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Autore: norwamnesio    11/03/2013    1 recensioni
Il destino di Hogwarts è nelle sue mani, ma decide di metterlo da parte solo per avere una risposta. Pochi minuti ed una confessione che deve essere fatta, dopo di che non importa nemmeno più se morirà o meno.
E' la sera dello scontro finale, Harry si trova nella Stanza delle Necessità per cercare il diadema, ma sembra dimenticarsene quando alle sue spalle arriva Draco, da solo.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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"Sapevi che ero io, lo sapevi, Draco."

"Quando Bellatrix te l'ha chiesto, sapevi che ero io. Perchè non hai detto niente?"


Non poteva lasciare che tutto finisse, non prima di avere una risposta. I minuti erano contati ma quando vide arrivare Draco nella Stanza delle Necessità sembrò come dimenticare dove fosse e cosa dovesse fare; c'era il destino di Hogwarts nascosto da qualche parte, ma lui lo mise da parte per fare quella semplice e unica domanda. Perchè?
Draco gli era spuntato alle spalle e probabilmente presto sarebbero arrivati anche Goyle e Zabini, Harry li immaginò bloccati alle prese con l'ingresso della stanza. Si sentì quasi sollevato perchè nonostante la fine si avvicinasse capì che aveva ancora qualche minuto per fare le sue domande e lui e il ragazzo biondo sarebbero finalmente rimasti da soli.
Però non ricevette risposta o, perlomeno, non ricevette una risposta verbale. Draco lo puntava rimanendo in silenzio ed era visibile il fatto che la sua mano tremasse.
Harry lo fissò attentamente e smise di chiedere, perchè notò quelle fosse nel viso del biondo che ospitavano degli occhi ormai troppo stanchi, che sembravano supplicarlo di mettere fine a tutto quello, nonostante la mano fosse ancora puntata contro di lui.

Harry si rassegnò. Guardò in basso un attimo prima di affrontare direttamente chi in realtà non era mai stato un suo nemico.
"Sei migliore di così, Draco."
"Taci Potter, lo sai.... E' tardi, come mio padre..."

Tremava anche la sua voce, mentre la posizione non accennava a cambiare.

"Sei migliore di tuo padre."
"Taci dannazione! Non capisci, davvero? E' tardi Potter, è finita."
"Non ancora, ti prego, Draco. Siamo qui, tu ed io."
"Quindi?"
"Perchè non hai detto niente? A Bellatrix, intendo."

E allora anche Malfoy cedette, abbandonò quella postura rigida e la sua bacchetta cadde a terra.
Il tempo passava e allora Harry si guardò intorno sperando che nessuno arrivasse, nè Ron, nè Hermione, non in quel momento. C'era troppo poco tempo per troppe parole che forse non avrebbero mai detto.
"Parlami."
"Davvero non capisci, Harry? Dirtelo mi ucciderebbe, non posso."

"Draco..."
"Tutti questi anni, tutto questo odio."
"Ma non era odio, giusto?"
"Non importa!"

Il biondo risposte furioso e fece per recuperare la sua bacchetta, ormai il gioco l'aveva iniziato e doveva portarlo a termine.

"Sì che importa, importa. Uno di noi due potrebbe morire stanotte, tu od io."
Harry lo disse immaginando la morte di Draco ed involontariamente fece un passo in avanti verso di lui, sperando forse che in tal modo sarebbero stati più vicini, in qualsiasi senso. Voleva risposte, voleva che Draco ammettesse che il loro non era odio. Quegli sguardi di sfida, quei sette anni di guerra, li avevano avvicinati come non mai ed adesso ciò che provava al pensiero di perdere lui e di perdere tutto quello lo distruggeva. Ed anche per Draco era così, non poteva essere altrimenti.
Ad un passo dalla fine, però, cosa avrebbero potuto fare? Si chiedeva se davvero sarebbe servito a qualcosa ammettere che provava qualcosa di più.

"Sarai tu a morire Harry", si sentì rispondere avendo giusto il tempo di notare quella lacrima che scorreva giù dal viso del giovane, poi il rumore di qualcuno che arrivava in lontananza, chi fosse non importava.

"Dimmelo, Draco."
"Poteva andare diversamente."
"Dimmi qualcosa."
"Ti ricordi quel giorno, quando dicesti che saresti stato capace di sceglierti gli amici da solo? Non avevo mai pensato al fatto che avevi ragione, noi due non avremmo potuto essere amici in ogni caso."


"Ecco, era questo che volevi sentire?"

Era questo. Tutto si riduceva a questo, anche se era troppo tardi ed anche se probabilmente non avrebbero avuto un altro momento nella loro vita per parlare ancora così, faccia a faccia, non servivano troppe parole per fare in modo che tutto avesse un senso.

"Era questo, poteva andare diversamente.", rispose.


Goyle e Zabini arrivarono velocemente, così come velocemente se ne andò qualsiasi traccia di commozione dal viso di Malfoy.

"E' finita, Potter!"

  
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