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Autore: _Juddy_    12/03/2013    2 recensioni
''Non riesco a capire quello che sta succedendo...Fin da quando sono morti i nostri genitori in quel maledetto incidente io sono diventato il suo protettore, colui che si è sempre preso cura di lei.
Lei, la mia ragione di vita. 
Ma ora tutto svanisce, la mia sorellina ha iniziato a ignorarmi.'' 
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Celia/Haruna, Jude/Yuuto
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Kidou’s pov
Non riesco a capire quello che sta succedendo.  Fin da quando sono morti i nostri genitori in quel maledetto incidente io sono diventato il suo protettore, colui che si è sempre preso cura di lei.
Lei, la mia ragione di vita.
Ma ora tutto svanisce, la mia sorellina ha iniziato a ignorarmi.
E io non so cosa fare.
Sono solo, solo davanti ai miei sentimenti.  
Una  palla  a esagoni neri rotola vicino a me.
Il calcio.
Lo sport preferito di mio padre.
Alzo lo sguardo, gli altri bambini dell’orfanotrofio mi sorridono esortandomi a continuare la partita interrotta.
Ma i miei occhi si posano altrove.
Haruna.
Sospiro, mia sorella è con le sue amiche in un angolo sperduto del grande giardino.  
Mi avvicino, speranzoso.
- Ehi, Imooto-chan. Vieni a giocare con me?
Nessuna risposta.
Prendo in mano la palla e l’avvicino ad Haruna.
- Allora, Haru-chan? Preferisci giocare in difesa o con me a centrocampo?
Ma lei continua a fissarmi perplessa con i suoi grandi occhi blu.
Mi perdo sempre in quello sguardo, così diverso dal mio.
- Non ho voglia di giocare con te, Yuuto.
Il mondo mi cade addosso.
Rimango a bocca aperta a guardare mia sorella che si allontana con le sue amiche con un sorrisetto compassionevole stampato sulla faccia.
No. Non possono portarmi via anche Haruna.
Lei è tutto ciò che resta delle mia famiglia.
Eppure non mi ha chiamato con l’appellativo ‘’Onii-chan’’, perche?
Mi ha trattato come si tratta un amico, non il suo fratellone.
La rabbia s’impossessa di me, accecandomi.
Raggiungo Haruna e l’afferro per un polso.
- Lasciami andare, Yuuto, lasciami!
Ma le sue urla cessano immediatamente quando i nostri sguardi s’incrociano.
I miei occhi sono rossi.
Rossi, come quelli di un demone.
Occhi demoniaci, come li definiscono in molti.
Ecco, ora sono un demone.
- Perché? Perché, Imooto-chan? Che ti ho fatto?
Il nostro istruttore si avvicina, probabilmente sentendo la confusione che stiamo facendo, prendendo Haruna in braccio.
- Yuu-kun, che succede? Perché stai urlando contro tua sorella?
Le lacrime iniziano a solcarmi le guancie.
- Non sto bene, ho mal di pancia.
La voce tremolante di mia sorella si fa strada tra i miei pensieri.
Non è vero.
Lei non dice mai bugie ma stavolta non è vero ciò che dice, ne sono certo.
- Va bene, Haru-chan. Ti porto nella tua camerata.
E così rimango solo osservando Haruna che si allontana.
Le immagini mi appaiono sfocate, indistinte.
Rimuovo con il dorso della mano le lacrime, i ragazzi non piangono.
Inizio a camminare mestamente verso la camerata destinata ai maschi.
Non ho più nessuno.
La mia famiglia non esiste più.

XxX

E’ mezzanotte.
Ma io non riesco a dormire.
Le immagini di Haruna che mi evita si affollano nella mia mente.
E’ più forte di me.
Voglio troppo bene a mia sorella.
La mia vita non avrebbe senso senza di lei.
Eppure sembra che per lei sia esattamente il contrario.
Lei riesce benissimo a fare a meno di me.
Mi alzo dal letto.
Devo parlarle.
Almeno un ultima volta.
Percorro i bui corridoi che conducono alle stanze delle ragazze.
Entro nella prima che trovo.
Ecco Haruna.
Dorme tranquilla nel suo letto, il petto che si alza e si abbassa regolarmente. Al collo una collanina a forma di cuore con su scritto i nostri nomi.
Sospiro.
Quella era di mia madre.
I miei pensieri vengono interrotti.
Mia sorella apre gli occhi.
Un battito di ciglia.
Un altro e un altro ancora.
Che cosa posso fare?
Niente.
Assolutamente niente.
Non volevo parlarle?
O adesso o mai più.
Mi avvicino, titubante.
- Haru-chan?
La mia voce è più calma possibile ma non sufficiente ad evitare un semi-infarto a mia sorella che spalanca gli occhi, sorpresa.
Sta per urlare.
E’ la fine.
 - Yuuto?!
In pochi secondi tutte le luci della stanza si accendono.
Tutte le ragazze mi guardano, atterrite.
Ormai è troppo tardi per tirarsi indietro.
- Haru-chan, perché? Perché mi tratti così? Su, guardami!
Ma lei continua a sfuggire al mio sguardo.
Non mi arrendo, non mi voglio arrendere.
- Sono io, sono il tuo Onii-chan.
- E devi anche venire via da questa stanza. Non è la tua camerata questa o sbaglio Yuu-kun?
Tutti iniziano a ridere a questa battuta, mia sorella compresa.
Magnifico, perfetto.
Ci mancava solo l’istruttore.
Ora sono veramente nei guai.
- Potresti venire con me? Ci sono delle cose che mi dovresti spiegare.
Accidenti come è arrabbiato!
Ma tanto ormai cosa ho da perdere?
Niente.
Scuoto la testa sconsolato ed esco dalla stanza.
L’istruttore richiude accuratamente la porta e inizia a parlare.
- Sono molto deluso dal tuo comportamento, Yuu-kun. Che cosa ti ha fatto tua sorella?
- Non lo vengo certo a dire a lei!
Mi faccia pure quello che vuole.
Ormai...
Uno schiaffo.
Il tempo si ferma.
Cado per terra.
Non mi rialzo.
Non mi voglio rialzare.
Le immagini iniziano a sovrapporsi nella mia mente.
Un flashback.
Due bambini.
-Onii-chan, mi prometti che staremo sempre insieme?
- Te lo prometto, Haruna!
- Ti voglio bene.
Rivedo mia sorella sorridermi, con i suoi occhi innocenti e i suoi capelli blu perennemente spettinati.
Dove è adesso quella bambina?
Mi rialzo, dolorante.
L’istruttore è ancora di fronte a me, minaccioso.
- Mi perdoni, sensei.
Scuote la testa.
- Non ti capisco, Yuu-kun, davvero. Ora però vai a dormire, è tardi.
Annuisco piano.

XxX

- Onii-chan?
Apro piano gli occhi.
Chi è?
Davanti a me compare Haruna.
Gli occhi velati di lacrime.
Un tuono mi sveglia del tutto.
Mia sorella urla.
Ha sempre avuto paura dei temporali.
- Ho paura, Onii-chan. Posso dormire con te?
Come faccio a dirle di no?
La mia sorellina!
Sorrido, annuendo.
Mi sposto un po’, facendole posto nel letto e l’abbraccio forte.
Lascio le lacrime scorrere.
Tutta la paura scompare.
- Onii-chan, perdonami! Io... Non so cosa mi sia successo! Pensavo di non aver più bisogno di te! Mi sbagliavo!
Non voglio che si giustifichi.
Non m’importa.
Lei ora è qui e basta.
- Ti voglio bene Haruna!
Le accarezzo i capelli.
Mia sorella sorride.
- Anche io, Onii-chan!
Mi addormento sorridendo.
E’ banale dirlo ma...
Si, ti voglio bene Haruna!

XxX

Fine Kidou’s pov
Il giorno dopo gli istruttori trovarono i due fratelli abbracciati nel letto.
Si scambiarono uno sguardo pieno di tenerezza.
- Ehi, Akito. Li svegliamo? Che ne dici?
- No, lasciamoli dormire ancora per un po’.
- Poverini, si vogliono davvero molto bene! Con che coraggio gli dovremo dire che sono stati adottati da due famiglie diverse?
Akito si strinse nelle spalle.
Sapeva però che Yuuto non avrebbe mai rinunciato a sua sorella, come la notte prima aveva visto brillare la disperazione nei suoi occhi vermigli come solo un fratello maggiore può avere.
Supererai anche questa prova Yuu-kun. Ne sono certo.
 
Ciao a tutti!
Oggi avevo ispirazione e così mi sono messa al lavoro.
Secondo me è venuta abbastanza accettabile, ma vorrei avere anche il vostro giudizio.
Grazie a tutti quelli che leggerannorecensiranno
Un bacio ^^’’
Juddy-chan ♥
 

  
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