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Autore: CathLan    10/03/2013    2 recensioni
Raccolta di drabble a tema Ziam Palik (?) partecipante a La scalata.
-Le uniche cose che ti tengono ancorato ad un angolo spigoloso della realtà sono le sue iridi e l’odore di carta e polvere che ti entra in gola ad ogni ansito.
«Come ti chiami?» riesci a chiedere, mentre affondi nel calore più asfissiante dell’universo.
Lui sorride, buttando indietro la testa. Ha una voglia sul collo che ti fa venire fame. «Pulcinella».
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: AU, Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Il curioso caso di Pulcinella
Livello: due
Rating: arancione
Genere: sentimentale
Avvertimenti: slash, drabble, AU, nonsense
Prompt!: indicato sopra ogni drabble
Conteggio parole: indicato accanto ad ogni prompt!
Personaggi:Liam Payne, Zayn Malik (Ziam), un po’ tutti
Note: raccolta scritta per il secondo livello de “La scalata”. Indetto  dal gruppo WankyFic!
Ringrazio in anticipo chiunque recensirà e inserirà la raccolta di drabble tra preferite e ricordate!




1.Maschera (100)
Ambra, è il colore delle sue iridi. Non puoi fare a meno che studiarle e cercare di capire a chi possano appartenere, ma proprio non ti viene in mente nessuno. Sì, non hai mai notato nessuno a scuola con occhi così magnetici. Altrimenti te ne ricorderesti sicuramente.
Hai così voglia di capire chi è lo sconosciuto che ti sta facendo venire il principio di un’erezione nei pantaloni che sei quasi tentato di strappargli la maschera di Pulcinella dal viso e baciarlo davanti a tutti, ma non lo fai. Perché lui distoglie lo sguardo e si allontana, scomparendo tra la folla.


2.Biblioteca (106)
Come ci siete arrivati lì non te lo sai spiegare. Ti sei perso sicuramente qualche passaggio. Ma ora non ci vuoi pensare, in realtà non ce la fai proprio. Più ti spingi dentro di lui, più il cuore ti rimbomba nelle orecchie strappandoti la razionalità. Le uniche cose che ti tengono ancorato ad un angolo spigoloso della realtà sono le sue iridi e l’odore di carta e polvere che ti entra in gola ad ogni ansito.
«Come ti chiami?» riesci a chiedere, mentre affondi nel calore più asfissiante dell’universo.
Lui sorride, buttando indietro la testa. Ha una voglia sul collo che ti fa venire fame. «Pulcinella».


3.Pirata (105)
Ti chiudi la camicia bianca, spiandolo con la coda dell’occhio. Lui si sta aggiustando i pantaloni e sorride soddisfatto e appagato.
«Dimmi il tuo nome» mormori a bassa voce, anche se la biblioteca a quest’ora è deserta.
Le sue iridi si concentrano finalmente su di te. «Te l’ho già detto».
«Il tuo vero nome» chiarisci.
«Non mi fido dei pirati».
Rimani paralizzato sul posto, mentre lui ti sfila la bussola dalla cintola e se ne va, fischiettando la colonna sonora de I pirati dei Caraibi.
Ti dici che lo sapevi che non dovevi vestirti da Jack Sparrow. Hai sempre preferito Orlando Bloom a Johnny Depp.


4.Coprifuoco (110)
Non sei mai stato uno insistente, uno di quelli che dopo una scopata hanno bisogno di un numero di telefono e un nome, ma proprio non ce l’hai fatta a trattenerti dal seguirlo. E alla fine, un po’ in ritardo e con un bel po’ di fatica, l’hai individuato. Sta ballando con una ragazza riccia, piuttosto attraente, e sembrano intimi. Vorresti andare da lui e riportarlo tra i libri che non leggerai mai, ma è tardi. Se non torni a casa subito tuo padre non ti farà uscire di casa per il resto della tua miserabile vita e tu non ci tieni affatto. Tanto in qualche modo lo troverai comunque.


5.Sospetto (110)
E’ dal ballo di fine anno che ti comporti come uno psicopatico con manie di persecuzione. Giri per i corridoi con gli occhi sbarrati, in cerca di un paio di iridi ambrate della tonalità più assurda che possa esistere. Dai attenzione a ragazzi che mai e poi mai avresti notato prima e gironzoli come un’anima in pena. Hai sospetti su chiunque. Quando noti una testa biondiccia attaccata a delle spalle larghe i peli delle braccia ti si rizzano e ti manca il fiato. Ma non si tratta mai di Pulcinella. Fino ad oggi non hai ancora trovato nessuno con una voglia sul collo che ti aprisse un varco nello stomaco.


6.Incidente (91)
Alla fine ti sei arreso, sei tornato ad essere completamente disinteressato al resto della componente studentesca. Pulcinella non esiste, probabilmente eri talmente ubriaco da esserti immaginato tutto, pure l’orgasmo.
Quando ti risvegli dallo stato di trance e alzi la testa dal foglio che hai scarabocchiato senza rendertene conto e noti gli occhi dei tuoi compagni puntati su di te non capisci. Fai per chiedere spiegazioni, ma Niall ti interrompe con un grugnito.
«Hualhuno hel parhehare hi ha holpiho ha mahina» ti avvisa Harry, mentre Louis ridacchia e gli pizzica le guance morbide.


7.Post-it (103)
“Non volevo colpire la tua nave, Capitan Jack Sparrow” rileggi il foglietto giallo che ti sei ritrovato sul parabrezza dell’auto e sorridi. Cioè, tu lo sai che non dovresti sorridere, perché tuo padre ti ucciderà nel vedere il graffio sulla tua automobile nuova, ma non ne puoi proprio fare a meno.
Sai benissimo a chi appartiene il post-it e l’idea che Pulcinella sia reale e non frutto della tua fantasia ti fa sentire improvvisamente vivo. 
Lui c’è, da qualche parte nella scuola lui sta seguendo le lezioni.
Sorridi e infili il biglietto nella tasca dei jeans. Ora lo vuoi trovare più che mai.


8.Uva (107)
Non riesci a mangiare. Ti senti dentro che incrocierai le iridi ambrate di Pulcinella, è come quando sai che pioverà perché le tue narici percepiscono quell’odore di temporale che ti fa alzare la testa al cielo.
Scarti l’uva e punzecchi la mela.
Quando nel tuo campo visivo entra una mano affusolata, il cuore ti rotola verso le caviglie. Ancor prima di alzare lo sguardo hai capito. 
«Posso?» domanda la sua voce.
Annuisci. Il modo in cui la sua bocca ingloba il piccolo frutto ti fa torcere le budella. Il sangue affluisce tutto in mezzo alle gambe e ti alzi, facendo stridere la sedia sul pavimento della mensa.


9.Case closed (95)
Gli scaffali tremano e i libri sembrano sull’orlo di un precipizio infinito, ma non te ne preoccupi.
A quest’ora sono tutti a pranzo e poi nell’ala est non ci viene mai nessuno. I libri di storia antica non sono abbastanza interessanti.
«Non mi hai detto il tuo nome» ci riprovi.
Lui ridacchia. «Così mi denunci per averti rovinato l’auto?»
«L’ho già sistemata».
«Liam» risponde in un gemito. «Liam Payne».
Il cuore ti esplode nel petto, mentre vai incontro alle sue spinte per raggiungere l’orgasmo. «Io son-»
«Io conosco il nome di chi mi fotte, Zayn».



  
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