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Autore: Ino chan    10/03/2013    2 recensioni
#SEGUITO DI DAZED AND CONFUSED.
-Quella che si prepara è la più grande battaglia per il genere umano.-
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Bruce Banner/Hulk, Clint Barton/Occhio di Falco, Loki, Nuovo personaggio, Tony Stark/Iron Man
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Complotti e intrighi come se piovessero in questi capitoli xD

 

Capitolo ventidue.

 

La vita di uno per il bene di molti, a dirla la scelta è facile, ma a farla…
Tony Stark non si era mai considerato un tipo sentimentale, le poche cose per cui provava affezione si contavano sulle dita di una mano, e  questo suo menefreghismo l’aveva sempre cullato in qualche modo.
Ora però, non riusciva ad esserlo.
Era facile se vogliamo, Diane era piccola,  l’aveva presa un braccio una volta, per ridere durante una sera di bagordi e gli era sembrato di tirare su una bambina, un colpo di laser ben piazzato avrebbe potuto ucciderla sul colpo e forse uccidere anche Thanos con lei, ma non riusciva a tirare su il braccio.
Aveva il guanto destro dell’armatura, l’aveva indossato al volo alle grida di Hulk, l’aveva a tiro, ma non aveva il coraggio di farlo, era un fottuto omicidio e  per quanto molti lo considerassero ancora uno dei più grandi serial killer della storia grazie al lavoro della Stark Industries , non lo era per davvero.

 

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Tecnicamente non gli sarebbe costato un grandissimo sforzo. Tecnicamente gli sarebbe bastato alzare solo una mano… Allora perché non lo faceva?
Erik si morde l’interno di una guancia mentre osservava Thanos, nel corpo di Diane concedere un sorriso a Clint e Buck stesi a terra, stremati dall’attacco che li aveva fatti gridare come agnelli, era quello il momento per agire, ma non riusciva a farlo.
Sacrificare una ragazzina innocente per un bene superiore,  in passato lo aveva già fatto, avrebbe lasciato morire Rougue nella fiaccola della Statua della Libertà convinto com’era di fare il bene, ma ora non ci riusciva. Ad uccidere Diane però non ci riusciva.
Per il semplice fatto che era una persona che conosceva, non era un obbiettivo su una lista, un tassello per raggiungere uno scopo, era una ragazzina che aveva frequentato giornalmente in quell’ultimo periodo.  
Si era rammollito probabilmente.
Sicuramente si sarebbe pentito amaramente per non aver colto al volo l’occasione quando poteva, ma non  riuscì a vedere nella collanina che la ragazza aveva al collo un arma da usare contro di lei. Osservò Charles tremare leggermente ad occhi chiusi e quando sembrò venire meno lo sostenne con un braccio attorno alla vita chinandosi verso di lui.
-Charles?-
-Non riesco a raggiungerla.-
-E’ morta?-
-No, la sento piangere, ma lei non sente me.-

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I dubbi etici che attraversavano la mente di Tony e Erik non sfioravano minimamente quella di Steve Rogers. Capitan America sapeva bene che uccidere un innocente non era mai un opzione, che  l’unica cosa giusta da fare era cercare di far uscire Thanos dal corpo di Diane, sia con le buone che con le… meno buone.
Scambiò uno sguardo con Logan, accanto a lui e  il mutante lo ricambiò rivolgendogli la stessa espressione risoluta che sentiva stampata sul suo viso. Evidentemente stavano pensando alla stessa cosa.
Ferire Diane, anche gravemente non era un problema, sarebbe bastata una trasfusione del sangue di Logan per farla guarire, ma dovevano convincere Thanos che l’avrebbero uccisa.

- Fermo!-

Gli occhi di Thanos si sollevarono di scatto da Clint, a terra collassato a Steve che sollevava perentorio una mano verso di lui. L’aria attorno al corpo di Diane aveva preso a vibrare leggermente, come quando in estate si scorge una figura in lontananza e si ha l’impressione di vederla fluttuare.

-Affrontami!-

Le labbra di Diane si sollevarono ancora in un sorriso gioviale intanto che Steve si faceva largo fra i presenti scavalcando anche il corpo semicosciente di Buck -Sia mai Capitano Rogers che io venga meno alla parola data.- alzò l’indice della mancina verso Cap che quasi ringhiò a quella faccetta da cazzo che Thanos gli stava rivolgendo - Avete ancora una settimana per arrendervi poi sarà guerra …-

 

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Il dolore al petto era martellante,  da perdere il senno.
Loki si volse su un fianco, nel tentativo inconscio di sottrarsi a quella mano che lo scrollava di mal grazia, prima di aprire gli occhi e bofonchiare un imprecazione alla volta di Thor, incapace di  moderare la sua forza nemmeno con una persona priva di sensi.
Il dio del Tuono ebbe la decenza di sembrare in imbarazzo mentre Loki si tirava a sedere tenendo una mano al torace. Fosse stato un fragile essere umano, quell’ultimo colpo, l’avrebbe tagliato in due, bastava guardare lo stato del muro dietro di lui.
C’era una grossa crepa creata da quell’ultimo spostamento d’aria che gli aveva fratturato le ossa , piccole venature nell’intonaco attorno ad una centrale.
-Fratello, Thanos…-
Loki alzò gli occhi verso di lui -Sì, lo so.-
Thor sospirò rumorosamente osservandolo - Non siamo riusciti a fare nulla, è andato via…- premette le labbra una contro l’altra in attesa di una sfuriata, ma non avvertì altro dal fratello che un piccolo gemito sommesso.
-Loki.-
-Non è stata una sconfitta per codardia Thor, non volevate fare del male ad una creatura innocente . Chiunque uccida un innocente, anche per un bene superiore, commette un abominia e non tutti sono in grado di accettare una simile macchia sulla coscienza... -  Per la prima volta, da quel terribile tradimento ad Asgard,  Thor vide un espressione comprensiva  attraversare il volto del fratello. Per la prima volta, sembrava davvero lui e non una creatura a metà con il tormento dei misfatti commessi per aver ceduto al male di Paura.
-Fratello.-
Loki aggrottò la fronte osservandolo fisso per qualche istante prima di sbuffare un seccato -Evitiamo i sentimentalismi, Thor.-


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La sensazione di gelo che gli dava il pavimento contro la guancia e la tempia era quasi dolorosa, quando Clint aprì gli occhi non si rese conto di averlo fatto con un lungo gemito indolenzito che aveva fatto voltare più di una testa verso di sé, prima fra tutte quella di Natasha che l’aveva fatto girare su un fianco per farlo respirare.
Batté le palpebre, registrando facce e sguardi , poco più in là Buck, o forse avrebbe dovuto chiamarlo Barney ormai, stava aprendo gli occhi mezzo steso sulle ginocchia ripiegate di Jane. Clint alzò la testa per guardarlo e Natasha allontanò le mani per lasciarlo fare, perché sapeva che quando aveva su quella faccia, il cuore che Loki gli aveva detto di possedere, era l’ultima voce a cui dava retta. Si mise a gattoni al secondo tentativo e al quarto, riuscì a mettersi in piedi, trattenne il fiato coi denti mentre si avvicinava a Barney che, piegato in avanti con una mano al petto, cercava di stemperare lo stesso dolore che sentiva lui massaggiando lo sterno a mano aperta.
-Tu dovresti essere morto.-
Barney alzò gli occhi verso di lui -Clint.-
-Tu dovresti essere morto.- ripeté scandendo bene le parole.
Barney abbassò la testa incapace di mettere assieme due parole, l’odio che traboccava dagli occhi di Clint lo aveva gelato. Morse il labbro inferiore prima di vedersi sollevato per la maglietta e sbattuto contro la parete oltre Jane ancora inginocchiata dietro di lui.
Trattenne un gemito di dolore a sentire la testa rimbalzare contro quella superficie dura e puntò gli occhi blu in quelli altrettanto chiari del fratello - Vuoi uccidermi Clint? Fallo!-  sibilò fra i denti - Oppure vuoi sapere com’è andata?-
Attorno ai due fratelli si era creato un capannello, sguardi curiosi di chi, per la prima volta, riusciva a notare la somiglianza che a Loki per primo e poi a Thanos invece non era sfuggita. Si somigliavano parecchio quei due, avevano gli stessi colori di capelli e occhi, e perfino lo stesso incarnato chiaro. Come diavolo avevano fatto a non accorgersene prima?
Clint tirò indietro il pugno destro e lo abbatté con violenza contro il viso di Barney, Natasha vide la testa del Trickshot girare di scatto, dolorosamente, muoversi per prendere un respiro affannato e poi tornare a guardare Clint dritto negli occhi - Sono stato costretto a sparire Clint!- gemette afferrandogli i polsi - Nostro padre era il primo Trickshot, morto lui ho dovuto prendere io il suo posto.-
Clint sgranò gli occhi lasciandolo andare di colpo - Menti.-
Barney scrollò il capo - Era uno degli esperimenti di Howard  Stark.- si volse a guardare Tony -… Ti sei mai chiesto come sia possibile avere una vista come la nostra? Non è umana. Non è fisicamente possibile fare quello che facciamo noi. - tornò a guardare il fratello che sembrava più pallido e sofferente di prima  -…E’ stato sottoposto ad uno dei sieri prototipo, doveva uscire un nuovo super soldato come Rogers, ma invece solo la sua vista venne potenziata.- sollevò un angolo delle labbra in una specie di sorriso sofferente, accennando poi ad Hulk ancora indolenzito per il colpo di Thanos, seduto accanto a Darcy, docile come un agnello - …E’ stato fortunato però, poteva finire come Banner.-
-Quindi noi…-
-Io, te…- la voce gli si fece incerta -… e Diane abbiamo ereditato la sua anomalia genetica. Siamo nati per essere quello che siamo, scommetto che Fury più di una volta ti ha chiesto di Diane.- Clint si passò la mancina sulle labbra, dove voleva andare a parare Barney? -Che college voleva frequentare, se era brava negli sport, voleva farne il terzo super cecchino…-
-Vuoi dire che…-
-Nostro padre voleva lasciare l’organizzazione, ma nessuno lascia, non vivo almeno.- Coulson si ritrovò a venire fissato da più di un paio d’occhi, come se potesse saperne qualcosa di quello che era accaduto anni prima che lui mettesse piede allo SHIELD -…Nostro padre voleva lasciare, fu ucciso, e al suo posto hanno avuto entrambi.-

 

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-Un ninnolo davvero grazioso.-
Nell’atmosfera violacea che ristagnava nel Palazzo di Thanos il ciondolo a forma di fiocco neve brillava di una fioca luce azzurra nella mano dell’Eterno[*]
Diane, seduta a terra, in un angolo della stanza diede uno strattone alle catene che le tenevano bloccate le mani verso l’alto. Le labbra di Thanos si sollevarono in un sorriso divertito, Loki aveva ragione, gli umani erano accecati dal loro cieco coraggio - Oh, non temete mia cara, non ho intenzione di distruggerlo...-
Diane masticò un imprecazione, cercando di capire sfregandoci contro le braccia lasciate scoperte dalle maniche scivolate del giaccone cosa fosse la specie di trappola che aveva in testa -…Sarete voi a farlo e a ricondurre il dio degli inganni al suo vero destino.-

 

FINE CAPITOLO:

Nel ciondolo a forma di fiocco di neve riposa un frammento d’anima di Loki, d’anima buona per la precisione e ora è in mano a Thanos. Barton senior era  degli esperimenti di Stark senior e lo SHIELD non ha una così poi specchiata moralità…
Questi sono gli ingredienti che ci portano al gran finale di questa storia, un grazie a chi legge, a chi commenta e a chi ricorda questa storia.

 

   
 
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