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Autore: Akane92    11/03/2013    9 recensioni
Una ragazza è di ritorno in città e sconvolgerà la vita del nostro caro Alpha.
Dal prologo:
" Due occhi grandi e verdi incrociarono il suo sguardo per qualche secondo. Un occhiata veloce che per il lupo fu fatale.
Qualcosa dentro di lui si mosse, all’improvviso. Non ebbe neanche il tempo di capire. I suoi battiti aumentarono, le sue mani tremavano, e i suoi occhi non potevano fare a meno di continuare a seguire quegli occhi magnetici. Strinse ancora più forte il volante della sua auto con i muscoli del corpo tutti tesi. Era una ragazza. Una ragazza dagli occhi verdi e i capelli rossi come il sangue. Sorrideva, mostrando i denti che per Derek in quel momento erano perfetti, insieme a tutto il resto. Era una strega, forse? "
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Derek Hale, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Preparation

 

POV Hope

Quando sentimmo il clacson della camaro di Derek, io e mio fratello, impegnati a guardare su MTV la serie tv “Buffy” ( giusto perché non ne avevamo abbastanza di sovrannaturale ), ci dirigemmo subito verso la porta. Misi il guinzaglio a Kopa che non appena uscì cominciò a ringhiare. Voltai lo sguardo verso l’auto, e ovviamente capii il mio motivo: c’era anche Peter, lo zio strambo di Derek. Anche Stiles sembrava sorpreso di vederlo, mentre Derek era girato verso suo zio per dirgli chissà cosa. Andammo verso l’auto, con Kopa ancora agitato, e quando Derek rivolse il viso verso il mio, ebbi uno sbalzo al cuore. Come faceva ad essere ogni volta dannatamente bello? Aveva anche indossato degli occhiali da sole e una giacca di pelle nera, mentre mi rivolgeva uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
<< Vieni anche Kopa? >> mi chiese.
<< Sì, lo metto nel portabagagli >> dissi, ricordandomi dell’ultima volta che io e il mio dalmata eravamo stati in macchina con lui.
<< Può stare dietro con voi >> sorrisi a quelle parole, felice di non dover rinchiudere il mio Kopa. Derek uscì dall’auto per farci salire e quando fui accanto a lui con un rapido ma dolcissimo gesto mi accarezzò la mano, senza fare altro, probabilmente perché in soggezione a causa dello zio. Quanto mi sedetti, Peter mi rivolse un sorriso che sembrava sincero. << Ciao, Hope >>
<< Salve >> salutai, non guardandolo se non per pochi secondi mentre Kopa entrava in macchina e si metteva in braccio a me, ancora agitato a causa di Peter.
<< Viene anche lo zio psicopatico? >> chiese Stiles, entrando in auto.
Vidi Peter alzare gli occhi al cielo << Non sono psicopatico >>
<< Hai solo tentato di ucciderci tutti >> disse Stiles, sistemandosi.
<< Anche Derek minaccia di ucciderti, spesso >> affermò Peter.
<< Derek è meno psicopatico di te >>
<< Oh, grazie Stiles >> disse Derek rientrando in auto.
<< Perché il tuo cane ce l’ha con me? >> mi chiese lo zio.
Alzai le spalle << Lo faceva anche con Derek. Si chiama Kopa, comunque >>
<< Ciao Kopa >> tentò di sorridere al mio cane, ma non cambiò molto.
Derek mise in moto l’auto, dirigendosi verso l’ambulatorio veterinario.
<< Hai avvisato Scott? >> chiese a Stiles.
<< E’ già lì >>
<< Posso provare ad accarezzarlo? >> mi chiese ancora Peter, tornando a guardarmi.
<< Potrebbe morderti >> dissi io.
<< Oh, magari! >> disse mio fratello, mentre Peter lo guardava male.
L’ex Alpha allungò una mano verso il mio cane, che ovviamente ringhiò mostrando i denti. << Oh, avanti, non sono cattivo >>
Stiles cominciò a ridere, mentre Peter riprovava ad avvicinare la mano a Kopa, ma anche questa volta ricevette un ringhio come risposta.
<< Mi sa che non vuole >> dissi io, sperando la smettesse.
<< Va bene, un’altra volta >>
<< Siamo arrivati >> disse Derek, parcheggiando l’auto.
Peter fece scendere me e Kopa, mentre Stiles uscì dalla parte di Derek. Tutti e quattro ci dirigemmo verso la porta, che fu aperta prima ancora che bussassimo.
<< Ciao >> disse Scott, sorridendo verso me e Stiles. << Entrate >>
Ci condusse verso la stanza dove qualche tempo prima avevo visto Derek insanguinato e con le vene nere a causa del proiettile, rivedendo quella scena nella mia testa non potei fare a meno che tremare. << Che c’è? >> mi chiese Derek, sentendo il mio cuore.
Lo guardai, mentre i suoi occhi preoccupati erano puntati nei miei. << Nulla, ricordavo di quando sei stato male qui >>
Lui sembrò sollevato nel sentire quella risposta, mentre il Dottor Deaton entrò nella stanza. << Buonasera a tutti >> ci salutò, fermandosi davanti a me e Kopa << E questo bellissimo cane chi è? >> chiese, inginocchiandosi per accarezzarlo.
<< Kopa, è il mio dalmata >> dissi, sorridendo alla vista del mio cane che leccava la mano del dottore.
<< Perché con me non fa così? >> chiese Peter a Derek.
<< Perché i cani sono molto più intelligenti di voi lupi, senza offesa Scott >> rispose il veterinario, mentre sia Derek che suo zio alzavano gli occhi al cielo. << Quindi, di cosa volete parlarmi? >> chiese, tornando in piedi.
<< Ho incontrato Deucalion >> esordì Derek.
<< Lo so, Scott mi ha detto tutto. Questo Deucalion non sembra un tipo socievole >>
<< Vogliamo combattere >> continuò Derek.
<< Immaginavo, vi aiuterò come meglio posso >>
<< Cioè? >> chiese Peter.
<< Ancora non lo so. Non so neanche quanto preparato sia il tuo branco di ragazzini, Derek >>
Lo vidi innervosirsi, mentre stringeva i pugni. << Posso allenarli >>
<< Devi. Altrimenti non avrete molte possibilità con un branco del genere >>
<< Quindi io starò a guardare mentre Derek e Scott allenano gli altri e non potrò fare quasi nulla come al solito? >> chiese mio fratello, gesticolando.
<< No, Stiles. Loro saranno la forza, voi sarete il cervello >>
<< Voi? >> chiesi io, mentre il veterinario voltò lo sguardo verso il mio, sorridendomi.
<< Anche tu, Hope. Appena scopriremo altro, appena capirò cosa si può fare, sarete tu e tuo fratello ad aiutarmi. Se ci saranno possibilità di raggirarli, confonderli … >> in realtà, ero entusiasta all’idea! Sapevo benissimo di non poter competere con dei lupi mannari, ma anche io volevo fare la mia parte per aiutare Derek e i miei amici e mentre il dottore parlava io mi esaltavo sempre di più, se non fosse che il burbero Alpha lo interruppe subito. << Lei non combatterà >> disse, ancora coi pugni stretti e lo sguardo duro.
<< Non ho detto che combatterà >>
<< Comunque non ci sarà. Sarà al sicuro lontano dal luogo in cui combatteremo >>
<< Assolutamente no! >> dissi io, facendolo voltare verso di me.
Lui alzò gli occhi al cielo, girandosi in modo tale da essere di fronte a me. << Hope, ascolta … >> cominciò a parlare, ma non volevo ascoltarlo.
<< No! Ascolta tu! Non voglio restare a casa mentre so che voi state combattendo e state rischiando la vita! Voglio aiutare anche io >>
<< Non puoi affrontare un branco di Alpha! >> mi disse, quasi sorridendo come se la cosa fosse più che ovvia.
<< Vuoi vedere come ti stendo con un solo colpo? >> chiesi, incrociando le braccia e avvicinandomi ancora a lui, che continuava a sorridere divertito mentre alzava le sopracciglia.
<< Mi piace la tua ragazza >> sentii Peter dire dietro di me.
<< Non voglio farti male >> disse Derek, ancora divertito.
<< Vuoi vedere? >> chiesi ancora.
<< Vediamo >>
Non aspettavo altro. Alza un ginocchio, in modo tale da colpirlo proprio . Vidi i suoi occhi e il suo viso passare da un’espressione divertita ad una prima sorpresa e poi dolorante, mentre si sdraiava a terra e si massaggiava dove l’avevo colpito. << Oh, Dio! >> disse, ancora con un’espressione di dolore in viso. Sentii le risate di tutti, compreso Peter. Tutti ridevano o cercavano di trattenere una risata mentre vedevano Derek a terra. Mi inginocchiai, in modo da essere alla sua altezza.
<< Posso partecipare alla battaglia? >>
Lui sbuffò. << Facciamo che ne riparliamo, anche perché non è corretto >>
<< Non capisco perché voi uomini non vi colpiate mai lì >> dissi, alzandomi.
<< Perché sappiamo quanto fa male >> mi disse Stiles, ridendo ancora.
Derek si alzò, con la sua solita espressione severa in viso.
<< Devi ammettere che è brava >> gli disse il veterinario.
Lui alzò gli occhi al cielo. << Lo so, non è questo il punto. Comunque, quanto tempo pensi mi occorra per allenarli? >>
<< Due, tre mesi per essere quasi sicuri di riuscire ad essere loro pari >>
<< Oh, bene. Siamo nella cacca, insomma >> disse mio fratello.
<< Lei non ha niente da darci per combatterli? >> chiese Scott.
<< Posso organizzarmi. Vi farò sapere appena avrò tutto >>
Derek annuì, così come Scott.
<< Nient’altro? >> chiese Peter.
<< No. Solo allenatevi e non sottovalutateli >> disse il dottore, unendo le mani quasi come per pregarci di ascoltarlo.
<< Lo faremo. Ci vediamo >> disse Derek, andando verso la porta seguito da Peter.
<< Io resto qui, devo finire di lavorare >> disse Scott << Voi andate con loro? >>
Annuii << Ci vediamo a scuola >> dissi, sorridendogli.
<< Ciao ragazzi >> ci salutò il dottore << Ciao Kopa >>
Sorrisi, mentre seguivo Stiles verso l’auto di Derek.
Durante il tragitto di ritorno, Derek non disse una parola, almeno fino a quando non arrivammo davanti al loft e fermò l’auto. << E’ questo qui >> disse.
Peter aprì lo sportello e scese dall’auto per guardare meglio << Oh >>
<< Non ti piace >> disse Derek, mettendosi una mano sulla testa.
<< No, no. E’ .. carino >>
<< Devo ristrutturarlo >>
<< Ovviamente. Comunque, va bene >> disse, ritornando a sedersi. << Come ti ho già detto, per me non è ancora momento >>
Io e Stiles ci guardammo, confusi. Chissà cosa intendeva.
Derek riaccese l’auto, andando verso casa sua, o meglio la sua ex casa.
<< Quando torni? >> chiese Peter, iniziando a scendere una volta arrivati.
<< Non lo so >>
<< Va bene. Ci vediamo, ragazzi >> ci salutò lo zio, sorridendoci e andando verso casa sua. Un po’ provavo tristezza per lui. Sapevo che era un po’ impazzito, che era risorto dalla morte e tutto il resto, ma ora vederlo rientrare da solo in quella casa abbandonata mi fece pensare a come poteva sentirsi solo, a come poteva sentirsi triste. Mi venne anche l’idea di invitarlo a cena, ma era già abbastanza nascondere Derek e non credo sarei riuscita a nascondere anche suo zio.
<< Hope, vieni avanti >> mi disse Derek, quasi come se fosse un ordine. Io obbedii, lasciando Kopa a mio fratello.
Restammo in silenzio fino a quando non arrivammo a casa mia. Scesi dall’auto, facendo scendere anche Stiles e il mio cane. << Tu non vieni? >> chiesi a Derek che non si era mosso dalla posizione di guida né aveva spento l’auto.
<< Parcheggio più in fondo, tuo padre potrebbe vedere l’auto. Andate dentro >> ordinò di nuovo, partendo.
Una volta dentro, liberai Kopa e mentre mio fratello si mise subito davanti alla tv in salotto per giocare a chissà quale videogame, andai in camera mia. Quando aprii la porta, Derek era già dentro.
<< Come hai fatto? >>
Non mi rispose, indicandomi con un piccolo movimento della testa la finestra aperta. << Oh >> dissi, andando verso di lui che continuava a guardarmi serio. << Che c’è? >>
<< Lo sai che c’è >>
<< Derek, non m’importa >>
<< A me importa di te >>
<< E a me di te! E di mio fratello, e del mio migliore amico! >>
Alzò gli occhi al cielo << Mi farai stare male >> confessò, mentre i suoi occhi cominciavano ad addolcirsi.
<< E tu farai stare male me se non mi permetterai di aiutare >>
<< Ma non capisci con chi abbiamo a che fare? Non hai neanche mai visto un Alpha completamento trasformato! >>
<< Comunque non cambierei idea >>
<< Tu sei debole, lo capisci? >>
<< Ti ho steso a terra prima, o sbaglio? >> chiesi, sorridendo.
<< Sai che intendo. Se io dovessi essere ferito, se nessuno potesse aiutarti e uno di quegli Alpha ti attaccasse, non avresti scampo >> mi spiegò, come se le parole facessero male anche a lui.
<< Non è detto >> presi la sua mano, stringendola. << Non ce la faccio. So già che se non mi darai la possibilità di venire, io lo farei lo stesso >>
<< Non voglio che ti faccia male. Non lo sopporterei >>
Ricordai la sua faccia quando scoprì le mie ferite sul collo e sulla spalla, e sapevo che stava dicendo il vero.
<< Non mi farò male. Neanche tu. Vinceremo >> dissi, sorridendo e sperando di avere ragione. Neanche io avrei sopportato di vedere Derek ferito, una volta mi era bastata.
Lui alzò un sopracciglio, ricambiando il sorriso << Ah, sì? >>
<< Sì! Posso stenderli tutti, come hai visto! >>
<< Quella ginocchiata non ti basterà, non avevo neanche i riflessi pronti >>
<< Però ti ho fatto male >>
<< Già. E a proposito di questo .. >> mi lasciò la mano, andando verso la porta e chiudendola, per poi girarsi di nuovo verso di me, sfoderando un sorriso quasi maligno seppure divertito. << .. di solito la faccio pagare a chi mi fa del male >>
<< Vuoi farmela pagare? >>
Lui annuì, prendendomi di nuovo la mano e sedendosi sul letto, per poi tirarmi verso di lui. Ci ritrovammo sdraiati una sopra l’altro, di nuovo, ma questo volta ero io sopra di lui. << Questa sarebbe la mia punizione? Devo farti male più spesso >>
<< Ssssh >>
Cominciò a baciarmi, e solo io sapevo quanto avevo desiderato che le sue labbra tornassero sulle mie. Come al solito, all’inizio sembrava uno di quei baci da film, dolce, lento, romantico, per poi trasformarsi un bacio passionale e pieno di desiderio. Sentii di nuovo  le sue carezze sul mio corpo, le sue mani curiose e calde su di me. Anche io potei tornare ad accarezzare il suo corpo da scultura, ma non mi bastava. Gli misi le mani sotto la maglietta, sperando che capisse, e infatti alzò le braccia in modo tale che io gliela sfilassi e ammirassi di nuovo il suo petto nudo e perfetto. Sembrava che avessi appena scartato il più bel regalo mai ricevuto. Dopo poco, anche io mi ritrovai senza maglietta. Non so per quanto tempo continuammo, ma nessuno dei due aveva intenzione di smettere. Sentivo e sapevo benissimo che aveva voglia di me, così come io avevo voglia di lui, del suo corpo, dei suoi baci, di essere sua e soltanto sua, ma non poteva ancora accadere.
<< Derek .. >> dissi, mentre lui mi baciava il collo. << Devo studiare >> dissi.
Lui si fermò, voltando lo sguardo verso di me. << Non è vero >>
Sospirai << Lo so. Ma so anche che non possiamo continuare >>
<< Perché? >>
<< Non siamo soli. E’ già una fortuna che mio fratello non sia entrato fino ad ora >>
Sbuffò << Va bene >> disse, allungando una mano verso il pavimento per prendere la mia maglietta.
<< Grazie >> dissi, rivestendomi. << Ti va un film? >>

Il resto della giornata passò come sempre. Dopo il film che vedemmo insieme a Stiles, Derek sentì mio padre tornare e così dopo cena portai la carne che avevo appositamente cucinato per lui, fingendo di averne fatta troppa. Dopo averlo visto mangiare, ci accoccolammo di nuovo sotto le coperte fino a quando non ci addormentammo l’uno nelle braccia dell’altra.
Il giorno dopo, il loft divenne effettivamente di Derek e la sera stessa convocò tutto il branco per il primo allenamento. Il loft era ancora mezzo distrutto e vuoto, così poterono darsi alla pazza gioia … più o meno. Non avevo mai assistito a niente del genere. Erano velocissimi, fortissimi, pieni di zanne e artigli e occhi che cambiavano colore e io e Stiles guardavamo tutto come ipnotizzati. Derek poteva diventare davvero cattivo, a volte. La maggior parte delle ossa degli altri furono spezzate da lui, che continuava a volervi vedere rialzarsi. Scott era più buono, sebbene comunque aiutò Derek ad allenare gli altri. Peter non si allenò molto, Stiles mi spiegò che era ancora troppo debole. Comunque, dopo tre ore erano tutti distrutti, persino Derek. Quando tornammo a casa, mio padre dormiva già. Stiles andò subito a dormire mentre Derek divorò prima un piattone di pasta che gli feci al momento e poi lo feci andare in bagno, controllando che mio padre non si svegliasse mentre l’Alpha si faceva una doccia. Quella notte non riuscì neanche ad accarezzarmi un po’, cadde addormentato poco dopo essersi sdraiato sul letto. Era bellissimo anche quando dormiva. Quando si risvegliò era ormai mattina, sebbene fosse ancora presto, e sentii le sue braccia stringersi a me. << Sei sveglia? >> sussurrò.
<< Sì >>
<< Scusami. Non volevo addormentarmi subito >>
<< Eri stanco >> dissi, mentre mi giravo verso di lui per guardare i suoi bellissimi occhi verdi. << Vi allenerete anche oggi? >>
<< Parlerò con gli altri >> disse, sbadigliando.
<< Dormi >>
<< E’ mattina >>
<< Mio padre è già andato via, puoi dormire quanto vuoi e venire a scuola quando ti riprendi >> dissi, mentre i suoi occhi mi guardavano ancora assonnati.
<< Sei sicura? >>
<< Sopravvivrò >>
<< Grazie >> disse, prima di addormentarsi di nuovo, sereno e sorridente.
Le nostre giornate passavano così. La mattina eravamo a scuola mentre Derek o ristrutturava il suo loft o era nella jeep di Stiles ad aspettarmi. Una domenica mi capitò di andare con Stiles a casa sua per portargli il pranzo e lo ritrovammo in canottiera bianca e jeans stretti, sporco di pittura mentre cercava di sistemare, sudato e stanco. La mia reazione fu incredibile, non lo avevo mai visto in modo così sexy. Se non ci fosse stato mio fratello, non so se sarei riuscita a trattenermi. A scuola andò tutto bene, sebbene Ethan continuasse a farmi complimenti ogni qual volta che mi rivolgeva la parola, facendo innervosire Derek che ogni volta minacciava di fargli di tutto.
Comunque, i pomeriggi studiavo o aiutavo Derek con il loft, mentre quasi ogni sera seguivo gli allenamenti del branco, che migliorava a vista d’occhio. La notte era per me e Derek, e continuavamo a farci coccole e carezze fino a quando lui non si addormentava, stanco di tutte le fatiche che stava facendo in quei giorni. Erano delle belle giornate, dopotutto. Tranquille, serene e bellissime grazie a Derek. Tutto stava andando bene, fino a che non arrivò Halloween …








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Ciao a tutti! :)
Vi chiedo scusa per il ritardo e per questo capitolo, è corto rispetto agli altri e probabilmente vi farà schifo >.< Fra una settimana circa ho uno dei due esami che devo dare, e sta iniziando il peridio di crisi/ansia quindi chiedo perdono :(
Vi ringrazio per le vostre recensioni, almeno voi mi fate felice dopo tante ore di studio matto e disperato xD Fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo, insultatemi pure! XD
A Presto <3
  
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