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Autore: LOLover    12/03/2013    2 recensioni
Una ragazza di appena 15 anni trova rifugio dalla sua vita disastrata e solitaria scrivendo lettere, senza alcun destinatario, esse evidenziano gli alti e bassi di una piccola donna.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Carissimo..

Non so chi tu sia, e mi sento stupida a scrivere lettere che non hanno destinatario, ma la mia vita è un disastro, e ho bisogno di sfogo, così ti scriverò fino a quando non sarai reale, e la mia penna traccerà le mie sofferenze e, se ci saranno, le mie gioe...

Ho appena 15 anni, è attualmente la mia realtà è un casino.

Mio padre è fuggito, l'ha sempre fatto, ma sta volta è fuggito davvero, per non ritornare, è quasi un anno che è scappato. Non so dove è andato, con chi e il perché, ma non c'è, non c'è mai stato.

Mia mamma è depressa, era abituata al continuo fuggire di mio padre ma non se lo aspettava, non adesso, non per sempre. Io si. Lei sapeva che se ne sarebbe andato di nuovo, una volta per tutte, ma ha sempre sperato in un cambiamento. Io no.

La gente non cambia.

Ora stiamo dalla nonna, la mamma non è in grado di mantenermi da sola, così siamo qua, non so quanto possa essere un bene, ma intanto che la mamma sta in queste condizioni, ci serve qualcuno che si prenda cura di noi, che si prenda cura di lei...

Mio fratello si droga. La mamma non lo sa, mi correggo, non lo vuole sapere è palese. Ma pur rimanendo qui, si comporta come mio padre, fugge. Comunque è un dato di fatto, mio fratello si droga. Anche lui, come la mamma, credeva in mio padre e nel fatto che potesse cambiare. Illusi. Lui scappa sempre.

Chi inizia a correre, a fuggire, non si fermerà mai. Ecco perché tiro avanti, sempre. Non otterrei nulla.

Sono sola.

La mia migliore e unica amica è morta, un mese fa. Era la mia salvezza, ed è svanita come un dolce pensiero.

Non voglio parlare della sua morte, riempirei la stanza di urla silenziose e strazianti, di vaffanculo e di domande. Non ne parlo mai, e mai lo farò.

La mia classe non aiuta. La mamma credeva che mandandomi in una scuola privata avrei visto una realtà migliore, più felice.

No, non lo è, vedo solo una realtà opportunista e materialista, di gente che crede di essere felice, ma con il proprio ceto sociale non avrà mai la gioa che inconsciamente desidera, così nessuno di loro mi è amico, ci sono abituata, a tutto questo intendo, a stare sola.

Vado, è arrivata la nonna, mi chiama sempre a mezzogiorno in punto per il pranzo, oggi stiamo in veranda.

La mamma non mangia. La mamma non c'è. La mamma fugge, come tutti.

 

 

A presto.

 

Semplicemente io...


 

Ciao bella gente :3 Che ve ne pare? Mi fareste tanto felice lasciando una recensione *-* Grazie. Mì




  
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