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Autore: Hyperviolet Pixie    26/09/2007    5 recensioni
Sotto il suo letto c’erano i mostri. Mostri orribili e sanguinari che invocavano il 666 e disegnavano pentacoli con il sangue dei bambini innocenti. Poi ovviamente nell’armadio abitava l’uomo nero e in soffitta a fare compagnia al fantasma, che per divertimento sbatteva delle catene, c’era il lupo mannaro. E come dimenticare il vampiro che si appostava fuori dalla sua finestra aspettando solo un invito per entrare?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fear of the Dark



Sotto il suo letto c’erano i mostri. Mostri orribili e sanguinari che invocavano il 666 e disegnavano pentacoli con il sangue dei bambini innocenti. Poi ovviamente nell’armadio abitava l’uomo nero e in soffitta a fare compagnia al fantasma, che per divertimento sbatteva delle catene, c’era il lupo mannaro. E come dimenticare il vampiro che si appostava fuori dalla sua finestra aspettando solo un invito per entrare?

Questo pensava la piccola Ino-chan e un giorno lo raccontò alla sua mamma e al suo papà tenendo i pugnetti chiusi e gonfiando le guanciotte.

«Tesoro, i mostri non esistono!»

«Ah no? – replicò testarda lei – esiste la volpe a nove code, perché non dovrebbero esserci anche i vampiri?».



Tutte le sere, prima di andare a dormire, coraggiosamente apriva il suo armadio per tirare fuori il pigiamino. Era una bimba grande lei, aveva paura dei mostri, ma si sapeva vestire da sola. Si sdraiava sotto le coperte e aspettava che il suo papino andasse ad augurarle la buonanotte, ma si addormentava prima, con la lucina del comodino accesa. Anche la fata dentina era cattiva e se la luce era accesa lei non veniva a strapparle i i denti a notte fonda.



Ino-chan era bambina coraggiosa, ma aveva paura della notte ancora più che dei mostri. La notte, quando non riusciva a dormire, stringeva forte a sé il suo peluche preferito e aspettava in trepidazione, con gli occhi serrati, un qualsiasi rumore le indicasse la presenza dei mostri. Ma ogni sera non sentiva niente e la mattina all’accademia andava a raccontare delle sue gesta e del suo grandissimo coraggio ai suoi amichetti per farsi grande ai loro occhi.



Alla sera tornava nuovamente la paura.



Ma quella sera la paura divenne vero e proprio terrore perché il suo amichetto Shikamaru sarebbe andato a dormire a casa sua e non sarebbe stata in grado di fingere di fare la coraggiosa con lui.

Uscì da bagno di casa Yamanaka con addosso un pigiamino con dei piccoli cervi e si diresse verso la cameretta di Ino.

Ino aspettò Shikamaru per entrare a sua volta.

Per fortuna non dovette neanche fingere perché Shikamaru si addormentò non appena si mise sotto le coperte del futon.

Questa volta l’aveva scampata bella e il suo segreto rimaneva al sicuro tra le quattro mura di camera sua.



Plic plic plic



Ino serrò gli occhi terrorizzata. Perché i mostri avevano deciso di manifestarsi proprio quella sera? Quello che sentiva era il chiaro rumore che produceva la bava del lupo mannaro che cadeva sul pavimento della soffitta.



Tic tac tic tac



Spaventata serrò ancora di più gli occhi e cominciò a respirare faticosamente. Quello invece era il rumore dei tacchi della fata dentina.



Raccolse tutto il coraggio che aveva in corpo e con voce tremula parlò: «Shikamaru?»

Il suo amichetto le rispose con un grugnito.

«Senti anche tu questi rumori?».



Toc toc

Ino trattenne il fiato mentre si alzava dal letto e si buttava sotto le coperte di quello di Shikamaru. Quel rumore di prima era il vampiro appostato fuori dalla finestra che bussava aspettando qualcuno che lo invitasse a entrare, ma lei non era scema e non gli avrebbe aperto facilmente. Shikamaru sentì Ino che lo stringeva in una morsa di ferro, quello che lei solitamente osava chiamare abbraccio.

«Ino? Hai paura del buio?» le chiese Shikamaru con un sorrisino ironico che non si addiceva per niente alla usa giovane età.

«No, ma che vai a pensare?! – Ino pallida come un cencio cercava di calmarsi e di “pararsi il culo” allo stesso tempo – sono qui con te solo perché ti voglio bene!»

«Sarà… - sospirò lui – Fatto sta che sei solo una seccatura.»

Lei lasciò correre.

«Buonanotte, Shika-kun!»

«Buonanotte, Ino-chan!»

Prima di addormentarsi lei gli stampò un bacione umido sulla guancia, ma lui non se ne rese conto perché dormiva già profondamente.



Da quella notte i mostri le facevano un baffo! Anche perché aveva imparato a dormire con un kunai sotto il cuscino. In barba ai mostri!



***



che tenera la piccola Ino *.* allora com’è?

Che ne dite? Stasera ho raggiunto il record xD due storielle pubblicate xD

L’ho scritta mentre ascoltavo “Fear of the Dark” degli Iron Maiden.

Baci,

Faith

   
 
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