Scusate il ritardo (l'ennesimo, sono una ritardataria di professione, io). Anzi, scusatemi il doppio perchè qui si trattava solo di aggiornare una storia che ho già scritto, prova del fatto che sono davvero pessima.
A mia discolpa posso dire che ci sono stati gli esami e che è finalmente giunto il periodo che aspetto per tutto il resto dell'anno... sta per iniziare il torneo IoScrittore 2013!
Per chi non lo conosce, si tratta di un torneo a cui può partecipare chiunque abbia scritto un romanzo, e il premio in palio è la pubblicazione con uno dei più grandi gruppi editoriali italiani. Insomma, non è un premio, è IL PREMIO.
Di conseguenza, ho passato (e dovrei passare, in questo momento, ma ho fatto una pausa) tutto il mio tempo libero a rimettere a posto il romanzo che ho inviato l'anno scorso, e quindi sono stata un po' distratta negli ultimi tempi. Insomma, più del solito.
In ogni caso, domani compio 20 anni, e nonostante l'incredibile allegria delle cose che posto qui sono molto contenta XD *la ricoverano*.
Vi lascio alla storia, che è meglio.
Controluce
Eccola, era arrivata.
Quella meravigliosa voce senza corpo che vibrava nei muri e invadeva la sua stanza piena di nulla non mancava mai all'appuntamento con lui.
Chi ne fosse la proprietaria, questo non lo sapeva.
Angelo immaginava la sua sagoma in controluce, stagliata contro il sole, davanti ad una finestra, così che neppure pensandola poteva indovinare il suo volto. Aveva solo la certezza che fosse una donna dai capelli bruni, con una nostalgia da greca nei tratti, nel profilo del naso.
Era bella.
Non l'avrebbe mai cercata, ma le sue mani rispondevano a quella voce suonando di più, suonando meglio.