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Autore: Fly to the sky    11/03/2013    5 recensioni
Una storia tra James e Narcissa :) è il mio primo crack e ho cercato di non scendere troppo nell'OOC. Ho immaginato una storia tra i due coerente al fatto che Cissy è costretta a sposare Malfoy e che Lily non ha ancora accettato James.
(Trovate come avvertimento Spoiler, in realtà l'ho messo per errore e non so perchè EFP non me lo fa togliere)
[Partecipa al “Crack pairing contest, per chi vuole leggere qualcosa di originale!” organizzato da Rowan936 su ffz].
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Narcissa Malfoy
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Sento la porta aprirsi con violenza. Lui entra e richiude la porta incurante di aver svegliato il bambino. Cerco di riaddormentarlo cullandolo ma continua a piangere. Lucius si toglie il mantello e la maschera da Mangiamorte in fretta.
-Il Signore Oscuro è caduto.
Sembra che abbia buttato fuori qualcosa di amaro. Lo guardo priva di espressione.
-E’ caduto. Penso…penso sia morto.
Continuo a cullare Draco, si sta tranquillizzando.
-Ora arresteranno tutti quelli che lo appoggiavano. Arresteranno me!
-Come è successo?
-Io non lo so…- è molto nervoso – Dolohov mi ha informato che il Signore Oscuro era andato a Godric’s Hollow  con l’intenzione di uccidere il giovane Potter.
Posso sentire il mio cuore premere nel petto.
-E’ entrato in casa Potter, ha ucciso i genitori del bambino ma non è riuscito ad uccidere lui, non si sa perché.
Perdo un battito. E’ morto. Una lacrima solitaria fuoriesce dal mio occhio sinistro. Ho un nodo alla gola.
-Dobby!
L’elfo appare subito chinando il capo in modo servile.
-Fai sparire subito la mia veste da Mangiamorte, e con sparire intento che non deve essere trovata assolutamente. Nell’eventuale caso, verrai punito tu. Poi raggiungimi al terzo piano e aiutami a far sparire qualche veleno.
Poi corre verso le scale incurante dei miei singhiozzi.
 
 
Apro gli occhi. Devo essermi addormentata, ho avuto un incubo tremendo. Noto con dispiacere di aver dormito sul pavimento. Nell’alzarmi faccio una smorfia perché ho dolori alle ossa. Non ricordo molto ma la paura che quel sogno possa essere stato reale è troppa. Mi avvicino, arrancando, ad un imponente cassettone di mogano, prendo uno specchio d’oro intarsiato con motivi floreali e guardo la mia immagine.
Una volta ero bella. Abbagliante, diceva mia madre e avevo molti pretendenti. Adesso lo specchio mi restituisce l’immagine di una donna sciupata, provata. La matita colata nelle guance con le lacrime, e le occhiaie. Quelle ci sono da tempo ormai.
Una volta ero bellissima.
Lui me lo diceva sempre.
Sento un rumore sordo, attutito, come se arrivasse da lontano, ma è comunque devastante, rotto. E poi un dolore acuto alle mani e ai piedi. Barcollo, ma fa più male. E poi mi rendo conto di aver rotto lo specchio. Tanti piccoli frammenti, da terra, mi restituiscono quell’immagine. E’ peggio. Non lo sopporto.
 
Una volta ero bella.
Adesso non lo sono più.
Perché la mia bellezza se ne è andata con lui.
 
 
Una ragazza sta camminando per un corridoio della scuola. Ha lunghi capelli biondi e porta un cerchietto verde. E’ l’ora libera e vuole passarla con le sorelle, nel  dormitorio dei Serpeverde.
Gira l’angolo e urta un ragazzo che la sorregge prima che cada. Si rende conto subito che il ragazzo era fermo lì ed è irritata. Pensa che sia un imbranato Tassorosso. E invece è Potter, James Potter il casanova dei Grifondoro.
-Sempre in giro a render la vita della gente un incubo, eh Potter?
-Sempre così acida, eh Black?
Sa rispondere sempre a tono quel ragazzo. E ovviamente si passa la mano tra i capelli, spettinati come al solito.
-All’angolo per beccare qualche frivola ragazzina?
Sorride obliquo. -Se avessi avuto quell’intenzione l’avrei già trovata non ti pare?
La ragazza sbuffa indispettita. –Allora è stato un colpo di genio? Per far cadere chi gira l’angolo?
Lui passa una mano tra i capelli e si appoggia con un gomito al muro. –No
-Oh bè strano, da te me lo sarei aspettato- dice, come suo solito, inviperita – dopotutto frequenti quel mio cugino scellerato
-La bellezza è di casa nella famiglia Black?
Narcissa apre la bocca per rispondere ma si ferma, recependo il senso della domanda. Socchiude gli occhi e inclina le sopracciglia. –Cosa intendi Potter?
-Tu, Sirius, le tue sorelle… siete tutti molto affascinanti ma… devo dire che tu superi tutti.
-Non riesco a capire dove vuoi arrivare.
Tono serio, distaccato, professionale. Ma Narcissa non può evitare quel lieve rossore sulle guance.
James, notandolo, sorride con aria di trionfo. –Ti osservo da un po’ Black.
-Potter lasciami passare- è indispettita – non intendo perdere la mia ora libera con te, ascoltando le tue stupid…-
Lui si è chinato è l’ha baciata. Le ha messo una mano tra i capelli e l’ha baciata. La prima cosa che pensa James è: pesca. Sa di pesca. Lei sgrana gli occhi e tenta, leggermente di scostarsi e alla fine di stacca dal bacio con foga.
-Potter!...
-Si Black, non mi sarei mai dovuto permettere, è una cosa da villani maniaci, con tante altre ragazze proprio te dovevo scegliere- dice canzonandola
La ragazza abbassa lo sguardo poiché era proprio ciò che stava per dire eppure non può ammettere che non le sia piaciuto.
-Tra noi non potrebbe mai funzionare, lo sai.
Lui appare leggermente sorpreso, non si aspettava che lei approvasse eppure quella frase sembra esprimere un leggero consenso. Tutti e due sanno che le loro famiglie non approverebbero, soprattutto i Black. I Potter sono purosangue certo, ma non ricchissimi, e per Narcissa è stato programmato un rampollo di sangue nobile.
-Tu ami la Evans. Le corri dietro da anni.
E’ strana. Sembra non approvare. James sorride amaro. – Lei ha scelto Mocciosus. Scusa non lo sai, io chiamo così Piton. E comunque le disgusto.
-E’ così ripieghi su di me. Non credere di farmi un effetto diverso.
La bugia le brucia la lingua. Lei è brava a mentire però. Ma lui sorride, mostrando trentadue denti perfettamente diritti e splendenti.
“Merlino quanto  è bello!” pensa Narcissa. James  le scosta una ciocca di capelli dietro l’orecchio facendole il solletico. Lei ha un brivido e chiude gli occhi.
-Finiamola con questa pagliacciata- dice riaprendoli – lo sai benissimo che…
Lo ha fatto di nuovo. Le ha circondato il viso con le mani e l’ha baciata di nuovo, con più fermezza stavolta, più determinazione. Lei non si ritrae questa volta, gli mette un braccio attorno alle spalle e appoggia la mano sulla sua nuca.
-Potter…
-Sì?
-Mi stai scombinando i capelli.
James sorride e punta i suoi occhi nocciola sui suoi fanali azzurri.- Sei bellissima.
E continuarono a baciarsi senza sapere di stare iniziando qualcosa di più grande. Infatti fu proprio lì che nacque la loro relazione, fatta di baci rubati e incontri segreti. E nessuno dei due, se qualcuno glielo avesse detto prima, ci avrebbe mai creduto.
 
 
-Narcissa devi pur mangiare qualcosa! Non vorrai lasciarti morire…
A dispetto di ciò che questa frase può esprimere, Lucius non ha affatto a cuore i miei interessi, ha solo paura di cosa potrebbero dire i giornali se la moglie di un esponente così famoso del Ministero si lascia morire. Ma davvero, non ho alcuna intenzione di morire. Affrontare la morte è da coraggiosi e io non lo sono mai stata . Ma so che se metto qualcosa nello stomaco andrò subito a vomitare.
-Senti…lo so che è sconvolgente- inizia con la sua solita voce strascicata –il Signore Oscuro che viene sconfitto da un moccioso, ma almeno siamo salvi. Non ti pare che sia una buona cosa?
Non è mai stato bravo ad essere dolce. Ma davvero pensa che sono disperata per il Signore Oscuro? Quella persona che ha reso la mia vita un inferno? Non posso che esser contenta della sua caduta, almeno mio figlio vivrà in un mondo migliore.
-Sì
-E allora mangia, fa qualcosa!
Resto a guardare, inespressiva la carta da parati verde-argento della sala da pranzo. Lucius si alza e se ne va, nervoso.
Perché l’ho sposato? Ah già, interessi.
Tesoro, lui ti renderà felice! Se gli chiedi la luna lui te la va a comprare! Ti darà un mucchio di gioielli, vestiti e vivrai in un castello! Cos’altro puoi desiderare?”
Solo la libertà, mamma. Ma questo non gliel’ho detto ai tempi. Lei non sapeva che c’era un altro ragazzo che, se gli avessi chiesto la luna, sarebbe andato a prenderla, non a comprarla.
 
 
 
-Cosa?
Narcissa abbassa gli occhi. – Devo sposare Malfoy, mio padre dice…
-Tuo padre?- James sta alzando la voce – Da quando tuo padre decide  sulla tua vita?
-Da quando sono nata. – lo fissa negli occhi –non capisci? Il mio cognome vale molto più di me per mio padre! E’ un fardello pesante da portare sai?
-Scappa! Come hanno fatto Sirius e Andromeda!
Narcissa scuote la testa e contrae gli angoli della bocca per trattenere il pianto. – No. Loro erano coraggiosi. Sirius era Grifondoro e Andromeda era Serpeverde solo perché lo ha chiesto al cappello, per non creare ulteriori disordini in famiglia. Io non sono come loro- sta iniziando a piangere –io non so affrontare le cose! Ho paura!
James le prende il volto e se lo porta all’altezza del petto. Gli sta bagnando la camicia ma non gli importa. Lei continua a singhiozzare forte e con una mano stringe debolmente il tessuto bianco della manica di lui. E’ passato qualche anno dal primo bacio, sono adulti ormai. Narcissa ha terminato la scuola da due anni. Lord Voldemort sta prendendo potere, James fa parte dell’Ordine della Fenice. La famiglia Black sostiene Voldemort poiché non ha ancora capito le sue vere intenzioni. Loro si vedono segretamente perché nessuno deve scoprire del loro rapporto. Erano felici, dopotutto, prima di quella notizia.
-Scusa se ho alzato la voce.-
Lei sorride in modo forzato. –Non fa niente
-E’…- James ha la voce roca, forzata – è l’ultima volta che ci vediamo, vero?
-Temo di sì
Lui la stringe più forte. –Spero sarai felice. Se lo sarai, lo sarò anche io.
Narcissa sorride –Ci proverò…Sai, tu piaci alla Evans.
-Cosa?
-Le piaci. Vedi di non lasciartela scappare.- le costano molto quelle parole.
Lui le asciuga le lacrime guance con un dito e resta a guardarla per un pò.
-Sei bellissima.
 Lei si fa scappare un ultimo singhiozzo e si porta una mano alla bocca. – Non dimenticarmi.
-Sarà impossibile.
E si lasciarono così, in quel casolare babbano, con un sacco di parole non dette alle spalle.
 
 
 
Sono Narcissa Black e una volta ero bellissima.
Ero un fiore, il più bel fiore del giardino.
Ma io ero solo il fiore. Il mio stelo era lui. La mia roccia, il mio sostegno.
E ora che non c’è più sono in balia del vento, e non so più dove cadere.
  
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