Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Queen_of_Dreams    12/03/2013    0 recensioni
Blaine è fra gli studenti più popolari del liceo McKinley, gioca a football ed è fidanzato, ma nessuno conosce il suo vero essere; quando la sua media in spagnolo cala si ritrova a prendere ripetizioni da Kurt, l'unico gay dichiarato della scuola, frequentante del Glee club e preso in giro da tutti.
Può un finto-etero essere in grado di mettere da parte la reputazione e seguire i propri istinti?
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Finn Hudson, Kurt Hummel, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Allora, com'è?” Mi chiede Rachel distraendomi dai miei pensieri. Torno a guardarla e osservo il cappellino che si sta provando, che effettivamente le sta molto bene.

È carino!” lei sorride felice, mi prende a braccetto e ci dirigiamo verso la cassa.

Vuoi vedere anche qualcosa per te prima che ce ne andiamo?”

No tranquilla, abbiamo fatto parecchio shopping questi giorni.”

Perché ti ostini a comprare quei bizzarri papillon colorati?” Mi chiede perdendo il sorriso un attimo. Io alzo gli occhi al cielo ma senza perdere la pazienza.

Fanno solo parte del mio stile.” Lei annuisce a torna a sorridere rispondendo “ok”, ma sempre poco convinta, poi paga il cappello e una gonnellina che si è provata prima.

So bene che questi papillon non mi danno proprio un'aria virile e sono spesso tentato di non metterli, anche perché lei non li ha mai apprezzati, eppure mi aiutano a sentirmi me stesso. Rachel si lamenta parecchio su alcuni miei aspetti che non le vanno a genio, ma in fondo so che mi rispetta molto e che quello che prova per me è sincero. Io la adoro e la accetto con tutti i suoi difetti, perché è questo che si fa in una coppia.

Il mondo dello spettacolo è il suo sogno più grande: già si immagina al centro di un grande palcoscenico, magari a Brodway, ad interpretare Evita davanti ad una marea di fotografi e migliaia di ammiratori pronti a chiederle l'autografo... e diciamo la verità, questo sogno se lo può permettere alla grande dal momento che ha una voce mozzafiato e anche un talento innato per la recitazione. So di essere fortunato ad averla, anzi, è anche strano che uno come me sia finito con una così in cima a scuola. Pur facendo parte del Glee, è praticamente l'unica del club che non viene derisa.

Ci sono decine ragazzi che conosco che pagherebbero col sangue per essere al mio posto, io invece sembro l'unico non particolarmente allettato dall'idea. Sembrerà stupido visto che ho scelto io di mettermici insieme, ma se devo essere sincero, la nostra storia non rispecchia alla perfezione l'idea che mi ero fatto dell'amore.

Quando esco con lei è piacevole e mi diverto, amo i suoi occhi svegli e il suo modo di fare allegro e coinvolgente, ma non è che senta proprio quella grande passione incontrollabile che mi spinge da lei ogni secondo, come dicono nei film e nei libri quando parlano di sentimenti.

Molti dei miei amici che non credono nell'amore mi dicono sempre che un po' di scopate sono le uniche cose utili che si possono ottenere da una relazione. A volte penso quasi che abbiano ragione, magari è questo il motivo di quella strana sensazione di vuoto.

Oppure semplicemente è perché questo non è quello che voglio.

 

Era novembre dell'anno scorso quando incontrai Ryan. Era stato Nick a presentarmelo, e dalla prima volta che lo vidi mi colpì. Mi prese in simpatia per la passione per lo sport che avevamo in comune e in breve diventammo amici stretti, ma per me lui era molto più che questo. Mi iscrissi in palestra con lui e quando ci cambiavamo nello spogliatotio e chiacchieravamo io facevo fatica ad ascoltarlo: non potevo fare a meno di guardare con la coda dell'occhio il il suo corpo mentre si spogliava, e di trovarlo attraente.

Sapevo che avrei dovuto fare in modo che non se ne accorgesse ma non era facile, visto che mi eccitavo ogni volta che avevamo un qualsiasi contatto fisico. Poi, visto che eravamo in confidenza, iniziò a parlarmi di una ragazza conosciuta in un locale, Lindsay. Era strano quello che provai; era come se la odiassi senza averla mai vista, eppure desiderai di conoscerla, per capire cosa aveva che invece a me mancava. Nonostante questo non ebbi mai il coraggio di farmela presentare, probabilmente perché avevo paura di scoprire che preferiva lei a me per il semplice fatto che era una femmina.

Quando la gelosia prese il sopravvento non ce la feci più, e gli confessai i miei sentimenti. Ricordo bene quel giorno; eravamo seduti davanti all'X-box dopo gli allenamenti in palestra, e l'essermi fatto avanti è ancora un rimpianto. Inutile dire che Ryan reagì molto peggio di come avevo immaginato. Ero molto più ingenuo di adesso e non ero al corrente di quanto chiusa possa essere la mentalità di un adolescente.

Il solo pensiero di piacere ad un maschio gli dava il voltastomaco. Mi squadrò dalla testa ai piedi come se fossi un marziano e mi urlò che credeva di potermi considerare un amico, di potersi fidare di me, che non era un fottuto finocchio.

Da quel giorno iniziò a non rispondere alle mie chiamate e ad evitarmi in palestra, e quello fu l'inizio del periodo peggiore della mia vita. Cominciò a frequentare altri ragazzi ai quali spifferò che ero gay e ben presto venni preso di mira. Ma aver perso lui faceva più male degli insulti e le botte che ricevevo nei corridoi. Io ero stato coraggioso, gli avevo aperto il mio cuore e cosa ci avevo guadagnato? Mi ero sempre ripetuto che nascondersi era da vigliacchi, ma almeno quando mi nascondevo lui non mi guardava con disgusto, mi confidava i suoi segreti, usciva con me regolarmente... forse avrei dovuto farmelo bastare.

Me ne andai da quella scuola e una volta al McKinley, entrai nella squadra di football. Mi feci molti amici ai quali non raccontai mai niente di quello che avevo passato, probabilmente per lasciarmelo alle spalle, anche se sapevo che era impossibile.

Passarono alcuni mesi in cui riuscii ad ambientarmi piuttosto bene, finché non conobbi Rachel Berry, che si torturava i capelli ogni volta che mi avvicinavo e mi faceva gli occhioni da cerbiatta quando chiacchieravamo tra una lezione e l'altra. Il messaggio era palese e io presi la palla al balzo. Lei non mi eccitava come succedeva con Ryan, quando camminavamo mano nella mano non sentivo niente, quando ci baciavamo era qualcosa di meccanico, ma almeno ero considerato normale. La storia in fondo non procedeva male, anche se ogni volta che provava a spingersi oltre i baci io la facevo smettere con qualche scusa.

Nessuno mi dava delle etichette, piacevo agli altri studenti e non dovevo sorbimi occhiatacce o insulti di nessun genere... capii che se avevo imparato la lezione con Ryan avrei dovuto accontentarmi di quello che avevo senza mandare tutto all'aria, anche a costo di dover fare qualche piccolo sacrificio. Stavolta me lo sarei fatto bastare.

 

 

 

Eccomi in camera mia col computer acceso mentre cerco le parole giuste per l'annuncio delle ripetizioni. Ancora non riesco a credere di essere riuscito a convincere papà! I consigli di Artie sono sempre più utili di quanto ci si aspetta.

Che fai?”

Non imparerai mai a bussare, vero Finn? Avrei da lavorare.

Tecnicamente non hai ancora iniziato a lavorare, ora non ti montare la testa solo perché Burt ti ha dato il permesso!”

È che sono un po' emozionato.” gli rispondo mentre inizio a scrivere una frase. Studente impartisce ripetizioni di spagnolo e francese. Garantite serietà e puntualità. Per ulteriori informazioni contattare il... aggiungo il mio numero di cellulare, e Finn si siede accanto a me.

Aggiungi anche: si accettano studenti di tutte le età, basta che siano maschi e che abbiano un bel culo.

FINN! È una cosa seria!” Prendo un pupazzo dalla scrivania e glie lo sbatto in faccia.

Più seria di così... Amico, scherzi a parte, se scrivi una cosa del genere quel foglio rimarrà attaccato al muro a marcire in eterno! Devi far sembrare le tue ripetizioni divertenti se vuoi che qualcuno chiami.”

Le ripetizioni non sono divertenti, bisogna farsene una ragione. E poi qualcuno chiamerà sicuramente, a scuola è pieno di somaroni pieni di insufficienze nelle lingue... tipo te.”

Quindi è per questo che mi aiuti sempre con i compiti eh? Ora mi chiederai di pagarti?”

Ridacchio dandogli una gomitata, poi decido di firmarmi solo Kurt, senza il cognome, così magari suona più familiare... Finn in fondo ha ragione, non deve sembrare troppo serio, ma non ho proprio idea di che altro metterci per migliorarlo... tanto vale non pensarci più e stamparlo.

Bene, la parte più semplice è completata... tra poco si passerà all'azione.

 

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Queen_of_Dreams