Nota:
la ff è stata corretta dal punto di vista grammaticale da un
angelo, Ethelia che ringrazio infinitamente ^///^!
Mi scuso per il disagio
letterario che ha dato questa piccola one-shot ( inchino ).
Volevo ringraziare chi a commentato, anche chi ha solo letto: Mokona89
( azzie infinite XD, mi spaice, per il seguito di Bb.D.G. si
dovrà aspettare un
poco, prima la devo passare sotto i raggi x, ovvero, gli occhi di Ethy
e della
Usagi °_°. Eheh, lo so, ma cos’ la possono
leggere tutti, no? Sia chi è per lei
HxD, sia chi è per le DxH ^^o! Ah, il nome Onil è
una storpiatura dle nome del
mio sciroppo XD! ), Elly ( visto? Basta dirloXD!
Azzie infinite, sei
stata la prima a commentare XD ), Ledy Shyterin (
azzie infinte^^! Altre?
Mmhh… si, credo che ne farò altre di questo tipo,
azzie per il consiglio^^o! Perché
non facciamo una uscita con Luna e Ron tutti assieme? Con Luna il
divertimento
è assicurato XD ) e ultima, ma non per importanza; Legadra
( azzie infinite^^o!
Incredibile, sai che mi hai detto ciò che mi dicono i prof
da una vita? Complimenti
per il tuo occhio… critico, si potrebbe dire XD! Ti
dirò, è vero; non l’ho
riletta la prima volta, lo ammetto… perdono
>//
Let me Know
one-shot
+ attivo o passivo? +
Dicembre.
Le
vie di Diagon Alley erano piene di addobbi e di gente.
Persone
coperte dal freddo pungente camminavano per le vie,
illuminate dalle luci accese e vive dei negozi.
I
bambini appiccicavano il viso contro le vetrine per guardare
più da vicino e poi indicavano con un
dito l’oggetto dei loro desideri. Ciò
che avrebbero voluto trovare sotto
l’ albero il giorno di Natale.
I
genitori pazienti annuivano bonariamente, seguendo quei
scalmanati dei loro figli, rimpiangendo di aver lasciato a casa il
passeggino
o, ancora meglio, il guinzaglio.
Tra
tutta questa gente c’erano anche due grifondoro del sesto
anno. Intenti a discutere.
-E
che vuoi che ne sappia io, è stata una tua idea! –
-Ronald;
le idee sono SEMPRE mie! –
-…
Ma devi sempre scendere a questi particolari, te? –
-Sempre
meglio specificare! –
Rimbeccò
la ragazza riccia con tono saccente. Poi si guardò in
giro, con l’espressione di chi stava lì per una
cosa importante, ma che, al
tempo stesso, non sapeva dove sbattere la testa.
E
sì che non era poi tanto difficile fare un regalo!
Ok,
in questo caso bisognava vedere bene a CHI doveva andare
quel regalo. Alle due persone più complementari e parallele
che il mondo
conosca.
Eh
sì, perché il loro migliore amico stava col
furetto viziato
da tre mesi circa: più o meno da quando è
iniziata la scuola. Loro non hanno
voluto sapere come si sono messi assieme. Non volevano particolari, non
ci
tenevano. La cosa certa era che quando lo vennero a sapere Ron
finì in
infermeria per tre giorni. Non tanto per la scoperta, quanto per come
lo
scoprirono.
Alla
fine di un allenamento di Quiddich Ron e Harry si erano
separati, il rosso era tornato alla torre per poi ricordarsi di aver
dimenticato una cosa giù, Mione si era offerta di
accompagnarlo. Arrivati a
destinazione, aprendo la porta si erano trovati davanti Harry e Malfoy
che ci
davano dentro alla grande. Il povero Ron, non resse il colpo e svenne
mentre
Hermione si rallegrava tutta felice e pimpante, saltellava e batteva le
mani,
dicendo a gran voce che aveva ragione.
Solo
dopo tutti capirono che la ragazza, per passare il tempo
tra un compito e un’ altro aveva iniziato a leggere e
addirittura a scrivere
storiette yaoi che, putacaso, come si appurò in seguito,
erano tutte con un’
unica coppia: Potter e Malfoy.
A
quella notizia, Ron era risvenuto.
Dopo
poco ci aveva fatto il callo, il rosso, sia al fatto che
la sua ragazza leggeva e scriveva di coppiette gay, tenendolo anche
aggiornato
sulle svolte delle storie, che a lui francamente non interessavano per
nulla, e
chiedendo anche consiglio se era meglio scrivere di questo o di quello.
Talvolta andava anche dalla sua coppia per eccellenza a farsi una bella
chiacchierata e facendosi spiegare tutto da un Harry rosso in faccia e
un Draco
tutto allegro di far sapere al mondo la sua esperienza.
Il
problema ora era: che regalo fare a quei due?
Era
dalla mattina che giravano senza meta. Si erano recati a
Diagon Alley, con la speranza che guardando le vetrine dei negozi delle
idee
sarebbero venute.
Ma
nulla. Niente, neanche uno straccio di idea!
E
si che ce n’ era di roba:
-Che
dici di un manico di scopa? –
-Deve
essere una cosa che possono usare entrambi Ron –
-Appunto:
a entrambi piace volare -
-E
ce li vedi che si cedono cordialmente la scopa? –
Ron
provò a focalizzare la scena nella sua testa ma, per ovvie
ragioni, date dal doppio senso della parola cedere
e scopa, la
piantò con un brivido lungo la schiena.
-Niente
scope, ok! –
Disse
con voce tremante.
-Mmhh…
-
fece Hermione pensosa – Che ne dici di un libro? –
-Hermione!
Ti prego! –
Lo
sguardo del rosso era quasi di rimprovero. Mione sbuffò.
-Dicevo
un libro di favole o roba del genere –
Ora
la mentre di Ron galoppava verso una nuova fantasia:
Un
letto, quella serpe e il suo migliore amico, in balia della
suddetta, che gli legge favole a doppio senso, e, con l’
inganno, come sempre,
cercava di condurlo nella via del peccato.
Con
la scusa del Brutto Anatroccolo che doveva fiorire e
trasformarsi in cigno…
Quella
che la storia di Cappuccetto Rosso finisce che la bimba
si ferma per luuunngo tempo nella foresta…
Ben
presto si decise a piantarla di nuovo.
Oimena:
se non la smetteva rischiava di diventare peggio di
Hermione!
La
ragazza, vedendo la faccia paonazza e lo sguardo perso nel
vuoto del suo ragazzo, decise di lasciar perdere anche il libro.
Ora,
lui non era molto bravo a fare regali, non possedeva la
mente geniale della ragazza però, se neanche lei ne veniva a
capo, allora
potevano firmare la loro condanna a morte!
Ma,
come sempre, le disgrazie non vengono mai da sole…
-Ciao
ragazzi… -
Una
voce trasognata li colse alla sprovvista, facendoli sobbalzare.
Si
girarono:
Luna
Lovegood, vestita in modo alquanto stravagante, li fissava
con i suoi enormi occhi di vetro e la sua espressione di chi era
lì per caso.
In
mano aveva una bustina gialla, piccola, che pareva muoversi:
i due non vollero approfondire!
La
bionda li fissava stupita di trovarli lì.
-Cosa
ci
fate qui? –
-Ehm…
stiamo… -
Ma
prima che Hermione potesse finire la frase, Ron gli diede
una piccola gomitata sul braccio che diceva chiaramente
“ non ci pensare neanche, lei è
Lovegood,
chissà cosa ci dirà se gli dici tutto
“. La riccia lo fulminò con uno sguardo.
-
Siete qui per comprare un regalo a Draco e Harry? – disse inclinando un
po’ la testa da un lato.
I
due la fissarono con gli occhi fuori dalle orbite: come
diamine faceva quella ragazza a capire sempre le situazioni
imbarazzanti? Con
una tale naturalezza e sincerità poi…
-Ma…
ma.. t.. – Ron balbettò
-Chi
pensate li abbia
coperti per tutto il tempo quando voi non sapevate nulla? –
inclinò
maggiormente la testa.
Si
rammentava perfettamente quando i suoi due amici gli avevano
confessato di essere innamorati l’ uno dell’ altro.
Bhè, anche con lei si erano
fatti beccare in flagrante, ma lei disse loro, come solo lei avrebbe
saputo
fare “ … che dolci… “.
Luna
informò i due che aveva dinnanzi che pure lei aveva un
regalo per i due amanti, lo teneva proprio nella busta. Solo
che…
-…
Dovrò
far loro presente che se non stanno attenti li mangerà? Voi
che dire? –
-Ah..ah…
-
Ron
emise un piccolo risolino isterico.
-Che
ne
dici se glielo facciamo assieme? – si affrettò a
dire Mione.
§+§
Dopo
qualche dubbio, più che altro da parte del rosso se
accattare o no la compagnia svampita della bionda; Luna, Ron e Hermione
ripresero a vagare per i negozi
I
due erano riusciti a convincere Luna a lasciar stare il suo
regalo. E, con enorme gioia dei due, questa acconsentì.
Sembravano
arrivati ad un vicolo cieco, visto che l’ ultima
idea era stata quella “ perché non gli regaliamo
un baby troll tenero, tenero,
da accudire? “ Luna mode.
E
considerando anche l'altra proposta di Ron :
-Una
scorta di dolci di Mielandia? –
Ma
la mente di Hermione era partita a manetta ad immaginare i
due ciccini che si rotolano nel caramello e nella panna con nutella.
Dopo aver
passato un quarto d’ ora imbambolata in piedi, quasi sembrava
un cavallo che
dormiva (con un’ espressione da far invidia alla loro amica
corvetta), si era
giustificata con un:
-Ron,
ma
vuoi alzargli il polistirolo? –
-Colesterolo,
magari? – corresse
il rosso.
-Ehm…
quello che è! –
Frettolosa,
scostante e alquanto imbarazzata rispose la Granger.
Passate
due ore, erano ancora capo a dodici!
Luna
canticchiava delle filastrocche incomprensibili.
Ron
sbavava dietro tutti i dolci delle vetrine
E
Hermione iniziava a rimpiangere le sue storie lasciate nella
sua stanza da letto.
Tuttavia,
dopo tanto vagabondare, Luna si fermò tutta
interessata davanti ad una vetrina illuminata e sgargiante.
-Ohhh
–
Esclamò,
come se avesse trovato una valanga di galeoni.
I
due grifonodoro si avvicinarono, rimanendo folgorati.
Non
fecero in tempo a fermare Luna che, come se nulla fosse,
entrava in una sexy shop.
Ron,
essendo l’ uomo della situazione, fu spinto dentro da
Hermione,
senza
sapere però, che il bald' uomo se la faceva più
sotto di
lei.
Prima
di entrare dettero sicuramente un bello spettacolo di
loro. Una volta dentro ebbero terminato la prima missione. La seconda
consisteva in ritrovare quella svampita di Luna e portarla fuori.
La
videro. Parlava tranquillamente con un tipo tutto fibbie,
borchie, catene e tatuaggi. Con tanto di cresta.
Ora, non che la cosa stupisse tanto, visto
che la bionda discuteva pure con le nuvolette magiche sulla situazione
metereologica, quanto più al fatto che quel tizio gli
rispondeva.
La
ragazza si avvicinò ai due, trotterellando come al suo
solito. Ron ed Hermione erano rimasti attaccati alla porta, come a
voler
diventare un tutt’ uno con essa, forse per cercare di
mimetizzarsi come le
lucertole.
-Quel
signore ha detto che ci può aiutare –
E,
come a voler sottolineare ciò, si girò a
salutò il suddetto,
tutta euforica, in punta di piedi e agitando entrambe le braccia. Il
tizio che
sembrava tutto tranne che raccomandabile, si rivolse a loro con fare
gongolante
e tranquillo, sorridendo.
-La
vostra amica Luna dice che avete bisogno di aiuto per un regalo,
è vero? –
Visto
che sembrava che nessuno dei due volesse aprire bocca, l’
uomo rise, capendo il disagio dei ragazzi
-E’
la
prima volta che entrate in un sexy shop? –
I due
annuirono piano con la testa.
-Non
c’è
nulla di strano! – continuò sereno
-Ci
sono tante cose belle
qui – Luna e la sua sincerità pungente
-Allora,
ditemi che tipo è
la persona alla quale dovete fare il regalo? –
Solo
ora Hermione realizzò che quel tipo aveva degli occhi
bellissimi, piccoli, un po’ a mandorla, incastonati da belle
ciglia scure,
color muschio.
Ron
iniziò a balbettare, Hermione era troppo presa ad ammirare
quegli occhi e a fabbricare yaoi per rispondere, così Luna
riprese la parola.
-E’
per
due ragazzi, è il loro terzo mese assieme e volevamo far
loro un bel regalo di
natale –
-Capisco…
qualcosa in mente?
–
-Deve
essere una cosa che
faccia godere entrambi -
-Vedo
che parliamo la stessa
lingua, gioia – fece ammiccante e sereno.
Il
ragazzo aveva una trentina d’ anni e si chiamava Onil. Si
mise subito a cercare il regalo giusto per i due piccioncini, seguendo
le
descrizioni dei tre ragazzi.
Nel
frattempo;
Ron
sobbalzava ogni volta che sfiorava qualcosa, urlando
istericamente .
Hermione
prese appunto mentale per qualche storia.
E
Luna, neanche a dirlo, metteva tranquillamente le belle
manine ovunque, urlando allegra quando trovava qualcosa che gli piaceva.
Onil,
con un po’ di cose in mano, si diresse verso uno dei
tanti tavolini di vetro trasparenti e vi posò sopra la roba.
I ragazzi
dribblarono la clientela presente e lo raggiunsero.
-Dunque…
- iniziò il ragazzo e prese uno degli oggetti davanti a se
–... che ne dite di queste?
–
Mostrò
un paio di manette di acciaio, con ai cerchi della
pelliccia bianca.
Hermione
prese nota e Ron negò con la testa.
Luna
commentò con un altro
-Oohh
–
allargando i già enormi occhi.
Onil
cambiò prodotto.
Mise
mano a una frusta di pelle con sorriso smagliante.
Ron
trattenne il respiro di rimando.
Hermione
iniziò a pensare che, quando usciva, si doveva portare
dietro pergamena e piuma.
-Bellaaa
– commento di Luna.
Il
ragazzo non si scoraggiò: prese un bustino di pelle e roba
varia.
Vedendo
gli occhi di Hermione lampeggiare credeva di averci
azzeccato, ma quando vide Ron, che tentava disperatamente di non
svenire,
respirando profondamente e reggendosi al tavolino, passò ad
altro.
Passarono
così quarantacinque minuti, ma nulla sembrava colpire
i due grifoni, al contrario di Luna, lei si sarebbe comprata tutto il
negozio!
Onil
si scoraggiò, neanche le corde magiche andavano bene;
certo che i giovani d’ oggi son proprio difficili come gusti!
Nel
mentre pensava a qualcos’ altro, assieme a Mione e Ron,
Luna aveva ripreso a ficcare le belle manine ovunque.
Si
fermò davanti a una grande cesta piena di stoffa di diversi
colori. Non resistette e vi mise dentro le mani nivee. Ne
tirò fuori una
mutanda, rossa, con dietro scritto let me know.
Mise
ad agitare le mutanda in aria, un paio di boxer, semplici.
L’
ululato euforico che lanciò fu udibile a tutti dentro il
negozio, alcuni passanti si bloccarono per strada.
Si
diresse verso i suoi amici e mostrò la sua scoperta
-Hai
gusto! – fece Onil
-Lo
so – rispose Luna serena
e tranquilla provocando una risata al ragazzo.
Fatto,
ora non dovevano far altro che pagare ma… un dubbio si
fece largo in Mione:
Chi
è che stava sotto e chi è che stava sopra?
Gli
martellava il cervello quella domanda.
Ma
come poteva sapere la risposta? L’ unica cosa da fare era
chiederlo ai diretto interessati, e si stupì non averlo mai
fatto, in una delle
tante loro sedute, “ per sapere più
particolari “ nella vita di coppia.
La
mutanda andava bene, anche il messaggio fammi sapere
era abbastanza allusivo e romantico al tempo stesso, ma… A
chi regalarla? Harry
o Draco?
Espose
il problema hai suoi amici, compreso Onil e i suoi begli
occhi, e loro non seppero che rispondere. Ma Luna sì,
ovviamente.
-Semplice,
lasciate fare a me… -
Numerosi
brividi lungo la schiena dei presenti.
§+§
Riuscendo
a far lasciare a Luna un vibratore che aveva preso in
giro per il negozio, pagarono e uscirono.
-Ma
era
carino, vibrava tutto –
-Lo
so che vibrava, ma è
meglio così! –
Disse
Hermione cercando di mantenere la calma.
§+§
Il
Natale arrivò, allegro e tranquillo come sempre.
Il
castello piano di luci e di quella sensazione di calore che
avvolgeva tutto.
Herry
si alzò dal letto della bella serpe, baciandogli le belle
labbra carnose e semi chiuse, e si diresse verso la Sala Comune
di
Serpeverde.
Non
era rimasto nessuno al castello, quindi ne aveva
approfittato per trasferirsi, temporaneamente, dal suo amore, nei
sotterranei.
Faceva
più freddo che nella torre, ma loro sapevo bene come
proteggersi dal freddo, eh già!
Un
albero di natale pieno di addobbi un po’ sinistri,
troneggiava nella sala, sotto vi era un pacco, Harry lo prese in mano e
lo
portò in camera con sè.
Tornato
si sedette sul letto e svegliò piano il biondo che,
poverino, era ancora stanco dalla notte passata.
Il
moro se la ricordava bene, eccome, ci aveva dato dentro il
suo angelo demoniaco per non fargliela dimenticare!
Sorrise,
lo ribaciò.
Draco
sospirò paino e aprì gli occhi, prendendo la
testa del
moro, ancora davanti a lui, e impossessandosi nuovamente di quelle
belle labbra
che erano sue, trascinandole in un bacio piano di passione e fuoco.
-Buongiorno,
leoncino – ghignò.
-Buongiorno
a te, serpentello
– sorrise .
Poi
Draco si accorse che il suo amante aveva un pacco in mano.
Chiese da chi era.
Harry
prese il bigliettino bianco attaccato al fiocco e lesse
ad alta voce
*
Cari Draco e Harry,
speriamo che questo dono vi piaccia.
Che lo sappiate sfruttare con
giudizio. ( lol )
Buon
Natale,
I vostri
Luna
Ron
Hermione.
Ps:
ci vediamo presto.. e fate i compiti! *
Harry
rise. Di sicuro l’ ultima frase era di Hermione.
Mentre
scartava il pacchetto, Draco si mise seduto con lui, sul
letto.
Il
moro fissò perplesso il contenuto, poi lo sollevò.
Un
paio di mutante rosse, con dietro scritto 'let me know'
e davanti un segnale di stop.
Draco
mise le mani nella scatoletta e ne tirò fuori la stessa
cosa che aveva nelle mani Harry, solo che la sua era verde.
Mentre
Harry era paralizzato a fissare il regalo, Draco si
accorse che dai loro doni era caduto un fogliettino, lo prese.
Era
la targa di un sexy shop!
E,
dietro, vi era scritto:
*
Perdonateci,
non
sapevamo chi di voi due era… si, insomma… il
passivo! *
Lo
lesse anche a Harry, che rise di gusto, sbloccandosi dal suo
stato di incredulità.
-Li
perdoniamo? – fece
-Mmhh…
dipende se la cosa
funge o no – sornione Draco.
Harry
spostò la scatola
-Ora
che
facciamo? – disse al compagno biondo
-Che
domande! Li proviamo! –
-Poverini,
non lo potevano
mica sapere i nostri ruoli – rise Harry
-Ma
noi li sappiamo, vero
Harry? – fece ammiccante Draco
-Oh,
sì, che li sappiamo –
Si
avvicinò al viso del ragazzo e lo baciò.
Il
resto fu tutto lava incandescente che brucia, come l’ amore.
Decisero
di tenersi per loro i rispettivi ruoli.
Ricordandosi
di ringraziare i loro amici, al rientro delle
vacanze.
ANGOLINO
Questa
piccola one-shot è… couch… nata
da… couch….
NANANANANANA
Scusate!
Un sms:
Naka
– Come stai? Spero bene, ci sentiamo domani mattina!
–
Mia
risposta – Bene? Ma bene un par de piffero
><***! Sto
più rimbambita del solito, stanotte le coperte hanno anche
cercato di
azzazzinarmi è_é! Si, ci sentiamo domani per un
salutino và, giusto perché son
diplomatica ( che non so neanche che vuol dire == )! –
Scusate,
ma ho l’ influenza da due giorni ed ecco il risultato!
Mi
scuso se la cosa non ha ne capo ne coda çç: ma
non sono in
me, pensate che mi sono messa anche a fare un giochino per bimbi per
internet
mentre facevo svolazzare un pezzo lungo di carta igenica tutto
sniarocciato
all’ aria ( a mò di fazzoletto per dire sayonara
== ) e nel frattempo mi
soffiavo anche il naso!
Quando
mia madre mi ha chiesto quanto avevo di febbre io gli
faccio – 36, 38 – lei – Oo? -. Pensate
come sto ==!
Cmq
spero che questo piccolo sclero vi piaccia!^^o
Commentate
^*^
Ziao&Kizz
Xla
Guru
Ps: per chi se lo chiede,
ebbene si, sono anche io entrata in
un sexy shop, ma solo per tirare fuori i miei nonni materni che non
avevano
capito dove erano finiti, per loro era un negozio di abbigliamento ==!.
Il
proprietario mi ha guardata stralunato, io ho alzato le spalle come a
dire “
sono voluti entrare loro “, ho fatto posate a mia nonna un
bustino di pelle, a
mio nonno delle manette e siamo usciti; non sanno ancora dove erano
entrati XD.