Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |      
Autore: Marchemellow25    10/03/2013    0 recensioni
Una ragazza timida e insicura. Non ha amici dove vive. Margot, uscita da poco da un giro di droga e alcool, vuole cambiare del tutto la sua vita. Incontrerà un ragazzo, che forse, sarà proprio lui a dare il via a questo cambiamento.
Spero vi piaccia c:
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: AU, Lime | Avvertimenti: PWP, Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Emh..si. Ciao! Allora premetto che questa è la mia rima FF e quindi non so cosa potrebbe venirne fuori. Vi chiedo, gentilmente, se potreste recensire dandomi qualche consiglio (es. come scrivere, QUANTO scrivere ecc. ecc.), nel caso voi leggeste la storia. Okey vi saluto, buona lettura. <3

Ale c:



 

Mi girava la testa, non riuscivo a reggermi in piedi. Per l'ennesima volta mi ero ubriacata. Riuscivo a stento a distinguere le sagome della gente che era intorno a me. Volevo uscire da quel posto, ma il mio corpo era come impotente, non riuscivo a fare un passo. Questa volta avevo proprio esagerato. Ma.. al diavolo, che mi importa? Potrei restare qui in eternità e nessuno se ne accorgerebbe. Ero seduta su un divanetto. Vicino a me c'era qualcuno ma non riuscivo a disinguere i suoi lineamenti, la mia vista era troppo ofuscata.

x: "Hey"

Stava dicedo a me? no non credo, chi mai parlerebbe con una come me? Così lasciai perdere e continuai a sorseggiare il drink che avevo in mano. Quel tizio continuava a insistere, che stesse veramete parlando con me?

io: "dici a me?"

ancora non riuscivo a distinguere chi fosse ma dalla voce avevo capito che era un ragazzo.

lui: "si! Come ti chiami?"

io: "emh..Margot.."

lui: "piacere Margot io sono Josh"

mi porse la mano e io l'accettai un po' titubante. Si insomma non ero abituata a flirtare con delle persone, figuriamoci con un ragazzo, che per di più non sapeve nemmeno come fosse fatto.

lui: "quanti anni hai Margot??"

io: "emh..17..tu?"

lui: "21.. senti ti va di uscire da questo posto? c'è troppo casino."

io: "si daccordo.."

Si alzò dal divanetto e mi porse la mano per aiutarmi ad alzarmi, forse aveva capito che era sbronza. Uscimmo da quel posto e andammo a sederci su un muretto al di fuori del locale. Ora riuscivo a vedere chiaramente i lineamenti di Josh. Come già avevo intuito era un ragazzo alto, con i capelli castani tagliati in una cresta. Josh si mise di fiaco a me sul muretto e incominciò a parlarmi della sua vita. Non lo stavo ascoltando,sinceramete mi stavo annoiado.. volevo solo andare a divertirmi. Ad un tratto sentì una mano accarezzarmi il viso,era Josh. Mi girai di scatto e mi allontanai da lui. Non volevo prendere tanta confidenza con lui...
Continuava ad avvicinarsi ed io ad indietreggiare. Qualcosa dietro di me, però, non mi permise più di allontanarmi ancora. Ero come in  trappola. Josh si avvicinò a me e mi mise una mano sulla coscia destra, sollevandola. Incominciò a baciarmi con foga, quando realizzai quello che stava succedendo incominciai a dimenarmi. Appoggia le mani sul petto di Josh allontanandolo il quanto basta per girare la testa e impedirli di baciarmi ancora.

Josh: " eddai piccola lasciati andare!"

incominciai ad urlare, e sferrare pugni sul petto di Josh per farlo allontanare, ma ero troppo sbronza e non aveva molte forse. Urlai più forte ma lui continuava a toccarmi dappertutto. Mise poi le mani sui miei glutei stringendoli e facendomi avvicinare a lui. Io continuavo ad urlare, nella speranza che qualcuno intervenisse. Incominciai a piangere. Ero come impotente di reagire, mi teneva troppo stretta a se. Poi però, non sentì più nulla. Le mani di Josh non erano più sul mio sedere, e lui non era più davanti a me...no, era a terra sanguinante. Alzai lo sguardo e vidi poco più avanti da me, un ragazzo alto, molto alto, con i pugni serrati e lo sguardo indirizzato verso Josh. Mi lasciai cadere a terra portandomi le mani alla bocca. Abbassai lo sguardo sulle mie gambe e notai che la cintura e la zip dei miei jeans era aperte. Stava per stuprarmi. Mi portai le ginocchia al petto e ci poggiai sopra la testa. Incomincia a piangere, un pianto liberatorio, per cos' dire. Sentì poi delle mani poggiarsi sulle mie spalle, alzai di colpo lo sguardo. Era il ragazzo che aveva appena picchiato Josh.

lui: "stai bene?"

continuai a guardarlo, senza darli alcuna risposta. Non riuscivo a parlare, ero ancora sotto schock.

lui: "non devi aver paura di me. Non sono come quel bastardo" disse girando lo sguardo su Josh, ancora dolorante a terra.

io: "s-si sto bene..credo.."

lui: "ti ha fatto del male?"

io: "n-no.."

lui: "se vuoi ti riporto a casa, ho la macchina parcheggiata qui vicino"

Cosa? Si è preoccupato di me, e non mi conosce nemmeno.

io. "emh..no..non ce n'è bisogno..hai gia fatto abbastanza" dissi alzandomi in piedi. Lui segui i miei movimenti alzandosi insieme a me. La differenza di altezza era davvero tanta.

lui: "insisto.. e poi non vorrai mica tornare a casa da sola in questo stato!"

Mi porse la mano e io l'accettai. Sembrava un bravo ragazzo. Mi trinse forte la mano, quasi per fare in modo che io non scappassi. Camminammo per un po', poi cacciò fuori dalla tasca posteriore dei suoi jeans un mazzo di chiavi. Mi portò davanti a una macchina nera, la aprì e mi fece entrare aprendomi la portiera. Poi si mise nel posto del guidatore e mise in moto.

lui: "dove abiti?"

io: "emh..Bradforth Street, numero 25.."

lui: "oh fantastico! abitiamo vicini!" si girò dalla mia parte e mi sorrise. Notai che gli si formarono due fossete ai lati della bocca, aveva un bel sorriso. Io ricambiai con un sorriso timido.
Per tutto il tragitto nessuno dei due parlò. C'era imbarazzo tra noi. Arrivati a destinazione, parcheggiò la macchina dall'altra parte della strada. Scese dalla macchina, poi venne ad aprirmi lo sportello e mi porse una mano per aiutarmi a scendere. La sbronza mi era un po' passata, infatti ora riuscuvo a stare in piedi da sola, ma Lui non mi lasciò mai la mano mentre stavamo attraversando la strada. Si fermo davanti al cancelletto di casa mia. Presi le chiavi che avevo in tasca e lo aprì, stavo per entrare, ma mi girai verso..il ragazzo.. e gli sorrisi, questa volta senza alcun accenno di timidezza. Volevo che quel sorriso fosse un po' il ringraziamento per tutto quello che ha fatto per me.

io: "emh..non mi hai detto il tuo nome.."

lui: "oh..si..io sono Harry"

io: "piacere, Margot."

lui: "mmh.."

io: "beh grazie..Harry"

lui: "di niente, Margot."

Gli sorrisi di nuovo. Poi mi incamminai per il vialetto di casa mia, ma Harry mi chiamò, così mi girai e lui mi raggiunse quasi correndo.

io: "dimmi"

lui. "emh..si ecco..ci vedremo ancora?"

io: "emh..s-si." -non me l'aspettavo questa domanda, mi colse un po' di sorpresa, ma ne ero.. come dire.. felice, anche non conoscendolo mi aveva dato una buona impressione.

lui: "perfetto questo e il mio numero"- mi disse il numero e io feci lo stesso con il mio. Poi entrai in casa. Andai a scrivere velocemente il numero di Harry su un foglietto, non volevo dimenticarlo. Una parte di me aveva voglia di rivederlo.
Ero sola in casa, ormai ci avevo fatto l'abitudine. Mia mamma era andata a vivere con il suon nuovo fidanzato infischindosi di me e della mia vita. Meglio così, almeno non ce l'avevo piu tra le palle.
Andai direttamente a dormire, non avevo nemmeno le forze per spogliarmi o farmi una doccia. Mi coprì semplicemente con un lenzuolo e mi addormentai.

                                                          

                                                                   [...]






Mi scuso per eventuali errori <3

Ale c:

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Marchemellow25