ha spiccicato parola, si
è semplicemente
buttata sul figlio, abbracciandolo forte.
Non
ha richiesto indietro la casa, anzi, ci ha detto che potevamo tutti
restare,
mentre lei se ne andrà da sua madre. John vorrebbe starle
accanto, e non
sarebbe neanche una brutta idea, ma lei non è
d’accordo.
-Qui
c’è il tuo branco, la tua famiglia.-
l’ho sentita dire al figlio, poco fa in
camera. –Hanno bisogno di te.
So
che avrei dovuto farmi i fatti i miei, ma proprio non ho resistito: non
riesco
a sopportare John così distrutto.
Per
quanto riguarda gli Alpha, se ne sono davvero andati.
All’inizio ero scettica,
ma Deucalion ha un certo senso dell’onore e rispetta la
parola data. Un gesto
fin troppo nobile da parte sua.
Ethan
è passato a salutarmi, buffo no? È entrato
urlando: -Vengo in pace, Lahey!
Mi
ha guardato con fare dispiaciuto, dopodiché mi ha
abbracciato.
-Mi
mancherai, principessa.
La
gelosia e l’irritazione di Isaac erano ormai diventate
palpabili nell’aria, ma
credo che Ethan si sia divertito.
Eppure
ho provato come la sensazione che non stesse mentendo, che fosse
sincero. Forse
sarei riuscita a cambiarlo davvero, ma ormai è fatta: sono
andati, e non li
rivedremo mai più.
A
scuola sembra tutto così facile, adesso. Niente frecciatine,
niente occhiate
assassine o umiliazioni pubbliche. Erica e Lydia sono tornate ad essere
le
reginette della scuola, ma questa volta insieme e non più
come due rivali che
si contendono il titolo. Posso dire che anche io e Allison non siamo
male, ma
mai così presuntuose quanto le nostre due migliori amiche;
ci consideriamo un
gradino sotto di loro. Isaac e Boyd, invece, sono alla pari di Jackson
e Scott:
il che vuol dire dei stra-super-fighetti, con i loro giubbini di pelle
e la schiera
di ragazze sbavanti dietro. Stiamo cercando di aumentare anche il grado
sociale
di Stiles, ma pare non averne molta voglia. Suppongo gli piaccia stare
in
disparte, e non lo biasimo: fino a poco tempo fa ero anch’io
come lui.
Stasera
“festeggeremo” tutti a casa nostra, o meglio, a
casa di John. Non saremo in
molti, solo il solito branco, compresi però anche Melissa e
i cacciatori. Ormai
siamo in pace.
Passiamo
tutto il pomeriggio a pulire e riordinare la casa, che dalla partenza
di John è
diventata un vero e proprio covo di lupi mannari: cartoni della pizza e
lattine
di birra ovunque, due centimetri di polvere sul pavimento e sulla
maggior parte
dei mobili, ragnatele nello sgabuzzino… Sì,
bè, è un lavoraccio. Soprattutto se
si considera che Isaac, Boyd e Peter non hanno mai pulito in tutta la
loro
vita! Derek non è male, d’altronde doveva tenere
pulita la casa quando ero
piccola. Avrà benedetto il giorno in cui sono cresciuta,
perché da quella volta
in poi lui non ha più fatto niente: ero io che mi occupavo
di tutto, anche se
poche volte ogni tanto e di malavoglia. Erica ha esperienza, ma
d’altronde è
una ragazza, e tutti sanno che le madri abituano le femmine fin da
piccole ad
essere ordinate e laboriose. Ecco una conseguenza concreta della
mancanza di
mia madre: sono forse la persona più disordinata e pigra di
questo mondo!
Ma
Peter ha detto che ha una sorpresa per me e che me la darà
stasera. Questo è l’unico
motivo che mi ha dato la forza di prendere in mano
l’aspirapolvere e darmi da
fare.
La
cena, sempre preparata da Melissa viste le nostri doti in cucina,
è squisita!
-Allora…-
comincio, appena tutti hanno finito di abbuffarsi. –La mia
sorpresa?
Mi
rivolgo a Peter sorridendo a trentadue denti. Non sono mai stata una
che chiede
i regali al compleanno o per Natale, ma la curiosità mi sta
uccidendo.
Lui
risponde al mio sorriso. –Che pazienza!- esclama e si alza.
Va
nell’altra stanza e io faccio per seguirlo, ma è
già tornato.
-Visto
che sono mancato per 16 compleanni, ho pensato che avrei dovuto
rimediare in
qualche modo. Spero che questo regalo rimpiazzi tutti quelli che non ti
ho mai
fatto.
Non
ho neanche il tempo di dirgli grazie, che mi lancia qualcosa. Come
riflesso, lo
acchiappo al volo. È una chiave.
Sbarro
gli occhi e, incapace di dire una parola, mi precipito sul portico.
Parcheggiata
dall’altra parte della strada, c’è una
Porsche verde decappottabile.
NdA:
The
End.
Sono
la prima a essere triste per questa fine, ma niente è
infinito. È stato
meraviglioso scrivere sulla mia serie preferita e mi
mancherà da morire. Non mi
siederò più su questa sedia tutte le sere ad
aggiornare i capitoli, non dovrò
più sopportare mio fratello che mi prega di lasciar perdere
per andare a vedere
un film con lui, non litigherò più con mia mamma
per tutto il tempo che sto
attaccata al computer… Sì, mi
mancherà. Anche perché ormai era quasi una mia
seconda vita.
Le
frasi in corsivo all’inizio sono della canzone Top
of the World di The Carpenters; mentre, come i
più giovani
potranno aver notato, ho inserito un pezzo leggermente modificato della
canzone
di L’amore troverà la
via, del Re
Leone,
Ho
voluto terminarla in un modo semplice, a differenza di Fighter.
Credo che in questo modo si enfatizzi di più il fatto che
sta andando tutto bene, ed è così che deve finire
:)
Dio,
mi sto mettendo a piangere… Ok, calmiamoci xD
Ringrazio
di cuore tutti i lettori, quelli che hanno recensito i miei capitoli,
quelli
che hanno inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate, e
anche quelli
che se ne stanno in silenzio dietro lo schermo del computer ;) Davvero,
grazie!
È stato un piacere enorme per me scrivere questa fanfiction
e spero che lo sia
stato anche per voi leggerla.
Un
abbraccio e un bacione a tutti! :D <3
*M