Sento solo le guance umide. Si accompagnano con un tetro e indistinto desiderio di morte. Ho costruito un grandioso monumento; ho costruito una piramide con i bastoncini dei gelati.
Sono stato stupido. Ero convinto che non sarebbe mai arrivato il vento a distruggere tutto quello che avevo creato.
Ma è giunta anche la bufera. Ora nella mia testa è tutto innevato. Sento il gelo.
Forse mi ero illuso, o forse ci ho creduto davvero. Ho sempre pensato che i rapporti, le amicizie, gli amori, tutto sarebbe stato eterno. Che stupido.
E ora, cosa mi rimane?
Un letto comodo, un tè caldo e un buon libro; non possono essere abbastanza. Ho bisogno di sentire la carne, il respiro sul collo, la stretta di un abbraccio. Quella è vita.
Ho osservato dall'alto della vallata, immobile, persone che entravano e uscivano dalla mia casa, sorridenti. Mi è bastato girarmi per pochi secondi per non riuscire più a capire che fine avessero fatto quelle persone e perché la mia casa fosse in fiamme.
Ora mi sono rimaste solo macerie ricoperte da neve sterile, senza espressione.
Devo ricominciare dal principio, da nulla. Costruire ancora qualcosa, ma qualcosa di solido, stabile, duraturo.. che sia.. per sempre.





N.d.A.
Nella mia mente tutto questo ha preso forma,
spero di dimostrarlo con i prossimi capitoli.
Grazie mille,
                 Nihil.