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Autore: GloriaHugo    10/03/2013    1 recensioni
Quando le loro iridi si incontrarono, Ginny capì che si stavano cercando a vicenda.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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LA MUTA RICHIESTA DI UNO SGUARDO
 
 

Uscito dallo studio di Silente, Harry si diresse, guidato dal suo cuore, verso la Sala Grande. Scese la rampe di scale correndo, attraverso corridoi bui e dribblò cumuli di macerie. Ron ed Hermione erano rimasti indietro, ma non gli importava: era arrivato il momento di ricongiungersi.
Giunto alle alte porte della Sala Grande, si fermò. Fece vagare il suo sguardo per la sala, fino a quando non incontrò due iridi brune che lo guardavano affamate.

͠ 

Ginny era stanca, stanca degli sguardi dei suoi fratelli, stanca di sentirsi vuota. Lei aveva bisogno di lui per sentirsi completa come dell’ossigeno per respirare.
Ormai erano ore che Bill le parlava, ma lei non lo ascoltava più. I suoi occhi cercavano instancabili,  preda del suo cuore, un ragazzo moro che, a quanto pareva, non era nei paraggi. Ormai erano ore che Ginny sospirava, e si dava della stupida, perché lui di certo aveva cose più importanti da fare che pensare a lei.
Mentre ispezionava il salone per la milionesima volta, posò il suo sguardo sulla grande entrata.
Quando le loro iridi si incontrarono, Ginny capì che si stavano cercando a vicenda.
E fu lì che i suoi occhi brillarono, che il suo corpo riacquistò tutte le forze, che le sue labbra si schiusero in un sorriso. Fu lì che lei scivolò giù dalla panca e cominciò a correre, incurante degli sguardi altrui. Corse, corse e corse, finché due braccia robuste l’accolsero nella loro stretta rassicurante.
Ginny riprese a respirare.

͠ 

Harry vide Ginny corrergli incontro ad una velocità sorprendente. Il salvatore del Mondo Magico solo allora di quanto le fosse realmente mancata quella giovane donna che stringeva tra le braccia. Solo allora si rese conto di quanto fosse mancato a lei, perché la sentì tremare e piangere. L’ eroe pianse, perché era lui, la causa di quel dolore.

͠ 

Ginny sussultò, quando si rese conto delle gocce d’acqua che le bagnavano il capo. Lui non poteva piangere, non doveva piangere. Gli passò una mano tra i capelli, spettinandoglieli, e gli sorrise.
<< Non piangere, Ginny. >> le disse << È tutto finito. È solo un ricordo. >>
<< Non piangere, Harry… >> rispose << … non a causa mia. Sto bene, adesso. Sono di nuovo a casa. >>
Così detto, poggiò la testa sul petto dell’amato, desiderando rimanere lì per sempre.

͠ 

Harry pensò che anche lui era di nuovo a casa. Pensò che niente lo avrebbe più separato da quell’ immenso raggio di Sole a cui si era aggrappato, si stava aggrappando e si sarebbe aggrappato per il resto della vita.

  
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