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Autore: DaisyGardener    12/03/2013    0 recensioni
piccolo racconto sulla doppia personalità
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si guardò allo specchio per l'ultima volta. Si lasciò cadere all'indietr contro il letto e aspettò.
Da sempre era stato criticato per caratteristiche che lui stesso non era riuscito a comprendere, nonostante avesse passato la sua intera esistenza  a guardarsi allo specchio, per capire. 
Cercava ogni giorno, ogni ora, ogni minuto della sua misera vita umana. Non riusciva a trovare i difetti che gli venivano fatti notare. Non capiva. 
Cosa poteva esserci di sbagliato in lui?
Aveva due occhi, un naso, una bocca, due orecchie. Aveva persino un bel corpo, due braccia, due gambe, come ogni altro essere umano. Tutto era nella norma.
Era molto solo. Gli capitava di ricordare i bei momenti con le sue vecchie amicizie e i suoi vecchi amori,
Sembrava un ricordo lontano, quasi come se non gli appartenesse. 
Tutti lo avevano abbandonato.
Guardarsi allo specchio era diventata un'ossessione ormai. 
Il suo stesso riflesso aveva un'aria felice. 
Un po' lo invidiava.
Perché il suo riflesso era così elice mentre lui dentro si sentiva morire?

Quel giorno, però, accadde qualcosa. 
C'era qualcosa di diverso. 
Davanti allo specchio c'era sempre lui insieme alla sua solitudine, ma il suo riflesso aveva qualcosa di diverso. 
Lo esaminò e il suo sguardo cadde sugli occhi della sagoma che aveva di fronte.
Si guardò attentamente e gli parve di avere davanti a sé un'altra persona.
Non si riconosceva più.
L'aspetto fisico era lo stesso, ma c'era qualcosa che non andava. 
Mancava qualcosa. 
Andò nel panico.
Iniziò a toccarsi, come per controllare che fosse ancora lì.
Tutto regolare.
Allora chi era quello sconosciuto dentro lo specchio?
Non capì più nulla. 
La sua immagine era distorta. La sua vita non aveva più senso.
Non era più lui! 
Ma,allora, chi era?
Aveva pssato la sua intera vita a scrutare ogni minimo dettaglio del proprio corpo allo specchio. 
Quella stessa vita l'ha per caso passata guardando lo scorrere del tempo di qualcun'altro?
Iniziò ad avere dubbi su se stesso.
Si guardò intorno e venne pervaso dal buio, dall'oscurità. Lui stesso era vestito di nero.
Controllò, dunque, anche l'ambiente in cui viveva il suo riflesso.
Si sorprese. Non capiva com'era riuscito a non accorgersene prima. 
L'Altro viveva circondato dalla luce, la stessa luce che fino a quella sera era presente nei suoi occhi.
Ma se n'era andata.
Ecco cosa mancava!
Al posto di quella luce, adesso c'era un vuoto infinito dentro agli occhi dell'Altro. 
Alla fine riuscì a comprendere cosa stava succedendo, 
L'unica cosa che poté fare fu quella di compatire il proprio riflesso. 
Così, si guardò allo specchio per l'ultima volta. Si lasciò cadere indietro contro il letto e aspettò. 
   
 
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