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Autore: Axelle_    12/03/2013    11 recensioni
Parodia della tanto famosa fanfiction ''Dark''
[...]
"Ti spavento?" Chiede una volta seduti al nostro tavolo.
Ieri mi hai insultato e mi hai trascinato con te, ti trovo a casa mia di mattina e non so neanche come tu faccia a sapere dove abito, mi sbatti alle pareti, mi minacci, ringhi…
"No."
Genere: Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Oscuro.

(Parodia demenziale)
 



Bo Pov.
 
Oddio, questa festa è FA-VO-LO-SA : gente ubriaca, che si droga, insomma YOLO!
Ommaigod un ragazzo mi sta fissando. Cerca di essere seducente Bo.
Provo a fargli un occhiolino –in effetti sembra più un tic- e lui fa una smorfia spaventata.
Oh insomma, non faccio poi così schifo eh. 
Realizzo subito dopo che lui sta guardando dietro di me e dopo aver distolto lo sguardo scappa urlando.
Ma wtf?
Curiosa, mi giro e dopo che i miei capelli hanno fatto Swiiish noto che un altro ragazzo mi sta facendo la radiografia.
Strano. In fondo ho solo diciott’ anni, gli occhi blu i capelli lunghi e un seno prosperoso, perché mai qualcuno dovrebbe interessarsi a me?
Prima che possa formulare una risposta  il tizio si avvicina. Ora che lo guardo bene noto che è molto alto, muscoloso, ha i capelli ricci e gli occhi di un verde profondo che sembra quasi nero.
Proprio un cesso oh .
Mi trascina in pista, mi afferra con le sue mani calde e con la delicatezza di un orso in preda alle convulsioni.
Cominciamo a ballare – ora l’ orso sembro io- e dopo un po’ mi chiede:
"Come ti chiami bellissima?"
"Bo."
Il ragazzo accenna una risata.
"Sapevo di fare un certo effetto alle ragazze, ma non fino a farle dimenticare il loro nome!" Esclama divertito.
Sono confusa, ma lo ignoro. Sorridi e annuisci Bo, brava così.
"Io sono Harry." Aggiunge poi "Seriamente, qual è il tuo nome?"
"Bo" ripeto convinta.
Lui fa una faccia irritata.
Le sue ciglia svolazzano sul mio viso, e mi arrivano in bocca.
Cerco di sputarle fuori. Sembrerò un lama.

 


Harry Pov.
 

Sembra un lama, penso schifato mentre lei continua a sputacchiarmi addosso.
Però mi interessa. Sembra così….Innocente.
Non come la mia ultima ragazza, che ha cercato di svegliarmi con un pompino. Tsk.




 
Bo Pov.
 
 

Mi allontano imbarazzata dopo essermi accorta che gli ho praticamente lavato la camicia e vado dalle mie amiche.
"Ehi dove eravate finite?"  Chiedo stizzita.
"Boh" risponde Zoe.
"Si che c’è?"
"No, Boh"
"Sì dimmi"
"CI SIAMO FATTE TRASCINARE OK?" urla.
"NON URLARE" ribatto.
"ANCHE TU STAI URLANDO."
"E quello chi è?"ci interrompe Charlotte con un sorrisino mlizioso dipinto in viso.
In contemporanea ci giriamo verso l’uscita –antisgamo proprio oh- evedo che è Harry, che ci mi fa l’ occhiolino prima di dileguarsi.
"Porca puttana" rompe il silenzio Lucy (per quanto ce ne possa essere in una casa affollata durante una festa).
 
-

La mattina seguente mi sveglio più rincoglionita del solito.
Scendo le scale sbattendo i piedi –giusto per far capire a mia madre che mi sono alzata- e arrivata nel salone mi accorgo del mio aspetto: viso cadaverico, capelli arruffati e trucco sbavato. Sono una meraviglia!
Messo il piedo in cucina mi accorgo che seduto al bancone c’è il riccio di ieri.
"Oh Bo, questo ragazzo era qui fuori quindi l’ho fatto entrare non badando al fatto che potrebbe essere un delinquente ed è quasi uno sconosciuto" mi dice mia madre sorridendo.
"Mamma ti posso parlare in privato?" le chiedo stizzita. Lei annuisce e ci dirigiamo nell’ altra stanza.
"Ma sei impazzita?!" cerco di contenere il mio tono di voce.
"Mi ha detto che è un tuo amico" risponde tranquillamente.
"E poi guardalo, è adorabile" continua sognante.
Oh certo.
L’arrivo di Harry interrompe il nostro discorso.
"Io devo andare" annuncia sorridente, guardandomi.
"Bo, accompagnalo alla porta" mi ordina mia madre.
"Bo?" chiede lui confuso.
"E’ il mio nome" ribatto a denti stretti.
Mamma torna di là e io lo porto fuori.
"Bene puoi andar-"non mi fa finire la frase che mi sbatte violentemente alla porta.
Tanto nessuno sente niente, no?
"Ti porto a cena stasera" ammicca.
Non posso rifiutare che mia madre urla un "Verrà sicuramente"
Stava origliando?! E dov'era quando mi ha sbattuto alla porta?!
Harry mi fa' un occhiolino e se ne va, esattamente come ieri.
Deve avere qualche sorta di tic.
 

-

"Bo, Harry è arrivato!" mi avvisa dal piano di sotto quella spregevole donna che mi ha cacciato in questa situazione orribile:
uscire con uno strafigo assurdo di cui conosco solo il nome e che mi trova bellissima.
Che sfiga.
Esco velocemente di casa, senza neanche salutarla, e mi trovo davanti a Harry.
"Salta su stronzetta" mi fa cenno alla macchina.
"Stronzetta a chi?" gli tiro uno schiaffo che sembra non scalfirlo affatto.
"Monta su" ringhia incazzato.
Un momento...ringhia? Peggio di un cane questo.

-
 
Poco dopo arriviamo al ristorante sul molo.
"Ti spavento?" chiede una volta seduti al nostro tavolo.
Ieri mi hai insultato e mi hai trascinato con te, ti trovo a casa mia di mattina e non so neanche come tu faccia a sapere dove abito, mi sbatti alle pareti, mi minacci, ringhi…
"No"- gli ripondo un po’ insicura.
Dopo aver ordinato, lo liquido con un veloce e delicato:
"Vado al cesso."
Mi dirigo verso i bagni con l’intenzione di trovare una via d'uscita e scappare: in realtà mi spaventa a morte.
Mentre adocchio la finestra come unica possibile uscita, entra una cameriera
"Pssss" mi fa'.
Mi giro verso di lei.
"C’è un ragazzo qui fuori che mi ha chiesto di controllarti" continua scocciata.
Panico pa-panico pa-panico paura. E adesso?
"Intrattienilo" le sussurro mentre mi arrampico.
"Con piacere" ribatte maliziosa.
Ma che..?
Ormai non è più un mio problema, comunque.
Finalmente sono fuori. Sento una risata roca che proviene da dentro ma non gli do' peso.
Prendo a correre velocemente, ma sento dei passi dietro di me.
Mi giro e noto che Harry mi sta seguendo e,  essendo distratta, inciampo e cado in mare (?).
Vengo tirata su velocemente e, bagnata e spaventata, vengo riportata all’ ingresso del ristorante senza poter ribellarmi.
Varcata la soglia tutti gli occhi sono puntati su di me.
Beh, sono bagnata fradicia in un ristorante, mi fisserei anch’ io.
Inaspettatamente, il ragazzo qui al mio fianco prende una telecamera dal bancone - che prima non avevo notato- e esclama ad alta voce, filmandomi:
-I’ M AN ACTOR. THEY’ RE ALL ACTORS, AND YOU ARE ON MTV DISASTER DATE!- e scoppia a ridere.
Ma vaffanculo.
  
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